complessità della questione femminile nel buddismo

argomento molto importante (per me)

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  1. Il folle dello Zen
     
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    CITAZIONE (DavideSar @ 8/8/2010, 15:13)
    CITAZIONE
    Ribadisco la mia posizione, discriminare tra femminile e maschile l'essere umano è fuorviante!

    questo si!!!
    discernere è un altra cosa....
    perché uomini e donne sono differenti dal punto di vista emotivo, biologico e sociale, quindi il dhamma deve essere 'tagliato' in accordo con le caratteristiche del praticante, non si può pretendere una sorta di 'taglia unica' per tutti.
    La differenza è una componente naturale dell'essere umano, non la si può negare, pena la distruzione stessa del genere umano. uomo e donna sono complementari proprio perché differenti.
    La posizione del Buddha era di non discriminare le donne, ( asserì la possibilità per le donne di risvegliarsi esattamente come gli uomini),
    ma di discernere le differenze che certamente esistono tra uomini e donne.
    i due codici monastici sono diversi proprio per questa ragione.
    Anche Ajahn Sumedho si è accorto della differenza tra l'educare un monaco-novizio ed una monaca-novizia, la reazione al training era diversa, come individui diversi possono reagire in maniera diversa ad una stessa terapia medica.
    Per questo è importante che si formino insegnanti donne, monache e laiche, perché gli uomini rimangono sempre uomini e le donne donne...e non sempre è facile capire l'altro nel profondo.

    Ok, è vero, ma è vero se si parla dei livelli iniziali della formazione.
    Oltre un certo punto, quando ci si rende conto che ciò che si è veramente non è né uomo né donna, non ha più valore il sesso di appartenenza.
     
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78 replies since 3/2/2010, 10:46   9744 views
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