Buddismo e dipendenze

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. warmbeer
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (tatihou @ 3/7/2009, 14:16)
    [...] Vorrei sentirmi libera, ma sono ben lontana dal riuscirci.
    Ecco, questa la mia esperienza.

    Ma forse non è giusto pretendere di essere completamente liberi. Siamo quello che siamo che siamo diventati col cammino che abbiamo percorso.
    Pensa che sfortuna se non ci fosse una tatihou esattamente come tu sei ora, con i tuoi dubbi, le tue manie, la tua forza, con te stessa, in fondo.
    Se rifletti bene il mondo ti merita esattamente così come sei, nè più nè meno.

    se mi ricordo, penso sia da una canzone di Peter Gabriel ... "io possiedo le mie sensazioni, perchè loro non possiedano me", ma liberarsi dalle dipendenze è possibile solo per poche persone. Credo che nessuna persona in fondo sia libera( in questa vita forse i "pienamente risvegliati"?)

    Un passo alla volta, tati ... un passo per volta.






     
    .
  2. pabletto76
     
    .

    User deleted


    warm si un passo alla volta. ma secondo me abbiamo il diritto di essere liberi e io mi ci impegno, col Buddhismo e non solo! ;)

    ciau a tutti, buona giornata! :)
     
    .
  3. wakatanka3
     
    .

    User deleted


    la vera dipendenza,è aver paura delle dipendenze!Parlo per esperienza personale.....ho usato,e abusato,di tutte le sostanze che danno dipendenza,e quello che posso dire,è che anche nel pieno del vortice delle illusioni,il budda che è dentro di noi ci parla.....sii quella voce e ogni dipendenza svanisce!

    accettare quello che si è....morire,nascere dipendere,sono solo parole....abbandonare ogni discriminazione,è liberarsi!!!!
     
    .
  4. warmbeer
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    anche nel pieno del vortice delle illusioni,il budda che è dentro di noi ci parla.....sii quella voce e ogni dipendenza svanisce!

    Se ho capito male chiedo scusa. Non voglio innescare una serie di "flame" inutili.
    Non vorrei passasse il fatto che usare e abusare di "certe sostanze" sia un bene. Invece è da evitare, così com'è indicato nei precetti.
    Detta cosi', a una lettura superficiale, potrebbe sembrare che tu accetti l'uso di sostanze psicotrope, come credo non sia, vero?
    Inoltre la dipendenza da droghe è pericolosissima per la salute (almeno del corpo, passamela), fatto incontestabile.

    C'è già stato un topic inerente https://buddhismoitalia.forumcommunity.net/?t=17379191

    E' una ripetizione (compare anche nella discussione sopra indicata) , ma riporto ugualmente un riferimento a riguardo, di una fonte spero affidabile, come spero che l'autore sia di tutto rispetto.
    CITAZIONE
    "L'obiezione di base alle bevande alcoliche e alle droghe sta nel fatto che, sia pure temporaneamente, distorcono la visione mentale; in tal caso non è possibile conservare quella vigilanza e quella presenza mentale nella quale i buddisti dovrebbero esercitarsi continuamente. Forse il miglior esempio di questa distorsione, anche se molto leggera, può esser tratto dall'esperienza degli automobilisti responsabili, che sono di regola renitenti ad assumere bevande alcoliche quando guidano o sanno di dover guidare. Ma in considerazione di certe diffuse incomprensioni, è necessario affermare con chiarezza che l'uso di droghe allo scopo di raggiungere stati meditativi più elevati o presunti tali è altamente pericoloso ed è un'infrazione al quinto precetto."
    Hammalawa Saddhatissa

    Anche questo compare nella discussione indicata

    CITAZIONE
    Il Quinto Addestramento alla Consapevolezza - T.N.Hanh

    Consapevole della sofferenza causata dal consumo disattento, mi impegno a coltivare una buona salute fisica e mentale per me stesso/a, la mia famiglia e la società, praticando la consapevolezza nel mangiare, nel bere e nei consumi in genere. Mi impegno a ingerire soltanto sostanze che proteggano la pace, il benessere e la gioia nel mio corpo, nella mia coscienza e nel corpo e nella coscienza collettivi della mia famiglia e della società. Sono determinato/a a non consumare alcol o altri intossicanti e a non fruire di sostanze o stimoli che contengano tossine, compresi certi programmi televisivi, riviste, libri, film e conversazioni. Sono consapevole che danneggiare il mio corpo e la mia coscienza con questi veleni significa tradire i miei antenati, i miei genitori, la mia società e le generazioni future. Farò il possibile per trasformare la violenza, la paura, la rabbia e la confusione in me stesso/a e nella società praticando una dieta per me stesso/a e per la società. Comprendo che una dieta appropriata è fondamentale per la trasformazione di me stesso/a e della società.

