la Mala

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Member
    Posts
    1,391

    Status
    Offline
    (fonte : post di Yogachakra)

    image
    La mala e' un filo di grani che molti buddhisti usano quando recitano i mantra. E' uno strumento pratico e allo stesso tempo pieno di simbolismo. Di solito una mala consiste di 108 grani piu' piccoli e di un grano molto piu' grande che assomiglia ad uno stupa. In realta' questo grano e' uno stupa, e porta il significato di uno stupa. La sua forma appuntita rappresenta lo "Stato di Verita'" che e' stato raggiunto realizzando che non e' possibile trovare un ego o un "io". Nello "Stato di Verita'" tutte le qualita' della mente possono manifestarsi liberamente. La parte rotonda del "grano-stupa" mostra la gioia che appare quando l'illusione di un ego scompare e tutte le energie che solitamente sono legate da speranza e paura, tutte le idee rigide, e tutti i pensieri inerenti a passato e futuro vengono lasciati. Simbolizza anche l'enorme gioia che si manifesta quando si e' liberi da qualsiasi tipo di gioco o di artificiosità.

    Quando realizziamo che non c'e' alcun ego, e abbiamo sperimentato la grande gioia che la realizzazione porta, allora le qualita' che otteniamo si mostrano in modo pratico, sotto forma di diverse azioni di Bodhisattva e di attivita'.

    Quando si usa una mala si dice un mantra per ogni grano. Si gira il pollice in senso orario su ogni grano e, quando si arriva al "grano-stupa" si gira e si torna indietro per il verso opposto. Questo rende l'uso della mala più semplice perche' i grani non saranno cosi' stretti sul filo quando li si muove.

    Durante la meditazione e' meglio essere totalmente consapevoli della visualizzazione del Buddha davanti o sopra a noi. Allora si puo' usare la sensazione della mala e la ripetizione del mantra per rafforzare l'esperienza dell'essere nel campo consapevole del Buddha e nel campo di benedizione. In questa meditazione completa la mente e' con il Buddha, la parola con il mantra e il corpo con la mala. Quando a volte capita, e capita spesso, che la mente non e' focalizzata o che la parola perde qualche mantra, una parte della mente sara' ancora in meditazione grazie al movimento della mala nella mano. In questo modo la mala puo' veramente essere di beneficio.

    Ci sono diverse spiegazioni sul perche' la mala ha 108 grani. Ci sono otto diversi tipi di consapevolezza. Primo, ci sono cinque tipi di consapevolezza dei sensi: gusto, olfatto, vista, tatto e udito. Il sesto tipo e' come una "consapevolezza poliziesca" che tiene un occhio su cio' che accade. Il settimo tipo e' la "consapevolezza dell'immagazzinamento" e l'ottavo e' la consapevolezza che elabora la lingua, i simboli e gli oggetti all'interno di questo reame. Dopo aver raggiunto la Buddhita', questi otto tipi di consapevolezza sono trasformati in una nona "super consapevolezza" dove tutto e' conosciuto intuitivamente. Con questa consapevolezza le cose non sono sperimentate attraverso i sensi, ma direttamente attraverso le vibrazioni di ogni atomo del nostro corpo. Questa condizione e' possibile perche' lo spazio dentro e' di per se' consapevole. Lo spazio non e' un buco nero o un separatore, ma un collegamento con l'informazione che contiene. Quando gli otto tipi ordinari di consapevolezza diventano il nono, "la consapevolezza che conosce tutto e realizza tutto", cento Buddha si risvegliano dentro di noi in forma di 42 Buddha pacifici e 58 irati. Quindi il numero rappresenta gli otto tipi di consapevolezza prima dello stato totalmente realizzato e i cento Buddha che si manifestano grazie alla condizione illuminata della mente.

    Quando si fanno le prostrazioni, si raccomanda l'uso di una mala piu' piccola, detta "di 1/4", che ha 27 grani. Questa grandezza va bene piu' o meno per tutte le mani.

