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Sumanah.
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Questo è vero, ed è riconosciuto anche nel Canone Pali dove, a proposito, si afferma che non è disdicevole o limitativa la condizione del laico: semplicemente, è più difficoltosa poichè maggiori sono gli impedimenti e le difficoltà da affrontare. Ma più e più volte nei Sutta si ricorda che un laico o una laica che hanno correttamente praticato, coltivato la saggezza e la virtù, con infinite probabilità rinasceranno in qualche paradiso dei devata per proseguire più favorevolmente lo studio e la pratica del Dhamma. Certo è che questo aspetto, quasi marginale nelle scuole dei Nikaya, è stato molto più ampliato e approfondito dal Mahayana. Non per nulla si chiama maha-yana suppongo .