Buddhismo Italia Forum

Posts written by **Destiny**

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    Sono entrambe posizioni legittime: quella che dà una visione letterale del karma sulla base dei testi antichi (come quella di Rinchen), e quella di chi non ci crede. Io ad esempio appartengo alla seconda categoria (e lo stesso vale non solo per la visione del karma buddhista ma anche quella proposta da alcuni testi hindu come il Garuda Purana, che è molto simile a quella buddhista). Credo negli inferni, ma le condizioni in cui ci si entra sono un pò diverse da quelle divulgate nelle narrative antiche, che avevano uno scopo pedagogico.

    Dal mio punto di vista gli effetti karmici negativi derivanti dal criticare uno dei propri maestri si pone nel momento in cui veramente questo è il proprio maestro, ovvero una persona che ti segue e che riversa su di sé l'influenza spirituale benefica delle Divinità. Questo nessuno di noi lo può dire per il Dalai Lama, in quanto per me non basta qualche iniziazione ricevuta insieme a migliaia di persone per creare questo genere di legame.

    Inoltre, ovviamente, questo problema non si pone nel momento in cui - pur essendo la tale persona il proprio maestro in senso effettivo, con cui si è creato un legame molto stretto a livello iniziatico - quest'ultimo dovesse dimostrarsi non degno o degenerato (e, specifico, questo NON è il caso del Dalai Lama, perché un conto è avere come tutti dei limiti o difetti umani, un altro è essere degenerati). In questo caso allontanarsi dal maestro è un dovere, come lo è la critica se questa ha senso (ad esempio per aiutare altre persone). Ed anche il Dalai Lama in passato più volte ha parlato dell'importanza di rifuggire e allontanarsi (e anche criticare, in caso) i maestri degenerati anche se fossero il proprio guru radice.
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    Il servizio approfondimento delle Iene di ieri sera chiamato "L'Anima Nera della Chiesa" è perfettamente in linea con quanto ho detto sul transito di Guru
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    Ho rifatto l'ultimo post aggiungendo molti dettagli interessanti.
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    Spiegazione Astrologica di ciò che è successo al Dalai Lama

    Premessa: i miei post passati su questa controversia nel mio profilo facebook li ho cancellati per eccesso di flames inutili, devo quindi prima ribadire la mia posizione. Fin dall'inizio - prima ancora che girassero i video dell'accaduto non ritagliati e le varie giustificazioni fatte a suo favore - la mia posizione è che si è trattato semplicemente di un errore di comunicazione male interpretato, nulla che possa anche solo lontanamente avere qualcosa che riguardi la pedofilia.

    La questione quindi è: come è possibile che una bomba mediatica del genere sia scoppiata essenzialmente dal nulla? La risposta per me ce la dà l'astrologia vedica.

    Ho parlato nel precedente post del Guru Chandala Dosha, in cui il Guru (Giove) incontra il Fuori Casta (Rahu). Tuttavia questa congiunzione avviene a pieno titolo quando Giove uscirà dai Pesci ed entrerà in Ariete, dove ora si trova Rahu, e ciò avverrà tra pochi giorni.

    Come è possibile pertanto che questo evento sia stato anticipato? Due motivazioni: una generale ed una particolare.

    La motivazione generale, che riguarda tutti, è che Giove si trova in una posizione pericolosa. Per la precisione si trova nella zona chiamata Gandanta. La zona di passaggio tra un segno di Acqua (come i Pesci) ed un segno di Fuoco (come l'Ariete) è considerata pericolosa. Acqua e Fuoco infatti sono elementi nemici, che tra loro si fanno guerra. Questo succede tre volte nello Zodiaco, e Giove incontra queste zone ogni 4 anni circa. Queste zone sono particolarmente volatili e potenzialmente turbolente (immaginate la volatilità dell'acqua che viene messa sul fuoco, diventando vapore). Queste zone rappresentano anche il caos della fine di un ciclo e l'inizio di uno nuovo. Tra queste zone Gandanta la più significativa poi è proprio quella tra i Pesci e l'Ariete, perché segna anche il punto di fine e di inizio dello Zodiaco.