    Origine del suo impiego

    (fonte : post di Abicetta)


    Sull'origine dell'impiego del rosario buddhista ricordiamo quanto viene narrato nel sutra intitolato Sutra dell'albero di saponaria (Mu-huan-tzu-ching o Mokugenji):

    Il re di Vahisali, Haruri, mandò un giorno un messaggero a Shakyamuni con questo messaggio:
    - Il mio territorio è afflitto da epidemie, bestie feroci sono presenti notte e giorno e la popolazione è molto turbata. Ti prego, attraverso i tuoi divini poteri, di farmi sapere come può essere salvata.
    Il Buddha, pieno di compassione, rispose:
    - Messaggero, c'è una appropriata via di salvezza per la popolazione. Dovreste portare sempre con voi 108 grani dell'albero di saponaria, legati insieme, e cantare con tutta la vostra intensità mentale, i nomi di Buddha, del Dharma e del Samgha. Facendo ciò voi estinguerete i tormenti originati dai desideri mondani e otterrete i piacevoli frutti celesti. E se continuerete col vostro canto vi libererete delle 108 contaminazioni e otterrete la prova del supremo compenso.
    Così fu fatto e il popolo riconquistò la sua pace.

    Diffusosi in Giappone a partire dal'VIII sec. d.C., il rosario può essere utile, in quanto "mezzo didattico" o "mezzo abile" (skr. upaya o giapp. hoben), come segno di identità e come ausilio per purificare, col ricordo-consapevolezza, la mente e l'azione indirizzate verso la via del Buddha. Alle 108 contaminazioni corrispondono 108 caratteri e insegnamenti dell'Illuminato, di cui riportiamo, in Tab. 4, alcuni esempi (rispettivamente in col. dx e col. sn).

    tab 4. Esempi dei 108 caratteri/insegnamenti del Buddha e contaminazioni umane

    Retta fede -Mente non determinata

    Mente pura - Mente contaminata

    Mente gioiosa - Mente inquieta/turbata

    Motivazione alla verità - Contaminazioni

    Retta azione - Azione risultato di scorretti: atti fisici, parole, pensieri

    Retta parola - Menzogna, parole scorrette, rudi, ingiuriose

    Retto pensiero - Attaccamento, avversione, ignoranza

    Compunzione - Spensieratezza, impunità

    Sincerità - Falsità

    Onestà - Disonestà
     
    .
  2. allaluce
     
    .

    User deleted


    Inoltriamo questo post che abbiamo pubblicato sul blog http://gururimpoche.myblog.it/ per gentile concessione del Maestro Krishna Das..

