Free Tibet ?!?! Free violence !!!

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  1. 1Wakana
     
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    Ciao Dorje e Gabbana, ho provato a usare la funzione multiquote ma tutta la pagina mi è diventata come trasparente. E' normale? E poi che si deve fare? Mi potresti insegnare ad usarlo? :lol:
    Sono costretta a citare le tue parole tra virgolette...

    "Mi sembra che tu prima affermi una cosa per poi negarla subito dopo ed affermare l'esatto contrario. Quindi il tuo argomentare è piuttosto confuso e privo di ogni logica....."

    Ho capito la tua tattica: impugni ciò che affermo in modo da fare apparire le persone come me, quelle che sostengono la causa tibetana, come persone confuse, con le idee poco chiare, il cui argomentare sarebbe “ piuttosto confuso e privo di ogni logica”. Non esiste nessuna contraddizione all'interno del mio punto di vista, chiunque abbia letto tutti i miei posts potrà confermare che non è contraddittorio. Esso è molto semplice: a) sono contraria alle autoimmolazioni; b) occorre stimolare il Parlamento Europeo e i governi nazionali e locali di tutto il mondo a riconoscere il diritto all’ autodeterminazione del Tibet nel rispetto delle Risoluzioni dell’ONU, che ne ribadiscono l’inalienabile legittimità, e a non cedere supinamente al ricatto economico abitualmente minacciato dalla Cina (questo andrebbe, tra l’altro, negli interessi stessi dei vari paesi) ; c) purtroppo, le condizioni in cui i tibetani sono costretti a vivere li hanno portati ad autoimmolarsi, e non hai idea di come tutto ciò mi rattristi e mi faccia soffrire [soprattutto quando penso che chi vuole autoimmolarsi, è arrivato perfino ad avvolgersi nel filo spinato per non essere afferrato facilmente dalla polizia cinese, che non lascia i tibetani disperati nemmeno liberi di scegliere di morire per la libertà del proprio paese (Phayul, Saturday, March 17, 2012 20:18)], però almeno nelle loro autoimmolazioni c’è di buono il fatto che hanno avuto l’effetto di far esplodere il grido di dolore e di disperazione del popolo tibetano in tutto il mondo, e ciò fa alla Cina una pubblicità pessima nelle sue relazioni internazionali. Oggi, grazie alla tecnologia, è facile fare fotografare o riprendere con il telefonino una persona che si dà fuoco o un corpo carbonizzato, e poi inviarla attraverso internet in Occidente. Soffro anche per il fatto che chi fa queste foto o riprese rischia la tortura e la pena di morte.

    "Evidentemente non conosci bene la storia"

    Io ho parlato del "thamzing" al fine di poterti permettere di immedesimarti meglio nella realtà in cui i tibetani si trovano costretti a vivere, dato che nel tuo post del 15/2 hai affermato “ma io tibetani evidentemente non sono in grado di capirlo e quando lo capiranno sarà sempre troppo tardi per loro perchè nel frattempo per la loro ostinazione nel seguire strategie impossibili perdenti e fallimentari su tutta la linea saranno sterminati dai cinesi al contrario di altre etnie che ai margini dell'impero vivono senza i problemi dei tibetani”. Mi dispiace, ma, dato che deduci che non conoscerei bene la storia, dimostri di essere arrogante. Non ho capito bene: queste cose sono successe anche ai cinesi, e quindi? Qual è il punto di arrivo della tua logica?

    "Vero ma non c'è da stupirsi perchè è la politica folle dei cinesi portata avanti anche in Cina con i cinesi."

    Stessa cosa qui: queste cose sono successe anche in Cina, e quindi? Qual è il punto di arrivo della tua logica?


    "E' scappato abbandonanado per primo la nave che affondava, punto e basta e non si puo' sostenere il contrario. Se fosse fuggito per salvare la sua tradizione avrebbe dovuto comportarsi dall'esilio con i cinesi in modo diametricalmente opposto di quanto ha fatto per salvaguardare monasteri, monaci e tibetani laici."

    Quindi il Dalai Lama avrebbe dovuto lasciarsi ammazzare? Sarebbe stato meglio per i tibetani non avere nemmeno qualcuno che potesse rappresentarli a livello internazionale, restare totalmente indifesi davanti alla Cina? Che il Dalai Lama sia scappato "abbandonando per primo la nave che affondava, punto e basta e non si puo' sostenere il contrario" è solo la tua opinione, e non è più importante di quella di chiunque altro prenda parte al forum o legga questa discussione.

    "Quindi temo che tu non sappia leggere bene"

    Questo è un insulto. Non hai alcun diritto di parlare in questo modo né a me né a chiunque altro, sia in questo forum che al di fuori di esso. Una persona che si rivolge al prossimo in questo modo non dovrebbe inoltre sentirsi autorizzata a fare l’appunto karmico ai tibetani che hanno scelto l’autoimmolazione come forma di protesta. Io per prima non so se, posta davanti a dolori immensi come quelli che devono sopportare i nostri fratelli e le nostre sorelle tibetani, riuscirei a reggere, e per quanto. Ti potrei inoltre far notare che, se mi parli in questa maniera, non stai esprimendo Mettā, amore-gentilezza non condizionati, nelle tue parole. Il tuo comportamento, sia per quanto riguarda me che la questione tibetana, non si dimostra improntato agli insegnamenti della retta parola e della retta visione che fanno parte del Nobile Ottuplice Sentiero.

