L'importanza dello Yidam/Mantra e pure i realizzati lo praticano ogni giorno

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    Swami ci sta pure il tai chi o il Qi gong. Un mio amico lo faceva e aveva handicap. Sembrava ringiovanito di 10 anni.
     
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    Preferivo gli sport di contatto, ma l'età avanza e mi metterò a vedere i cantieri... Piuttosto mi si è accesa la lampadia e ho ritrovato il testo che mi aveva instillato il dubbio. Pare proprio che l'uso più comune di "yidam" sia l'equivalente della "ishtadevata" indiana, la divinità di meditazione. Ovvero chi ha un'iniziazione ed è cosa molto comune, ha anche lo yidam mentre a quanto ne sapevo è una classe di entità con uno status diverso.
     
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    CITAZIONE (swami chandraramabubu sfigananda @ 23/9/2022, 22:20) 
    Preferivo gli sport di contatto, ma l'età avanza e mi metterò a vedere i cantieri... Piuttosto mi si è accesa la lampadia e ho ritrovato il testo che mi aveva instillato il dubbio. Pare proprio che l'uso più comune di "yidam" sia l'equivalente della "ishtadevata" indiana, la divinità di meditazione. Ovvero chi ha un'iniziazione ed è cosa molto comune, ha anche lo yidam mentre a quanto ne sapevo è una classe di entità con uno status diverso.

    Lo sport nn è alchemico.

    Cs sapevi? Quale classe?
     
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    QUOTE (Y. Chakra @ 9/23/2022, 10:33 PM) 
    QUOTE (swami chandraramabubu sfigananda @ 23/9/2022, 22:20) 
    Preferivo gli sport di contatto, ma l'età avanza e mi metterò a vedere i cantieri... Piuttosto mi si è accesa la lampadia e ho ritrovato il testo che mi aveva instillato il dubbio. Pare proprio che l'uso più comune di "yidam" sia l'equivalente della "ishtadevata" indiana, la divinità di meditazione. Ovvero chi ha un'iniziazione ed è cosa molto comune, ha anche lo yidam mentre a quanto ne sapevo è una classe di entità con uno status diverso.

    Lo sport nn è alchemico.

    Cs sapevi? Quale classe?

    Quello che avevo detto nei post precedenti. Alcuni praticanti - a questo punto enfatizzo il solito "per quanto ne so" - oltre alla divinità principale (che è sempre un buddha) di cui fanno la sadhana quotidiana possono avere in più un rapporto con altri esseri, che presumo siano samsarici, a supporto della pratica principale. L'esempio più noto è Dorje Shugden che continua a provocare problemi nella comunità tibetana e ha originato scismi di vario genere. D.S. era praticata nientepopodimeno che da Phabong.ka rimpoche, che è stato uno dei grandi maestri e poteva gestire D.S. Questo per dire che particolari praticanti di alto livello potrebbero trovare opportuno una specie di attendente che non è la divinità principale e si occupa di incombenze minori, come eliminare ostacoli specifici e cose così. Per questo io avevo sempre dato questo significato al termine "yidam", perché in alcuni testi che manco ricordo gli veniva data questa accezione. Non è incoerente che il Dalai Lama sconsigli la pratica di D.S.: come lui e altri sanno benissimo ma altri di proposito ignorano questi esseri possono essere feroci e rivoltarsi contro chi non li sa gestire. E difatti...
     
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    E l'Ishtadevata è un altra Cs dallo yidam o d.s.?
     
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    QUOTE (Y. Chakra @ 9/23/2022, 10:51 PM) 
    E l'Ishtadevata è un altra Cs dallo yidam o d.s.?

    Non lo so più; :D io nell'ambito "tibetano" la sento chiamare come la divinità principale. La domanda classica quando si ha un po' di confidenza con altri praticanti è "qual è la tua divinità principale?". Credo siano usi di linguaggio ancor meno che regionali. Ovvero, magari a Pomaia dicono diversamente che da Taranto e così via. Comunque per riassumere:

    1) Per quanto ne sapevo prima di questo thread, 1.A) La divinità principale, ishtadevata eccetera è quella con cui si ha la relazione principale nella pratica ed è sempre un buddha illuminato onnisciente eccetera. Inoltre 1.B) Lo yidam è l'attendente; è sempre un essere samsarico parecchio irascibile che come ruolo non è lontanissimo da quello di un cattivo mastino guardiano con cui però si riesce ad avere un mutuo rapporto proficuo se si è in grado di gestirlo.