    Forse possono esservi utili

    buona giornata
    Antonio e Aba

    Fin dal tempi antichi il sandalo, la rudraksha e il tulsi, sono stati usati per scopi Yogici. Spesso le persone li portano continuamente. Oltre a questi, ci sono altri tipi di mala fatti di semi di loto, di sandalo rosso, di pietre di corallo, ecc., ma i tre inizialmente nominati sono da tutti considerati i più importanti. Infatti gli Indiani hanno prediletto, per un lungo periodo di tempo nella storia, la pianta di tulsi. Il tulsi è una pianta molto sensitiva; ne esistono parecchie varietà tra cui predominano la verde e la nera. E’ stata sempre considerata la più importante fra tutte le piante e le erbe. In India, quando si soffre di raffreddore, catarro, influenza, malaria e di altre malattie, utilizzano diversi preparati derivati dalla pianta di tulsi, con ottimi risultati. Viene spesso usata anche per curare gli squilibri ormonali. Infatti, le donne indiane, pochi giorni prima del loro ciclo mestruale, prendono regolarmente un preparato a base di tulsi. Esso favorisce la regolazione del ciclo. Circa un centinaio di anni fa, a Calcutta, fu costruito il grande monumento conosciuto come il "Victoria Memorial". Gli operai che lavoravano alla sua costruzione iniziarono a soffrire di malaria e di conseguenza dovettero abbandonare il lavoro in gran numero. Le autorità allora piantarono il tulsi in un'arca di 4 o 5 miglia di raggio e dopo ciò i lavori proseguirono con grande soddisfazione e molto velocemente. Vi sono molti volumi di ricerca circa le proprietà chimiche del tulsi. Vicino a Rishikesh esiste una delle più grandi fabbriche indiane, la "Hindustari Antibiotics" ed essa coltiva il tulsi nelle foreste per più di 150 miglia, estraendone l'olio volatile.Con l'olio di canfora e altre medicine, vengono preparate cure per la malaria, le malattie respiratorie e le disfunzioni ormonali. Perciò il Tulsi è considerato una pianta molto utile. E una cosa molto strana, ma se durante il periodo mestruale le donne indiane proiettano la loro ombra su questa pianta, essa incomincia a morire nel giro Il mala di tulsi possiede un aspetto terapeutico in aggiunta alle sue qualità spirituali. In effetti in India vi sono restrizioni nell'uso del mala di tulsi. Ognì persona sia essa Bratimino o Kshatriya, Hindu o Mussulmana, può usare un mala di rudraksha, ma non tutti possono usare un mala di tulsi e le regole sono molto severe. La persona dovrebbe essere totalmente vegetariana e non dovrebbe mangiare cipolle. Solo allora, il Guru permetterà all'aspirante di usare il tulsi per la sua pratica di Japa Mantra. Quindi il mala di tulsi è quello di maggiore importanza. In ordine di successione, viene il mala di rudraksha, che può essere di differenti tipi: alcuni semi hanno cinque sezioni, altri due o una sola. Quelli ad uno spicchio solo sono considerati essere i più importanti e molto rari; quello più comune ha cinque spicchi. E stato scoperto che i sofferenti di ipertensione si sentono meglio quando portano il mala di rudraksha. In tutto il mondo le persone che indossano il mala di rudraksha hanno riscontrato l'alleviarsi dei loro disturbi coronarici. In India questi mala di rudraksha vengono usati dai devoti che cantano il mantra "Om Namah Shivaya". Non vi sono restrizioni circa l'uso di questo mala e, contrariamente al tulsi, esso può essere usato anche se non avete fatto il bagno. Anche se non si è vegetariani, non importa, poichè in India questo mala è ampiamente usato. E’ infatti considerato essere un mala molto leggero.
    La rudraksha appartiene al tattwa del fuoco; i semi piccoli sono normalmente i più usati per essere indossati, quelli medi vengono usati per la ripetizione del Mantra; quelli grandi sono anch'essi da indossare, ma non per un uso continuo. Normalmente chi soffre di disturbi coronarici, tiene un seme di rudraksha legato al braccio; alcuni esperimenti, naturalmente non su vasta scala, hanno dimostrato chiaramente che l'uso della rudraksha ha influenza sulla stimolazione arteriale.
    La rudraksha e il tulsi sono i più potenti mala, ma voi otterrete il miglior risultato solamente se seguirete certe regole nella vostra vita. Comunque il mala di rudraksha vi darà buoni risultati anche se non seguirete alcuna regola. Terzo in ordine viene il mala in legno di sandalo che è adatto a coloro che stanno cercando effetti psichici. Ci sono due tipi di mala in legno di sandalo: uno bianco e l'altro rosso. Il mala in legno di sandalo rosso è usato nei riti e nelle pratiche tantriche. E una sostanza molto potente e non inferiore ad altri. Esistono poche condizioni circa l'uso del mala in legno di sandalo bianco; è però essenziale mantenere una dieta completamente vegetariana, cosa non necessaria per quello in sandalo rosso. Coloro che usano il sandalo rosso possono mangiare carne, bere, appagare la vita sessuale: non c'è alcuna restrizione. Questo mala in sandalo rosso non è adatto per un uso continuo, ma soltanto per la pratica del Mantra. Naturalmente ogni Mantra può essere praticato con esso, ma i Bija Mantra (appartenenti all'aspetto della Madre e alla tradizione tantrica), se praticati su un mala di legno di sandalo rosso, possono portarvi grandi benefici. Concludendo brevemente l'argomento riguardante questi tre o quattro mala dei quali ho parlato, secondo il mio punto di vista sarà bene avere un mala in piccoli grani da portare continuamente, un mala di rudraksha se non sarete capaci di osservare certe restrizioni, e uno di tulsi per riserva. Una volta all'anno, quando vi dedicherete alle pratiche di purificazione e manterrete le restrizioni alimentari, potrete praticare il Mantra con il mala di tulsi. Se invece state ricercando degli effetti psichici dovete usare Il mala di sandalo rosso o bianco.

    Un mala ha 108 grani, ma ciò non rappresenta il numero 108, bensì la Realtà:

    - 1 rappresenta la Verità Ultima

    - 0 al centro rappresenta lo stato di Samadhí

    - 8 rappresenta la Natura Creativa

    Così, invece di dire 108, dite 1 e 0 e 8.