    :peace*:

    Edited by warmbeer - 7/9/2009, 06:45
     
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Member
    Posts
    1,391

    Status
    Offline
    CITAZIONE
    ma liberarsi dalle dipendenze è possibile solo per poche persone. Credo che nessuna persona in fondo sia libera( in questa vita forse i "pienamente risvegliati"?)

    Uno degli obiettivi del buddhista (o perlomeno nel senso tradizionale) è per l' appunto liberarsi dalle idee di avversione, neutralità e attaccamento alle cose. E quindi anche dalle dipendenze, che sono la forma più palese di attaccamento a qualcosa o qualcuno.

    Il guaio è appunto che ci sono forme di dipendenza evidenti e riconoscibili (alcol, droghe, fumo, anche sesso a voler essere completi), altre sono più sottili e difficili da estirpare (famiglia, affetti, schemi concettuali e culturali, idea di un Sè assoluta)

    I pienamente risvegliati ovviamente hanno reciso ogni forma di dipendenza verso qualsiasi cosa, avendo purificato anche i veleni mentali più sottili, ma sono convinto che un praticante esperto si sia già liberato dalle dipendenze più grossolane.

    Poi se approfondiamo certi rituali e certe tradizioni, entriamo in un campo minato :lol:

    CITAZIONE
    Ma in considerazione di certe diffuse incomprensioni, è necessario affermare con chiarezza che l'uso di droghe allo scopo di raggiungere stati meditativi più elevati o presunti tali è altamente pericoloso ed è un'infrazione al quinto precetto.

    Passo da ricordare a vita, specie se ci si rapporta con correnti di tipo new-age
     
    .
  6. wakatanka3
     
    .

    User deleted


    non contesto assolutamente quello che scrivete,anzi mi associo con il dire che ogni forma di dipendenza è sbagliata,specialmente quelle derivanti da sostanze che intossicano la coscienza oltre il corpo....vedi droghe ecc.ecc.ma quello che vorrei sottolineare,è che anche la dipendenza al risveglio,al buddismo, all'illuminazione alla meditazione,offusca la mente.Ed in questo modo non si sarà mai liberi,e risvegliati,termine che non comporta per forza la salute.Lo sottolineo perchè mi sembra spesso ci si avvicini al buddismo,in modo un pò troppo salutistico...il buddhismo non è un veicolo alla ricerca della salute,dello stare bene...ma è riconoscere l'essenza di ciò che è!
     
    .
  7. warmbeer
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (wakatanka3 @ 7/9/2009, 15:21)
    Ed in questo modo non si sarà mai liberi,e risvegliati,termine che non comporta per forza la salute.Lo sottolineo perchè mi sembra spesso ci si avvicini al buddismo,in modo un pò troppo salutistico...il buddhismo non è un veicolo alla ricerca della salute,dello stare bene...ma è riconoscere l'essenza di ciò che è!

    Scusa la mia ottusaggine ma fatico a seguirti... mi sembrano ragionamenti poco lineari.
    Per te una vita ha termine mai "in perfetta salute"?
    "ricerca dello stare bene" ... mah ... neanche farsi del male per cercare il risveglio porta a un costrutto. Se non sbaglio, ma sicuramente non sono cosi' competente, anche Buddha ha abbandonato la via della mortificazione per scegliere la via di mezzo, ed è vissuto parecchio... e poi c'è il quinto precetto. Il rispetto del proprio corpo porta sicuramente a benefici anche nella pratica.
    Boh ... perdonami ma non mi paiono riflessioni valide... ma non faccio testo, è una mia opinione personale.
     
    .
  8. Jaylyn
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (wakatanka3 @ 7/9/2009, 15:21)
    non contesto assolutamente quello che scrivete,anzi mi associo con il dire che ogni forma di dipendenza è sbagliata,specialmente quelle derivanti da sostanze che intossicano la coscienza oltre il corpo....vedi droghe ecc.ecc.ma quello che vorrei sottolineare,è che anche la dipendenza al risveglio,al buddismo, all'illuminazione alla meditazione,offusca la mente.Ed in questo modo non si sarà mai liberi,e risvegliati,termine che non comporta per forza la salute.Lo sottolineo perchè mi sembra spesso ci si avvicini al buddismo,in modo un pò troppo salutistico...il buddhismo non è un veicolo alla ricerca della salute,dello stare bene...ma è riconoscere l'essenza di ciò che è!

