Quali sono le scuole buddiste?

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    Ma sostanzialmente la "dottrina di base" dovrebbe essere uguale per tutti, no? Le differenze dovrebbero essere minime...
     
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    Ci sono attitudini personali diverse, oltre che differenti culture (giapponese, tibetana, ecc.).
     
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  3. swami chandraramabubu sfigananda
     
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    Non so altri ma quando ho visto una domanda di portata così generale la mia mente è andata a un ben preciso episodio della storia del forum :D
     
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  4. Rinchen Dorje
     
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    CITAZIONE (swami chandraramabubu sfigananda @ 20/2/2019, 11:50) 
    Non so altri ma quando ho visto una domanda di portata così generale la mia mente è andata a un ben preciso episodio della storia del forum :D

    Cioè?
     
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  6. swami chandraramabubu sfigananda
     
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    QUOTE (Solaris @ 2/20/2019, 01:57 PM) 
    QUOTE (swami chandraramabubu sfigananda @ 20/2/2019, 11:50) 
    Non so altri ma quando ho visto una domanda di portata così generale la mia mente è andata a un ben preciso episodio della storia del forum :D

    Cioè?

    Si trattò di un'utentessa che aveva l'abitudine di fare post con domande come quella di partenza di questo topic più altre 7-8 del tipo "spiegazione concisa dell'Universo". Persona a mio personale parere incredibilmente viziata e con problemi seri che evidentemente pensava tutto le fosse dovuto - ovviamente Josepho non sa forse di quanto sarebbe complesso rispondere quindi non dico certo che sia come l'utentessa. Nel corso di un qualche topic qualcuno diede una risposta che non ricordo ma il cui senso era che le domande erano troppe e/o che facendo domande del genere sarebbe stato difficile avere risposte utili. Lei rispose di non intromettersi e lasciare spazio alle risposte. E' stato a quel punto che mi sono - ammetto - irritato non poco dato che un forum non ha problemi di spazio e non c'è motivo di dire a qualcuno di stare zitto o farsi da parte. Resistendo a uno dei miei lati di carattere di cui non sono troppo contento ho dato a mia volta una risposta a basso profilo compatibilmente con la sgradevolezza della persona, del suo modo di fare e del lato del mio carattere che questo genere di persone vanno a stuzzicare. In questa mia risposta facevo notare alcune cose e appunto il fatto che non c'è motivo di dire a qualcuno di farsi da parte, basta saltare la sua risposta se non la si trova utile. Sua risposta tipo "NON TI PERMETTERE" (in corsivo neretto sottolineato fumè) e allora non ho potuto far altro che rispondere che con questo atteggiamento avrebbe avuto serie difficoltà nella vita oltre che nel forum. Apriti cielo, dieci pagine di insulti alla mia persona e l'augurio (sempre a me) di avere cento vite di m...a e così via. Alla fine i toni si sono così tanto alzati (non da parte mia, era lei che aggiungeva post su post) che la moderazione è stata costretta a cancellare il topic.

    Epilogo? Ma il solito del pasionari viziati che scoprono il "giocattolo Dharma"; una parte della loro mente gli dice che non si tratta affatto di quello che volevano, che è un impegno lungo e complesso e così via, e poi probabilmente, a bocce (sue) ferme (non quelle :D) si è resa conto di aver trasceso oltre ogni limite. Ha chiesto di essere bannata (anche qui la vanità dell'ego: se io mi sento fuori posto in una comunità la lascio senza clamori), per quanto ne so così è stato e ammetto, mi manca molto: le persone così mi fanno sentire una via di mezzo tra Tsong.Kha.Pa e Milarepa, anche se suona quasi come una bestemmia buddhista. Un po' lo stesso effetto che mi accade sui forum di fisica e ingegneria; non ho la stoffa e le capacità per aver potuto fare il professore universitario quindi quando arriva lo sbiellato che dice di aver inventato il moto perpetuo mi sento l'Enrico Fermi del XXI secolo :D Scherzo, persone come quelle possono solo nuocere e se non torna è meglio.
     
