TUTTO E' CREATO DALLA MENTE

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  1. hevajra
     
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    Non e' un po limitante parlare di Tantra in questi termini?
    Cioe' di quale Tantra stai parlando?
    Non sarebbe meglio parlare del reticolo dell'illusione, di Mayajala?
    Oltretutto il Tantra Kashmiro è sostanzialmente identico al Tantra Buddista, si tratta di insegnamento non-duale, poi a scendere troviamo i diversi punti di vista sino a quelli dualistici all'interno del medesimo sistema.....perchè gli individui non hanno tutti le medesime capacità.

    Edited by hevajra - 31/3/2011, 19:02
     
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  2. dorjepizza
     
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    CITAZIONE (hevajra @ 31/3/2011, 18:50) 
    Non e' un po limitante parlare di Tantra in questi termini?
    Cioe' di quale Tantra stai parlando?

    Occupandomi della visione Karmika direi che si l'argomentazione è circoscritta e limitata.
     
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  3. hevajra
     
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    CITAZIONE (dorjepizza @ 31/3/2011, 19:01) 
    CITAZIONE (hevajra @ 31/3/2011, 18:50) 
    Non e' un po limitante parlare di Tantra in questi termini?
    Cioe' di quale Tantra stai parlando?

    Occupandomi della visione Karmika direi che si l'argomentazione è circoscritta e limitata.

    Ho aggiunto qualcosa.
    Il problema è che, se lo presenti cosi, sembra che nel Tantra ci sia la credenza nel Karma come per il Cittamatra ed è vero per i veicoli inferiori ma non per il punto di vista ultimo.
    Si tratta di un percorso propedeutico perchè l'essere umano può aver bisogno di aggrapparsi a credenze (meditazioni con oggetto) che come ben sai divengono sempre piu' sottili (vedi lta ba dell'Anuyoga). Tantra è si via graduale ma è anche Via diretta. Lo è anche in Kashmir dove Sambavopaya e Saktopaya sono senza oggetto, gli Yoga su nadi, prana e bindu sono Anavopaya, la via piu' bassa....non per questo non praticata ma sempre con "il punto di vista" ben chiaro nel cuore.
    Cosi mi ha insegnato Chogyal Namkhai Norbu Rinpoce, davvero un grande Maestro del Tantra....ho parlato dello shivasimo del Kashmir ma potrei parlare di Maha-Anuyoga nel medesimo modo...iniziando proprio da Mayajala, cioè dal Guhyagarbha , anche il mio precedente Maestro mi ha istruito nel medesimo modo, ed era Kagyupa.
     
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  4. dorjepizza
     
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    Nei Tantra si usano parole simili al CIttamatra ma con significati diversi.
    Nei Sutra si dice che tutte le visioni karmika eosno create dalla mente .Nei Tantra non si dice che sono create dalla mente ma sono manifestazione della mente
    Lo specchio è un ottimo esempio .Nello specchio si possono manifestare infiniti riflessi buoni o cattivi ma non sono creati dallo specchio ,Non ci sono riflessi se un oggetto non è posto davanti allo specchio.
    L'oggetto è un ottimo esempio per il karma .Se non ci fosse questo oggetto non ci sarebbero i riflessi anche se lo specchio possiede la potenzialità di riflettere senza un oggetto che funge da causa secondaria non ci possono essere riflessi.QUindi c'è bisogno dello specchio e dell'oggetto affinchè ci sia il riflesso .E anche la mente funziona così.Anche nella mente tutto si manifesta così ed è Il Karma funge da cause per i riflessi .nella nostra mente.
    Karma è una traccia un impronta prodotta dalle azioni compiute intenzionalmente.Questa traccia è legata alla nostra energia e questa energia viene diretta da queste tracce .
    La visione Karmika è irreale come il riflesso di uno specchio ma il nostro errore è credere che sia reale ed è questo che ci incatena al Samsara .
     
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  5. Fulgur
     
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    CITAZIONE (dorjepizza @ 1/4/2011, 00:09) 
    Nei Tantra si usano parole simili al CIttamatra ma con significati diversi.
    Nei Sutra si dice che tutte le visioni karmika eosno create dalla mente .Nei Tantra non si dice che sono create dalla mente ma sono manifestazione della mente
    Lo specchio è un ottimo esempio .Nello specchio si possono manifestare infiniti riflessi buoni o cattivi ma non sono creati dallo specchio ,Non ci sono riflessi se un oggetto non è posto davanti allo specchio.
    L'oggetto è un ottimo esempio per il karma .Se non ci fosse questo oggetto non ci sarebbero i riflessi anche se lo specchio possiede la potenzialità di riflettere senza un oggetto che funge da causa secondaria non ci possono essere riflessi.QUindi c'è bisogno dello specchio e dell'oggetto affinchè ci sia il riflesso .E anche la mente funziona così.Anche nella mente tutto si manifesta così ed è Il Karma funge da cause per i riflessi .nella nostra mente.
    Karma è una traccia un impronta prodotta dalle azioni compiute intenzionalmente.Questa traccia è legata alla nostra energia e questa energia viene diretta da queste tracce .
    La visione Karmika è irreale come il riflesso di uno specchio ma il nostro errore è credere che sia reale ed è questo che ci incatena al Samsara .