    Le tue obiezioni possono essere valide se ti rivolgi a persone che abbiano appena conosciuto il Buddhismo, così, in linea generale.
    Qualunque praticante di qualunque tradizione si trova in tempi molto brevi a dover prima di tutto fare profonda conoscenza di se stesso, il che rende impossibile considerare il Dharma come una specie di Beauty Farm.
    Spesso accade, al contrario, che coloro i quali hanno difficoltà a rapportarsi con la verità del proprio essere, si allontanino dal Dharma o finiscano per spostarsi da una corrente all'altra, imputando ai Maestri o agli insegnamenti il loro disagio.
    Uno dei simboli classici dello Dzogchen, ad esempio, è uno specchio, il che parla da sè.
    Non si può dipendere dall'illuminazione, dal risveglio o dalla buddhità in quanto tali perchè non si può dipendere da qualcosa che non si conosce se non inteso come concetto e dipendere da concetti è quanto tutti facciamo: anche dire di non dipendere da nulla non è che un concetto.
    Una volta raggiunto veramente il risveglio non c'è pericolo di dipenderne dal momento che l'illuminazione è uno stato in cui i concetti sono tutti autoliberati.
    Alla fine, sei sicuro che affermare "molto" invece che "poco" sia sostanzialmente diverso?
    Io credo che ognuno abbia semplicemente la sua propria e personale esperienza.
    Sarva Mangalam, Jay
     
    .
  9.  
    .
    Avatar

    Shankar Kulanath

    Group
    Administrator
    Posts
    15,944
    Location
    Kailash - Famiglia di Shiva e Shakti

    Status
    Anonymous
    CITAZIONE
    anche dire di non dipendere da nulla non è che un concetto.

    Parole sante, santissime....
     
    .
  10. wakatanka3
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Jaylyn @ 7/9/2009, 16:42)
    CITAZIONE (wakatanka3 @ 7/9/2009, 15:21)
    non contesto assolutamente quello che scrivete,anzi mi associo con il dire che ogni forma di dipendenza è sbagliata,specialmente quelle derivanti da sostanze che intossicano la coscienza oltre il corpo....vedi droghe ecc.ecc.ma quello che vorrei sottolineare,è che anche la dipendenza al risveglio,al buddismo, all'illuminazione alla meditazione,offusca la mente.Ed in questo modo non si sarà mai liberi,e risvegliati,termine che non comporta per forza la salute.Lo sottolineo perchè mi sembra spesso ci si avvicini al buddismo,in modo un pò troppo salutistico...il buddhismo non è un veicolo alla ricerca della salute,dello stare bene...ma è riconoscere l'essenza di ciò che è!

    Le tue obiezioni possono essere valide se ti rivolgi a persone che abbiano appena conosciuto il Buddhismo, così, in linea generale.
    Qualunque praticante di qualunque tradizione si trova in tempi molto brevi a dover prima di tutto fare profonda conoscenza di se stesso, il che rende impossibile considerare il Dharma come una specie di Beauty Farm.
    Spesso accade, al contrario, che coloro i quali hanno difficoltà a rapportarsi con la verità del proprio essere, si allontanino dal Dharma o finiscano per spostarsi da una corrente all'altra, imputando ai Maestri o agli insegnamenti il loro disagio.
    Uno dei simboli classici dello Dzogchen, ad esempio, è uno specchio, il che parla da sè.
    Non si può dipendere dall'illuminazione, dal risveglio o dalla buddhità in quanto tali perchè non si può dipendere da qualcosa che non si conosce se non inteso come concetto e dipendere da concetti è quanto tutti facciamo: anche dire di non dipendere da nulla non è che un concetto.
    Una volta raggiunto veramente il risveglio non c'è pericolo di dipenderne dal momento che l'illuminazione è uno stato in cui i concetti sono tutti autoliberati.
    Alla fine, sei sicuro che affermare "molto" invece che "poco" sia sostanzialmente diverso?
    Io credo che ognuno abbia semplicemente la sua propria e personale esperienza.
    Sarva Mangalam, Jay

    Il problema è proprio li"cercare di raggiungere veramente il risveglio"è questo cercare continuamente che in realtà ci allontana,da quello che siamo.....e quello che siamo è giusto cosi,non c'è nulla da cercare,da correggere....ecc.ecc.
     