    - Uno, la Realtà, non è il Creatore: è Esistenza Eterna; il Creatore o la Creatrice è Prakriti, Maya, la quale ha otto aspetti.

    - Otto rappresenta la Natura. Uno la Realtà. Quando si uniscono avviene la Creazione. Quando Realtà e Natura si fondono, allora voi avrete percezione e cognizione; se voi le separate, potranno essere raggiunte soltanto attraverso Samadhì.

    - Zero, "Shunya", rappresenta Samadhi.

    Per questo e per nessun’altro motivo il mala ha 108 grani.

    Addizionando insieme 1 e 8 si ha il totale di 9; se voi moltiplicate nove per qualsiasi numero, la somma del risultato darà sempre 9: sarà sempre così, fino all'infinito.

    Esempio:



    3 x 9 =
    27
    (2 + 7 = 9)

    5 x 9 =
    45
    (4 + 5 = 9)

    73 x 9 =
    657
    (6 + 5 + 7 = 18)

    (1+ 8 = 9)




    Nello stesso modo l'Universo è costante e invariabile da sempre. E’ perfetto e sempre uguale. Nove rappresenta la Creazione Totale, quella che voi conoscete e quella che non conoscete. In ogni mala c'è sempre un grano diverso in più che forma l'estremità superiore conosciuto come Bindu o Sumeru, la stazione di giunzione. Così, quando ripetete il Mantra dovrete arrivare a Bindu e ritornare indietro, e così via.Normalmente il Mantra sul mala viene contato con la mano destra, ma nei Mantra tantrici, (con il legno di sandalo rosso) dovrebbe essere praticato con la mano sinistra, perchè questa mano rappresenta il Tantra. Ma non confondete ciò con il Tantra della mano sinistra, perchè non ha niente a che vedere con le orgie sessuali. Il tantrico usa la mano sinistra per offrire fiori, per recitare il Mantra, per ricevere le offerte dei devoti. Quando un Guru dà il Mantra a un discepolo, egli usa la mano sinistra e così anche quando dà una benedizione al discepolo. In qualche modo, erroneamente, il tantra della mano sinistra è venuto a rappresentare la parte sessuale di esso. Tutti noi abbiamo delle limitazioni nella nostra vita; le nostre abitudini geografiche e culturali, non ci permettono di usare sempre il tulsi. Ma deve essere ricordato che di tutti i mala, il tulsi è quello che ha maggior effetto sulla propria vita spirituale e vi sono alcune osservazioni a riguardo. Gli Indiani hanno l'abitudine di tenere una pianta di tulsi di fronte alla loro casa. Sovente le case indiane hanno un cortile interno sul quale si affacciano le stanze; molte case vecchio stile sono costruite così. Nel centro del cortile è costruito un altare in mattoni e sopra di esso viene piantato un tulsi che raggiunge un’altezza che varia da due a quattro piedi. Nell'altare c'è una piccola cavità in cui le donne, alla sera, accendono una lampada dopo di che si siedono per qualche minuto in meditazione. Questo avviene in molte abitazioni indiane, ma viene fatto solamente dalle donne, con regolarità, attenzione e con la massima disciplina. Potrebbero esservi grandi difficoltà in famiglia quando la mente è incapace di dare risposte precise e tutte le altre soluzioni hanno fallito. Allora le donne, la sera, stanno in piedi con le mani unite vicino ad Anahata Chakra e con le dita delle mani toccano la fronte, rimanendo in queste posizioni per un po di tempo di fronte all'altare. Durante questo periodo hanno una sorta di risveglio (shaktipat). Non si tratta di un risveglio superiore ma è un tenue risveglio. Quando la ragazza inizia a scuotere la testa la famiglia le si fa intorno e da quel momento essa diventa medium del tulsi. In quel momento ella non è più la moglie o la figlia, è solamente il tulsi. I familiari rimangono di fronte a lei e pongono le domande urgenti a cui viene di solito data una risposta. Ed è così precisa, accurata e schietta che questa pratica tantrica continua ancora oggi in molte case indiane. Se anche non siete capaci di rispettare le condizioni che ha il mala di tulsi, potrete tenerlo almeno una volta all'anno. Ma vi è un inconveniente con il tulsi, che si spacca molto spesso, mentre la Rudraksha dura indefinitamente. Il caldo e il freddo fanno espandere e contrarre il tulsi, facilitando la sua rottura. Una volta che si rompe non è più di 108 ma è di 107.