    Scusa se chiedo, ma di fatto il Tantra comprenderebbe l'esistenza relativa di una realtà esterna, in forma pura, che la mente oscurata percepirebbe invece in forma dualistica ed impura in base al suo karma? Chiedo perchè il Dalai Lama mi sembra si sia più volte espresso sul tema della natura dei fenomeni sposando un punto di vista Madhyamika, e da quello che mi è sembrato di capire questo riflette il punto di vista sposato dal Buddhismo tibetano, che si è poi diviso sul piano filosofico sulla possibilità o meno della definizione della natura della Mente non-duale. Questa, ad un livello minimo (e sicuramente anche scorretto nell'esposizione :lol:) ,dovrebbe essere da quello che mi pare di aver capito la differenza tra la corrente Prasangika e la corrente Shentong, accusata dagli esponenti della prima di eternalismo.

    Edited by Fulgur - 1/4/2011, 01:16
     
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  6. dorje e gabbana
     
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    CITAZIONE
    Karma è una traccia un impronta prodotta dalle azioni compiute intenzionalmente.Questa traccia è legata alla nostra energia e questa energia viene diretta da queste tracce .
    La visione Karmika è irreale come il riflesso di uno specchio ma il nostro errore è credere che sia reale ed è questo che ci incatena al Samsara .

    Non è solo cosi. Il discorso è ben piu complesso.
    Quindi vorrei per un attimo estendere il discorso della visione karmica e del karma nella sua eziologia strutturale, senza aprire un nuovo thread dedicato, potendo citare i punti salienti in poche righe.

    Per esempio come sai, conoscendo bene i nostri comuni maestri Bon, i veicoli causali degli shen affermano in merito alla faccenda in questione che solo il 50% degli eventi che occorrono nella vita di una persona provengono come maturazione delle cause karmiche (primarie e secondari) mentre il 50% rimanente deriva dall'interazione energetica tra i 5 corpi sottili/costituenti dell'uomo (wang, lungta, sog, tze, lha)con campi di irradiazione energetica attiva, vedi le 8 classi ma non solo in caso di campi dinamici. Vedi particolari luoghi di potere (valli sacre) luoghi con particolari caretteristiche geomantiche (in tibet la goemanzia o Feng shui e l'astrologia nera o Nag Zhi che usa i 5 elementi, 9 mewa e 8 pakwa ecc ecc non è separata dall'astrologia in quanto tale come in quella Bianca del kalachakra di origine indiana in cui vastu e jotish sono due scienze distinte ed autonome, anche se con qualche punto di contatto)
    Quindi un antico Shen non riformato direbbe che il tuo karma era molto positivo ma per l'antipatia che ti sei attirato di un lokapala i tuoi meriti vengono da lui mangiati e le cose ti vanno molto male finchè non farai un rito di Don, che si contrappone a un "Tu" o "Si" ( due classi di riti magici ancestrali tibetni) naturale o indotto.
    La cosa buffa ora è che invece l'omologo lama buddista, sempre tibetano, comincerebbe a urlare che questo non è vero ed è imposibile perchè cio che ti capita dipende al 100% dal tuo karma passato, Ma direbbe cio sapendo di mentire o per mera ignoranza dei suoi testi radice hinayana, che in ogni caso contengono gli insegnamenti sul karma del buddismo antico di shakiamanuni, che ci ricordano quanto segue.

    Nelle domande al Re Milinda, questo sovrano ellenizzante interroga il saggio buddista, direi araht, Nagasena a proposito dei diversi incidenti e malattie del Buddha stesso......Il Re Milnda era veramente un osso duro e per di piu incalza Nagasena, questi si lascia sfuggire persino che non solo il Buddha non possa piu commettere azioni malvage dopo aver raggiunto la Bodhi, ma che per diretta conseguenza di quest'ultima tutte le conseguenze del suo karma negativo precedente si siano per sempre esaurite.
    Ma allora perchè la malattia colpisce il buddha a pu riprese?, come mai una scheggia di roccia con la quale il cugino malevolo voleva farlo secco, colpisce il suo piede?
    Risponde nagasena al Re milinda:
    "Non è affatto vero che ongi sofferenza abbia la sua radice nel karma!" e che "coloro che sostengono che il Karma è l'unica causa di sofferenza degli esseri e che al di fuori di esso, non ne esistono altre, sostengono un errore".
    Nagasena si sa come era considerato uno dei migliori discepoli del buddha per saggezza e realizzazioni.

