Ah Sì

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    Neptuine V

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    Il maestro di Zen Hakuin era decantato dai vicini per la purezza della sua vita.
    Accanto a lui abitava una bella ragazza giapponese, i cui genitori avevano un negozio di alimentari.
    Un giorno, come un fulmine a ciel sereno, i genitori scoprirono che era incinta.
    La cosa mandò i genitori su tutte le furie.
    La ragazza non voleva confessare chi fosse l'uomo, ma quando non ne poté più di tutte quelle insistenze, finì col dire che era stato Hakuin.
    I genitori furibondi andarono dal maestro. «Ah sì?» disse lui come tutta risposta.
    Quando il bambino nacque, lo portarono da Hakuin.
    Ormai egli aveva perso la reputazione, cosa che lo lasciava indifferente, ma si occupò del bambino con grande sollecitudine.
    Si procurava dai vicini il latte e tutto quello che occorreva al piccolo.
    Dopo un anno la ragazza madre non resistette più.
    Disse ai genitori la verità: il vero padre del bambino era un giovanotto che lavorava al mercato del pesce.
    La madre e il padre della ragazza andarono subito da Hakuin a chiedergli perdono, a fargli tutte le loro scuse e a riprendersi il bambino.
    Hakuin non fece obiezioni. Nel cedere il bambino, quel che disse fu: «Ah sì?».

    png


    Un breve e noto racconto tratto da "101 Storie Zen", a cura di Nyogen Senzaki e Paul Reps.
    Pur già presente nel forum all'interno di un altro topic, ho pensato di riproporlo qui in maggiore evidenza, insieme al Canto di Zazen (anch'esso presente, ma in una diversa traduzione).

    Questo episodio (reale? fantasiosamente agiografico? non credo sia importante) riguardante Hakuin Ekaku non vi sembra che illustri una mente e uno stile di vita invidiabili, da prendere immediatamente a modello?
    Quando lo lessi, ormai molti anni fa, così mi rivolsi a me stesso: «O Śoṇahaḥ, ecco qualcosa di interessante cui applicarsi»,
    poi, in immaginifico crescendo: «Si prepara per te una vita guidata dagli insegnamenti del Buddha, la quale -pur immersa nel turbine del mondo- mantiene una mente non turbata, e scioglie e supera attaccamento e avversione».
    «Ah sì?», rispose la vita.

    Canto di Zazen

    Tutti gli esseri sono Buddha per natura,
    Come per natura il ghiaccio è acqua.
    Senza acqua, non c'è ghiaccio;
    Senza esseri, nessun Buddha.

    Com'è triste, la gente ignora quel che è vicino
    E cerca la verità lontano:
    Come qualcuno che in mezzo all'acqua
    Continua a piangere per la sete,
    Come un bambino d'una casa ricca
    Che vaga in mezzo ai poveri.

    Persi su oscuri sentieri d'ignoranza,
    Vagabondiamo per i sei mondi,
    Da sentiero oscuro ad un oscuro sentiero.
    Quando saremo liberi da nascita e morte?

    Oh, zazen del Mahayana!
    Per te il più alto elogio!
    Devozione, ravvedimento, formazione,
    I molti paramitas:
    Tutti hanno la loro origine in zazen.

    Coloro che provano zazen anche una sola volta
    Eliminano i crimini senza inizio.
    Dove sono allora tutti i sentieri oscuri?
    La stessa Terra Pura è vicina.

    Coloro che odono questa verità anche una volta sola
    E la ascoltano con cuore grato,
    Conservandola come un tesoro, venerandola,
    Ottengono benedizioni senza fine.

    Ancor più, coloro che in concentrazione
    Testimoniano la natura del sé,
    La natura del sé che è non-natura,
    Vanno ben oltre la semplice dottrina.

    Qui effetto e causa sono gli stessi,
    La Via non è due né tre.
    Forma che è non-forma,
    Andare e venire, non siamo mai fuori strada,
    pensiero che è non-pensiero,
    Canti e balli sono la voce del Dharma.

    Senza limiti e libero è il cielo del Samadhi!
    Brillante la luna piena di saggezza!
    In verità, manca qualcosa ora?

