Il Dalai Lama chiede ad un bambino di succhiargli la lingua

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    Shankar Kulanath

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    Per chi ancora crede nella santa infallibilità del Dalai Lama (o figure similari).

    Il Dalai Lama chiede ad un bambino di succhiargli la lingua (e poi si scusa):

    https://www.ilmessaggero.it/mondo/dalai_la...eo-7336219.html
     
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    Ci vedo un grande insegamento nel gesto del Dalai Lama..La sua presenza amorevole e giocosa non puo' essere confusa con altro.. :respect:

    https://www.msn.com/it-it/notizie/mondo/su...use/vi-AA19FCyr
     
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    ma a qualcuno interessa veramente? comunque da un luogo dove c'è sempre troppo POCO vino.

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    Credo soltanto che i media siano capaci di trasformare qualsiasi cosa in una tragedia …

    Bisognerebbe vedere il contesto, sentire il dialogo tra i due sin dall’inizio, l’argomento ecc ecc ecc e cosi via…

    Cercare di trovare a tutti i costi dei difetti nei rappresentanti delle varie religioni non va bene.

    Il Dalai Lama, anzi Sua Santità come piace chiamarlo a me, di certo non è infallibile, è un essere umano coi suoi difetti (e ne ha, eccome se ne ha) e debolezze, e credere o aspettarsi il contrario è follia fanatica.

    In fondo c’era quella storiella dell’allievo che credeva che il maestro fosse perfetto, ma poi un giorno lo vide cagare e ne rimase turbato e se ne andò alla ricerca di un altro (maestro)..
     
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    La cosa fa abbastanza schifo, anche se l'ha fatta il Dalai Lama. Se vogliamo giustificare il gesto, allora dovremmo giustificare anche la pedofilia dei preti cattolici.

    Questo però ci fa capire che le figure umane, per quanto santificate e osannate, sono tutte fallibili. Per questo la nostra fede (intesa come fiducia) non va riposta nell'uomo ma nella pratica stessa e nel Dharma.

    Edited by Alessio Rando - 10/4/2023, 19:07
     
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    Shankar Kulanath

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    Ritengo anche io che non sia una buona medicina cercare errori a tutti costi nei leader religiosi. Ma è anche pericoloso l'atteggiamento contrario che implica il fanatismo e la credenza nella loro infallibilità. Dal momento in cui questo è presente nei confronti di un leader religioso ha senso, e porta beneficio, decostruire questa idealizzazione. Che è poi quello che hanno fatto, con metodi molto molto più bruschi ed estremi (che noi non possiamo permetterci) i maestri della Pazza Saggezza. Si veda ad esempio quel che ha fatto (secondo la leggenda) Drukpa Kunley con Lama Tzong Khapa (che, con ogni probabilità, era anche lui un Siddha, a differenza del presente Dalai Lama).
     
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    Pur seguendo il buddhismo tibetano non mi sento particolarmente attratta dalla figura del Dalai Lama anche se so per certo che molti mostrano per lui una grande venerazione. Ma aspettiamo prima di trarre delle conclusioni. È una figura che ha una rilevanza simile a quella del Papa....è circondato da molte persone e anche molti stranieri occidentali che io immagino che lo tutelino e lo consiglino come si fa con un capo di stato o un regnante. Mi sembra difficile possa avere fatto qualcosa di così controverso e avventato e mi sembra sia ancora pienamente consapevole nonostante l'età. Non fermiamoci alla lettura stringata dei giornali. Stiamo vivendo dei tempi straordinari e le poste in gioco sono altissime. So che non si dovrebbe parlare di politica e della guerra in corso ma è l'unica cosa di razionale che mi viene in mente. Un possibile complotto politico. Finora tra tutte le figure religiose il Dalai Lama mi è sembrato il più equidistante in questa contesa bellica e in questi giorni si sta cercando in qualche modo di coinvolgere anche l'India al momento non allineata. E in più in questo periodo ha riconosciuto la reincarnazione di un'importante istituzione religiosa residente al momento negli Stati Uniti e invisa alla Cina. Ad ogni modo qualunque sia stato il motivo è un immagine che mette a disagio e non so che effetto potrà avere su I suoi seguaci.
     
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    Caro Marco, sono anni che noto-notiamo (non prendertela, ti ritengo un amico e lo sai) un certo tuo astio o rancore, o se non ami questi termini uso la parola “durezza” nei confronti del Dalai Lama e di tutto il buddhismo. Tu hai fondato questo forum e alla base vi era (credo) la necessità di divulgare certi valori etici e morali che non appartengono solo alla religione buddhista.