    Quindi le affermazioni degli antichi Shen Bonpo coincidono con la visione del Karma del buddismo antico di Shakiamuni, mentre le interpretazioni dottrinali tantriche in tibet seguono un versante autonomo, eterodiretto da esigenze di quadratura circuli, di fatto poi sconfessata dalle miriadi di rituali magici compiuti dai lama buddisti stessi all'interno del vasto corpus del vajrayana tibetano, come gli addetti ai lavori ben sanno.

    Se cio non bastasse le dottrine ermetiche occidentali, egiziani e cabalistiche, affermano la stessa cosa del nostro nagasena e degli Shen Bon non riformati

    Ora il punto da analizzare rimane il seguente: se abbiamo capito che l'affermazione
    CITAZIONE
    La visione Karmika è irreale come il riflesso di uno specchio ma il nostro errore è credere che sia reale ed è questo che ci incatena al Samsara .

    E' vera, ma simultaneamente non lo è, perchè non è il nostro errore che la rende reale, perchè l'errore è legato all'ignoranza coemergente con la struttura del tessuto di samsara maya e maya è una forze che non si puo catalogare come errore, ma semmai come una shakti da cui maya shakti, arriveremmo a dire che il karma alla fine manco esiste come ce lo figuriamo abitualmente perchè cio che si prende una nuova vita non è mario che è morto, essendo questi formati dai 5 aggregati che nella seconda morte ermetica (quella dell'anima che in quanto tale non esiste in assoluto perchè impermanente) si dissolvono, ma piuttosto il nuovo francesco sorge dalla ricombinazione della forza agglutinante- karma - che trasmette una generica informazione affinchè in un dato continum spazio temporale un nuovo essere dotato ancora di 5 aggregati impermanenti si manifesti nel samsara.
    Le posizioni ermetiche sono molto simili in materia, affermando che l'uomo comune, non iniziato ai misteri alchimici, non possiede un'anima stante e non cadente, cioè immortale, ma un abbozzo temporaneo e impermanente che si dissolve dopo la morte del corpo fisico, dopo un x tempo, all'occorrere della seconda morte, e che la nuova anima che prenderà un nuovo corpo non c'entra nulla con quella precedente, se non per alcuni tratti comuni relativi alla trasmisione di un impulso impersonale.

    per cui per l'uomo comune il karma esiste e non esiste e non è corretto dire che il tumore è sempre una malattia karmica e che se finisci su una sedia a rotelle pure, e se diventi da cameriera al mac donald una stella di holiwood come è successo a Sandra Bullock era il tuo karma.
    Nagasena sarebbe assolutamente d'accordo e forse aggiungerebbe che non è neanche assolutamente corretto "a priori" affermare che la visione karmica è illusoria ingannevole e irreale come il riflesso di uno specchio. A volte si, altre no....dipende

    Da cosa dipende?
    Questo sarebbe un discorso lungo assai e dovremmo scomodare troppi elementi che ci porterebbero certamente OT, magari next month.....



     
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  7. hevajra
     
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    CITAZIONE (dorjepizza @ 1/4/2011, 00:09) 
    Nei Tantra si usano parole simili al CIttamatra ma con significati diversi.
    Nei Sutra si dice che tutte le visioni karmika eosno create dalla mente .Nei Tantra non si dice che sono create dalla mente ma sono manifestazione della mente
    Lo specchio è un ottimo esempio .Nello specchio si possono manifestare infiniti riflessi buoni o cattivi ma non sono creati dallo specchio ,Non ci sono riflessi se un oggetto non è posto davanti allo specchio.
    L'oggetto è un ottimo esempio per il karma .Se non ci fosse questo oggetto non ci sarebbero i riflessi anche se lo specchio possiede la potenzialità di riflettere senza un oggetto che funge da causa secondaria non ci possono essere riflessi.QUindi c'è bisogno dello specchio e dell'oggetto affinchè ci sia il riflesso .E anche la mente funziona così.Anche nella mente tutto si manifesta così ed è Il Karma funge da cause per i riflessi .nella nostra mente.
    Karma è una traccia un impronta prodotta dalle azioni compiute intenzionalmente.Questa traccia è legata alla nostra energia e questa energia viene diretta da queste tracce .
    La visione Karmika è irreale come il riflesso di uno specchio ma il nostro errore è credere che sia reale ed è questo che ci incatena al Samsara .

