Free Tibet ?!?! Free violence !!!

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  1. YESHE
     
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    breaking news:


    www.ansa.it/web/notizie/collection/rubriche_mondo/10/07/visualizza_new.html_674383310.html


    www.freetibet.org/newsmedia/seven-m...-many-ready-die
    www.guardian.co.uk/world/2011/oct/0...ath?INTCMP=SRCH

    www.dossiertibet.it/appuntamenti/la...caso-della-cina

    www.dossiertibet.it/news/delhi-univ...s-hunger-strike

    http://partecinesepartenopeo.wordpress.com...si-danno-fuoco/


    Claudio Tecchio Says:
    October 7th, 2011 at 5:12 pm
    Lettera aperta alla gioventù tibetana

    …occorrerà fare ogni sforzo per salvaguardarci dal disastro che incombe. Usate mezzi pacifici quando siano efficaci, ma ove non lo fossero, non esitate a ricorrere alla forza.
    13th Dalai Lama

    La storia, anche recente, della nostra vecchia Europa ci insegna che non è immolandosi sull’altare dell’ideologia della nonviolenza che si possono abbattere i regimi totalitari.

    La forza della ragione degli oppressi non ha mai , da sola , prevalso sulla ragione della forza degli oppressori.

    Solo il coraggio e l’abnegazione dei patrioti in rivolta , decisi a battersi con ogni mezzo contro ogni forma di oppressione , ha portato la pace e la giustizia in un continente per secoli martoriato da spietate tirannie.

    Il nazifascismo fu sconfitto soltanto dalle armate Alleate e dall’insurrezione popolare, dalla lotta partigiana e dallo sforzo bellico anglo-americano.
    I popoli dei Balcani si sono liberati dell’eredità titina solo dopo aver drammaticamente riaffermato la propria identità nazionale in uno scontro doloroso.
    Il già barcollante impero sovietico è crollato dopo un lungo , a tratti violento, conflitto iniziato nella lontana provincia polacca e poi estesosi a tutti i domini.
    E i giovani berlinesi hanno potuto gioire danzando sui resti del muro solo grazie al sacrificio di quanti hanno saputo resistere , forti anche del sostegno dei paesi liberi, alla violenza degli apparati repressivi .

    In Cina nessuno può quindi illudersi , come invece si illusero gli eroici studenti che assediarono la Città Proibita , che una dittatura possa autoriformarsi e tollerare una qualche forma di transizione verso la democrazia.
    In Tibet nessuno si illuda che i teorici del “centralismo democratico” possano mai tollerare anche solo un simulacro di autonomia amministrativa .
    La lotta di liberazione sarà di lunga durata in quanto gli autocrati di Pechino hanno fatto tesoro dell’esperienza sovietica e non ripeteranno certo gli “errori” commessi dal PCUS .
    Una speciale commissione composta da brillanti ricercatori delle migliori università cinesi ha analizzato le ragioni del crollo sovietico e proposto ai gerarchi l’adozione di efficaci misure preventive ; misure rivelatesi poi tanto efficaci da prolungare l’agonia del regime e dare nuovo slancio allo” sviluppo “del paese.
    Il controllo sociale si è esteso,la già flebile opposizione politica è stata annichilita, i lavoratori intimiditi dai licenziamenti di massa , i contadini deportati.

    La Cina è così diventata una superpotenza destinata , con gli attuali ritmi di crescita economica e demografica , a dominare il mondo imponendo i suoi “valori orientali”di confuciana memoria.
    E lo farà in ragione della sua forza economica , politica e finanziaria.
    Già oggi i dirigenti di Pechino ,dosando sapientemente seduzione commerciale e minaccia militare , sono in grado di condizionare pesantemente le decisioni dei singoli Governi e degli Organismi Internazionali.
    Persino gli Stati Uniti sembrano farsi più cauti nel contrastare la volontà egemonica di Pechino per non intaccare i profitti di quelle multinazionali che , operando da molti anni in Cina, finanziano la campagna elettorale del Presidente .

    La Cina è la nuova e rampante potenza coloniale che ha già ripreso ( senza colpo ferire!) il controllo di Hong Kong e Macao e si appresta a riconquistare con la ragione della forza la “provincia ribelle” di Taiwan.
    Mantiene artificiosamente in vita dispute territoriali con l’India ed il Bhutan , puntella il regime maoista in Nepal, fornisce ( via Pakistan ) tecnologia nucleare alla Corea del Nord , collabora con il regime laotiano , sostiene la dittatura birmana.
    E in un mondo in cui non è più necessario occupare fisicamente un territorio per imporre il proprio dominio cerca , grazie anche alla sua ricca e potente diaspora , di diventare il motore dello sviluppo di tutti i paesi dell’area per renderli dipendenti dalle sue politiche economiche.

    Di fronte a tutto questo il patetico appello al dialogo dei dirigenti tibetani e l’inutile sacrificio di tanti giovani tibetani rafforzano soltanto la volontà di potenza dei colonizzatori.
    Alimentare la cultura della rassegnazione ,o praticare un insano autolesionismo ,porterà solo a futuri , ancor più sanguinosi, conflitti la cui responsabilità ricadrà su tutti noi.
    Dobbiamo invece contribuire alla creazione di una grande alleanza tra tutti quelli che si battono contro il regime e dare speranza a quanti , umiliati e oppressi , non hanno ancora trovato il coraggio di ribellarsi.

    Prima che sia troppo tardi !

    Claudio Tecchio
    Campagna di Solidarietà con il Popolo Tibetano
     
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  2. Morgoth333
     
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    In Cina diffondono odio nei confronti degli occidentali
    In occidente seminano odio contro arabi e cinesi
    Nei paesi arabi aizzano la popolazione contro gli occidentali

    Sono mosse strumentali agli interessi delle grandi potenze che cercano di dominare i propri popoli e a prepararli ad evwntuali scontri futuri.

