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Non so se è la sezione giusta, ma queste iniziative sono importanti:
NOI NEL BRACCIO DELLA MORTE
Mostra fotografica di Oliviero Toscani
La mostra è l’occasione per riportare l’attenzione sulla realtà della pena di morte nel mondo e sulla campagna per la sua abolizione.
17 October 2008: Nell'ambito del programma del Festival della Creatività 2008 e in occasione del 60° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, la Regione Toscana, il Comune di Firenze, l'Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai presentano, dal 22 al 29 ottobre 2008, la mostra fotografica di Oliviero Toscani “NOI NEL BRACCIO DELLA MORTE”.
L’esposizione presenta trenta ritratti di condannati a morte, scattati da Toscani nelle carceri americane del Kentucky, Missouri, Illinois, Oregon, North Carolina e Nebraska. Le foto di grande formato (2 metri x 1,50) sono accompagnate da interviste in cui gli stessi detenuti raccontano momenti della loro vita. La mostra sarà realizzata presso Villa di Bellagio a Firenze, un edificio quattrocentesco, centro culturale italiano dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, che eccezionalmente sarà aperto al pubblico per questa occasione.
Un evento - in anteprima del Festival della Creatività 2008 - inaugurato mercoledì 22 ottobre, alla presenza, tra gli altri di Michele Brancale, rappresentante della Comunità di Sant'Egidio, di Rocco Toscani, figlio e collaboratore di Oliviero Toscani, Dario Nardella, presidente della Quinta Commissione Cultura del Comune di Firenze e di Anna Carli, presidente della Fondazione Rocco Derek Barnabei.
Il nuovo allestimento della mostra – rispetto a quella del 2000 esposta a Firenze dalla Regione Toscana - è l’occasione per riportare l’attenzione sulla realtà della pena di morte nel mondo e sulla campagna per la sua abolizione, in un momento in cui il Festival della Creatività richiama a Firenze migliaia di visitatori soprattutto giovani.
Dopo la storica approvazione della Risoluzione sulla "Moratoria Universale della pena di morte”, nel dicembre 2007, è fondamentale continuare a tenere alta l’attenzione e sensibilizzare ogni singola persona, perché la strada da percorrere è ancora lunga.
Proprio In questi giorni, il dossier pubblicato da Nessuno Tocchi Caino, riporta all’attenzione di tutti che nonostante ci sia un’evoluzione positiva verso l’abolizione della pena di morte, dovuta sicuramente all’approvazione della risoluzione delle Nazioni Unite, solo nei primi nove mesi del 2008 ci sono state almeno 5.454 esecuzioni nel mondo a fronte delle 5.851 del 2007 e delle 5.635 del 2006. Dunque una diminuzione significativa, ma nel mondo, ancora in 47 paesi si continua a praticare la pena di morte. Cina, Iran e Arabia Saudita detengono l’orribile primato delle esecuzioni capitali. Solo la Cina nel 2007 ha condannato a morte 5.000 persone. Le Americhe sarebbero un continente praticamente libero dalla pena di morte, se non fosse per gli Stati Uniti, l’unico paese che continua ad applicarla: nei primi nove mesi del 2008 sono state eseguite 24 condanne a morte, contro le 42 del 2007 e le 53 del 2006.
In Africa, nei primi nove mesi del 2008 la pena di morte è stata applicata solo in 4 paesi - Botswana, Libia, Somalia e Sudan - contro i 7 dell’anno passato. In Europa, la Bielorussia continua a costituire l’unica eccezione in un continente altrimenti totalmente libero dalla pena di morte.
L’istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, dal 1999, ha aderito e sostenuto la raccolta delle firme per la moratoria, arrivando a consegnare alla Comunità di Sant'Egidio circa 800.000 firme. Un impegno in linea con l’obiettivo di diffondere la pace e il dialogo fra culture e popoli diversi che l’organizzazione porta avanti fin dalla sua fondazione, come dice il presidente Daisaku Ikeda: «Lavorare per la pace contro qualsiasi forma di violenza e contribuire al benessere dell'umanità attraverso la diffusione di una cultura e di un’educazione umanistica».
I diritti della mostra “NOI NEL BRACCIO DELLA MORTE”sono stati donati da Oliviero Toscani a Nessuno Tocchi Caino.
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mondodiamante.
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E' certamente un argomento da non trascurare. .
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