    Sarebbe sempre meglio citare i testi, che in questo caso sono ben definiti.
    Il Tantra ha come base il continuum, la trama (vedi etimologia della parola) del sorgere dalla vacuità delle apparenze e questo è detto Mayajala o sgyu-'phrul dra-ba. Questa è la base di samsara e nirvana, vedi il simbolo del Vajra....da cui Vajrayana. Qui però non c'e' ancora Karma. Infatti il simbolo dello specchio in se non indica l'illusione perchè lo specchio è lo stato naturale che è Vuota-Chiarezza. Non ci sono cioè nome e forma, quindi i singoli oggetti, lo specchio riflette tutto indistintamente (vedi anche nello shivaismo Kashmiro il Pratibimbavadah in cui accade il gioco di MaYA o Svatantrya-Shakti*).
    C'e' solo saggezza vuota e luminosa.
    Non riconoscere questa natura significa essere in preda all'illusione e vedere una catena infinita di singoli fenomeni (scissione soggetto-oggetto) e qui inizia il discorso che stai facendo (lo specchio fisico che riflette porzioni di realtà) cioè l'oscuramento karmico e l'immersione nella visione karmica.

    La visione del Tantra corrisponde alla Prajnaparamita, senza questa base il Tantra non ha senso. (P. Cornu)

    Infatti come veicolo del frutto e non della causa con il Kyerim lavori sulla chiarezza e con lo dzogrim sul vuoto, alla fine della Sadhana sempre, indipendentemente dalla classe di Tantra, si dimora nell'unione di chiarezza e vacuità.

    * la Dea Kali danza su Shiva dormiente, Shiva, il Vuoto, dimentico di sé, si immerge nella forma (Shakti)...il Vuoto è forma.....sino a quando Shakti danzando selvaggiamente su di lui (l'identificazione della vita) lo risveglia...la forma è vuoto....qui appare il simbolo si Shiva Nataraja che danza sul cadavere dell'ego.

    Edited by hevajra - 1/4/2011, 10:16
     
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  8. Fulgur
     
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    CITAZIONE (dorje e gabbana @ 1/4/2011, 02:46) 
    CITAZIONE
    Karma è una traccia un impronta prodotta dalle azioni compiute intenzionalmente.Questa traccia è legata alla nostra energia e questa energia viene diretta da queste tracce .
    La visione Karmika è irreale come il riflesso di uno specchio ma il nostro errore è credere che sia reale ed è questo che ci incatena al Samsara .

    Non è solo cosi. Il discorso è ben piu complesso.
    Quindi vorrei per un attimo estendere il discorso della visione karmica e del karma nella sua eziologia strutturale, senza aprire un nuovo thread dedicato, potendo citare i punti salienti in poche righe.

    Per esempio come sai, conoscendo bene i nostri comuni maestri Bon, i veicoli causali degli shen affermano in merito alla faccenda in questione che solo il 50% degli eventi che occorrono nella vita di una persona provengono come maturazione delle cause karmiche (primarie e secondari) mentre il 50% rimanente deriva dall'interazione energetica tra i 5 corpi sottili/costituenti dell'uomo (wang, lungta, sog, tze, lha)con campi di irradiazione energetica attiva, vedi le 8 classi ma non solo in caso di campi dinamici. Vedi particolari luoghi di potere (valli sacre) luoghi con particolari caretteristiche geomantiche (in tibet la goemanzia o Feng shui e l'astrologia nera o Nag Zhi che usa i 5 elementi, 9 mewa e 8 pakwa ecc ecc non è separata dall'astrologia in quanto tale come in quella Bianca del kalachakra di origine indiana in cui vastu e jotish sono due scienze distinte ed autonome, anche se con qualche punto di contatto)
    Quindi un antico Shen non riformato direbbe che il tuo karma era molto positivo ma per l'antipatia che ti sei attirato di un lokapala i tuoi meriti vengono da lui mangiati e le cose ti vanno molto male finchè non farai un rito di Don, che si contrappone a un "Tu" o "Si" ( due classi di riti magici ancestrali tibetni) naturale o indotto.
    La cosa buffa ora è che invece l'omologo lama buddista, sempre tibetano, comincerebbe a urlare che questo non è vero ed è imposibile perchè cio che ti capita dipende al 100% dal tuo karma passato, Ma direbbe cio sapendo di mentire o per mera ignoranza dei suoi testi radice hinayana, che in ogni caso contengono gli insegnamenti sul karma del buddismo antico di shakiamanuni, che ci ricordano quanto segue.