    Schierarsi da una parte contro l'altra e' solo un modo per farsi irretire nel grande gioco delle potenze e del potere. E' un modo per essere strumentalizzati.
     
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  3. Morgoth333
     
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    Ma quindi il popolo padano può seguire l'esempio dei tibetani e ribellarsi?

    Edited by Morgoth333 - 8/10/2011, 21:55
     
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  4. lete
     
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    CITAZIONE
    In Cina diffondono odio nei confronti degli occidentali
    In occidente seminano odio contro arabi e cinesi
    Nei paesi arabi aizzano la popolazione contro gli occidentali

    Sono mosse strumentali agli interessi delle grandi potenze che cercano di dominare i propri popoli e a prepararli ad evwntuali scontri futuri.

    Schierarsi da una parte contro l'altra e' solo un modo per farsi irretire nel grande gioco delle potenze e del potere. E' un modo per essere strumentalizzati.

    Concordo, però questo non significa che dobbiamo voltare lo sguardo sempre altrove quando accadono delle ingiustizie, lo spirito critico va coltivato a mio avviso insieme alla capacità di analisi oggettiva dei fatti.
    Poi mi domando quanto possiamo davvero cogliere del dramma dei tibetani stando comodamente seduti nelle nostre poltrone a digitare sul monitor di un pc, ma questa è un'altra storia.
     
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  5. Morgoth333
     
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    CITAZIONE (lete @ 8/10/2011, 20:16) 
    Concordo, però questo non significa che dobbiamo voltare lo sguardo sempre altrove quando accadono delle ingiustizie, lo spirito critico va coltivato a mio avviso insieme alla capacità di analisi oggettiva dei fatti.

    Concordo, ed infatti non ho scritto di voltare sempre lo sguardo altrove, anzi è meglio agire.

    CITAZIONE (lete @ 8/10/2011, 20:16) 
    Poi mi domando quanto possiamo davvero cogliere del dramma dei tibetani stando comodamente seduti nelle nostre poltrone a digitare sul monitor di un pc, ma questa è un'altra storia.

    La mia risposta non era riferita al dramma dei tibetani ma era generale e relativa alla diffusione di ideologia basate su nazionalismo ed odio. La questione tibet e cina mi ha fatto da spunto.

    La soluzione del problema dei tibetani è una questione contingente e specifica. Salvare i tibetani abbattendo i cinesi non fa altro che spostare l'oppressione da una parte all'altra.
     
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  6. Aquilapicco
     
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    CITAZIONE
    Ma quindi il popolo padano può seguire l'esempio dei tibetani e ribellarsi?

    Guarda, c'è un abisso. Il popolo padano è un'idea dei leghisti, il Tibet era una entita' culturale e sociale ben definita.
     
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  7. Morgoth333
     
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    Storicamente i popoli del nord italia non sono un invenzione. Dalla caduta dell'impero romano alla meta' del XIX secolo in nord italia ci sono stati stati separati con una loro storia. Il Tibet invece e' parte della Cina dal medio-evo quindi se proprio vogliamo contare gli anni di storia unitaria i tibetani sono stati molto più tempo legati ai cinesi
     
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  8. Aquilapicco
     
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    CITAZIONE
    Storicamente i popoli del nord italia non sono un invenzione

    In effetti tutta l'italia è un insieme di popoli diversi, anche sotto l'impero romano era cosi'. Ma l'etnia Tibetana non è cinese, i cinesi in tibet sono principalmente di etnia Han.

    Ma poi, in fondo facciano pure. Io sono toscano, rifaremo il Granducato. :lol:
     
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  9. Morgoth333
     
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    Anche l'etnia veneta non e' uguale all'etnia laziale ad esempio proprio come l'etnia han e la cinese non sono uguali!
     
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  10. Aquilapicco
     
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    CITAZIONE
    Anche l'etnia veneta non e' uguale all'etnia laziale ad esempio proprio come l'etnia han e la cinese non sono uguali!

    Non volevo creare una polemica, ma Tibet ed Italia mi sembrano due realta' molto ma molto diverse. Non si puo' onestamente parlare di un nord oppresso e sottomesso dal resto d'Italia.
     
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  11. Morgoth333
     
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    Sì il problema è differente, in un caso è oppressione, nell'altro sfruttamento e generale disinteresse economico a tenere insieme due realtà fondamentalmente diverse e non gestibili efficientemente assieme.
     
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  12. Aquilapicco
     
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    CITAZIONE
    Sì il problema è differente, in un caso è oppressione, nell'altro sfruttamento e generale disinteresse economico a tenere insieme due realtà fondamentalmente diverse e non gestibili efficientemente assieme.

    Guarda, piu' che sfruttamento è una incapacita' di gestire, amministrare correttamente e risanare, secondo me, le diverse realta' italiane, da nord a sud.
     
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  13. Morgoth333
     
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    E allor se non si riesce ad amministrare meglio dividere!
     
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  14. Aquilapicco
     
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    CITAZIONE
    E allor se non si riesce ad amministrare meglio dividere!

    Io sarei per far funzionare il tutto, e poi se dividi hai pensato quante persone originarie del sud vivono al nord? Sarebbero d'accordo? Rischieremmo una nuova guerra civile? Meglio una soluzione giusta e pacifica, comunque.
     
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  15. Morgoth333
     
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    Ma infatti, facciamolo pacificamente. In base al tuo discorso allora il tibet non dovrebbe essere indipendente perché altrimenti i cinesi che vi si sono trasferiti sarebbero scontenti?
     
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372 replies since 8/10/2011, 09:50   20544 views
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