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(citazione del post di ebbubba, completato da DAVIDESAR)
Si racconta che Ananda si sia recato a visitare il Buddha e gli abbia chiesto ‘Puoi parlarci di Konagamana e Vipassi, e di tutti gli altri grandi nobili Buddha del passato? Quali furono i loro insegnamenti?’ E si tramanda che in questo verso sia contenuta la risposta data dal Buddha in quell’occasione.
Non compiere alcuna azione nociva, Sabbapapassa akaranam
coltivare costantemente ciò che è benefico, Kusalass’upasampada
purificare la propria mente-cuore, Sacitta-pariyodanam
questo è l'insegnamento di tutti i risvegliati; Etam buddhanasasanam
perseverare nella pazienza è la pratica più alta,
l'emancipazione dal condizionato( nirvana)è il supremo;
in verità, non è uno svincolato (pabbajito) colui che danneggia gli altri,
nè un praticante (samano) colui che altri offende.
Non offendere, non danneggiare,
praticare il contenimento (samvaro)in accordo al addestramento all' etica (patimokkha),
moderazione nel cibo,
dimorare in luoghi conducivi alla pratica,
intenti a coltivare pensieri elevati,
questo è l'insegnamento di tutti i Risvegliati.
P.s.:
nel contemplare questi versi, tenere presente che era un'esortazione rivolta ai 1250 monaci, è per di più tutti arahant, anche se quasi tutto il discorso ha sicuramente delle risonanze anche per la pratica dei laici.
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