Molti cercano nel Vajrayana siddhi che solo una buona psicoterapia potrebbe fornire

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  1. dorje e gabbana
     
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    Ho risposto in una sezione il buddihismo per principianti ad un giovane ragazzo che cercava aiuto nel buddishismo per superare problemi psciologici di timidezza e di relazione con gli altri.
    Gli ho consigliato di leggere il libro "le Vostre zone erronee" Di Dyer ediz BUR

    A me 20 anni fa anni fa questo libro è piaciuto molto e penso potrebbe essere utile a molti che vogliono superare problemi relalazionali ed esistenziali ordinari.
    Leggero nello stile, profondo nei contenuti e poi utile e pratico da applicare.

    La sua lettura potrebbe essere utile prima di prendere voti e impegni tantrici o di qualsiasi genere all'interno di un percorso spirituale quale quello buddihista, ma non solo, se non si hanno le idee chiare non tanto sul vajrayana, ma in merito a quello che dal vajarayana ci si attende di ottenere, come conseguenza di quello che si sta cercando.

    Questo perchè spesso quello che cerchiamo all'interno di un percorso spirituale e nel Vajrayana, è solo una serie di risposte a nostri problemi di ordine psicologico che non otterremo mai dal tantra o dal buddhisimo tibetano, avente come scopo la realizzazione di stati metafisici che con la psicologia contemporanea hanno veramente ben poco a che vedere.

    Problemi per i quali una buona psicoterapia (non mi riferisco alla psicologia analitica Freudiana o a quella del profondo Junghiana che sottindendono, a modo loro un implicito anelito soteriologico) quali Gestalt e analisi transazionale o una terapia cognitiva invece possono fare veri e propri miracoli donanandovi siddhi prodigiosi. Realizzazioni incredibili quali sentirsi a proprio agio con se stessi e con gli altri, sviluppare relazioni interpersonali che ci arricchiscono invece di esser bloccati dalla paura e dalla timidezza, scoprire chi siamo e cosa vogliamo veramente in luogo di cercare il consenso degli altri a ogni costo ed vivere paura di esprimere ed affermare il nostro io. Realizzazioni mica da ridere, anche se mi rendo conto che molti puntano invece all'illuminazione, dimenticando di verificare se si possiede la maturità esistenziale richiesta come minimo livello di ingresso operativo non tanto dal vajrayana, quanto da qualsiasi scuola anche del piccolo veicolo o del semplice mahayana non tantrico.

    Si mi rendo conto che nel Buddismo in genere, la credenza nell'esistente di un io, come soggeto valido di imputazione, è considerata un inganno e pertanto condannata come erronea. Ma per rinunciare alla credenza della esistenza di un io, bisogna prima possederlo in modo completo e averlo esplorato a pieno godendone, oltre gli svantaggi anche i vantaggi, come essere umano appagato. E non ditemi perfavore che l'appagamento umano è cosa impossibile da realizzare perchè il Buddha disse che la struttura fondamentale della esistenza è Dukka, e quindi tanto vale rinunciare alla credenza di un io subito, anche se con questo io a cui vogliamo rinunciare non siamo neanche in grado di gestire una normale esistenza quotidiana perchè abbiamo seri problemi esistenziali e difficoltà nella gestione di una normale odinaria amministrazione.

    Altrimenti invece di un vero sviluppo spirituale si incontrerà solo un deludente sgretolamento della propria personalità, con disagi esistenziali profondi e l'insorgenza di problemi energetici e di ordine psichico molto seri. Cosa questo che mi è capitata di constatare, anche se non con tutti, con la maggior parte degli occidentali che uscivano dai ritiri di 3 anni di vajrayana che ho avuto l'occasione di conoscere personalmente.

    Infatti, Anche il loro promotore in occidente, Kalu rRnpoche prima di morire ne constatò in pubblica la inutilità ed il fallimento di questo istituto di realizzazione così praticato in tibet. In occidente, disse Kalu, non produce i risultati attesi.
    Ma neanche in Tibet o Nepal, aggiiungo io, in seguito ai discorsi privati fatti negli ultimi anni con un paio di Capi-Lignaggio che si lamentavano che nessuno realizza più niente tra i tulku della generazione successiva alla loro (60-80 anni) neanche se rimanessero in ritiro 12 anni.......perchè molto più interessati al computer, alla musica e ai film da vedere e da fare

    Certe cosee ritengo che sia meglio dirle, non per distruggere, ma semmai per ricostruire su nuove basi qualcosa di più funzionale
    Dire la verità, ad un certo punto diventa un obbligo, perchè significa fare beneficio per tutti gli esseri senzienti

    Edited by dorje e gabbana - 17/12/2010, 20:50
     
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  2. Kakaram
     
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    Ciao a tutti,
    ho tenuto il libro " le vostre zone erronee" in bagno per molti anni, e ai tempi in cui non praticavo nulla avevo l'intestino un pò pigro. Ho avuto così la possibilità di studiarmelo ben bene e lo consiglio anche io: è molto interessante.
    Vorrei consigliare inoltre "Come ottenere il meglio da sè e dagli altri" di Anthony Robbins... e gli altri suoi libri sulla PNL che però non ho letto -tutti- personalmente.

    :oops*:
     
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  3. dorje e gabbana
     
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    CITAZIONE
    Vorrei consigliare inoltre "Come ottenere il meglio da sè e dagli altri" di Anthony Robbins... e gli altri suoi libri sulla PNL che però non ho letto -tutti- personalmente.

    Quoto e sottiscrivo, sicuramente non ci farete il corpo di luce, ma potrete apprendere come esercitare un controllo sulla vostra mente ordinaria volgendola da pensieri-valori nocivi verso un flusso più positivo.

    Ribadisco che sto parlando di mente ordinaria e della ricerca di una vita più sana, più ricca e più felice dove possiamo esprimere al meglio il nostro potenziale umano e non di un sentiero iniziatico, ma talvolta è meglio fare un passo indietro per un progresso più veloce dopo, che fare un passo in avanti per precipitare qualche anno dopo cento passi indietro, affermando che il buddismo e il tantra non ci hanno dato quello che ci attendevamo da tale via spirituale

     
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  4. Morgoth333
     
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    CITAZIONE (dorje e gabbana @ 17/12/2010, 14:11) 
    CITAZIONE
    Vorrei consigliare inoltre "Come ottenere il meglio da sè e dagli altri" di Anthony Robbins... e gli altri suoi libri sulla PNL che però non ho letto -tutti- personalmente.

    Quoto e sottiscrivo, sicuramente non ci farete il corpo di luce, ma potrete apprendere come esercitare un controllo sulla vostra mente ordinaria volgendola da pensieri-valori nocivi verso un flusso più positivo.

    Ribadisco che sto parlando di mente ordinaria e della ricerca di una vita più sana, più ricca e più felice dove possiamo esprimere al meglio il nostro potenziale umano e non di un sentiero iniziatico, ma talvolta è meglio fare un passo indietro per un progresso più veloce dopo, che fare un passo in avanti per precipitare qualche anno dopo cento passi indietro, affermando che il buddismo e il tantra non ci hanno dato quello che ci attendevamo da tale via spirituale

    Sante parole!
     
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  5. apo
     
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    Trovo questo atteggiamento molto responsabile data la natura aperta del forum e della sezione Vajrayana.

    :worthy*:




    :pile:
     
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4 replies since 17/12/2010, 11:40   491 views
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