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.QUOTE (volo libero @ 4/8/2008, 16:09)Un pò di storia di Shinnyo-en.
Metto questo link perchè è spiegato molto bene e risparmio un pò di tempo..
http://www.shinjoito.com/it/exhibition/pdf...lease_it01.pdf-
il link non mi funziona.. O.o´´. -
UNMASK.
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Basta che togli il trattino dal link:
Eccolo_qui. -
Ruins Of Ego.
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Ma cosa avevo postato? Qualcuno se lo ricorda? . -
mondodiamante.
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CITAZIONE (volo libero @ 4/8/2008, 15:28)Shinnyo-enShinnyo-en è un ordine buddista indipendente, che basa i suoi insegnamenti sul Sutra del Grande Nirvana e sulla Scuola Shingon, una delle più antiche scuole buddiste giapponesi. Una delle caratteristiche di Shinnyo-en èquella che permette alle persone laiche di praticare i profondi insegnamenti del Buddhismo nella vita quotidiana. Fondato in Giappone da Shinjo Ito nel 1936...
La scuola Shingon, introdotta in Giappone da Kobo Daishi 13 secoli fa, si trova all'origine di molte correnti, tra antiche e nuove. Tra gli ultimi si ricordera' anche l'Agon-shu. Gli accademici giapponesi tendono ad annoverare queste scuole tra le "nuove religioni". Ciò in quanto "nuove" rispetto alle scuole tradizionali - che in Giappone non mancano - e non nel senso spesso dispregiativo dei polemisti "cattolici".
In ogni caso, il "troncone" dello Shingon tradizionale rimane una importante espressione del Vajrayana con tutta la relativa ricchezza, che merita di essere esplorato meglio.
Peraltro... un buddismo che il laico (cioè chi non è monaco/monaca) non possa praticare nella vita quotidiana sarebbe un buddismo assai strano!
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mondodiamante.
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L'epoca moderna ha inevitabilmente portato cambiamenti nelle scuole del buddismo - cosa di cui non bisogna meravigliarsi vista l'importanza di ricordare l'impermanenza del samsara....
Ho l'idea che le stesse condizioni nel mondo sviluppato (occidente + Giappone) potrebbero abbattere o comunque diminuire in qualche modo le barriere, una volta difficilmente superabili anche per motivi sociali / materiali, tra scelta laica e scelta monastica. Tra l'altro, da tempo, anche nel buddismo tradizionale giapponese, ai monaci è consentito il matrimonio.
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makeda_1.
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Ragazzi scusate, ma vi sembra possibile che succedesse questo?
[**La scuola Shingon (= Mantra*) ha le sue origine nel Buddhismo tantrico dell'India meridionale, passò poi in Cina e fu introdotta in Giappone dal monaco Kukai].
Gli insegnamenti dello Shingon consistevano nello spingere il corpo fino ai limiti della resistenza, tramite una disciplina di austerità e meditazione. I seguaci di Kukai cominciavano a nutrirsi di noci e bacche e, dopo quasi tre anni, passavano a cibarsi solo della cortecce e delle radici di alcuni pini. Dopo cinque anni e mezzo, ormai ridotti a scheletri ambulanti, i monaci smettevano pressoché di muoversi e passavano la giornata a meditare. Quando erano prossimi alla morte, bevevano un infuso di una pianta, chiamata Urishi, che li faceva sudare, vomitare ed urinare in modo da eliminare tutti i liquidi. Una volta terminata questa fase, i monaci si avvelenavano con l'arsenico.]
da www.chiamareiki.it/buddismo.htm
Chiedo lumi a chi conosce lo Shingon. -
Kagyu Dorje.
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Ci sono le "Mummie Giapponesi", ma solo alcuni monaci sceglievano questa strada, ho visto documentari molto dettagliati su questo.
Sinceramente mi é sempre sfuggito il lato di "Dharma" di questa pratica particolare che porta all'automummificazione del corpo che come ultimo atto ha un suicidio rituale attuato bevendo dell'acqua di una fonte sacra che é in realtà risultata ricca di cianuro.
I Nippo sono un po' strani d'altronde, questo si sà
http://www.sonic.net/~anomaly/japan/dbuddha.htm. -
axcutul.
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Le pratiche di resistenza fisica sono sempre state in voga in Giappone...