    Transitando Giove nel nodo Gandanta pertanto ci possono essere pericoli per tutti quelli che incarnano l'archetipo di Guru (come il Dalai Lama), a maggior ragione in questo caso dato che in questo miscuglio di fuoco e acqua può già iniziare ad arrivare l'influenza di Rahu, anticipando quindi l'energia di quella congiunzione.

    Poi ci sono motivazioni specifiche, che riguardano il tema natale del Dalai Lama. Secondo il sistema del Vimshottari Dasha, la propria vita viene suddivisa in periodi planetari piccoli e grandi. Il Dalai Lama al momento attuale sta vivendo il grande periodo (dasha) di Saturno ed il piccolo periodo (bhukti) di Rahu. Questo significa che l'energia di Rahu viene attivata con forza, soprattutto per come è posizionato nelle sue Case.
    Cosa fa quindi Rahu nel suo tema natale? Si trova nell'ottava Casa, che riguarda anche il rapporto con la sessualità ( non proprio una buona posizione di Rahu per un monaco, ma ipotizzo che la pratica spirituale del Dalai Lama lo possa portare a superare questa influenza negativa). E dove sta transitando ora Rahu? È in Ariete come dicevo, che per lui corrisponde alla dodicesima casa, la casa della Perdita.
    Questo periodo di forte influenza di Rahu è iniziato l'anno scorso e finira' per lui nel 2024.

    Ci sono tutti gli elementi per me per spiegare quanto successo, a maggior ragione dato che l'espressione "succhiami la lingua" è particolarmente legata alla saliva, che rientra appieno nella sfera simbolica di Rahu, il Fuori Casta (la saliva è considerata in ambito brahmanico una sostanza impura ed per contro è considerata sacra per le Divinità tantriche dei fuori casta come Ucchista Chandalini).

    La Carta astrologica del Dalai Lama l'ho presa su Astrosage.com





    Edited by **Destiny** - 15/4/2023, 16:28
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    Da un punto di vista astrologico Giove, chiamato anche Guru, sta per uscire dalla Costellazione siderale dei Pesci ed entrare in quella dell'Ariete. Il problema è che in Ariete incontrerà Rahu. Si incontreranno quindi il Guru (il Sacerdote) ed il Chandala (fuori Casta), creando un cosiddetto Guru Chandala dosha.

    Questa influenza astrologica, che durerà fino a Ottobre 2023, può portare anche a controversie, malcomprensioni ed eventi apparentemente infamanti, spesso infondati, che coinvolgono coloro che incarnano l'archetipo del Guru in qualche misura (ciò che è successo con il Dalai Lama sembra un evento anticipatorio). Diversi guru o maestri di vario tipo (anche insegnanti di discipline profane) potrebbe fare o dire delle cose sconsiderate di cui potrebbero pentirsi dopo.

    Più in generale questa influenza si può estendere alla religione, alle modalità di apprendimento e può anche favorire il fatto di fare denaro tramite mezzi controversi o illeciti. Favorisce anche le pratiche controiniziatiche e le vie sinistre e oscure.

    Questa influenza non ha risvolti del tutto negativi. Può favorire la pratica o la divulgazione del Tantra, soprattutto di quello che fa qualche utilizzo (anche dharmico ed equilibrato) di pratiche di mano sinistra. Favorisce lo Sciamanesimo e può favorire anche l'utilizzo di sostanze psicotrope come mezzo di conoscenza (può essere positivo quindi per i movimenti antiproibizionisti). Senza dubbio può favorire l'apprendimento o la pratica di tradizioni magiche come il Vodou, la Santeria o simili.

    Altra nota positiva: può fare emergere scandali fatti dalli istituzioni ecclesiastiche diminuendone il potere o la buona fama



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    Sentite condoglianze ai suoi discepoli. Che i Buddha lo accolgano
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    Io ho una visione relativamente critica del Dalai Lama da sempre, da quando ho creato questo Forum, nonostante praticassi inizialmente il Buddhismo, in quanto ho sofferto indirettamente le problematiche della Karmapa Issue, seguendo Thaye Dorje come Karmapa nel contesto del lignaggio Karma Kagyu. Quindi sicuramente ciò che dici ha un fondamento di verità.