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    Il Tib. gira attorno alle benedizioni e l'irradiamento, cose che derivano ad esempio da anni e anni di preghiera...non esiste il puro, sono tutti impuri che pregano o fanno altri tantra.
     
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  8. swami chandraramabubu sfigananda
     
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    QUOTE (josepho @ 2/19/2019, 11:36 PM) 
    Ma sostanzialmente la "dottrina di base" dovrebbe essere uguale per tutti, no? Le differenze dovrebbero essere minime...

    Teoricamente sarebbero minime, in pratica sono enormi. Nel Buddhismo non c'è un'autorità centrale come nella Chiesa, che fissa i confini della dottrina. Al contrario si adatta, cambia, permette con facilità di evidenziare certi aspetti mettendone altri in secondo piano. Di fatto anche l'immagine che si ha del messaggio originale può essere radicalmente diversa a seconda di quali aspetti quella specifica scuola mette in secondo piano. Una certa parte del Buddhismo, che ha pieno diritto di cittadinanza, mette la rinascita sullo sfondo e interpreta alcuni insegnamenti in termini metaforici, uno per tutti i vari regni di esistenza come inferni, paradisi e altro. Buddha credeva che esistono davvero e che è possibilissimo finirci, ma se senti che aria tira in alcune scuole ti farai la convinzione che Buddha disse quelle cose per farne capire altre come "inferno e paradiso sono le metafore per stati della mente". Lo stesso per la rinascita e molto altro. Chi ha ragione? Difficile dirlo, si potrebbero trovare passi del canone che supportano bene l'asserzione che si tratta di stati mentali.

    Sta alla singola persona decidere. Quello che penso sia l'autentica discriminante è che genere di persone si diventa. Se diventiamo migliori, costruttivi, positivi e via via le nostre azioni danneggiano meno il prossimo e lo aiutano di più si può benissimo negare la rinascita o il karma. Mal che vada, se invece fossero veri, sarà stato probabile avere una successiva rinascita migliore dove saremo più vicini a capire davvero come vanno le cose. Se invece non è così, avremo lasciato il mondo un poco meno peggio di come l'abbiamo trovato.
     
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  9. swami chandraramabubu sfigananda
     
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    QUOTE (Solaris @ 2/20/2019, 04:29 PM) 
    Accidenti.
    Però la tizia ti ha smosso i klesha. Una occasione per vederli.
    Su fisica e ingegneria ti capisco, non riesco più a vedere una persona con cui son stato molto amico, fa il ricercatore in Fisica. Quel tipo di intelligenza non va molto d'accordo con la mia.

    Povero me, sono uno dei due lati estremi della sindrome di Dunning-Kruger o come si scriva... vedo sempre tutti i miei klesha contemporaneamente (no quasi, la visione contemporanea ce l'ha solo un buddha...). La mia geremiade sulla fisica voleva dire una cosa diversa: io ho almeno in parte quella mentalità ma non mi penalizza i rapporti con le persone normali :D :D :D è la capacità tecnica che mi manca...
     
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    Esiste certamente una "verità", che viene chiamata dharma, che si esplica attraverso la legge del karma. Alcuni dettami evangelici, per esempio, sono assimilabili alla visione del karma orientale, chi li segue ha certamente gli stessi benefici di un buddista, per esempio.
    Quale tradizione segue "meglio"? E' impossibile dirlo, esistono varie vie tutte consone (come nell'induismo il jnana yoga o il karma yoga). ;)
     
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    Capisco che non sia facile dare delle risposte esaustive, parliamo di una religione/filosofia che ha migliaia di anni di storia, che ha avuto vari sviluppi e declinazioni. Ma avreste qualche testo "per principianti" da consigliarmi, tipo i celebri libri "for Dummies" con la copertina gialla della Hoepli, che spiegano benissimo praticamente di tutto? Non so come orientarmi, tra le centinaia di libri sul buddismo esistenti... E poi sarebbe anche interessante capire la connessione tra Yoga, Buddismo e Paramahansa Yogananda; ma di questo, me ne occuperò più avanti. Adesso mi piacerebbe avere un introduzione generale al buddismo.