    Come usare il Mala




    Il proposito del mala è quello di tenere la consapevolezza sulla pratica. A volte potreste essere così coinvolti nei vostri pensieri da dimenticare ciò che state facendo. E’ solo quando completate un ciclo di rotazione del mala che la vostra attenzione viene riportata sulla pratica. Il mala viene anche usato per indicare quanta pratica avete fatto. Il mala dovrebbe essere tenuto nella mano destra, tra il pollice e l'anulare. Il medio muove i grani, l'indice e il mignolo non devono venire a contatto con il mala. Ruotate il mala verso il palmo. Quando avete raggiunto il sumeru avete completato un giro. Girate il mala con le dita e iniziate il secondo giro. Tradizionalmente il mala viene sempre tenuto di fronte al cuore. La mano sinistra è tenuta a coppa e posata in grembo, rivolta verso l'alto. Può essere usata per tenere la parte bassa del mala per evitare che dondoli o che si ingarbugli. Se preferite la mano destra può essere appoggiata sul ginocchio destro e il mala può rimanere sul pavimento.





    Riepilogo dei tipi di Mala



    Per la meditazione con il Mantra dovreste avere un mala di 108 grani. Deve essere fatto con del filo di cotone robusto che viene annodato tra ogni grano. Comunemente i più usati sono i mala di tulsi, rudraksha, legno di sandalo, corallo e cristallo. I grani di tulsi sono fatti con il fusto delle piante di tulsi e sono altamente considerati per le loro proprietà psichiche. Il tulsi ha un forte e purificante effetto sulle emozioni ed è calmante per la mente. La sensitività del tulsi ne fa uno dei migliori medium per la pratica del Mantra, anche se non dovrebbe essere usato da chi beve alcool o da chi non è vegetariano. La rudraksha, il seme di un frutto della jungla, è il secondo mala comunemente usato. Non è così sensitivo alle cose e non ci sono restrizioni circa il suo uso. La rudraksha migliora la circolazione del sangue e il funzionamento del sistema coronarico e riduce l'alta pressione del sangue.

    1 mala di legno di sandalo sono profumati e contengono vibrazioni pacifiche e protettive. Sono rinfrescanti e benefici per coloro che hanno qualsiasi tipo dì disturbo della pelle. 1 mala di corallo sono anch'essi usati da chi soffre di eczema, tigna, scabbia, disordini mentali come schizofrenia e nevrosi. 1 mala di cristallo hanno proprietà psichiche e sono usati per i sadhana tantrici più elevati.



    Alcuni requisiti per la pratica



    - Una volta ricevuto il Mantra dal vostro Guru, non dovrebbe mai essere cambiato a meno che il Guru non ve lo consigli.

    - Il Mantra personale non dovrebbe essere rivelato a nessuno.

    - Il Mantra può essere ripetuto in ogni momento e in ogni luogo, anche se è meglio praticarlo in un orario regolare, ogni giorno sia alla mattina presto, dopo le asana e il pranayama, o prima di dormire la sera.

    - Il Mantra può essere praticato con o senza mala e in ogni posizione, ma quando lo praticate al mattino o prima di dormire è meglio praticarlo in una posizione meditativa, con un mala e con gli occhi chiusi.

    - I vestiti devono essere confortevoli e sciolti. Molte persone fanno esperienza di grande costanza e tranquillità se mettono il loro “dhoti geru” sulla testa e sulle spalle durante la loro pratica di Mantra.

    - Non cercate di concentrarvi mentre praticate il Mantra, altrimenti creerete tensione.

    - Ripetete il Mantra velocemente se la mente è disturbata e lentamente se la mente è più rilassata. Se vi sentite assonnati ripetetelo verbalmente.

    - Il mala che usate per il vostro Mantra Sadhana non dovrebbe mai essere portato al collo nè prestato ad altre persone.


    si ringrazia per gentile concessione Master Krishna Das : http://www.krishnadas.it/

    Edited by YogaChakra - 8/12/2008, 08:44
     
    .
1 replies since 6/10/2008, 20:09   8566 views
  Share  
.