Buddhismo Italia Forum

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    鷺圣拳
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    «Con Marx la storia continua ad essere dominio delle idee, dello spirito, dell’attività cosciente degli individui singoli od associati. Ma le idee, lo spirito, si sustanziano, perdono la loro arbitrarietà, non sono più fittizie astrazioni religiose o sociologiche. La sostanza loro è nell’economia, nell’attività pratica, nei sistemi e nei rapporti di produzione e di scambio. Un’idea si realizza non in quanto logicamente coerente alla verità pura, all’umanità pura (che esiste solo come programma, come fine etico generale degli uomini), ma in quanto trova nella realtà economica la sua giustificazione, lo strumento per affermarsi. Per conoscere con esattezza quali sono i fini storici di un paese, di una società, di un aggruppamento importa prima di tutto conoscere quali sono i sistemi e i rapporti di produzione e di scambio di quel paese, di quella società. Senza quella conoscenza si potranno compiere monografie parziali, dissertazioni utili per la storia della cultura, si coglieranno riflessi secondari, conseguenze lontane, non si farà però storia, l’attività pratica non sarà enucleata in tutta la sua solida compattezza.»
    [Antonio Gramsci, “Il nostro Marx”]

    «Noi concepimmo di nuovo i concetti del nostro cervello in modo materialistico, come riflessi delle cose reali, invece di concepire le cose reali come riflessi di questo o quel grado del concetto assoluto. La dialettica si riduceva in questo modo alla scienza delle leggi generali del movimento, tanto del mondo esterno,quanto del pensiero umano: a due serie di leggi, identiche nella sostanza, differenti però nell’espressione, in quanto il pensiero umano le può applicare in modo consapevole, mentre nella natura e sinora per la maggiorparte anche nella storia umana esse giungono a farsi valere in modo incosciente, nella forma di necessità esteriore, in mezzo a una serie infinita di apparenti casualità. Ma in questo modo la dialettica del concetto stesso non era più altro che il riflesso cosciente del movimento dialettico del mondo reale, e così la dialettica hegeliana veniva raddrizzata, o, per dirla più esattamente, mentre prima si reggeva sulla testa, veniva rimessa a reggersi sui piedi.»
    [Friedrich Engels, "Ludwig Feuerbach e il punto d’approdo della filosofia classica tedesca"]

    «Il fine della rivoluzione socialista è quello di liberare le forze produttive. La trasformazione della proprietà individuale in proprietà collettiva socialista negli ambiti dell'agricoltura e dell'artigianato, e quella della proprietà capitalista in proprietà socialista nell'industria e nel commercio privati porteranno necessariamente a una considerevole liberazione delle forze produttive. Verranno cosi create le condizioni sociali per un enorme sviluppo della produzione industriale e agricola.»
    [Mao Tse-Tung, “Discorso alla conferenza suprema dì Stato”, 25 gennaio 1956]

    «Quelli fra i nostri amici che di fronte alla crudeltà del fascismo sono atterriti quanto noi, ma vogliono mantenere immutati i rapporti di proprietà o rimangono indifferenti di fronte alla loro conservazione non possono condurre vigorosamente e abbastanza a lungo la lotta contro la barbarie dilagante perché non possono suggerire né promuovere le condizioni sociali che rendono superflua la barbarie.»
    [Bertolt Brecht, "La cultura contro il fascismo"]


    «La peggiore delle forme di disprezzo è questa, che, come ho detto, ciascuno, com'egli sta in piedi e cammina, è convinto d'esser in condizione d'intendersi e di sentenziare di filosofia in genere. A nessun'altra arte o scienza vien mostrato questo estremo disprezzo, di credersi che la si possieda senza la fatica di studiarla.»
    [G.W.F. Hegel, "Lineamenti di filosofia del diritto".]

    «Non si può comprendere appieno il Capitale di Marx, e in particolare il suo primo capitolo, se non si è studiata attentamente e capita tutta la logica di Hegel. Di conseguenza, dopo mezzo secolo, nessun marxista ha capito Marx!!»
    [Lenin, "Quaderni Filosofici, Riassunto della Scienza Logica di Hegel"]


    Magnifico! Magnifico!
    Nessuno conosce la parola finale.
    Il letto dell’oceano è in fiamme,
    dal nulla balzano fuori agnelli di legno.

    (Fumon)

    Perché preoccuparsi del mondo?
    Lascia che gli altri incanutiscano, affannandosi ad est e ad ovest.
    In questo tempio di montagna, giacendo mezzo dentro
    e mezzo fuori, sto lontano da gioia o dolore.

    (Ryushu)