    2) Per quanto ne so ora, lo yidam è la divinità principale, ishtadevata eccetera, ovvero la stessa cosa del punto 1.A)

    Sono esausto, giuro :D
     
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    Shankar Kulanath

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    Ishtadevata hindu ha la stessa funzione del proprio Yidam principale del Buddhismo. Ma nell'Induismo non serve l'iniziazione tantrica in senso stretto per avere un Ishtadevata
     
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    Swami, ti confermo che Ydam e Isthadevata sono la stessa parola espressa rispettivamente in tibetano e sanscrito. Detto questo, la pratica della divinità è un po’ diversa tra buddhismo d induismi, al di là della parola in se.

    L’altra tipologia di ente che hai citato sono i Dharmapala, ossia i protettori, ce ne sono di vari tipi. Discorso lungo.

    Quando però è stato l’intervento del Lama che lamentava scarsa pratica dell’Ydam da parte di molti membri della comunità buddhista, ritengo si riferisse proprio alla pratica dell’Ydam e non dei Dharmapala.
     
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    Considera, ma se sei intellettuale amante dei libri presumo tu lo abbia già letto, che le tre radici tantriche sono Guru, Ydam e Dakini / Dharmapala, le quali, sono il riflesso interno del triplice gioiello esterno formato da Buddha, Dharma e Sangha.
     
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    QUOTE (Sir Bertilakk @ 9/24/2022, 12:43 AM) 
    Considera, ma se sei intellettuale amante dei libri presumo tu lo abbia già letto, che le tre radici tantriche sono Guru, Ydam e Dakini / Dharmapala, le quali, sono il riflesso interno del triplice gioiello esterno formato da Buddha, Dharma e Sangha.

    Sì qualcosa ne ho letto; ovviamente (sempre nella speranza che siano tutte balle e che con questa vita finisca tutto) per "me" se ne parlerà tra diverse decine di vite :D Per ora tengo il dato tra le nozioni da parte.
     
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    Se non sono indiscreto, perché ritieni che per te se ne parlerà più avanti?

    Sono pratiche molto efficaci, affascinanti anche intellettualmente, e, poi dipende dall’Ydam, non eccessivamente complesse.

    Anche solo la pratica dello Ngondro, con Vajrasattva e il Guru Yoga possono essere di grande beneficio. Le iniziazioni più comuni, ossia senza voler ricercare Ydam particolari, si possono ricevere facilmente anche in Italia.
     
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    CITAZIONE (Sir Bertilakk @ 24/9/2022, 11:34) 
    Le iniziazioni più comuni, ossia senza voler ricercare Ydam particolari, si possono ricevere facilmente anche in Italia.

    Hai ricevuto Yidam all'estero?
     
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    CITAZIONE (Sir Bertilakk @ 24/9/2022, 11:34) 
    Se non sono indiscreto,

    Ma perchè nn Sn tutti educati e non tanto o poco bellicosi barbari quelli connessi a vrill e Co!?
     
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    QUOTE (Sir Bertilakk @ 9/24/2022, 11:34 AM) 
    Se non sono indiscreto, perché ritieni che per te se ne parlerà più avanti?

    Sono pratiche molto efficaci, affascinanti anche intellettualmente, e, poi dipende dall’Ydam, non eccessivamente complesse.

    Anche solo la pratica dello Ngondro, con Vajrasattva e il Guru Yoga possono essere di grande beneficio. Le iniziazioni più comuni, ossia senza voler ricercare Ydam particolari, si possono ricevere facilmente anche in Italia.