    Oppure mi consigliate di andare direttamente in un tempio e chiedere informazioni lì?

    Spero di non fare arrabbiare nessuno con le mie domande, e se così fosse vi prego di scusarmi.

    Edited by ilcercatoredellaveritá® - 26/5/2020, 15:50
     
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  12. swami chandraramabubu sfigananda
     
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    Ma dai, l'atteggiamento di una persona traspare abbastanza bene da come si pone. Inoltre sono andato tempo fa a rileggermi i miei primi post sui gruppi di motociclismo e con le debite proporzioni per la diversità dell'argomento non sono dissimili dal genere di domande a troppo largo raggio. E poi questa tua domanda ha una risposta breve.

    Premetto che sono un aficionado dei vecchi Bignami, crash courses e le serie "for dummies", sono grandissimi strumenti nonostante siano disprezzati da molti; permettono di avere il quadro generale di una disciplina la qual cosa è fondamentale. Il problema del Buddhismo è che come esci dagli aspetti per così dire devozionali ti ritrovi a contatto con concetti non semplicissimi. Per questo il gradino di partenza è un po' più alto del solito. Sono state tentate operazioni di presentazione in termini di psicologia occidentale o altri mezzi ma persino quelli meno lontani dal centrare l'obiettivo finiscono per snaturarlo alquanto, almeno per quello che capisco io.

    Detto questo, c'è la sezione libri introduttivi proprio qui sul forum; come puoi vedere ci sono 3-4 libri che hanno un consenso abbastanza trasversale e quindi si possono ritenere abbastanza equilibrati affinché i seguaci di tutte le correnti ci si possano riconoscere. La mia personale scelta stile "puoi portare solo N libri su un'isola deserta e ti accompagneranno per il resto della vita" è la solita:



    Sono in ordine; ovvero se si hanno tutti e tre bene, se no solo i primi due da sx, se è solo uno il R&J. Chiaramente se non leggi l'inglese la rosa dei candidati si restringe. In particolare quello a sinistra risponde quasi direttamente alla tua domanda sulla diversificazione delle scuole.

    Riguardo templi e altro te lo sconsiglio almeno per un po' di tempo. La migliore metafora che mi viene in mente e che spesso ripeto è che la mente è come il lago di Shrinagar (bisogna andarci per crederci): splendido finché è calmo, ma appena arriva il gondoliere che rimesta la melma il nostro naso ci avverte che sotto la superficie ci sono diversi metri di cacca sedimentata. Occuparsi della propria mente vuol dire far salire a galla il peggio che c'è; è un processo normale e fisiologico ma occorre sapere che esiste e potremmo doverci interagire. In soldoni, nei centri la percentuale di nevrosi, stranezze, difetti mentali e quant'altro è più elevata della media del mondo esterno. Se si ha una solida o almeno decente base di comprensione della mente in chiave buddhista ci si può arrivare un po' vaccinati, in caso contrario uno si fa un'aspettativa irrealistica: dalle letture si pensa che il Buddhismo produca persone gentili, normali ed equilibrate e poi la inevitabile delusione fa abbandonare quella che altrimenti è una strada preziosa e di valore. Poi più in là, se senti il richiamo di una tradizione e la vuoi vivere dall'interno puoi cercare i centri di quella specifica tradizione, ma è sempre bene andarci sapendo quali sorprese è possibile trovare e perché. Non è sempre così, ci sono tante brave persone che il Buddhismo ha migliorato e gravitano nei centri. Ma vale l'adagio "fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce", quindi sei avvisato :D
     
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    Premettendo che per quando mi riguarda e' l'inverso cioe' preferisco l'approccio dello sgranatore di avalokiteshvara per la compassione prima di mettersi a leggere 3 libri, quello di Swami sarebbe da mettere sotto nella guida per principianti.
    Ci sono pure i poveracci non acculturati con il paranirvana, solo perche sgranavano costantemente un mantra. Il punto e' secondo me che l'occidentale e' intellettuale e il buddhismo e' "manuale".
     
