Quanto è importante il maestro? E´ indispensabile? - seguire varie scuole buddiste?

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  1. dor___
     
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    ,,

    eleggo shinzen young come mio guru e fanculo... vada come vada
    magari sono solo impressionabile (o sto andando fuori di senno) fanculo anche questo :P

    Experiences of the Dissolution (Bhanga) Process - Part 1 of 3 ~ Shinzen Young [/URL]

    DP/DR & Falling Into the Pit of the Void ~ Shinzen Young [/URL]

    però un thread e un contatto per l'emergenza spirituale come fanno negli USA non costerebbe molto inserirlo no?
     
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    CITAZIONE (dor___ @ 20/8/2010, 22:23)
    cut

    Cerchiamo di non scendere nel turpiloquio con francesismi del caso per favore

    c'è modo e modo :D

    :ohmanipemehung*:

    Edited by (Ven) - 21/8/2010, 20:36
     
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  3. pepper_sauce
     
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    CITAZIONE (dor___ @ 20/8/2010, 22:23)
    ,,

    eleggo shinzen young come mio guru e fanculo... vada come vada
    magari sono solo impressionabile (o sto andando fuori di senno) fanculo anche questo :P

    Experiences of the Dissolution (Bhanga) Process - Part 1 of 3 ~ Shinzen Young [/URL]

    DP/DR & Falling Into the Pit of the Void ~ Shinzen Young [/URL]

    però un thread e un contatto per l'emergenza spirituale come fanno negli USA non costerebbe molto inserirlo no?

    CITAZIONE ((Ven) @ 21/8/2010, 18:19)
    CITAZIONE (dor___ @ 20/8/2010, 22:23)
    cut

    Cerchiamo di scendere nel turpiloquio con francesismi del caso per favore

    c'è modo e modo :D

    :ohmanipemehung*:

    Messaggio del Mod:
    Invito Dor__ ad accogliere il gentile invito di (Ven), è chiaro che non c'è intento offensivo ma siamo sempre in "suolo" pubblico.
    Grazie

    :namastè*:
     
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    Grazie pepper dell'intervento Moderatico!

    Comunque ho corretto mi sono scordato un NON! Pero' si è capito lo stesso!

    :)
     
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  5. hamsa
     
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    Comunque, al di là dei francesismi, l'idea del "eleggere a guru", accompagnata da "vada come vada", mi fa pensare a un tuffo da una scogliera senza guardare sotto se c'è l'acqua.
    Uno può anche "assaggiare" un po' un insegnante, seguire i suoi seminari e ritiri, vedere come ci si trova ed eventualmente passare oltre, magari coltivando quello di buono che si è appreso con quella persona. Tra l'altro Shinzen Young è un insegnante vipassana, per cui si dovrebbe porre più come kalyanamitta, un buon amico, saggio consigliere per le questioni di Dharma, che come maestro unico cui affidarsi ciecamente. Sull'emergenza spirituale... non sono sicuro che uno slancio spirituale richieda risposte immediate, come scelta del maestro, centro, etc. Sono più del'idea che occorrano pazienza e sano discernimento. La sete di un cammino (samvega) è già stare in cammino, per cui "sedersi" in questa situazione, pur facendo scelte che appaiono oculate, è forse una risposta appropriata all'urgenza stessa.
     
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  6. zimanu
     
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    CITAZIONE (hamsa @ 22/8/2010, 05:52)
    Comunque, al di là dei francesismi, l'idea del "eleggere a guru", accompagnata da "vada come vada", mi fa pensare a un tuffo da una scogliera senza guardare sotto se c'è l'acqua.
    Uno può anche "assaggiare" un po' un insegnante, seguire i suoi seminari e ritiri, vedere come ci si trova ed eventualmente passare oltre, magari coltivando quello di buono che si è appreso con quella persona. Tra l'altro Shinzen Young è un insegnante vipassana, per cui si dovrebbe porre più come kalyanamitta, un buon amico, saggio consigliere per le questioni di Dharma, che come maestro unico cui affidarsi ciecamente. Sull'emergenza spirituale... non sono sicuro che uno slancio spirituale richieda risposte immediate, come scelta del maestro, centro, etc. Sono più del'idea che occorrano pazienza e sano discernimento. La sete di un cammino (samvega) è già stare in cammino, per cui "sedersi" in questa situazione, pur facendo scelte che appaiono oculate, è forse una risposta appropriata all'urgenza stessa.

    quoto :asdok:

    tranne che sul "maestro cui affidarsi ciecamente": ho preso i 5 precetti con Chandapalo e lo ammiro tantissimo (qui nel forum lo sanno tutti :D ) ma.... neanche a lui mi affido ciecamente ;)

    @ dor___ @ perchè non fai un salto in "presentazioni"? così ti fai conoscere e ti becchi un pò di "benvenuta"!!!! ;)
     
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  7. pepper_sauce
     
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    CITAZIONE (hamsa @ 22/8/2010, 05:52)
    Comunque, al di là dei francesismi, l'idea del "eleggere a guru", accompagnata da "vada come vada", mi fa pensare a un tuffo da una scogliera senza guardare sotto se c'è l'acqua.
    Uno può anche "assaggiare" un po' un insegnante, seguire i suoi seminari e ritiri, vedere come ci si trova ed eventualmente passare oltre, magari coltivando quello di buono che si è appreso con quella persona. Tra l'altro Shinzen Young è un insegnante vipassana, per cui si dovrebbe porre più come kalyanamitta, un buon amico, saggio consigliere per le questioni di Dharma, che come maestro unico cui affidarsi ciecamente. Sull'emergenza spirituale... non sono sicuro che uno slancio spirituale richieda risposte immediate, come scelta del maestro, centro, etc. Sono più del'idea che occorrano pazienza e sano discernimento. La sete di un cammino (samvega) è già stare in cammino, per cui "sedersi" in questa situazione, pur facendo scelte che appaiono oculate, è forse una risposta appropriata all'urgenza stessa.