    Nirvana, è proprio qui, davanti ai nostri occhi,
    Davvero questo luogo è la Terra del Loto,
    Questo corpo, davvero, il Buddha.

    Traduzione italiana mia (chiedo venia se ho scritto qualche sciocchezza) dalla traduzione inglese di Norman Waddell (docente di studi internazionali presso Otani University a Kyoto).

    Virtue_%28Toku%29_by_Hakuin_Ekaku%2C_mid-18th_century



    Edited by Šonahah - 19/12/2014, 03:30
     
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  2. Zheng Qiy
     
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    Ottima risposta
     
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    piccolo haijin

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    Il maestro di Zen Hakuin era decantato dai vicini per la purezza della sua vita.
    Accanto a lui abitava una bella ragazza giapponese, i cui genitori avevano un negozio di alimentari.
    Un giorno, come un fulmine a ciel sereno, i genitori scoprirono che era incinta.
    La cosa mandò i genitori su tutte le furie.
    La ragazza non voleva confessare chi fosse l'uomo, ma quando non ne poté più di tutte quelle insistenze, finì col dire che era stato Hakuin.
    I genitori furibondi andarono dal maestro. «Ah sì?» disse lui come tutta risposta.
    Quando il bambino nacque, lo portarono da Hakuin.
    Ormai egli aveva perso la reputazione, cosa che lo lasciava indifferente, ma si occupò del bambino con grande sollecitudine.
    Si procurava dai vicini il latte e tutto quello che occorreva al piccolo.
    Dopo un anno la ragazza madre non resistette più.
    Disse ai genitori la verità: il vero padre del bambino era un giovanotto che lavorava al mercato del pesce.
    La madre e il padre della ragazza andarono subito da Hakuin a chiedergli perdono, a fargli tutte le loro scuse e a riprendersi il bambino.
    Hakuin non fece obiezioni. Nel cedere il bambino, quel che disse fu: «Ah sì?».
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    Un breve e noto racconto tratto da "101 Storie Zen", a cura di Nyogen Senzaki e Paul Reps.
    Pur già presente nel forum all'interno di un altro topic, ho pensato di riproporlo qui in maggiore evidenza, insieme al Canto di Zazen (anch'esso presente, ma in una diversa traduzione).

    Questo episodio (reale? fantasiosamente agiografico? non credo sia importante) riguardante Hakuin Ekaku non vi sembra che illustri una mente e uno stile di vita invidiabili, da prendere immediatamente a modello?

    ah, senz'altro.
    proprio un ottimo esempio di quel che vuol dire
    sapersi adeguare alle circostanze senza batter ciglio.
    non per niente hakuin era di scuola linji.
    zen con le palle... e con le contropalle! :lol: ;)

    CITAZIONE
    Canto di Zazen

    Tutti gli esseri sono Buddha per natura,
    Come per natura il ghiaccio è acqua.
    Senza acqua, non c'è ghiaccio;
    Senza esseri, nessun Buddha.

    Com'è triste, la gente ignora quel che è vicino
    E cerca la verità lontano:
    Come qualcuno che in mezzo all'acqua
    Continua a piangere per la sete,
    Come un bambino d'una casa ricca
    Che vaga in mezzo ai poveri.

    Persi su oscuri sentieri d'ignoranza,
    Vagabondiamo per i sei mondi,
    Da sentiero oscuro ad un oscuro sentiero.
    Quando saremo liberi da nascita e morte?

    Oh, zazen del Mahayana!
    Per te il più alto elogio!
    Devozione, ravvedimento, formazione,
    I molti paramitas:
    Tutti hanno la loro origine in zazen.

    Coloro che provano zazen anche una sola volta
    Eliminano i crimini senza inizio.
    Dove sono allora tutti i sentieri oscuri?
    La stessa Terra Pura è vicina.

    Coloro che odono questa verità anche una volta sola
    E la ascoltano con cuore grato,
    Conservandola come un tesoro, venerandola,
    Ottengono benedizioni senza fine.

    Ancor più, coloro che in concentrazione
    Testimoniano la natura del sé,
    la natura del sé che è non-natura,
    Vanno ben oltre la semplice dottrina.