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  14. swami chandraramabubu sfigananda
     
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    C'è moltissimo di vero in questo, difatti i tibetani capiscono benissimo l'importanza dell'accumulazione di karma fisico (e anche della parola, coi mantra). Come sempre, la sintesi è ancora da fare, il Buddhismo come sempre si adatterà, si sta già adattando ai barbari europei che siamo, e forse tra qualche decennio sarà tutto diverso.
     
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    CITAZIONE (swami chandraramabubu sfigananda @ 25/2/2019, 11:05) 
    Ma dai, l'atteggiamento di una persona traspare abbastanza bene da come si pone. Inoltre sono andato tempo fa a rileggermi i miei primi post sui gruppi di motociclismo e con le debite proporzioni per la diversità dell'argomento non sono dissimili dal genere di domande a troppo largo raggio. E poi questa tua domanda ha una risposta breve.

    Premetto che sono un aficionado dei vecchi Bignami, crash courses e le serie "for dummies", sono grandissimi strumenti nonostante siano disprezzati da molti; permettono di avere il quadro generale di una disciplina la qual cosa è fondamentale. Il problema del Buddhismo è che come esci dagli aspetti per così dire devozionali ti ritrovi a contatto con concetti non semplicissimi. Per questo il gradino di partenza è un po' più alto del solito. Sono state tentate operazioni di presentazione in termini di psicologia occidentale o altri mezzi ma persino quelli meno lontani dal centrare l'obiettivo finiscono per snaturarlo alquanto, almeno per quello che capisco io.

    Detto questo, c'è la sezione libri introduttivi proprio qui sul forum; come puoi vedere ci sono 3-4 libri che hanno un consenso abbastanza trasversale e quindi si possono ritenere abbastanza equilibrati affinché i seguaci di tutte le correnti ci si possano riconoscere. La mia personale scelta stile "puoi portare solo N libri su un'isola deserta e ti accompagneranno per il resto della vita" è la solita:

    (IMG:http://i66.tinypic.com/20zycsx.jpg)

    Sono in ordine; ovvero se si hanno tutti e tre bene, se no solo i primi due da sx, se è solo uno il R&J. Chiaramente se non leggi l'inglese la rosa dei candidati si restringe. In particolare quello a sinistra risponde quasi direttamente alla tua domanda sulla diversificazione delle scuole.

    Riguardo templi e altro te lo sconsiglio almeno per un po' di tempo. La migliore metafora che mi viene in mente e che spesso ripeto è che la mente è come il lago di Shrinagar (bisogna andarci per crederci): splendido finché è calmo, ma appena arriva il gondoliere che rimesta la melma il nostro naso ci avverte che sotto la superficie ci sono diversi metri di cacca sedimentata. Occuparsi della propria mente vuol dire far salire a galla il peggio che c'è; è un processo normale e fisiologico ma occorre sapere che esiste e potremmo doverci interagire. In soldoni, nei centri la percentuale di nevrosi, stranezze, difetti mentali e quant'altro è più elevata della media del mondo esterno. Se si ha una solida o almeno decente base di comprensione della mente in chiave buddhista ci si può arrivare un po' vaccinati, in caso contrario uno si fa un'aspettativa irrealistica: dalle letture si pensa che il Buddhismo produca persone gentili, normali ed equilibrate e poi la inevitabile delusione fa abbandonare quella che altrimenti è una strada preziosa e di valore. Poi più in là, se senti il richiamo di una tradizione e la vuoi vivere dall'interno puoi cercare i centri di quella specifica tradizione, ma è sempre bene andarci sapendo quali sorprese è possibile trovare e perché. Non è sempre così, ci sono tante brave persone che il Buddhismo ha migliorato e gravitano nei centri. Ma vale l'adagio "fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce", quindi sei avvisato :D

    Grazie per la risposta, ho visto soltanto dopo che esiste già una discussione sui "testi consigliati ai neofiti", ma visto che mi hai già consigliato qualche testo, vedrò di reperirne qualcuno e vedere come va.

    Naturalmente grazie anche a tutti gli altri, ogni contributo è ben accetto! ;)
     
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68 replies since 13/8/2010, 09:19   5869 views
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