Buddhismo Italia Forum

Posts written by andrea1963

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    a proposito di einsten, mica le sue teorie era frutto di sperimentazione, come pure quelle di tanti altri geniali fisici, tipo heisemberg, planck ecc. non c'era modo di sperimentare tutto quello che formulavano come teorie. era frutto di riflessioni logiche, che si basavano su alcune cose conosciute. poi, decenni dopo, con i progressi tecnologici, alcuni aspetti di queste teorie hanno avuto conferma sperimentale.
    così penso che valga anche per la teoria evoluzionistica.
    perché mai nella scienza dovrebbe valere solo il metodo sperimentale? se così fosse, sarebbero fuori anche i geni sopra menzionati
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    per me ti sei incartato sulle scale temporali. pretendi di vedere nell'immediato cose che per aver compimento gliene sono occorsi milioni. cosa pretendi, di vedere nell'arco della tua vita sortire da una coltura di batteri un essere umano?

    Edited by andrea1963 - 15/10/2016, 19:18
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    CITAZIONE (Voarchadumia @ 13/10/2016, 23:24) 
    Beh dipende da cosa intendi per "ominidi" perchè tutti quelli che sono arrivati dall'africa subsahariana erano tutti dei sapiens più che evoluti.
    Poi sul fatto che l'africa sia la culla delle mutazioni che hanno portato una serie di scimmie a diventare l' attuale uomo, ho i miei dubbi
    Le mutazioni, dietro cui gli evoluzionisti spesso si nascondono, non trasformano gli organismi viventi in forme più avanzate e perfette. L’effetto diretto delle mutazioni è dannoso. I cambiamenti apportati dalle mutazioni possono essere equiparati solo a quelli subiti dagli abitanti di Hiroshima, Nagasaki e Chernobyl: cioè, morte e invalidità…
    Il motivo è molto semplice: il DNA ha una struttura molto complessa e gli effetti casuali possono solo danneggiarla. Tutte le mutazioni che hanno luogo negli esseri umani hanno come risultato deformità fisiche, infermità come *mongolismo, sindrome di Down, albinismo, nanismo o cancro.
    Poi che si dica pure che certe scimmie fossero definite ominidi cioè una transizione tra uomo e scimmia non è affatto vero perchè

    anche l'erectus, l'heidelbergensis e altre, diffuse in eurasia prima di neanderthal e sapiens sapiens, venivano dall'africa.
    il neanderthal, di cui si hanno riscontri solo in europa, vicino oriente e nord africa, è vero che non è ritenuto proveniente direttamente dall'africa subsahariana, ma mica si è materializzato dal niente. deriva probabilmente da forme di heidelbergensis presenti nelle regioni sopramenzionate.
    poi, dire neanderthal vuol dire 200000 e otre anni di preistoria. le forme più antiche risultano con caratteristiche più primitive delle ultime, idem la cultura. come del resto si riscontra nei sapiens sapiens. i tipi più antichi sono più arcaici. ma culturamente c'è poco da fare. anche se le ultime tipologie di neandrthal erano parecchio affinate rispetto alle prime, erano sempre un passo indietro rispetto ai coevi sapiens sapiens. motivo per cui sono stati soppiantatati. nel nostro patrimonio genetico c'è qualcosa dei Neanderthal, pare un 3% circa, non 50/50.
    non tutte le mutazioni sono handicappate, i ceppi resistenti ai farmaci di microbi sono frutto di mutazioni di successo. le diverse etnie umane idem
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    certamente i dati che hanno sono frammentari, nel loro ambiente ci sono influenze ideologiche, rivalità anche feroci, scorrettezze, forzature ecc.
    ma mi pare che non sia in discussione che le specie ominidi vengano tutte dall'africa. non ci sono evidenze di centri di origine altrove.
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    CITAZIONE (Muddha @ 13/10/2016, 09:04) 
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    Ma per fare un esempio:
    se l'evoluzione esistesse in toto allora sarebbe continua e quindi sarebbe davanti ai nostri occhi ossia ci sarebbero famiglie di animali in transizione fra una specie e l'altra? Peccato che non c'è un solo esempio. o se no portatemelo...
    ...