    Nelle domande al Re Milinda, questo sovrano ellenizzante interroga il saggio buddista, direi araht, Nagasena a proposito dei diversi incidenti e malattie del Buddha stesso......Il Re Milnda era veramente un osso duro e per di piu incalza Nagasena, questi si lascia sfuggire persino che non solo il Buddha non possa piu commettere azioni malvage dopo aver raggiunto la Bodhi, ma che per diretta conseguenza di quest'ultima tutte le conseguenze del suo karma negativo precedente si siano per sempre esaurite.
    Ma allora perchè la malattia colpisce il buddha a pu riprese?, come mai una scheggia di roccia con la quale il cugino malevolo voleva farlo secco, colpisce il suo piede?
    Risponde nagasena al Re milinda:
    "Non è affatto vero che ongi sofferenza abbia la sua radice nel karma!" e che "coloro che sostengono che il Karma è l'unica causa di sofferenza degli esseri e che al di fuori di esso, non ne esistono altre, sostengono un errore".
    Nagasena si sa come era considerato uno dei migliori discepoli del buddha per saggezza e realizzazioni.

    Quindi le affermazioni degli antichi Shen Bonpo coincidono con la visione del Karma del buddismo antico di Shakiamuni, mentre le interpretazioni dottrinali tantriche in tibet seguono un versante autonomo, eterodiretto da esigenze di quadratura circuli, di fatto poi sconfessata dalle miriadi di rituali magici compiuti dai lama buddisti stessi all'interno del vasto corpus del vajrayana tibetano, come gli addetti ai lavori ben sanno.

    Se cio non bastasse le dottrine ermetiche occidentali, egiziani e cabalistiche, affermano la stessa cosa del nostro nagasena e degli Shen Bon non riformati

    Ora il punto da analizzare rimane il seguente: se abbiamo capito che l'affermazione
    CITAZIONE
    La visione Karmika è irreale come il riflesso di uno specchio ma il nostro errore è credere che sia reale ed è questo che ci incatena al Samsara .

    E' vera, ma simultaneamente non lo è, perchè non è il nostro errore che la rende reale, perchè l'errore è legato all'ignoranza coemergente con la struttura del tessuto di samsara maya e maya è una forze che non si puo catalogare come errore, ma semmai come una shakti da cui maya shakti, arriveremmo a dire che il karma alla fine manco esiste come ce lo figuriamo abitualmente perchè cio che si prende una nuova vita non è mario che è morto, essendo questi formati dai 5 aggregati che nella seconda morte ermetica (quella dell'anima che in quanto tale non esiste in assoluto perchè impermanente) si dissolvono, ma piuttosto il nuovo francesco sorge dalla ricombinazione della forza agglutinante- karma - che trasmette una generica informazione affinchè in un dato continum spazio temporale un nuovo essere dotato ancora di 5 aggregati impermanenti si manifesti nel samsara.
    Le posizioni ermetiche sono molto simili in materia, affermando che l'uomo comune, non iniziato ai misteri alchimici, non possiede un'anima stante e non cadente, cioè immortale, ma un abbozzo temporaneo e impermanente che si dissolve dopo la morte del corpo fisico, dopo un x tempo, all'occorrere della seconda morte, e che la nuova anima che prenderà un nuovo corpo non c'entra nulla con quella precedente, se non per alcuni tratti comuni relativi alla trasmisione di un impulso impersonale.

    per cui per l'uomo comune il karma esiste e non esiste e non è corretto dire che il tumore è sempre una malattia karmica e che se finisci su una sedia a rotelle pure, e se diventi da cameriera al mac donald una stella di holiwood come è successo a Sandra Bullock era il tuo karma.
    Nagasena sarebbe assolutamente d'accordo e forse aggiungerebbe che non è neanche assolutamente corretto "a priori" affermare che la visione karmica è illusoria ingannevole e irreale come il riflesso di uno specchio. A volte si, altre no....dipende

    Da cosa dipende?
    Questo sarebbe un discorso lungo assai e dovremmo scomodare troppi elementi che ci porterebbero certamente OT, magari next month.....

    Intervento molto interessante. Sono sicuro di aver letto qualcosa circa le cause non karmike oltre che in Keith Dowman, che cita il punto di vista Bonpo, anche in fonti Gelugpa, non ricordo ora se era un testo di Thamthog Rinpoche o di Alan Wallace. La natura della realtà e la sua relazione con la visione karmika è un tema molto interessante. D'altronde, eventi come quelli da te citati, occorsi ad un Illuminato, se non ho capito male non si potrebbero spiegare se si accettasse l'opinione che la realtà esterna sia esclusivamente maya, frutto della visione karmika della mente oscurata, e non anche shakti, Potenza creatrice che la coscienza oscurata percepisce in maniera limitata, e con cui il Realizzato, libero dal vincolo della percezione dualistica, può interagire in maniera dinamica. D'altronde anche la ricerca da parte del Dalai Lama di un punto d'incontro tra la filosofia buddhista e la fisica quantistica, si deve basare sul presupposto della possibilità di un'osservazione capace di fornirci dei dati.
     