Credo che sia dovuto all'influsso dello shintoismo (a sua volta profondamente influenzato dal taoismo), che sostiene che per riuscire ad assorbire al meglio l'energia dell'universo, bisogna purificare, "raffinare" il proprio corpo
Ad esempio mi vengono in mente gli yamabushi (monaci-guerrieri-eremiti), seguaci dello shugendo, che seguono diverse pratiche di resistenza fisica: camminare sulla paglia ardente, respirare i fumi del peperoncino in una stanza chiusa, resistere sotto le cascate gelide d'inverno ( https://www.youtube.com/watch?v=9HUGdul_OKc&feature=related ) ecc...
Ma anche ai giorni d'oggi, e tra la gente comune sono seguite, non so se vi ricordate il programma "mai dire banzai!". -
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Shankar Kulanath
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CITAZIONERagazzi non conosco il motivo di queste pratiche che portano all'automummificazione
Il motivo sono le afflizioni mentali, specialmente l'ignoranza.. -
axcutul.
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CITAZIONE (volo libero @ 22/11/2008, 00:43)Ragazzi non conosco il motivo di queste pratiche che portano all'automummificazione ma sò che si fanno pratiche molto severe nel Buddhismo Shingon il cui scopo non è provare la resistenza fisica ma trascendere il dolore o la fatica fisica,dominare la mente.
Durante queste pratiche si recitano mantra per purificare le profanazioni di bocca corpo e mente e il tutto è inserito all'interno di un percorso iniziatico.
axcutul
non credo che maidirebanzai abbia a che fare con questo tipo di pratiche....stai travisando un pò le cose.
ovviamente mai dire banzai, non ha nulla a che vedere con le pratiche di "resistenza fisica" nel buddhismo giapponese (di cui hai spiegato bene lo scopo)
Ma volevo evidenziare, il fatto che le prove di resistenza fisica fanno parte della cultura giapponese.... -
susano o.
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Vi posto un estratto di un articolo molto interessante sullo shugendo..in inglese..
Self-mummification was practiced from the 11th century up to the early 20th century among monks in Northern Japan; some claim that the foundations of the practice can be traced back to the esoteric belief system of sokushin jōbutsu (attainment of Buddha-hood in this body) developed by Kūkai in the 9th century. However, it should best be regarded as an extreme form of Shugendō practice. Sokushinbutsu was not regarded as suicide by its practitioners, but rather as a slow process of divorcing oneself from the material world in order to attain Buddha-hood.
é evidente quindi che era una pratica estrema e non era considerata affatto un suicidio
e riguardo le modalità:
The first step to this was to burn away all his body fat through a special diet and ascetic practice, and in the final phase, he would be entombed alive in a stone room just big enough for him to sit lotus style in for thousand days. As long as the man could ring a bell each day a tube remained in place to supply air; but when the bell finally stopped, the tube was removed and the tomb was opened. If the preservation was perfect (i.e., the monk was still sitting in his lotus position) his body was removed from the tomb, and put on display. Those who failed to preserve themselves were sealed into their tombs.
ed ecco una foto di una di queste famose mummie,il monaco Arisada Hoin
Spero che queste informazioni possano esservi utili
(se la foto dovesse urtare la sensibilità di qualcuno la leverò subito o comunque lo faranno i moderatori)
foto che puo´ urtare attenzione!!SPOILER (click to view)
Edited by YogaChakra - 22/11/2008, 19:41. -
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per me puoi anche lasciarla... ma in caso ti basta metterla in spoiler . -
Kagyu Dorje.
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E' sempre meglio di Bruno Vespa, meglio conservata di Andreotti... con quello che siamo abituati a vedere mo questo credo proprio sia più che accettabile . -
susano o.
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Ahahahahah hai ragione kagyu! !
grazie per averla messa come spoiler non c'avevo pensato>_<
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mondodiamante.
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Pare che la pratica detta automummificazione non faccia parte della corrente principale del buddismo esoterico, ricollegandosi in modo collaterale attraverso lo Shugendo. Quest'ultimo com'è noto, è l'espressione giapponese della tendenza predilige una via che per convenienza si potrebbe definire "ascetica" in qualche modo analoga a quella dei saddhu dell'India. Un'altra pratica ascetica, quella di meditare sotto una cascata d'acqua fredda, è anche diffusa nello Shinto. Se partiamo dal presupposto che "la forma è uguale al vuoto e il vuoto è uguale alla forma (Sutra del Cuore), forse c'è una certa "logica"....
D'altra parte, le regole previste per i laici shingon (i 10 precetti) non propongono discipline corporee "stremanti"; e nemmeno le numerose regole previste per i monaci. Ad es. alzarsi per la meditazione notturna e non mangiare dopo mezzogiorno ecc. sono tutto sommato punti di arrivo abbastanza "fattibili".....