    la speciazione non la si può pretendere sotto gli occhi. sono occorsi milioni e milioni di anni. ma le mutazioni interspecifiche quelle si che le si osservano e danno tanti problemi per es. coi ceppi microbici resistenti ai farmaci e anche di insetti resistenti agli insetticidi e altro ancora. nell'arco di tempo di mesi e anni possiamo vedere questo.
    per le nuove specie occorre una somma di mutazioni "giuste" (perché in genere le mutazioni sono handicappate rispetto alla forma originaria e non hanno successo) molto grande. che, per gli animali superiori, lenti a riprodursi, richiede molto, molto tempo. molto veloce è moltiplicazione dei microrganismi. non è da escludere che nel loro ambito si formino nuove specie, in poco tempo, considerata la loro grandissima velocità di moltiplicazione.
    quanto al discorso che non c'è traccia delle forme intermedie, specie che occupano la stessa nicchia ecologica sono in competizione e alla fine ne rimane una sola. è successo in europa ai danni del Neanderthal con l'arrivo del sapiens sapiens, stessa cosa in asia, con l'arrivo dello stesso, ai danni dell'erectus.
    a sostegno dell'evoluzione, c'è per es. il fatto che le varie ondate di diverse specie di ominidi che si sono diffuse in eurasia provenivano tutte dall'africa subsahariana. somme di mutazioni e pressioni selettive (che dovevano essere tremende) avvenute in quell'area.
    fosse vera la teoria creazionista, si potrebbe constatare l'origine di forme simili nei punti più disparati del pianeta. ma così non è. a meno di svalutare tutto il lavoro dei paleo antropologi
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    CITAZIONE (Muddha @ 12/10/2016, 08:50) 
    Io sono per altre teorie meno accreditate tali per cui i salti "genetici" sono stai indotti da manipolazione genetica aliena e che poi gli esseri comunque possono ancora evolvere come a dire:
    - facciamo l'uomo
    - ma facciamolo non finito ma che possa evolvere...
    - stessa cosa per il resto...
    Ovviamente prarei personali.
    ...

    anche questa teoria, non da risposte soddisfacenti. e gli alieni, come hanno fatto ad evolvere?
    se scartiamo la teoria evoluzionistica, dobbiamo scartare anche la teoria del big bang. il quelle condizioni di pressione, temperature ecc, non è concepibile che ci fosse vita così come l'intendiamo. quindi, la vita, organica, è sortita dopo il big bang. quando condizioni di pressione, temperatura, ecc, in certi luoghi lo hanno consentito
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    CITAZIONE (Muddha @ 12/10/2016, 08:50) 
    Beh anche io inizio a revisionare la teoria evoluzionista ma non intendo dire che bisogna cestinarla, l'evoluzione probabilisticamente esiste ma non sembra giustificare alcuni salti evolutivi quindi potrebbe essere che ci siano entrambe le teorie:
    - evoluzionista (valente per esseri viventi già esistenti)
    - creazionista (non inteso in senso religioso) ossia che qualcos'altro a creato (come non mi piace questa parola, preferirei dire FATTO...) alcune cose...

    Qui sotto continuo l'elenco iniziato precedentemente:

    #1 - Se la teoria dell'evoluzione fosse vera, dovremmo avere già rinvenuto milioni e milioni di fossili di transizione che avrebbero mostrato i vari gradi di sviluppo da una specie all'altra. E invece non ne sono stati rinvenuti.
    ...

    non ho tempo di leggere tutto adesso, ma per questo punto la fossilizzazione non è una cosa scontata. anzi, è un evento molto raro. su miliardi di ossa, solo una minima parte hanno avuto la fortuna di fossilizzare. occorrono condizioni speciali, per la fossilizzazione, tipo suoli vulcanici e copertura per lungo tempo, per dirne solo due. in tutti gli altri casi, col passare del tempo, si disintegrano
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    CITAZIONE (Meister Eckhart @ 7/10/2016, 23:51) 
    E' un esempio metaforico come ne avrei potuto fare tanti altri con soggetti animati e coscienti.
    Comunque libero di pensarla come vuoi.. non voglio farti cambiare idea, anche perché non ci riuscirei considerando la tua ultima uscita (anche il moscerino si sente più importante dell'umano). Sappi soltanto che la tua è un'idea anti-spirituale.

    Aaah.. che bella la modernità e la democrazia :)

    antispirituale? ma tu che formazione hai per fare simili affermazioni?
    si, evviva la democrazia :woot:
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    il sole che concede? :blink: che ha, volontà cosciente?
    probabilmente anche il moscerino si sente più importante dell'umano. sono solo punti di vista, niente di sostanziale
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    CITAZIONE (Meister Eckhart @ 7/10/2016, 16:28) 
    La natura è gerarchica...

    ma come si fa a dire che la natura è gerarchica? la natura è un grande tritacarne in cui tutto si macina e si rimescola. grandi che mangiano piccoli ma anche piccoli che mangiano grandi. è un sistema che non guarda in faccia a nessuno.
    la nostra mente è gerarchica, semmai
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    basta non considerare inferiori batteri e scimmie. invece di evoluzione, parlare di cambiamenti
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    CITAZIONE (redBerry @ 16/9/2016, 12:29) 
    Se vogliamo risolvere il problema del tempo in questi termini dobbiamo anche considerare che non è solo un problema di tempo nel senso di un prima e un dopo.

