Dagri Rinpoche espulso dal FPMT

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    [QUOTE=Heruka,3/3/2021, 09:52 ?t=61938711&st=75#entry450239982]
    CITAZIONE (Sun Yun 2.0 @ 28/2/2021, 09:39) 
    Chogyal Namkhai Norbu spiegava sempre che lo Dzogchen porta alla visione della nostra vera natura direttamente, mentre tutti gli altri yana (sia dei tantra che dei sutra) portano alla visione indirettamente, ma la visione è la stessa.

    Si certo, io avevo avuto un Maestro Rimè, Norbu Rinpoche aveva una visione Rimè secondo me, ma la sua personale ricerca indicava lo Shang Shung come luogo di origine dello Dzogchen. Personalmente trovo diverso lo Dzogchen Nyima da quello della tradizione orale dello Shang Shung, e sul Madhyamaka Lopon mette i puntini.
    Tutto ciò per capire il significato che tu dai a "visione pura", ma faccio prima chiedertelo direttamente :lol:
    Che significato dai a "visione pura"?
    Perchè affermi che è un addestramento?
    CITAZIONE
    La visione pura è questo, un addestramento.

    Io avrei usato ri-conoscimento. :D
     
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    [QUOTE=Sun Yun 2.0,3/3/2021, 10:13 ?t=61938711&st=90#entry450240240]
    CITAZIONE (Heruka @ 3/3/2021, 09:52) 
    CITAZIONE (Sun Yun 2.0 @ 28/2/2021, 09:39) 
    Chogyal Namkhai Norbu spiegava sempre che lo Dzogchen porta alla visione della nostra vera natura direttamente, mentre tutti gli altri yana (sia dei tantra che dei sutra) portano alla visione indirettamente, ma la visione è la stessa.

    Si certo, io avevo avuto un Maestro Rimè, Norbu Rinpoche aveva una visione Rimè secondo me, ma la sua personale ricerca indicava lo Shang Shung come luogo di origine dello Dzogchen. Personalmente trovo diverso lo Dzogchen Nyima da quello della tradizione orale dello Shang Shung, e sul Madhyamaka Lopon mette i puntini.

    Sì, è vero che ci sono alcuni storici che vanno in questa direzione, anche se per ora sono una minoranza.
    La visione storica più accettata al momento è semplicemente che non si sa dove o in che contesto siano nati il Tantra e il Mahasandhi (Dzogchen).

    Purtroppo conosco poco del Bon, pricipalmente attraverso gli studi di Chogyal Namkhai Norbu.
    Chogyal Namkhai Norbu era di lignaggio Rimè, ed è stato uno dei più grandi studiosi ed estimatori (se non il più grande a mio avviso) del Bon e dello Shang Shung, esponendosi in prima persona in un periodo dove era ancora un tabù parlarne.
    Tant'è che, a torto, molti tibetani lo definivano in modo dispregiativo "Bonpo".
    Adesso per fortuna le cose sono cambiate, anche grazie a lui (e al Dalai Lama che ha sempre supportato il Bon).

    Ho alcuni libri di Lopon Tenzin Namdak, li andrò a rileggere ;)
     
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    Io conosco anche un pò lo Shivaismo e la vicinanza si sente con la Tradizione orale dello Shang Shung, ma anche qui come per il Madyamaka, Lopon mette i puntini e la diversità, della realizzazione, non è di facile comprensione, se non per chi percorre la via dell'alchimia, interna od esterna che sia. Sul forum scriveva un allievo diretto di Lopon, questi argomenti sono stati trattati.
    Ma sono proprio il sapore dei mantra e la qualita dell'insegnamento e del metodo (anche se è difficile cogliere le differenze solo basandosi sulla letteratura) che non hanno confronto con lo Dzogchen Nyima in generale, senza nulla togliere ai grandi Maestri del passato e del presente. C'è qualcosa di vivo, caldo, che non ho riscontrato negli altri lignaggi, ma solo in maestri sparsi, qui invece hai l'impressione che siano tanti...Dai libri, nonostante un ritiro di una settimana con Lopon, non avevo compreso la profondità e bellezza di questo lignaggio che è sopravissuto perchè piccolino e grazie al lavoro pazzesco del dopo diaspora di pochissimi Maestri, tra di loro, anche se laico ci metto pure Samten Karmay :D
    L'impatto per un ricercatore Dzogchen con uno dei Ghesche di Lopon è illuminante, e proprio quella "diversità" fa il suo lavoro. Nei giorni scorsi si sono laureati alcuni Gheshe, la solenne passeggiata col bastone del nuovo diplomato è da brividi, si percepisce la radice identitaria ancestrale condivisa , la forza e la libertà che vengono dalla pratica precisa e rigorosa delle istruzioni lasciate dai Maestri che li hanno preceduti. :D
    Il mito del Leone delle nevi simbolo del Tibet: (da wiki non è citata la fonte):
    «Il leone delle nevi risiede nell'est e rappresenta l'allegria incondizionata, una mente libera dal dubbio, chiara e precisa. Egli ha una bellezza e una dignità risultanti da un corpo e una mente sincronizzati. Il Leone delle nevi ha un'energia giovane, vibrante e una naturale senso di gioia. A volte il trono del Buddha è dipinto con otto Leoni, i quali rappresentano gli 8 Bodhisattva - discepoli del Buddha Shakyamuni, il Buddha storico. Associazioni: la qualità principale è il coraggio, il dominio delle montagne e dell'elemento della terra.»
    Vabbeh ho condiviso un vero e proprio EH MA HO!

    www.facebook.com/BonpoMonastery/videos/146640680632999

    Edited by Sun Yun 2.0 - 5/3/2021, 14:25
     
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    Ciao Heruka, in quale tradizione sei Lama?
     
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