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Kagyu Dorje.
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Eh vabeh... ma a uno che non ha mai fatto meditazione come gliela spieghi?
Il testo di Italo mi sembra pensato per persone che debbano imparare a meditare. Pignoli... troppo. Cavillo... quadriglia!
...e poi é scritto chiaro alla fine "adattato da...", non é solo un traduzione.. -
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Shankar Kulanath
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KagyuDorje, era per capire chi ha detto cosa... nient'altro. . -
Kagyu Dorje.
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Si, e ci stà la cosa, però il testo é valido per una persona che inizia e questo ci tenevo a sottolinearlo . -
Kunsang Tzomo.
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grazie mille Dorje pizza per la tua precisazione
lungi da me l'idea di voler confondere chicchessia
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dorjepizza.
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Nell'istruzione in sè non c'è niente di male :ma stravolge il significato.
Nel testo di DIlgo Khyentse si parla della pratica fondamentale dello Dzogchen quello di dimorare nello Stato naturale .
Si dà una descrizione molto precisa della base dello Stato naturale e delle sue qualità.
Poi Khyentse Rinpoche consiglia di dimorare in ques'istante presenza il più alungo possibile.
Questa istante presenza è chiara e non ostruita
La meditazione inserita è invece una meditazione di Shamata .
Di base i Semdzin possono essere considerate delle pratiche che fanno ricorso alla Shamata ma è un metodo attraverso il quale il praticante riconosce questa istante presenza.
Il Maestro dà delle indicazioni su come fare ques'esperienaza e con questo tipo di pratiche ne fai esperienza.
Ma la pratica di Shamata in se non è un metodo che conduce alla realizzazione dello stato naturale quanto piuttosto a uno Stato di calma.
Inoltre il testo non parla di come venir introdotto alla natura su cui Khyentse si è sempre mostrato riservato.QUanto piuttosto su come continuare nello Stato naturale.
In questo tipo di contesto la parola meditazione è usata con un accezione diversa da quella usuale.E' il suo opposto .Si dovrebbe infatti parlare di non meditazione e di grande non azione.
Il testo di Khyentse esprime in poche parole il punto di vista dello Dzogchen e un commento a quel testo richiederebbe molte pagine.
Se aggiunge e lo si adatta si rischia di perdere il messaggio di khyentse.
Vostro
Dorje Pizza. -
Kagyu Dorje.
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ah, quindi cambia proprio la "tecnica di meditazione".
Questo é interessante...
Certo che con la parola "meditazione" si intendono davvero troppe cose anche diverse tra loro.... -
Kunsang Tzomo.
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grazie dorjepizza
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Alla fine, secondo me,
è un tentativo per farmi di nuovo
mettere in dubbio di aver capito
cosa sia lo Dzogchen
Va bene, aspetterò un'altra occasione
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Kagyu Dorje.
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...mica solo tu... eheheh
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Shankar Kulanath
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In QUESTO testo che ha scritto dorjepizza se ne parla verso la fine . -
JeSuis.
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CITAZIONE (Kagyu Dorje @ 12/6/2008, 17:28)ah, quindi cambia proprio la "tecnica di meditazione".
Questo é interessante...
Certo che con la parola "meditazione" si intendono davvero troppe cose anche diverse tra loro...
Dozgchen non ha tecnica e non e' tecnica..anche se sulla falsariga del Tantra ha attualmente perso la sua originaria purezza. Molti maestri infatti non insegnano vero Dzogchen.
L'indicazione dello stato naturale non ha nulla a che vedere, per esempio, con le concettualizzazioni del Madhyamaka sulle due verita'.. -
Italo Choni Dorje.
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Cari amici,
ancora una volta: il mio indirizzo e-mail è di pubblico dominio e – se sorgono dubbi di qualsiasi tipo, che posso contribuire a chiarificare – siete benvenuti a farmi un cenno, anziché fare "congetture"...
Nel brano in questione, non ho "aggiunto" e non ho "modificato" nulla.
È la mia traduzione (fatta quattro anni fa) di una nuova traduzione inglese (a mio parere molto migliore di quella circolante in precedenza) di un lungo discorso di Dilgo Khyentse Rinpoche.
In "scelto, adattato e tradotto da Italo Cillo", "adattato" significa semplicemente che ho tradotto solo una piccola parte di un discorso molto più lungo. Non significa che ho "aggiunto" o "modificato".
Per il resto, le osservazioni di Dorje Pizza sono corrette e non corrette al tempo stesso.
Da una parte, shamatha e consapevolezza intrinseca sono due cose moltodiverse.
Dall'altra parte, la consapevolezza intrinseca (per chi ne abbia esperienza) può associarsi a qualsiasi altra pratica di meditazione: sul respiro, sulla creazione dello Yidam, sulla recitazione del mantra e così via. Può associarsi anche a qualsiasi attività "ordinaria"...
In questo testo, sembra che S.S. D.K.R. voglia suggerire che anche la "pura e semplice" meditazione sul respiro può servire da "ancora" o "base di partenza" per sedersi e fare esperienza dello stato naturale.
Ma questa è solo l'opinione personale di uno zuccone senza esperienza (il sottoscritto).
Comunque grazie per le precisazioni,
e un saluto affettuoso a tutti,
Italo Choni Dorje.
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Kagyu Dorje.
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CITAZIONE (Italo Choni Dorje @ 4/7/2008, 09:52)Cari amici,
ancora una volta: il mio indirizzo e-mail è di pubblico dominio e – se sorgono dubbi di qualsiasi tipo, che posso contribuire a chiarificare – siete benvenuti a farmi un cenno, anziché fare "congetture"...
Nel brano in questione, non ho "aggiunto" e non ho "modificato" nulla.
È la mia traduzione (fatta quattro anni fa) di una nuova traduzione inglese (a mio parere molto migliore di quella circolante in precedenza) di un lungo discorso di Dilgo Khyentse Rinpoche.
In "scelto, adattato e tradotto da Italo Cillo", "adattato" significa semplicemente che ho tradotto solo una piccola parte di un discorso molto più lungo. Non significa che ho "aggiunto" o "modificato".
Per il resto, le osservazioni di Dorje Pizza sono corrette e non corrette al tempo stesso.
Da una parte, shamatha e consapevolezza intrinseca sono due cose moltodiverse.
Dall'altra parte, la consapevolezza intrinseca (per chi ne abbia esperienza) può associarsi a qualsiasi altra pratica di meditazione: sul respiro, sulla creazione dello Yidam, sulla recitazione del mantra e così via. Può associarsi anche a qualsiasi attività "ordinaria"...
In questo testo, sembra che S.S. D.K.R. voglia suggerire che anche la "pura e semplice" meditazione sul respiro può servire da "ancora" o "base di partenza" per sedersi e fare esperienza dello stato naturale.
Ma questa è solo l'opinione personale di uno zuccone senza esperienza (il sottoscritto).
Comunque grazie per le precisazioni,
e un saluto affettuoso a tutti,
Italo Choni Dorje.
Ciao Italo, beh... penso sia dovuto darti il Benvenuto, mi fà piacere tu sia passato qui
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Kunsang Tzomo.
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anch'io sono felice di questa visita
ho postato la traduzione di Italo perchè volevo condividere una lettura che mi aveva favorevolmente colpito non volevo assolutamente generare nessun tipo di discussione
alla quale non avrei potuto rispondere visto lamia poca conoscenza del Dharma.
PERDONATEMI.. -
Kagyu Dorje.
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No no... sappi che è tutta colpa tua
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