Schola Italica

Amedeo R. Armentano, A. Reghini, G. Parise

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  1. dorje e gabbana
     
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    Non vedo i motivi per cui hai avvertito una mancanza di rispetto, non era nei miei intenti. Se ti avessi dato questa impressione me ne scuso.

    CITAZIONE
    non per attaccamento devozionale ai grandi vecchi, atteggiamento da stigmatizzare come giustamente hai fatto tu qualche intervento fa, ma perchè dal tenore dei loro insegnamenti pubblici si 'pre-sente' ben altro, né vedo per quale motivo dovrei - chiedo nuovamente venia, ma sono persona profondamente schietta - attribuire maggior valore alle tue pur apprezzabili speculazioni sul tema. Ciò fermo restando che non ti conosco personalmente e nulla so delle tue realizzazioni, che possono anche essere eccezionali, chi lo esclude? Tutto è possibile

    In ogni caso il problema non è quali siano le mie personali realizzazioni, non si stava discutendo di questo, e non capisco perchè tiri in ballo l'argomento palesemente OT

    Noto che siamo alle solite:

    Voler attribuire ad ogni costo, come fai tu e fanno molti, alle iniziazioni eleusine o a tutta la tradizione pagana sui generis, un contenuto di presenza specifica di certe pratiche di alchimia tramsumanti, solo per l'assunzione di alta dignità di antichi personaggi come quelli da te citati, senza averne specifica evidenza storica. Essa è un'operazione ingenua e pericolosa perchè, anche se involontariamente, di fatto mistificatrice.
    Questo approccio ricalca, in pratica gli stessi metodi utilizzati dalla Blavastky per avvalorare le sue fantastiche tesi sul buddismo tantrico tibetano di cui tanto parla senza nulla sapere e solo ipotizzando cose non vere storicamente.

    E' operazione scorretta attribuire a Plotino e Pitagora la pratica dell'alchimia interna solo perchè stiamo parlando di grandi personaggi dell'antichità, e di riflesso anche agli antichi misteri di Eleusi e meditarrenei, quando nella storia c'è evidenza del contrario.

    Per poter parlare di alchimia interna bisognerebbe avere all'interno della scuola di cui si parla mappe specifiche della struttura dei corpi sottili ed insegnamenti altrettanto specifici su come muovere i diversi tipi di energia costituenti dei corpi sottili all'interno dei plessi e canali sottili di tali corpi occulti. E cio' non basta perchè poi necessita una teoria operativa unitaria sugli stadi diversi di questo tipo di opera alchimica
    Tutto cio' mentre è familiare alla tradizione egizia che parla di Ka Ba e Akh ed accenna a specifiche connnessioni stellari con tali corpi o di quella tibetana che parla di tza lung tigle con specifiche descrizioni dei corpi sottili o in quella taoista cinese. Tutto cio' considerato essa manca totalmente nella tradizione romana, dalla quale eri partito, ed anche nei misteri greci che hai poi aggiunto.

    Per questo motivo specifico, evidente a qualsiasi addetto ai lavori e non semplice lettore, non si puo' parlare di presenza di pratiche interne alchimiche transumananti nella Grecia Antica ed a Roma. Non era proprio nel loro stile e nel loro approccio al sacro......

    Inoltre ammesso e non concesso che le avessero, ed abbiamo evidenziato quanto cio' sia in ogni caso improbabile, bisognerebbe chiedersi se l'alchimia di cui si parla si riferisce alla piccola opera alchimica planetaria e lunisolare, dalle realizzazioni parziali e condizionati o se si parla di alchimia stellare di cui parlano i testi delle piramidi, la cui origine era già antichissima nel 3000 AC ai tempi delle prime dinastie, le cui realizzazioni sono permanenti poichè legate ad una espressione gerarchica dell'essere unico superiore a quelle del ns sistema solare condizionato.

    Se poi non ti è chiara a livello ermetico quest'ultima importante differenza, e cerchi di liquidare l'argomento della specifica gerarchia dei magisteri solilunari e quelli stellari dicendo che invece potrebbe essere anche vero il contrario di cio' che affermo, perchè esso dipenderebbe dalle mie personali visioni e realizzazioni di cui giustamente nulla conosci, allora questo non è veritiero

    Tale differenza gerachica non è da me postulata, ma viene sancita dai testi delle piramidi che non mi stanchero' mai di invitare a studiare con grano salis e pertanto cio' che affermo non deriva da mie personali visioni che dipendono dalle mie realizzazioni, quanto dalla tradizione primordiale stellare, scolpita nella pietra delle piramidi d'egitto


    Mi chiedo se ti è chiaro questo punto, basato su prove storiche, quali i testi delle Piramidi ed il cambio di attributi iconografici e funzioni tra Het-heru e iside, come ho già riportato in dettaglio prima.

    Altrimenti non è possibile andare avanti

    Edited by dorje e gabbana - 5/10/2012, 19:24
     
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118 replies since 4/10/2012, 22:29   4498 views
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