Dzogchen & Yogacara?

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    Ci sarebbe molto da scrivere ma visto che nella maggior parte dei casi TL;DR, faccio la domanda in modo molto diretto:

    Ma lo Dzogchen è una scuola Yogacara?
     
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    Brutto

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    Allmax sei arrivato su questo forum che parlavi dell'importanza delle paramitae e di parlarne. Ci credi ancora? Noto un cambiamento o sbaglio.
     
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    Lo Dzogchen è completamente indipendente ma ha acquisito terminologie Yogacara,

    David Germano su questa questione
    https://www.middlebury.edu/media/view/4401...nd_dzogchen.pdf
     
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    QUOTE (Y. Chakra @ 15/2/2022, 19:55) 
    Allmax sei arrivato su questo forum che parlavi dell'importanza delle paramitae e di parlarne. Ci credi ancora? Noto un cambiamento o sbaglio.

    Quello che mi piace dello Dzogchen, nonostante io possa praticarlo solo da niubbo non essendoci maestri a disposizione (per ora sto studiando con un maestro da remoto il Guyagharba Tantra ed il tantra sulle qualità di Manjushri, nonché praticando il Longchen Nyingtik Ngondro) è il lato affermativo di purity&equality di tutti i fenomeni. Un elemento che, da quanto ho potuto vedere, almeno nella scuola Gelug viene soprasseduto (almeno forse per noi laici).

    Trovo troppo deprimente sforzarmi di vedere "solo" il lato vacuo delle cose, di vedere la bella donna come solo un ammasso di impurezze sangue e pus, ecc ecc ecc. Sono tutti strumenti validissimi per carità, che ho applicato, e da cui ho tratto veramente tanto beneficio. Inoltre, è "delusional" (parola del maestro e non mia) pensare di praticare il Tantra se non si ha prima una solidissima base di Sutra. E posso confermarlo: non perché io conosca così bene il percorso sutrico, ma perché per quel poco che ne so, vedo che non sarei in grado di capire nulla del Tantra se non mi fossi applicato a vedere dapprima il Sutra.

    Le sei paramita sono tutto ovviamente, ma senza una buona visione, uno come me, si demotiva.
     
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    ... conoscere ed avere una solidissima pratica dei Sutura per poi riuscire a praticare i Tantra, si riferisce all'emersione dell'oggetto di meditazione che se ben conosciuto (tramite i Sutra) permette alla mente di essere stabile ma soprattutto di generarsi nella divinità... ecc. ecc.
     
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    ...quindi descrivi quello che per Te è l'oggetto di meditazione e si comprenderà perfettamente a che punto sei della pratica e del Sentiero ...
     
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    Definire cosa sia l'oggetto di meditazione può essere facilissimo o difficilissimo: per questo motivo si dice sempre che è essenziale individuare bene quale è l'oggetto di negazione (se si medita sulla vacuità). Se si nega il fiore ci si infila "nel buco del coniglio" (dall'inglese: rabbit hole). Se si nega l'esistenza di un sé del fiore, allora già il discorso è diverso. Ma questo credo che sia dal punto di vista Mahayana-Sutra. Mi par di vedere che dal punto di vista Dzogchen, la natura di ogni fenomeno non è meramente una "negazione non affermativa" (dove si ferma la scuola Prasangika), ma si trasforma, appunto, da una negazione ad una asserzione. Se prima si diceva: questo non è quello (Sutra Mahayana) ora, a quanto pare, ma potrei sbagliare, si dice questo è quello. Cosa è questo, e cosa è quello?

    Se nel Sutra Mahayana si dice che nulla esiste intrinsecamente (e ci si ferma li), nella visione Tantrica, tutto assume una connotazione molto più divertente e coinvolgente: non solo le cose non esistono, ma nel loro non esistere sono sempre espressione di purezza&uguaglianza (dall'inglese purity and equality). In questo modo:
    - ogni suono è mantra
    - ogni pensiero è saggezza
    - ogni essere è un buddha
    (notasi la natura affermativa in questo caso)

    Aggiungo che la visione più alta, non è sostitutiva della visione Prasangika, ma è semplicemente un ulteriore sviluppo di essa. La visione del "negativo non affermativo" non può essere saltata a piè pari, per adottare direttamente la visione più alta (a meno che non si abbia praticato enormemente nelle vite passate).
     
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    Okay, grazie per le spiegazioni che a mio parere non sono precise quando descrivi la visione ultima nella scuola Prasangyka rispetto allo Dzogchen e al Tantra, credo Tu dimentichi "il Sorgere Dipendente" ma se vuoi ne parleremo.
    Ripeto,sarebbe importante se Tu mi descrivessi il Tuo oggetto di meditazione così comprendo Tu a che punto sei della Tua ricerca.
    Per ora non ci appartiene tutto quello che c'è scritto sui libri o che abbiamo ascoltato, quindi dimmi ...
     
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  9. Davide S. C.
     
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    Molto interessante ma…se poi qualcuno facesse delle piccole spiegazioni per noi dilettanti non sarebbe male😅
     
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    CITAZIONE (Davide S. C. @ 31/3/2022, 17:10) 
    Molto interessante ma…se poi qualcuno facesse delle piccole spiegazioni per noi dilettanti non sarebbe male😅

    Ciao Davide, allora: la domanda è più importante della risposta ... quindi esprimila meglio che puoi e verrai esaudito ...
     
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  11. Davide S. C.
     
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    Mi sembra di intravedere modi diversi di interpretare e di meditare la Vacuità: come li spieghereste a un profano?
    E a livello meditativo quali esperienze si vivono?
    Che percorso avete seguito per arrivare allo Dzogchen e dove lo praticate?
     
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    La spinta che ci muove alla ricerca di un Sentiero è per ogniuno diversa ma per tutti ha la caratteristica principale di essere alimentata da un senso di "disagio" (in ultima analisi "sofferenza") nei confronti dell'esistenza.
    Ogniuno è comunque diverso e quindi le leve che gli si porranno davanti saranno, anche se non sostanzialmente, diverse.
    Quello che consideriamo come differenze è il modo di interpretare la realtà che ci circonda e quindi il modo di approcciare allo studio della nostra mente vera protagonista di tutto quello che percepiamo, fino a giungere all'unione tra percepito e percipiente.
    La vastità della realtà quindi delle menti determina gli approcci differenti, possiamo dire che in comune hanno la "direzione".
    È meglio comprendere a fondo questo percorso e quindi praticarlo e farlo proprio, perché poi la domanda "cosa si prova in meditazione..." si tramuterà in un confronto dove le esperienze di scoprono, analizzano e si mettono a disposizione.
    Indicazioni di dove trovare Centri per lo studio si trovano facilmente su internet o sui libri ecc.
    Anche in questo caso credo che ognuno maturi la ricerca che più gli serve, cioè ogni cosa che incontrerà sarà una maturazione di cause e condizioni da lui poste e allo stesso tempo una indicazione per la direzione migliore, in quel momento, da prendere.
     
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  13. Davide S. C.
     
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    Grazie mille
     
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12 replies since 15/2/2022, 17:44   310 views
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