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  9. dorje e gabbana
     
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    Esatto, il Dalai lama si è incamminato in questo senso su un sentiero periglioso per la dottrina buddista da lui trasmessa e preservata - sul karma - ma doveroso.

    Bisogna apprezzare la sua profonda apertura e onesta intellettuale su questo punto specifico

    Il concetto di inferenza, relazione non locale o entaglement, e di collasso della funzione d'onda non è un argomento solo da libri di new age d'accatto, ma la realtà della struttura sottostante alla realtà stessa,
    Te lo dico con molta convinzione, essendo questo uno dei settori che studio da anni e sui quali scrivo testi internazionali, che per riservatezza non intendo qui menzionare.

    Edited by dorje e gabbana - 1/4/2011, 21:50
     
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  10. dorjepizza
     
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    CITAZIONE (dorje e gabbana @ 1/4/2011, 02:46) 
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    Per esempio come sai, conoscendo bene i nostri comuni maestri Bon, i veicoli causali degli shen affermano in merito alla faccenda in questione che solo il 50% degli eventi che occorrono nella vita di una persona provengono come maturazione delle cause karmiche (primarie e secondari) mentre il 50% rimanente deriva dall'interazione energetica tra i 5 corpi sottili/costituenti dell'uomo (wang, lungta, sog, tze, lha)con campi di irradiazione energetica attiva, vedi le 8 classi ma non solo in caso di campi dinamici. Vedi particolari luoghi di potere (valli sacre) luoghi con particolari caretteristiche geomantiche (in tibet la goemanzia o Feng shui e l'astrologia nera o Nag Zhi che usa i 5 elementi, 9 mewa e 8 pakwa ecc ecc non è separata dall'astrologia in quanto tale come in quella Bianca del kalachakra di origine indiana in cui vastu e jotish sono due scienze distinte ed autonome, anche se con qualche punto di contatto)
    Quindi un antico Shen non riformato direbbe che il tuo karma era molto positivo ma per l'antipatia che ti sei attirato di un lokapala i tuoi meriti vengono da lui mangiati e le cose ti vanno molto male finchè non farai un rito di Don, che si contrappone a un "Tu" o "Si" ( due classi di riti magici ancestrali tibetni) naturale o indotto.
    La cosa buffa ora è che invece l'omologo lama buddista, sempre tibetano, comincerebbe a urlare che questo non è vero ed è imposibile perchè cio che ti capita dipende al 100% dal tuo karma passato, Ma direbbe cio sapendo di mentire o per mera ignoranza dei suoi testi radice hinayana, che in ogni caso contengono gli insegnamenti sul karma del buddismo antico di shakiamanuni, che ci ricordano quanto segue.

    Nelle domande al Re Milinda, questo sovrano ellenizzante interroga il saggio buddista, direi araht, Nagasena a proposito dei diversi incidenti e malattie del Buddha stesso......Il Re Milnda era veramente un osso duro e per di piu incalza Nagasena, questi si lascia sfuggire persino che non solo il Buddha non possa piu commettere azioni malvage dopo aver raggiunto la Bodhi, ma che per diretta conseguenza di quest'ultima tutte le conseguenze del suo karma negativo precedente si siano per sempre esaurite.
    Ma allora perchè la malattia colpisce il buddha a pu riprese?, come mai una scheggia di roccia con la quale il cugino malevolo voleva farlo secco, colpisce il suo piede?
    Risponde nagasena al Re milinda:
    "Non è affatto vero che ongi sofferenza abbia la sua radice nel karma!" e che "coloro che sostengono che il Karma è l'unica causa di sofferenza degli esseri e che al di fuori di esso, non ne esistono altre, sostengono un errore".
    Nagasena si sa come era considerato uno dei migliori discepoli del buddha per saggezza e realizzazioni.

    Quindi le affermazioni degli antichi Shen Bonpo coincidono con la visione del Karma del buddismo antico di Shakiamuni, mentre le interpretazioni dottrinali tantriche in tibet seguono un versante autonomo, eterodiretto da esigenze di quadratura circuli, di fatto poi sconfessata dalle miriadi di rituali magici compiuti dai lama buddisti stessi all'interno del vasto corpus del vajrayana tibetano, come gli addetti ai lavori ben sanno.