    In realtà la questione è più in termini di possibilità.
    E cioè nella possibilità che dalla mente di buddha possa emanare qualcosa di condizionato come l' ego.

    Perché l' ego non può sussistere da solo, ma affonda le sue radici nella coscienza. Però leggendo e ovviamente non riuscendo a comprendere pienamente mi sembra che a un certo punto si dica - nella spiegazione dei 12 anelli - che la coscienza in realtà non ha delle radici ulteriori in qualcosa di superiore o più sottile ancora.

    La coscienza cessa e stop.

    È qui che non riesco a capire: cioè come oltre la coscienza c'è la buddita ma che non è coscienza.

    È necessario approfondire, forse ho letto e capito male.

    mi sembra che ti sei risposto da solo.

    - "emanazione dalla mente di buddha": dalla spiegazione dei 12 anelli, no.

    - "la questione è più in termini di possibilità". penso anch'io. non c'è una mente di buddha per suo conto, come potrebbe essere un dio, ma è una possibilità presente nella nostra mente. che può essere mente buddha o mente ignorante (ego). adesso, non prima o dopo
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    CITAZIONE (redBerry @ 14/9/2016, 22:52) 
    Sono d' accordo su tutto ciò che hai scritto ma il nucleo del problema posto era un altro.

    Nel buddhismo si dice che la natura fondamentale della mente è la chiarezza. Ora ci si domandava come sia possibile che da questa chiarezza fondamentale si passi alla ignoranza di tale chiarezza.

    Allora ho prospettato l' ipotesi che da un tempo senza inizio la nostra mente egoica sia ignara della sua potenziale buddita, ma ciò implica un percorso evolutivo in parte e di conseguenza il samsara non è solo una condizione interiore dal momento che persino nel theravada si afferma che da un certo stadio della pratica in poi c'è chi rinasce ancora al massimo per 7 - 3 - 1 volta e alla fine non torna più. Cioè il samsara implica anche esistenza fisica e non solo sottile.

    Secondo me è possibile accettare il non ritorno definitivo solo se si parte dal presupposto che la buddita sia sempre stato un fattore embrionale o inconscio.

    Altrimenti si affermerebbe che dalla compiutezza stabile della buddita è possibile passare all' instabilità incompiutezza dell' ego per poi ritornare alla stabilità compiutezza, e allora cosa impedisce che un tale ciclo si ripresenti all' infinito?


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    l'incomprensione credo stia nel nostro radicato concetto di tempo vettoriale. pensiamo che ci sia un inizio (nel quale si colloca l'origine, ipotetica, in cui la mente è pura, originaria) che è veramente un inizio. il concetto di mente originaria, nel buddismo non dovrebbe essere qualcosa di fondante, ma un concetto arbitrario, per definire una condizione che non ha tempo. il samsara ha tempo, ciclico, ma è fasullo e in quanto tale non ha valore intrinseco.
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    CITAZIONE (Alessioallaricerca @ 14/9/2016, 16:33) 
    ... Nella Kabbalah, però, c'è una spiegazione del passaggio dallo stato di anima universale (assimilabile all'illuminazione, alla non-dualità) allo stato di esseri viventi in questo mondo (duale)...

    qual è la spiegazione?
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    CITAZIONE (Alessioallaricerca @ 14/9/2016, 13:38) 
    Ok, lasciamo stare il concetto di origine e riformuliamo: perchè esiste il Samsara? --> perchè esiste l'ignoranza. Allora perchè esiste l'ignoranza?

    esiste? chi ha detto che esiste? il samsara non ha esistenza propria. l'ignoranza non ha esistenza propria. non sono realtà oggettive, non hanno sostanza
    CITAZIONE
    Precisando meglio, nella concezione Buddhista esiste un ritorno alla condizione originaria (quindi ricongiungersi alla totalità della realtà) oppure non c'è mai stata una condizione originaria cioè noi poveri esseri siamo sempre esistiti in questa condizione samsarica?

    la condizione originaria è nirvana. la condizione samsarica è un decadimento dovuto all'ignoranza. la conoscenza del dharma dissolve l'ignoranza e riporta alla condizione originaria. non è che c'è da spostarsi fisicamente o mentalmente
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