    Qui effetto e causa sono gli stessi,
    La Via non è due né tre.
    Forma che è non-forma,
    Andare e venire, non siamo mai fuori strada,
    pensiero che è non-pensiero,
    Canti e balli sono la voce del Dharma.

    Senza limiti e libero è il cielo del Samadhi!
    Brillante la luna piena di saggezza!
    In verità, manca qualcosa ora?

    Nirvana, è proprio qui, davanti ai nostri occhi,
    Davvero questo luogo è la Terra del Loto,
    Questo corpo, davvero, il Buddha.

    bellissimo... :wub: :)

    Hakuin_monkey_moon

    la scimmia vuol prendere
    la luna nell’acqua.
    finché la morte non la prenderà
    lei non mollerà.
    se lasciasse andare il ramo e
    sparisse nella pozza profonda,
    l’intero mondo s’illuminerebbe
    con abbagliante purezza


    (hakuin ekaku)

    personaggio di estremo fascino e interesse,
    soprattutto per la sua straordinaria umanità.
    grazie per avercelo ricordato, sonahah :)
     
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  4. Maha Karuna
     
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    la scimmia vuol prendere
    la luna nell’acqua.
    finché la morte non la prenderà
    lei non mollerà.
    se lasciasse andare il ramo e
    sparisse nella pozza profonda,
    l’intero mondo s’illuminerebbe
    con abbagliante purezza

    Questo componimento è di una profondità meravigliosa. Un'ipotesi:la scimmia che si aggrappa al ramo potrebbe rappresentare l'attaccamento all'io? E il riflesso della luna che la scimmia tenta di carpire, l'attaccamento ai fenomeni esterni in realtà illusori? Avrebbe senso, lasciare andare il ramo (l'io) porterebbe alla cessazione dell'illusione dualista e quindi al Nirvana completo
     
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    Neptuine V

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    @eizo
    Grazie per il contributo poetico!

    @Maha Karuna
    Secondo me il bello della buona poesia è che non ha lettura univoca.
    Presenta le sue immagini, i suoi accostamenti di parole, a volte gioca con i significati, e apre uno squarcio di visione mentale, di cui il lettore, se è in sintonia e ne ha bisogno, può far tesoro.

    A cosa, la nostra vita,
    va paragonata?
    È come un monaco
    che cerca di allungar le braccia:
    se un braccio è disteso,
    contratto sarà l'altro.

    _ Sengai Gibon _

    (Questo monaco col braccio teso, incomparabilmente allungato ad afferrare la luna, fra gli umori della sera, ma l'altro braccio non si separa dalla terra)
     
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  6. Maha Karuna
     
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    CITAZIONE (Šonahah @ 19/12/2014, 01:29) 
    @Maha Karuna
    Secondo me il bello della buona poesia è che non ha lettura univoca.
    Presenta le sue immagini, i suoi accostamenti di parole, a volte gioca con i significati, e apre uno squarcio di visione mentale, di cui il lettore, se è in sintonia e ne ha bisogno, può far tesoro.

    A cosa, la nostra vita,
    va paragonata?
    È come un monaco
    che cerca di allungar le braccia:
    se un braccio è disteso,
    contratto sarà l'altro.

    _ Sengai Gibon _

    (Questo monaco col braccio teso, incomparabilmente allungato ad afferrare la luna, fra gli umori della sera, ma l'altro braccio non si separa dalla terra)

    Sono d'accordo, infatti ho avanzato solo una proposta di lettura, in base alle sensazioni ed ai concetti che la poesia mi ha suscitato. Le immagini del componimento sono simboli molto evocativi. Tra l'altro la scimmia mi ricorda molto l'immagine usata nella ruota dell'esistenza, dove la coscienza è rappresentata come una scimmia che salta da una casa all'altra, e l'attaccamento è di nuovo simboleggiato da una scimmia che coglie un frutto da un albero
     
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    piccolo haijin

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    la scimmia vuol prendere
    la luna nell’acqua.
    finché la morte non la prenderà
    lei non mollerà.
    se lasciasse andare il ramo e
    sparisse nella pozza profonda,
    l’intero mondo s’illuminerebbe
    con abbagliante purezza

    Questo componimento è di una profondità meravigliosa. Un'ipotesi:la scimmia che si aggrappa al ramo potrebbe rappresentare l'attaccamento all'io? E il riflesso della luna che la scimmia tenta di carpire, l'attaccamento ai fenomeni esterni in realtà illusori? Avrebbe senso, lasciare andare il ramo (l'io) porterebbe alla cessazione dell'illusione dualista e quindi al Nirvana completo

    ti dirò.
    per me la scimmia che molla è...
    il casto e puro monaco hakuin
    che diventa improvvisamente e miracolosamente... papà! :lol: ;)


    CITAZIONE
    @eizo
    Grazie per il contributo poetico!