    "istigando per anni il popolo tibetano a continuare una rivolta senza possibilità di vittoria"

    Il Dalai Lama ritratto come un lupo nelle vesti di agnello è una figura tipica della campagna di rieducazione patriottica cinese, e, a quanto pare, fa parte anche del tuo punto di vista.

    (Il Dalai Lama)"critica severamente le autoimmolazioni, come atti privi di senso".

    Questo non è vero: egli ha adottato una posizione neutrale dettata da ragioni politiche e dalla compassione nei confronti delle famiglie di coloro che si sono autoimmolati, come spiegano le sue stesse parole: “This is a very, very delicate political issue. Now, the reality is that if I say something positive, then the Chinese immediately blame me. If I say something negative, then the family members of those people feel very sad. They sacrificed their own life. It is not easy. So I do not want to create some kind of impression that this is wrong. So the best thing is to remain neutral.”
    Puoi leggere l’intervista completa al sito:

    http://tibetmurderinthesnow.com/guestbook.html?jn3436ce8f=11

    "politica del Dalai Lama fanatica oltranzista e senza nessun tipo di aggancio con la realtà" e "Quello che tu non capisci è che il Tibet è spacciato, che non ha alcuna possibilità dal punto di vista della realpotik"

    Questo è solo il tuo punto di vista. Ho intenzione di scrivere, appena mi sarà possibile, un post nel quale parlerò dei motivi validissimi e molto realistici per portare avanti la causa tibetana. Nel frattempo, dato che mi fai notare, sempre in maniera arrogante: “Quello che tu non capisci è che il Tibet è spacciato”, io vorrei farti notare invece che il fatto stesso che la Cina si stia dando così tanto da fare per evitare che avvengano altre autoimmolazioni, prova quanto la cattiva pubblicità derivante dall’occupazione militare del Tibet e dalla sua politica spietata e tirannica nei confronti del popolo tibetano abbia un effetto deleterio nelle relazioni internazionali. Come ho già spiegato nel mio post del 15/02, il documento pubblicato dal governo cinese lo scorso gennaio, il cui titolo è stato tradotto in inglese “Cherish Life, Abide by Law”, ovvero “Fai tesoro della/alimenta/ama la vita, rispetta la legge”, in realtà non alimenta o ama affatto la vita dei tibetani: esso ha aumentato ulteriormente le norme punitive nei confronti dei tibetani [gli arresti, la detenzione (e quindi la tortura) e le condanne a morte con o senza pena sospesa], che vengono ingiustamente arrestati sotto falsa accusa di aver istigato le autoimmolazioni. In poche parole, è un documento che autorizza il governo cinese a incarcerare, torturare e uccidere numeri sempre più alti di tibetani. Il governo di Pechino ha aumentato le misure punitive nei confronti delle autoimmolazioni (misure che però sono diventate un pretesto per accusare ingiustamente ed eliminare sempre più tibetani) evidentemente perché il fatto che essi siano arrivati ad autoimmolarsi è una cosa di cui si vergogna molto. E vorrei farti notare anche che non è vero che, come hai scritto nel tuo post del 15/2, che i tibetani verrebbero lasciati in pace come le “altre etnie che ai margini dell'impero vivono senza i problemi dei tibetani” se la smettessero di seguire “strategie impossibili perdenti e fallimentari su tutta la linea”(e sottolineo che anche semplicemente assimilare i tibetani sarebbe terribilmente ingiusto, crudele e sleale): il governo cinese, oltre a voler distruggere la cultura, la lingua e la religione tibetane, vuole asservire completamente i tibetani a sé, offrendo loro lavori umili come quello di pulire i bagni e precludendo loro la possibilità di accedere a posizioni socialmente rispettabili o importanti. Faccio un esempio, sperando che illustri abbastanza bene: la catena Intercontinental Hotels vuole costruire un enorme resort a Lhasa, il ‘Resort Lhasa Paradise’ . Come potrai leggere consultando questa pagina:

    http://www.freetibet.org/news-media/na/int...d-hotel-twitter

    i cinesi Han avranno la priorità nell’assegnazione degli impieghi, e il mandarino rimpiazzerà il tibetano come lingua usata nel resort; inoltre, la posizione di General Manager sarà assegnata preferibilmente a un colone cinese andato a vivere in Tibet o a un Hong Konghese. (“Han Chinese are given priority for jobs, with Mandarin replacing Tibetan as the preferred language of Chinese-run enterprises inside Tibet.” “ In the meantime, the job advertisement for the General Manager position in the Lhasa hotel states that ‘local Chinese or Hong Kongese are preferred’”). Vorrei anche ricordarti che il comportamento dei cinesi che vivono in Tibet è razzista nei confronti dei tibetani.
    A proposito, per chi volesse firmare la petizione per impedire a Intercontinental Hotels di costruire il ‘Resort Lhasa Paradise’, il link è:

    www.freetibet.org/email_targets/1276



    "la Cina è oggi una superpotenza militare in grado di mettere in ginocchio persino gli stati uniti"

    Se la Cina fosse veramente così forte come tu dici, avrebbe già sfidato gli USA, e forse noi saremmo già stati costretti a vivere come i cinesi in Cina, sfruttati sul lavoro fino all’osso, sottopagati, privati della libertà di espressione e di tanti altri diritti, oppure forse ci tratterebbe già come tratta i tibetani, chi lo sa…

    A questo punto, credo che abbiamo occupato davvero molto spazio con il nostro scambio di opinioni. Se rispondi ancora e io tacerò, questo dipenderà dalla mia mancanza di tempo, non di coerenza o di argomenti, e dalla volontà di non ripetermi inutilmente.
     
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372 replies since 8/10/2011, 09:50   20549 views
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