    La mia intenzione comunque non è negativa, e sono davvero convinto che l'istituzione dei Dalai Lama sia il simbolo più evidente di quanto nel corso dei secoli abbia fatto degenerare la pratica del Tantra in Tibet.

    Tutto ciò però ritenendolo un maestro legittimo; il problema infatti non è lui come maestro o come persona (che è anche simpatico, nell'attuale incarnazione), ma il fatto che le persone gli attribuiscano un potere ed un significato immotivato. Quindi da un punto di vista ultimo non critico neanche veramente il Dalai Lama, ma le persone. Già solo il fatto che le persone lo chiamino "Sua Santità", come tu dici, è indice di qualcosa che dovrebbe essere estraneo alla tradizione tantrica (copiato dalle istituzioni tibetane alla Chiesa Cattolica).
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    Ritengo anche io che non sia una buona medicina cercare errori a tutti costi nei leader religiosi. Ma è anche pericoloso l'atteggiamento contrario che implica il fanatismo e la credenza nella loro infallibilità. Dal momento in cui questo è presente nei confronti di un leader religioso ha senso, e porta beneficio, decostruire questa idealizzazione. Che è poi quello che hanno fatto, con metodi molto molto più bruschi ed estremi (che noi non possiamo permetterci) i maestri della Pazza Saggezza. Si veda ad esempio quel che ha fatto (secondo la leggenda) Drukpa Kunley con Lama Tzong Khapa (che, con ogni probabilità, era anche lui un Siddha, a differenza del presente Dalai Lama).
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    Per chi ancora crede nella santa infallibilità del Dalai Lama (o figure similari).

    Il Dalai Lama chiede ad un bambino di succhiargli la lingua (e poi si scusa):

    https://www.ilmessaggero.it/mondo/dalai_la...eo-7336219.html
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    La cosa assurda è che il possesso di denaro sarebbe contrario allo spirito più autentico dell'etica monastica, quindi un monaco non dovrebbe poter avere un altra fonte di reddito. L'unica possibilità è che le spese per il proprio mantenimento vengano dai laici, cosa difficile in occidente, tranne forse ora con l'otto per mille
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    Riconosco che nel Mahayana si crede nell'unità di Nirvana e Samsara, ed è vero che nel Tantra esistono molte pratiche rivolte orizzontalmente.

    Tuttavia uno studio attento ed un confronto con altre tradizioni come il Sanatana Dharma ed il Taoismo, rivela nel Buddhismo Tibetano (e non solo) una chiara impostazione anticosmica dai tratti vagamente gnostici.

    In generale, i Buddha sembrano essere molto trascendenti rispetto al Cosmo; e quando si parla di Divinità illuminate, si tende a non legarle mai a Mondi specifici di questo Cosmo (come la Terra, Pianeti o Stelle particolari). Mentre invece l'orientamento generale è che verso gli enti di questo Cosmo si tende spesso a guardarli con paura, come probabile cause di malattia o ostacoli, e le poche pratiche rivolte a loro solitamente prendono la forma di un soggiogamento che il praticante - tramite il potere della Divinità trascendente - farebbe coercitivamente nei loro confronti. Nel Tantra induista questo atteggiamento di soggiogamento esiste, ma si tratta di eccezioni, nel momento in cui dei problemi da parte di questi enti sono stati riscontrati e si ritiene di agire in questo modo; non si parte, come fanno molti buddhisti, già con questo atteggiamento in modo prevenuto ed indiscriminato.

    Questo atteggiamento è particolarmente evidente nel modo di trattare i Naga, però in realtà è rivolto in generale verso tutti gli Spiriti della natura.

    Nell'Induismo (come anche nel Taoismo) ci sono Divinità venerate come illuminate a presiedere certe funzioni della Natura o del Cosmo (quali la creazione del Cosmo, il preservamento, la distruzione, lo scorrere del Tempo, o Enti naturali come Madre Terra, il Cielo, etc etc): nel Buddhismo ciò non avviene. I Buddha sono alquanto estranei al Cosmo, e non assumono mai i tratti di Divinità cosmiche o naturali.