    Innescare dubbi non è corretto soprattutto ora che stai diventando una figura pubblica, ma non è corretto nei confronti di nessuna religione e di nessun leader spirituale. Bisognerebbe essere super partes e lasciare la polvere del mondo a chi si occupa di banalità o sciocchezze.

    D’altronde anche la tua religione predica la compassione e l’amore, un pò come tutte ed è il fine ultimo di tutti i credi.

    Ci sono lati oscuri in tutte le religioni, difficili da capire (o vogliamo spiegare perchè in alcune si sgozzano polli o capre in onore delle divinità?), comportanmenti dei loro esponenti imbarazzanti (vogliamo ricordare quello del papa che schiaffeggia la mano di una donna asiatica?), ma sono esseri umani, non divinità come hai giustamente sottolineato.

    E nemmeno i preti sono degli dei, nessun tipo di prete o monaco o come preferiscono essere chiamati: l’unico scopo in questa miserabile esistenza è divulgare l’amore e la compassione, generare la bodhicitta, divulgare gli insegnamenti quando vengono chiesti e praticare.

    Queste stupidaggini, lasciamole …agli stupidi. :)

    Quando poi ci saranno comportamenti gravi, esprimeremo le nostre opinioni, ma ricordandoci di separare l’uomo dal guru che ci ha trasmesso certe nozione. L’uomo pagherà, il guru rimarrà il guru, e come saprai meglio di me non lo dice Rinchen.

    Ti abbraccio forte forte.

    Steven
     
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    Orgoglio e avidità forse sono simbologie associate all'uomo come classe di esseri?
    Forse la ragione di tutte le oscurazioni arriva da lì più che dai "desideri" sessuali o di altro tipo.
    La vanità negativa e il voler possedere cose o altri.
     
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    Io Chakra dico solo che i giudizi affrettati non sono saggi. L’occidente vive di scandali e sessualizza tutto: ho visto immagini be peggiori di quella.

    Certo se Tenzin Gyatso ci avesse provato con un bambino, meriterebbe finire davanti a dei giudici, ma quello che volevo sottolineare era di rispettare il Dalai Lama… e sono cose molto diverse, come ben sanno le persone che hanno studiato il buddhismo non solo la domenica in parrocchia sui libri comprati alla Coop.

    Inoltre oltre ad immagini ben peggiori, dico (sempre prima di giudicare) di controllare effettivamente la traduzione visto “che di fiori dal cielo” ne son caduti tanti mentre parlavano maestri famosi, ma è solo un modo tibetano per indicare che banalmente “piove” .

    La lingua è simbolo di saggezza, di trasmissione, o cosa facciamo, stracciamo i sutra in cui il Buddha invitava i suoi discepoli ad avvicinarsi ad essa?

    Tutto qui. Torno nel mio eremo
     
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    Se possiamo trarre un insegnamento da tutta questa questione è che non esistono guide spirituali infallibili. Non esistono maestri, per quanto saggi e venerati, che siano esenti da ombre e scivoloni. Per questo è importante non avere attaccamenti verso le loro figure. Giustificare un gesto ignominoso perché l'ha fatto il Dalai Lama denota un'attaccamento e un'illusione verso la sua figura, che si percepisce come infallibile. Il Dalai Lama è un uomo, non un dio. Anche se ha praticato il Dharma da tutte la vita, non è infallibile. D'altro canto, però è buono evitare anche l'atteggiamento opposto: questo scivolone del Dalai Lama non cancella tutto ciò che di buono ha detto e fatto in passato.
    Nello zen si dice che se si incontra un Buddha lo si deve uccidere. Penso che questo insegnamento valga anche nei confronti del Dalai Lama.
     
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    Shankar Kulanath

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    Io ho una visione relativamente critica del Dalai Lama da sempre, da quando ho creato questo Forum, nonostante praticassi inizialmente il Buddhismo, in quanto ho sofferto indirettamente le problematiche della Karmapa Issue, seguendo Thaye Dorje come Karmapa nel contesto del lignaggio Karma Kagyu. Quindi sicuramente ciò che dici ha un fondamento di verità.

    La mia intenzione comunque non è negativa, e sono davvero convinto che l'istituzione dei Dalai Lama sia il simbolo più evidente di quanto nel corso dei secoli abbia fatto degenerare la pratica del Tantra in Tibet.

