Altra questione sul Karma...

si dice sempre che..

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  1. pietrochag
     
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    Solo per aggiungere un'altra visione a quanto già scritto in questo bel post.

    Milarepa non voleva sentir parlare di karma e di vite passate.
    Riprendeva i suoi discepoli su questo argomento.
    Diceva che lui non era diventato ciò che era perché nelle vite
    precedenti avesse fatto chissà cosa.
    Lui diceva di averlo fatto in questa vita.

    Il karma, come già scritto, è materia da illuminati in quanto a conoscenza.
    E' materia nostra, in quanto non ne comprendiamo nè l'inizio nè la fine
    nè i confini, e quindi ci "disturba" il non poterlo capire.
    Così come ci disturba l'Illuminazione, perché anche se diciamo di cercarla,
    in effetti ci "disturba" il non avere una chiara idea di cosa sia.
    Eh si, in effetti direi che siamo "disturbati".
    La meditazione, la ricerca, il maneggiare le parole ed i pensieri per cercare di
    capire, ci serve proprio ad abbassare il nostri livello di disturbo,
    Il karma insegnato da insegnanti spesso fin troppo interpretativi, ha creato
    sicuramente una visione non veiritiera di quelle che è, anche alla luce del
    fatto che non si trova da nessuna parte una sua chiara spiegazione capace
    di entrare nel nostro essere esistenti.
    Possiamo averne una conoscenza approfondita da molte parole, così tante
    che possiamo anche scrivere un libro, ma in realtà, il karma non è scrivibile,
    e nemmeno pensabile, e nemmeno ragionabile. perché non segue il passato,
    non si aggrappa a quanto è accaduto nelle vite precedenti, e nemmeno a quanto
    fatto qualche ora fa, il karma è qualcosa di così immediato che è appena appena
    più lento del presente assoluto, e quindi, se mi capite, il karma non è altro
    che quanto sta accadendo in ogni istante.
    Se è buono, si dice, darà buone cose, se è cattivo darà cattive cose.
    Non vi sembra un tantino infantile?
    Il karma non sorge dalla mente pensante, e nemmeno dalla mente sottile,
    ma è espressione della stessa esistenza primordiale. Il flusso che porta al
    presente è karma, non il presente, ma ciò che conduce al presente.
    L'azione presente è espressione della mente pensante, non manifestazione,
    ma propria azione, movimento, fare. Karma è l'energia che ci accompagna
    fino alla porta dell'azione, e poi ci lascia lì, senza dirci cosa fare e cosa non fare.
    E' come un accompagnatore che ti porta fino ai piedi della montagna e poi
    di ti dice, By by baby.
    Siamo portati a credere in queste semplificazioni perché tra i buddhisti
    che hanno diffuso il buddhismo, molti "ci siamo" improvvisati dopo aver praticato
    per qualche tempo, ma vi assicuro che ogni cosa appresa, col tempo, diventa
    obsoleta, a volte falsa, a volte proprio inesistente.
    Le credenze sono tre le forme di suicidio spirituale più diffuse nel Dharma.
    Così, quando si parla di credere, quando si parla di fede, quando si parla
    di qualcosa che è possibile osservare solo dal punto di vista di una
    credenza, del tipo o ci credi o non ci credi, io fuggo a piedi levati, se posso, più in fretta del karma
    che mi sta alle calcagna.
    E, per farmi meglio capire, il karma che sono riuscito a comprendere esperienzialmente,
    è quello che non fa assolutamente nulla se non accompagnarmi al presente, all'azione.
    L'azione è coscienza, l'azione è ciò che stai facendo davvero in questo momento.
    L'azione può essere negativa o positiva, ma per chi?
    Un'azione negativa potrebbe salvarmi la vita, una positiva potrebbe uccidermi.
    Quale devi secegliere?
    Il punto è che non c'è niente da scegliere, c'è solo da compiere un'azione,
    da compierla coscientemente, con la capacità di comprendere che cosa stiamo
    facendo in quel momento,
    Se non siamo in grado di capirlo, la stessa azione si ripeterà ancora, e poi
    ancora, e poi ancora, sotto diverse forme, con diversi personaggi attorno,
    con sofferenze o piacevolezze diverse, finché non la comprendi.
    Se non la comprendi, ripeterai sempre la stessa azione per tutta la vita,
    e per tutta la vita non avrai capito quale era il modo giusto.
    Vivere è esperienza. Vivere non è creare karma o eliminare karma,
    vivere è azione, Se fai non bene, non male, ma correttamente, allora
    stai creando karma attivo.
    Il karma migliore per l'intero universo.

    Hei, è solo un altro modo di interpretare il mondo eh... mica è giusto così...


    :lol: :lol: :lol:

    Un caro saluto a tutti dal vostro sempre prolifico pietrochag!

    :wub: :wub: :wub:
     
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40 replies since 1/12/2014, 16:23   612 views
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