    Questo Cosmo nel Buddhismo è tendenzialmente visto come un mondo samsarico da cui scappare gnosticamente verso Terre Pure trascendenti.

    Questa regola chiaramente è rotta da varie eccezioni, quindi non va presa rigidamente. Ad esempio, c'è un Sutra Mahayana che rappresenta le Divinità induiste del Cosmo quali emanazioni di Avalokiteshvara; oppure, quando il Buddha ha raggiunto l'Illuminazione ha chiamato Bhumi Devi come testimone. Ma è un orientamento generale abbastanza marcato.

    Quindi, per tornare a Varahi, mentre quest'ultima è molto legata alla Terra come Pianeta - ed uno stato di possessione di Varahi questo amore per la Madre Terra potrebbe essere esperito direttamente, oltre a poterti dare Lei varie pratiche misteriche legate alla Terra quale elemento e quale pianeta - non vedo a primo acchito questa connessione con Vajravarahi, che resta per lo più una Divinità legata alla beautitudine del fuoco interiore senza apparenti riferimenti cosmici.

    Edited by **Destiny** - 27/3/2023, 00:47
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    Aspetto femminile di Varaha, terzo avatara di Maha Vishnu.

    Chiaro che c'è una relazione. Storicamente, con ogni probabilità se non ci fosse stata nell'Induismo Varahi, il Buddhismo non avrebbe ideato la figura di Vajravarahi. Però, Varahi Mata è molto legata alla Terra (proprio come Varaha, che è consorte di Bhumi Devi, Madre Terra); mentre i buddhisti sembrano avere paura di tutte le forze legate alla Terra o in generale al Cosmo manifesto, visto come samsarico.
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    CITAZIONE (Carlo.Mereu @ 17/3/2023, 19:01) 
    Il libro "la via del Tantra" di Lama Yesce mi ha entusiasmato, adesso sto cercando un maestro tantrico che mi guidi sino all' iniziazione.
    Sapete indicarmi il nome di un maestro tantrico buddhista?

    In Italia potresti rivolgerti a Shartrul Rinpoche del centro Milarepa di Torino
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    Il motivo principale del segreto nel Tantra è semplice. Il segreto serve a proteggere un praticante che fa delle pratiche che non sarebbero capite dal suo contesto culturale o comunitario. Ad esempio: avere una consorte tantrica sarebbe assolutamente un segreto per un monaco, perché - anche se fosse altamente realizzato e qualificato ad averla - non sarebbe comunque compreso nel suo contesto comunitario; mentre non è un segreto per un ngakpa o un capofamiglia.

    Fare certi tipi di pratiche tantriche era un segreto nel momento in cui il Tantra era un fenomeno minoritario praticato in ambienti hinayana o mahayana (o nell'Induismo in ambienti sopratutto vedici). Ma cessa di essere un segreto quando diventa un fenomeno maggioritario. Semplicemente perché diventando un fenomeno maggioritario viene capito e supportato, ed il praticante non viene pertanto ostracizzato o considerato degenerato.

    Poi ci sono motivazioni e fattori secondari che possono giustificare il motivo per cui la pratica tantrica è spesso associata ad un qualche tipo di segretezza; ad esempio il fatto che la riservatezza non disperde potere.
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    Da un certo punto di vista l'aspetto esoterico è esoterico solo idealmente, perché il Tantra è talmente esoterico che leggendo libri e studi a riguardo se ne può sapere un pò tutto. :P E così era anche in passato: in tutti i posti e periodi storici dove il Tantra è diventato la religione dominante (Tibet, Nepal, certi regni indiani) poi di fatto è diventato di dominio pubblico, per certi versi.

    Da un altro punto di vista, esso è esoterico anche quando si conoscono le sue pratiche a livello pubblico, per il semplice fatto che pochi hanno il vero interesse di praticarle, quindi pochi le sperimentano, e quindi pochi le realizzano.
13643 replies since 20/5/2007
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