    Se cio non bastasse le dottrine ermetiche occidentali, egiziani e cabalistiche, affermano la stessa cosa del nostro nagasena e degli Shen Bon non riformati

    Ora il punto da analizzare rimane il seguente: se abbiamo capito che l'affermazione

    In realtà nel mio primo intervento ho parlato di visione Karmika comune e privata e ancora prima ho citato Hopkins sulla Prsangika
    secondo cui il mondo fisico è costruito attraverso le azioni precedenti azioni degli esseri dello stesso tipo e che questo mondo è un entità esterna alla coscienza che lo percepisce.
    Quindi i Lama tibetani concepiscono il Karma in modo molto più complesso di quanto noi possiamo credere.
    Il problema è che il karma e visione karmika assumono dei significati non proprio chiari neanche per loro.

    Io ho usato per quanto riguarda la visione karmika nei suoi due aspetti le spiegazioni di Lopon Rinpoche .Per quel che riguarda lo specchio Namkhai Norbu Rinpoche in particolare l'iniziaizone del 1995.
    Sapevo sin dall'inizio che toccare questo argomento alla fine con panzienza avrebbe tirato fuori qualcosa di molto interessante


    CITAZIONE
    Scusa se chiedo, ma di fatto il Tantra comprenderebbe l'esistenza relativa di una realtà esterna, in forma pura, che la mente oscurata percepirebbe invece in forma dualistica ed impura in base al suo karma? Chiedo perchè il Dalai Lama mi sembra si sia più volte espresso sul tema della natura dei fenomeni sposando un punto di vista Madhyamika, e da quello che mi è sembrato di capire questo riflette il punto di vista sposato dal Buddhismo tibetano, che si è poi diviso sul piano filosofico sulla possibilità o meno della definizione della natura della Mente non-duale. Questa, ad un livello minimo (e sicuramente anche scorretto nell'esposizione :lol:) ,dovrebbe essere da quello che mi pare di aver capito la differenza tra la corrente Prasangika e la corrente Shentong, accusata dagli esponenti della prima di eternalismo

    Una realtà esterna convenzionale viene accettata dalla Madhyamaka Prangika come ho già avuto modo di spiegare .Alcuen correnti della Madhyamaka forti in tibet prima del Xi secolo non accettavano questa esistenza di una realtà esterna sebbenenrelativa.Dunque il Dalai Lama certo crede in una realtà esterna relativa e sottolineo relativa .Per ulteriori approfondimenti ti rimando ai primi interventi del thread.Lo Shengtong e la Madhyamaka Prsangika si dividono sulla concezione della natura di buddha .Non so a questo punto come prenderà la piega del thread perchè si è toccato un argomento come la visione karmika e gli interventi mi paiano già molto interessanti ma se ce en sarà l'occasione parlerà anche di queste due differenti visioni sulla natura di Buddha

    Edited by dorjepizza - 2/4/2011, 07:56
     
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  11. dorjepizza
     
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    Purtroppo questo thread si è un pò arenato .Credevo che avrebbe suscitato un maggior numero d'interventi .
    Comunque pe rriprendere le fila del discorso.
    Se nei Sutra il karma e illusione sono di natura mentale e psicologica
    Nei tantra abbiamo una visione decisiamenteoltre il mentale .La visione è frutto di una magica potenza creativa di qualcosa che viene chiamata natura della mente .E non è essa ad essere illusoria o frutto di errore ma il nostro punto di vista ad esserlo quando pensiamo che le forme el le strutture intorno a noi siano realtà della natura .Illusione stà nel non capire che in realtà sono oncetti della nostra mente la quale misura e classifica .
    Illusione consiste nello scambiare questi concetti per realtà dal confondere la mappa con il territorio .Il Karma mantiene sempre il significato di azione ma con un significato leggermente diverso da quelllo dei sutra .E' il principio plastico che dà forma alla potenza creativa della natura della mente .Ed è quindi la forza dinamica della nostra illusione .Questa forza Karmika è qualcosa non solo di circcoscritto all'uomo come nei Sutra .Ma è una forza operante in modo simile per alcune classi di esseri

    Edited by dorjepizza - 10/4/2011, 17:46
     
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  12. Cygaro
     
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    Dorjepizza, ti assicuro che questo 3d è interessante e anzi importante per ma per esempio. Quindi spero che continuerai con entusiasmo. Io ho la discussione salvata sul pc e diversi appunti e domande da parte. Se trovo il tempo nei prossimi giorni le posto.
    Grazie ancora per il tuo impegno.
    Peppe
     
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  13. Fulgur
     
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    CITAZIONE (Cygaro @ 10/4/2011, 17:28) 
    Dorjepizza, ti assicuro che questo 3d è interessante e anzi importante per ma per esempio. Quindi spero che continuerai con entusiasmo. Io ho la discussione salvata sul pc e diversi appunti e domande da parte. Se trovo il tempo nei prossimi giorni le posto.
    Grazie ancora per il tuo impegno.
    Peppe

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  14. Dejan_Janus
     
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    CITAZIONE (dorjepizza @ 10/4/2011, 17:05) 
    Purtroppo questo thread si è un pò arenato .Credevo che avrebbe suscitato un maggior numero d'interventi .