    Tutto ciò però ritenendolo un maestro legittimo; il problema infatti non è lui come maestro o come persona (che è anche simpatico, nell'attuale incarnazione), ma il fatto che le persone gli attribuiscano un potere ed un significato immotivato. Quindi da un punto di vista ultimo non critico neanche veramente il Dalai Lama, ma le persone. Già solo il fatto che le persone lo chiamino "Sua Santità", come tu dici, è indice di qualcosa che dovrebbe essere estraneo alla tradizione tantrica (copiato dalle istituzioni tibetane alla Chiesa Cattolica).
     
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    Secondo me in quel gesto ognuno ci vede cio' che "vuole vederci" o meglio cio' che la mente condizionata pensa che sia la realtà del gesto. Guardando il video più volte ho "alleggerito" quello che le parole degli articoli facevano apparire con titoli decisamente fuorvianti. E' comunque un grande "insegnamento" per tutti.
     
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    Non vedo quale sia il problema nell'avere un attegiamento critico nei confronti del Dalai Lama o del buddhismo in sé. Il buddhismo, come qualsiasi altro fatto umano, non è perfetto e non è incriticabile. Stessa cosa dicasi dei maestri, dei monaci e dei laici. L'importante è che la critica sia costruttiva e non distruttiva.

    Mi da decisamente più fastidio quando si tende a giustificare la qualunque per partito preso o perché si ritiene una certa figura intoccabile e infallibile.
     
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    Sul criticare la visione delle persone che considerano il Dalai Lama un dio o che lo venerano con un fanatismo davvero imbarazzante… qui sfondi una porta aperta.

    Per quanto riguarda la Karmapa Issue, anche qui condivido in pieno il tuo messaggio, il tuo disagio per l’accaduto e certe intromissioni non dovute da parte del DL.

    Un abbraccio

     
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    CITAZIONE (Alessio Rando @ 12/4/2023, 19:36) 
    Non vedo quale sia il problema nell'avere un attegiamento critico nei confronti del Dalai Lama o del buddhismo in sé. Il buddhismo, come qualsiasi altro fatto umano, non è perfetto e non è incriticabile. Stessa cosa dicasi dei maestri, dei monaci e dei laici. L'importante è che la critica sia costruttiva e non distruttiva.

    Mi da decisamente più fastidio quando si tende a giustificare la qualunque per partito preso o perché si ritiene una certa figura intoccabile e infallibile.

    Ma certo, non c’è nessun problema: il buddhismo è criticabile al pari di qualsiasi altro argomento, religione, gesto..

    Tuttavia per un buddhista, e per buddhista intendo colui che ha preso rifugio, magari qualche iniziazione, voti ecc ecc ecc, criticare il dharma o un maestro (in questo caso il DL, ma in quanto maestro/guru che ti ha trasmesso certi insegnamenti … non come uomo) ha delle conseguenze drammatiche in quanto a future rinascite.

    Come uomo invece è giudicabile e deve attenersi alle norme che regolano la società: quello su cui mi soffermavo è un aspetto sottile del tantra (ed ecco perchè in occidente questo argomento non verrà mai accettato veramente, ma solo da pochi praticanti) in cui la separazione Dalai Lama guru e DL Tenzin Gyatso uomo è importantissima. Ho letto gente che dopo aver preso e collezionato da lui ogni sorta di insegnamento ha sparato m+***a sulla sua figura: vedi, sono le piccole cose che ti fanno capire che sono i praticanti della domenica.

    Il LamRim (i vari tipi di LamRim scritti in circolazione e di ogni tradizione) e il Bodhisattvacharyavatara vanno studiati profondamente prima di addentrarsi in questa religione-

    Inoltre la facilità del giudizio di alcuni esponenti (non qui, ma la fuori), la critica immediata, lo sparare subito a zero, il farsi sporcare dalle opinioni altrui ecc ecc ecc dimostrano che anni di meditazione in un monastero sono serviti a ben poco.

    Se non riusciamo a tenere a bada la nostra impusività, inutile sperare in rinascite fortunate dove la stabilità mentale al momento della morte è una “conditio sine qua non” per ottenerla.

    E noi, o alcuni esponenti tra di noi, chi più conosciuto chi meno, chi più bravo o meno, abbiamo l’obbligo di non farci travolgere “dalla polvere del mondo” e tenere un tono pacato, obiettivo, ma non di certo fanatico nel difendere maestri.

    Un saluto :)
     
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32 replies since 10/4/2023, 12:40   1609 views
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