CITAZIONE
Ribadisco la mia posizione, discriminare tra femminile e maschile l'essere umano è fuorviante!
questo si!!!
discernere è un altra cosa....
perché uomini e donne sono differenti dal punto di vista emotivo, biologico e sociale, quindi il dhamma deve essere 'tagliato' in accordo con le caratteristiche del praticante, non si può pretendere una sorta di 'taglia unica' per tutti.
La differenza è una componente naturale dell'essere umano, non la si può negare, pena la distruzione stessa del genere umano. uomo e donna sono complementari proprio perché differenti.
La posizione del Buddha era di non discriminare le donne, ( asserì la possibilità per le donne di risvegliarsi esattamente come gli uomini),
ma di discernere le differenze che certamente esistono tra uomini e donne.
i due codici monastici sono diversi proprio per questa ragione.
Anche Ajahn Sumedho si è accorto della differenza tra l'educare un monaco-novizio ed una monaca-novizia, la reazione al training era diversa, come individui diversi possono reagire in maniera diversa ad una stessa terapia medica.
Per questo è importante che si formino insegnanti donne, monache e laiche, perché gli uomini rimangono sempre uomini e le donne donne...e non sempre è facile capire l'altro nel profondo.