    Il motivo è che realmente non mi interessa lo scopo; non ho nessun movente di liberare tutti gli esseri senzienti dato che non ho risolto la mia dimensione quotidiana a un livello minimo per avere certi pensieri e certe aspirazioni. Come saprai nel Tibet tradizionale ci sono storie di praticanti che si facevano viaggi di settimane a piedi per ricevere iniziazioni che per noi sono comuni, intendo quelle delle prime due classi. Conosco persone che letteralmente le collezionano e ne parlano come per scambiarsi le figurine dei calciatori di quando ero ragazzino. Io invece penso sempre a quei lunghi viaggi; e dopo, sempreché il praticante fosse arrivato vivo dal maestro, cosa non scontatata dato l'ambiente, prendeva l'iniziazione veramente sul serio praticando ore al giorno mentre in occidente è rarissimo che per le prime due classi del Tantra vengano dati impegni. Sull'Anuttarayogatantra è davvero inutile parlarne visto che tutto questo è moltiplicato per dieci.

    Mi posso paragonare a questa gente? Non direi. Certo, i tempi sono cambiati e fa parte del karma che siano cambiati. Quindi non adotto quel metro di paragone trasportandolo di peso nell'Italia del XX-XXI secolo; però (mi) fa bene ricordarlo. Sono tecniche sicuramente sofisticate e frutto di una tradizione straordinaria ma dovrebbero essere sempre funzionali al movente Mahayana che semplicemente non ho. Dal punto di vista tassonomico non rientro nemmeno nel praticante inferiore tra i tre, dato che nella prossima vita non sarò io e l'essere che verrà dopo potrà avere tutto il bene del mondo. Ma non sarò io, sarà qualcun altro di cui mi importa zero :) L'unico timore è rinascere (se mai la rinascita esiste) in quei particolari tipi di rinascita negativa che hanno la chiaroveggenza delle vite passate. Ecco, solo in questo senso della scommessa di Pascal tento di comportarmi meno peggio che posso, metti mai che tutto questo esista davvero.

    Riguardo l'efficacia bisogna vedere cosa si intende. Per me - si sarà capito - sono bellezza fisica, salute, denaro, serenità, successo nel lavoro e nella vita affettiva; non mi sognerei mai di chiedere tutto questo a una via spirituale, tantomeno una per la quale queste mie aspirazioni sono in un certo senso insensate. Ma se come credo, per altri individui questa efficacia sono stati mentali evidentemente non ben chiari nemmeno a loro, e se devo giudicare senza uscire da questa comunità virtuale preferisco lasciare l'efficacia ad altri più avventurosi di me ;)
     
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    Swami, ovviamente il tuo percorso lo gestisci tu, giustamente come meglio credi. Tocco solo alcuni punti che ritengo possano essere ti interesse anche per altre persone.

    È vero che il Vajrayana e il Mahayana pongono grande importanza sul movente di liberare tutti gli esseri senzienti. Un po’ come i cristiani tendono, o dovrebbero rendere alla santità, ma solo pochi lo sono. Tornando al Buddhismo, lavorare su se stessi con la pratica, in ultima istanza serve, o servirà, per salvare un futuro gli altri esseri senzienti. Aiutando se stessi, si aiuta gli altri e viceversa. D’altronde chi siamo noi, cosa sono gli altri in termini assoluti? Non divago per non entrare in discorsi sulla Bodhicitta relativa e assoluta, in quanto richiederebbero ampio dibattito, ma spero di aver reso l’idea con questo spunto.

    Per quanto concerne le altre motivazioni, per curare la bellezza del proprio aspetto vi è lo sport, e la pratica non conta molto su muscoli, tonicità del corpo, etc…

    Sicuramente praticare riduce l’attaccamento ai fattori di interesse che tu citi, e quindi, togliendo interesse per queste cose, si soffre meno e dopo un po’ non si soffre più maturando un sano non attaccamento.

    È anche vero che una pratica davvero avanzata lavora anche sul Potere e sulle realizzazioni (Siddhi), quindi anche potere personale, lavoro e altro, possono essere positivamente influenzate, ma non sono obiettivi ma mezzi per la pratica e la propria realizzazione. Prendo ad esempio la storia di Padmasambhava, anche lui fondo monasteri, ebbe potere, sposò principesse, ma tutti questi risultati materiali erano funzionali ad obiettivi di pratica.

    Comunque vedi tu, ma, come Sangha (virtuale), mi sembra doveroso, almeno un pochino, spronare e stimolare alla pratica.
     
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