Schola Italica

Amedeo R. Armentano, A. Reghini, G. Parise

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  1. VKK
     
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    CITAZIONE
    Misteri significa drammatizzazione collettiva del sacro e non certo iniziazione del singolo [...]

    I misteri erano invece cerimonie collettive di massa a cui tutti potevano partecipare senza preselezione, se non in base al rango ed al prestigio sociale, nei quali venivano somministrate nella parte finale sostanze psicotrope per favorire l'epifania del numinoso.

    Non è esatto. C'era una dimensione pubblica ed una limitata a cerchie ristrette, gli iniziandi veri e propri: a Eleusi i 'riti segreti' si svolgevano persino fisicamente in una struttura diversa rispetto a quelle destinate ad accogliere le drammatizzazioni comunitarie. Ridurre il tutto a una sorta di psicodramma collettivo, non contemplante la dimensione subiettiva, privo di 'innesti' autenticamente spirituali è asserzione che, chiedo venia, si commenta da sé.

    Studierò i Testi delle Piramidi, grazie del suggerimento.

    ***

    CITAZIONE
    Dato che queste pratiche sono essenziali ai fini realizzativi, e dato che non si sa se c'erano o meno, allora come nel primo messaggio continuo a sottolineare che è impossibile dare un giudizio su questa Scuola.

    I dati che ho riportato nel precedente intervento si riferiscono non al solo Armentano, ma anche ad alcuni suoi discepoli. Alcuni di essi non mi paiono trascurabili.
    Quanto alla non percorribilità della via in oggetto oggigiorno è una tua posizione personale, abbastanza dogmatica (in linea con quella di D&G tesa a investire pressoché tutte le correnti spirituali, su per giù, degli ultimi 10.000 anni 'stellarmente' non allineate), che posso rispettare ma che non condivido.
    E' chiuso, per quanto mi è dato sapere, l'accesso alla Scuola; non ho mai detto, né mai mi è stato riferito, che la stessa abbia chiuso i battenti. Sono due cose diverse.

    Circa i Misteri vedi sopra.

    * * *

    CITAZIONE (gordius @ 5/10/2012, 17:45)
    Riguardo ad Armentano, una volta un esoterista di lungo corso mi disse che quest'ultimo si era formato all'interno di un Ordine Egizio ( quale non sapeva).

    C'è chi dice nel primo periodo brasiliano, quando era ragazzo. E' una delle molte ipotesi che circolano circa la sua formazione spirituale, ma tutte tendono a cercare in qualche modo un antecedente in termini di trasmissione, non focalizzando l'attenzione sulla possibile natura eccezionale di Armentano. Il che è un limite.

    CITAZIONE
    Peraltro se diamo un'occhiata alle istruzioni di magia cerimoniale di Luce/Parise ( membro della Schola italica) pubblicate sul primo volume di Ur appare evidente che il rito descritto dal suddetto sembra appartenere - per un insieme di fattori, che risaltano lampanti all'occhio di chi ha una certa esperienza - a quel gruppo di Riti "stagionali" di stampo cerimoniale di cui Kremmerz fornì due esempi col Rito del Sagittario e con quello dell'Ariete pubblicati nel suo Avviamento alla scienza dei Magi.

    Parise non fu allievo diretto di Armentano, che mai conobbe, bensì di Reghini. A mio sommesso avviso (ma lo si evince facilmente dalla comparazione degli scritti 'pitagorici' con gli altri), in Ur Parise/Luce trattò le proprie esperienze a tuttto campo, facendo riferimento in alcune monografie ad esperienze pregresse, diverse da quella in seno alla Schola Italica, delle quali non rimane traccia. Bisognerebbe chiedere a chi ha avuto il privilegio di conoscere Parise.
    Su Kremmerz aggiungo che Reghini (pur bacchettandolo su Pitagora e dintorni) ne aveva ricevuto una impressione generalmente positiva, ma basava il proprio giudizio esclusivamente sugli scritti pubblici di Formisano, non avendolo mai conosciuto né avendo mai fatto parte della Miriam.

    Saluti.

    Edited by VKK - 5/10/2012, 18:23
     
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118 replies since 4/10/2012, 22:29   4497 views
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