    Ben detto.
    ;)

    Non c'è fretta. Penso sia necessario molto tempo prima di prendere decisioni di questo tipo.
    Ad esempio, seppure io stia approfondendo il Dharma e le varie tradizioni da oramai un paio d'anni, non ho ancora trovato una strada che ritenga adatta a me. Non dico debba essere così sempre, sia chiaro, ma credo sia bene infarinarsi con calma nel Dharma, assaggiare un bel pò di tipi d'insegnamento e meditazione prima di decidere.
    E un'altra cosa ritengo sia fondamentale. Spesso mi sono trovato a leggere le scuole come entità quasi personali, inquadrate in rigidi paletti ma non è così. Come tutto, anche le scuole sono interdipendenti, e non hanno esistenza in sè, dipendono dal Sangha che le costituiscono. Ne emerge quindi che fondamentale, è la relazione sociale, il rapporto umano, il confronto a quattr'occhi col maestro. L'insegnamento del Dharma non credo sia tanto fatto di carta o di pagine web, quanto di volti, parole, esperienze vissute...
     
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  8. yudo
     
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    Essendo di lingua francese, sarei curioso di sapere cos'era il francesismo di cui parlate?

     
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  9. nagoyakochin
     
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    ^_^ Credo si riferiscano ad un gioco di parole della lingua parlata in italiano. Un tempo, ma ancora oggi, il francese veniva considerato la lingua aristocratica per eccellenza. Dunque, in modo assolutamente ironico si usano espressioni come "scusate il francesismo" o "mi permetta il francesismo" o ancora "ho usato un francesismo" per indicare una parola un po' volgarotta in un contesto che non vuole essere del tutto triviale. Di questo modo di dire esistono poi altre varianti con significati leggermente differenti.

    Andrea
     
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  10. warmbeer
     
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    CITAZIONE (pepper_sauce @ 22/8/2010, 10:24)
    Spesso mi sono trovato a leggere le scuole come entità quasi personali, inquadrate in rigidi paletti ma non è così.

    Per quel poco che ho sperimentato (ed è veramente poco, io è un anno e due secondi scarsi che mi interesso al buddhismo) ci sono scuole e non ci sono scuole, che ciascuno incontra per chissà che casu(aus)alità. Tenere gli occhi bene aperti è fondamentale, e sperimentare un metodo per un periodo sufficientemente lungo altrettanto. Personalmente un po' ma solo un po' po' po', e anche se non si dovrebbe pensarci per non intorbidire la pratica, sto riconoscendo ora che qualche piccola cosa viene vissuta in modo diverso.
     
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  11. dor___
     
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    CITAZIONE (yudo @ 22/8/2010, 12:02)
    Essendo di lingua francese, sarei curioso di sapere cos'era il francesismo di cui parlate?

    Riformulo la domanda: conoscete qualcuno che ha avuto esperienze di dissoluzione - bangha e ne è uscito? E' inutile parlarne con chi chiaramente non ha idea di cosa si tratti.
     
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  12. hamsa
     
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    CITAZIONE (dor___ @ 22/8/2010, 15:41)
    Riformulo la domanda: conoscete qualcuno che ha avuto esperienze di dissoluzione - bangha e ne è uscito? E' inutile parlarne con chi chiaramente non ha idea di cosa si tratti.

    Immagino tu ti riferisca a bhanga. Pochi maestri e meditanti, che io sappia, pubblicizzano le loro esperienze meditative, e di solito non è molto facile definirle con termini tecnici appropriati. Personalmente, quando sento qualcuno farlo, sono un pochino scettico, ma può essere un mio limite. Comunque, dalla tua domanda vedo che Shinzen ti "acchiappa", eh? :D
     
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  13. zimanu
     
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    CITAZIONE (dor___ @ 22/8/2010, 15:41)
    Riformulo la domanda: conoscete qualcuno che ha avuto esperienze di dissoluzione - bangha e ne è uscito? E' inutile parlarne con chi chiaramente non ha idea di cosa si tratti.

    in che senso?



     
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  14. dor___
     
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    Mi sono ricordata di "è stato molto bello" di Battiato. E adesso so di cosa sta parlando.

    Credo stia facendo di tutto per insegnarmi a fidarmi. :)
     
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  15. thirdlife
     
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    A volte è necessario il dito che ti indica la Luna, l'importante è che non ti soffermi sul dito. Personalmente sono alieno dalle categorizzazioni in scuole, tendenze, tradizioni ecc.. Seguo da 25 anni i miei interessi riguardo la spiritualità senza volermi porre confini o barriere, come hanno fatto sempre tutte le religioni costituite. Quello che mi importa è tutto ciò che trova risonanza nel mio intelletto e nel mio cuore. Ho avuto un maestro per tanti anni, anche se il suo atteggiamento poteva dirsi vicino al rinzai zen, mi insegnò a non schierarmi e a non differenziare. Studiammo di tutto, da Patanjali a Yogananda, da mastro Eckhart ai detti di Joshu, fino ad alcuni vangeli apocrifi. Il bello è la scoperta che il messaggio che percorre instancabile i secoli è in fondo sempre lo stesso, a qualsiasi latitudine e in qualsiasi epoca e cultura diversa...
     
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79 replies since 19/2/2010, 13:25   5267 views
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