complessità della questione femminile nel buddismo

argomento molto importante (per me)

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  1. Il folle dello Zen
     
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    CITAZIONE (DavideSar @ 8/8/2010, 11:43)
    CITAZIONE
    Non ho contro-risposte che possano soddisfarti dato i contenuti delle risposte, nelle quali hai tirato delle conclusioni abbastanza prevedibili secondo il punto di vista Thera.

    è il punto di vista thera, senza pretesa che questa sia l'unica verità assoluta. solo un punto di vista.
    pensare che tramite il rituale si possa raggiungere il risveglio è silabbataparamasa, uno dei 3 elementi negativi che vengono eliminati nelmoneto in cui si entra nella corrente del risveglio, lo stato arya, il sotapatti.
    il punto è che le scuole che propongono tali pratiche come i rituali di guarigione fisica o di lunga vita dicono chiaramente che sono pratiche 'mondane' legate ai 4 tipi di attività, e che da sole non possono portare al risveglio.

    CITAZIONE
    Non so di che scuola Mahayana parli, quando contesti "che la pratica è inutile e che bisogna mettersi nelle mani di qualche entità sovrannaturale", forse parli del Buddismo tibetano,

    non mi riferivo al vajrayana ( Milarepa ed altri hanno parlato chiaro in merito), ma alle scuole devozionali come L'amidismo, che sostengono che in questa era degenerata la pratica meditativa non sia efficace, ma bisogna affidarsi al Buddha Amithaba recitandone il nome ed al nichirenismo dove la figura di Amida viene sostituita dalla pratica del Daimoku.
    entrambe considerano la pratica meditativa insufficiente ed inadatta per quest'epoca degenerata.molto diverso dal buddhismo classico, sia theravada che mahayana.

    CITAZIONE
    Per quanto riguarda invece i minestroni dottrinali, mi compiaccio di trovare cose giuste e buone ovunque vi siano, non penso che una sola dottrina detenga l'assoluta verità, ma che questa sia dinamica, in espansione e ovunque la mia mente mi conceda di vederne le tracce!

    siamo d'accordo, ogni scuola di pensiero contiene cose giuste e condivisibili, ma il minestrone di cui parlavo è un altra cosa.
    Nessuna dottrina penso dire di detenere la conoscenza assoluta, men che meno la scuola Theravada..
    ma la realtà assoluta non è dinamica, almeno per il buddhismo, in quanto non prodotta e non condizionata (asankhata) e quindi non soggetta al cambiamento. :B):
    :D

    "ma la realtà assoluta non è dinamica, almeno per il buddhismo, in quanto non prodotta e non condizionata (asankhata) e quindi non soggetta al cambiamento."
    Sono d'accordo su questo, a cambiare e ad essere dinamico è il nostro punto di vista a suo riguardo, ma visto che siamo da questa parte è l'unica cosa che possiamo fare, e cioè avvicinare il più possibile il nostro punto di vista alla Realtà Ultima, e questo penso che questo sia possibile farlo con la meditazione.
    Sì, abbiamo svisato un po' dall'argomento principale sulla "complessità della questione femminile nel buddismo".
    Ribadisco la mia posizione, discriminare tra femminile e maschile l'essere umano è fuorviante!
    A mio vedere è Uno, sia che si manifesti al femminile sia che si manifesti al maschile!
     
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78 replies since 3/2/2010, 10:46   9743 views
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