il sutra della gioia

il sutra del giorno

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  1. flambeau
     
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    Il sutra di oggi si chiama Sukha, che è il termine sia sanscrito che pali che indica la "felicità".
    E' molto breve, e molto bello, perchè racchiude in sè l'analisi meditativa delle sensazioni, il concetto di impermanenza, il concetto di distacco, e in sottofondo anche la teoria dei 3 veleni.


    Sukha Sutta - Gioia
    Traduzione in Inglese dalla versione Pâli
    di
    Nyanaponika Thera

    PTS: S iv 204/ CDB ii 1260
    Copyright © 1983 BTS
    Access to Insight edition © 1995
    fonte: www.accesstoinsight.org
    Tradotto in italiano da Enzo Alfano
    La diffusione dei testi tradotti è consentita in qualsiasi modo tranne che a fini di lucro

    Ci sono, o monaci, queste tre sensazioni: piacevoli, dolorose e neutre.
    Sia una sensazione piacevole, sia dolorosa, sia neutra,
    propria o altrui, sensazioni di ogni genere —
    vengono conosciute tutte come malate, ingannevoli, evanescenti.
    Sapendo come nascono e come scompaiono
    Si ottiene il distacco dalle sensazioni e da ogni brama.
     
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  2. pabletto76
     
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    bello e utile.

    anche se detto così sembra facile, però se si insiste alla lunga ce la possiamo fare! ;)

    grazie! :)
     
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  3. DAVIDESAR
     
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    essenziale, diretto e profondo,
    la pratica di una vita sta tutta in quei versi, anche se i tre aggettivi usati possono sembrare un pochetto pesanti, ma il Buddha non andava troppo per il sottile.
    Forse siamo noi ad essere un po' troppo delicati??
    Grazie per averlo postato :namastè*:
     
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  4. Jaylyn
     
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    Grazie Flambeau :D
     
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  5. flambeau
     
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    di niente ragazzi.
    ho pensato di postare più spesso qualche testo "sacro" per suscitare dibattiti mirati e per suggerire percorsi di lettura ai nuovi arrivati (in modo che entrando in un forum buddhista respirino tanto buddhismo e meno divagazioni personali- di cui peraltro io sono tra i più colpevoli :D ).

    così mi "costringo" anch'io a leggerli.
     
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  6. apo
     
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    CITAZIONE
    essenziale, diretto e profondo,
    la pratica di una vita sta tutta in quei versi, anche se i tre aggettivi usati possono sembrare un pochetto pesanti, ma il Buddha non andava troppo per il sottile.
    Forse siamo noi ad essere un po' troppo delicati??
    Grazie per averlo postato :namastè*:

    Caro DAVIDESAR hai proprio ragione,forse siamo noi ad essere un po'troppo delicati....cosa abbiamo paura di perdere?
    Grazie per il post. :namastè*:
     
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5 replies since 5/5/2010, 16:34   268 views
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