    .
  11.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Member
    Posts
    1,391

    Status
    Offline
    Ho spostato tutti i messaggi relativi alla discussione sulla natura della mente e sul testo di Tilopa in questa discusione : https://buddhismoitalia.forumcommunity.net/?t=31616479

    Continuate lì a discutere su questo, qui discuteremo sulle dipendenze ;)


     
    .
  12.  
    .
    Avatar

    In cerca del mio posto nel mondo...

    Group
    LATINOS
    Posts
    97
    Location
    Italia

    Status
    Offline
    CITAZIONE (tatihou @ 25/6/2009, 16:37) 
    Una curiosità, come vi ponete rispetto alle varie forme di dipendenza, in quanto Buddhisti?
    C'è qualcosa (tabacco, alcool, cibo, lavoro) che vi crea dipendenza o ve ne creava in passato?
    Come ci lavorate o ci avete lavorato?

    Ho "riesumato" questa vecchia discussione perché l'argomento mi interessa, spero di non aver fatto male...

    Credo che chiunque, chi più e chi meno, si porti dietro le proprie ferite, i propri errori, che magari sono frutto di scelte sbagliate del passato.

    Ma per staccarsi dalle proprie dipendenze (per qualcuno potrebbero le sigarette, per qualcun'altro lo smartphone, per altri la pornografia e per altri ancora l'alcol o il gioco d'azzardo) cosa occorre fare veramente? Occorre senza dubbio la volontà di staccarsi da certe abitudini dannose, ma ritenete che la meditazione e lo studio siano sufficienti per la risoluzione di certi problemi? O forse occorre fare qualche passaggio in più?

    Grazie a chi vorrà rispondermi.
     
    .
  13. swami chandraramabubu sfigananda
     
    .

    User deleted


    QUOTE (josepho @ 5/9/2019, 02:13 PM) 
    Ma per staccarsi dalle proprie dipendenze (per qualcuno potrebbero le sigarette, per qualcun'altro lo smartphone, per altri la pornografia e per altri ancora l'alcol o il gioco d'azzardo) cosa occorre fare veramente? Occorre senza dubbio la volontà di staccarsi da certe abitudini dannose, ma ritenete che la meditazione e lo studio siano sufficienti per la risoluzione di certi problemi? O forse occorre fare qualche passaggio in più?

    Grazie a chi vorrà rispondermi.

    A mio parere occorre distinguere (con una piccola zona grigia). Se è per la vita presente si tratta di coazioni così potenti che è molto difficile che il Dharma possa essere di qualche aiuto. Nemmeno la psichiatria che lavora a stretto contatto con il supporto fisico del continuum mentale riesce a fare granché. Quindi è un lavoro che secondo me prescinde dal Dharma, che può, sì, aiutare ma la mia impressione è che se questi problemi si vincono li si sarebbe vinti anche senza Dharma.

    Se invece uno pensa alle vite future, secondo il manuale delle giovani marmotte si può sempre fare un certo tipo di lavoro grazie al quale si può sperare che nelle vite successive il problema non si ripresenti. Chiaramente è questione di scuola: è un tipo di approccio che riguarda i Theravada e i tibetofili; altre scuole buddhiste minimizzano o eliminano la dottrina del karma quindi non so se e quali rimedi propongano ammesso che insegnino la dottrina della rinascita.
     
    .
  14.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    559
    Location
    Lodi

    Status
    Offline
    Fumare la pipa è una dipendenza, anche un po' di erotismo. Non bisogna farne un dramma, il distacco serve per non reincarnarsi, ma significa alla fine dissoluzione.
     
    .
  15.  
    .
    Avatar

    In cerca del mio posto nel mondo...

    Group
    LATINOS
    Posts
    97
    Location
    Italia

    Status
    Offline
    Questo è un tipo di tema non facile da affrontare, me ne rendo conto: "cercare di raggiungere veramente il risveglio", come scriveva qualcuno 10 anni fa, non è certo una passeggiata o qualcosa che si raggiunge in poco tempo. Credo che sia il più difficile e duro cammino che esista, perché è complicato lottare contro un nemico che non dà mai tregua, che conosce nel profondo e che fornisce sempre ragioni per mollare tutto. Ovvero noi stessi.

    Sono d'accordo sul fatto che i cammini spirituali non possano risolvere ogni cosa, ma dovrebbero fornire una motivazione in più per lottare, per non arrendersi alle difficoltà della vita e aiutare ad essere "virtuosi", per quanto possibile. È chiaro che un conto è l'ideale, un altro il concreto... Ma è necessario provarci.

    Sto dicendo qualche stupidaggine? 🤔
     
    .
36 replies since 25/6/2009, 15:37   2994 views
  Share  
.