    A cosa, la nostra vita,
    va paragonata?
    È come un monaco
    che cerca di allungar le braccia:
    se un braccio è disteso,
    contratto sarà l'altro.

    _ Sengai Gibon _

    (Questo monaco col braccio teso, incomparabilmente allungato ad afferrare la luna, fra gli umori della sera, ma l'altro braccio non si separa dalla terra)

    ma rigrazie ancora a te anche per questa! :)

    a cosa mai
    paragonar
    il viver nostro
    in questo mondo?
    a una barchetta
    salpata di buon mattino,
    che scia
    non lasci


    (monaco manzei)

    e lasciati andare luna e terra...
    il monaco finirà in acqua
    come la scimmia! :lol:
     
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    Shankar Kulanath

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    Questo episodio (reale? fantasiosamente agiografico? non credo sia importante) riguardante Hakuin Ekaku non vi sembra che illustri una mente e uno stile di vita invidiabili, da prendere immediatamente a modello?

    Penso che una persona che sia in grado di avere sempre reazioni simili sia in una condizione simile alla Mahamudra
     
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  9. apo
     
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    Sono daccordo con Destiny. Mi è piaciuto l'intervento di Šonahah, in quanto anche ironico sul finale.

    La vita spesso dice: "Ah si!?!"

    Ahahahaha

    :lol: ;)
     
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  10. pabletto76
     
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    è un bellissimo racconto, adoro quelli di "101 storie Zen" e simili. quel libro è stato uno dei miei primi, insieme al "Tao Te Ching" e all' "I Ching". sono per me ancora i testi migliori.

    buona giornata e Buon Natale (anche se non lo festeggio particolarmente). :)
     
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    @apo
    > ... l'intervento di Šonahah, in quanto anche ironico sul finale.
    Se non sorridessi della mia vita credo sarei molto infelice.

    Buona giornata a te pabletto, e a tutti coloro che passano di qui.
    Anche buon natale, per chi lo celebra e festeggia.
     
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  12. pabletto76
     
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    Buona serata Sonh. Ho poco fa citato il tuo intervento sul messaggio ''la dieta'', mi e' piaciuto il tuo intervento, la penso simile a te. Auguri a tutti. :)
     
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  13. MaIn2014
     
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    tempo fa, citai questo aneddoto alla mia donna con grande enfasi per sottolineare l’imperturbabilità.
    lei ci pensa un po’ e alla fine: “si ma poi lei si rende conto di come lui sia buono, se ne innamora e vivono insieme felici”
    mesi dopo, la storiella zen è ritornata a galla. e lei:
    “si quella storia che mi piaceva in cui poi loro vivono felici insieme” :D
     
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  14. El Cacique
     
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    CITAZIONE (MaIn2014 @ 31/12/2014, 19:43) 
    tempo fa, citai questo aneddoto alla mia donna con grande enfasi per sottolineare l’imperturbabilità.
    lei ci pensa un po’ e alla fine: “si ma poi lei si rende conto di come lui sia buono, se ne innamora e vivono insieme felici”
    mesi dopo, la storiella zen è ritornata a galla. e lei:
    “si quella storia che mi piaceva in cui poi loro vivono felici insieme” :D

    ahaha meravigliosa :lol:

    ... in un modo o nell'altro le donne sorprendono più dei maestri zen ;)
     
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  15. il meditante
     
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    Buonasera a tutti riguardando questo paginone pieno di storie e citazioni mi viene da pensare che veramente ,come citarono i maestri, la vita è un sogno ! :)
     
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14 replies since 18/12/2014, 02:07   689 views
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