    Dorjepizza io leggo sempre con molta attenzione ed interesse i tuoi post e le tue discussioni. Non posso che ringraziarti per il tempo e per la passione che doni a questa comunità, seppur virtuale.
    Anche in questo caso, mi limito a leggerti.
    Purtroppo non sono in grado - per lacune tanto teoriche, che pratiche - di intervenire e di interloquire con te e gli altri utenti.

    Ti confermo però anch'io, come ha fatto Cygaro e Fulgur, che il thread è assai interessante.
     
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  15. dorje e gabbana
     
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    CITAZIONE
    Nei tantra abbiamo una visione decisiamenteoltre il mentale .La visione è frutto di una magica potenza creativa di qualcosa che viene chiamata natura della mente .E non è essa ad essere illusoria o frutto di errore ma il nostro punto di vista ad esserlo quando pensiamo che le forme el le strutture intorno a noi siano realtà della natura .Illusione stà nel non capire che in realtà sono oncetti della nostra mente la quale misura e classifica .
    Illusione consiste nello scambiare questi concetti per realtà dal confondere la mappa con il territorio .Il Karma mantiene sempre il significato di azione ma con un significato leggermente diverso da quelllo dei sutra .E' il principio plastico che dà forma alla potenza creativa della natura della mente .Ed è quindi la forza dinamica della nostra illusione .Questa forza Karmika è qualcosa non solo di circcoscritto all'uomo come nei Sutra .Ma è una forza operante in modo simile per alcune classi di esseri

    Grazie Dorje per riaver riassunto i punti fondamentali, a cui avevo già risposto con alcune osservazioni, in passato.


    CITAZIONE
    .La visione è frutto di una magica potenza creativa di qualcosa che viene chiamata natura della mente

    Quanto tu affermi è vero solo per i tantra Bonpo e per molti tantra Nyma terma , dove anche maha yoga ed anu yoga e le visualizzazioni del mandala dell' ydam interno esterno e segreto, sorgono sempre dallo stato.
    Non è affatto vero invece per i tantra sarma, dove si arriva a conoscere la chiara luce, solo nello stadio finale dello dzog rim con segni, quando si riesce a penetrare la goccia indistruttibile che contiene i venti estremamente sottili, con la mente sottile (si da per scontato che padroneggi già la capacità di riassorbire i 5 prana nel canale centrale, altrimenti tale penetrazione dal punto di vista tecnico sarebbe impossibilitata....)
    Infatti, nelle 4 classi di tantra sarma, (mahanauttara incluso) si lavora con menti sempre piu sottili e meno grossolane, ma sempre di menti si tratta.

    Ora vorrei richiamare la tua attenzione su un problema secondario.
    Molti maestri di dzog chen insegnano tale veicolo come autonomo, e forniscono spiegazioni piu o meno dettagliate su cosa sia il Rigpa, la natura della mente, su come scoprirla e trovarla.
    Molti discepoli anche dopo 15 anni non hanno non solo le idee chiare, su cosa sia tutto cio', ma neanche un briciolo di reale esperienza.

    Alcuni dicono che forse potrebbe essere colpa dell'insegnante che non fornisce, al contrario di altri, un metodo sistematico di istruzioni propedeutiche per giungere a tale conoscenza del ripga e dello natura della mente.
    Molti anni fa la pensavo cosi, almeno un pochino, nel senso che pernsavo che con un minimo di qualificazione se l'insegnate avesse dato commentari precisi e istruzioni dettagliate, con un check personale delle esperienze del discepolo, molti degli interessati a tale via, alla fine avrebero potuto avere una genuina esperieenza del rigpa e della natura della mente.

    Oggi, dopo aver insegnato non tanto dzog chen, ma la mia via ermetico alchimica, dove cambiano alcuni termini, ma sempre di cose molti simili alla natura della mente si va parlando, quando si parla di pneuma (spirito) e stato luminoso primordiale della radianza pleromatica,la penso in modo diverso.

    Solo pochissimi predestinati e karmicamente molto maturi possono esperire veramente la natura della mente, e persino il rigpa della via e samrig, non è minimamente ne accessibile ne sperimentabile dalla stragrande maggioranza delle persone che si avvicinano allo dzog chen. Non è affto vero che per il fatto che incontri un maestro di dzog chen tu abbia una relazione karmica con tale insegnamento, e la storia della via di Milarepa lo prova.

    Piuttosto oggi c'è un grande marketing pompato al massimo intorno allo dzog chen, ma non ritengo che questo porti un benche minimo beneficio a nessuno, tolti pochissimi, ma veramente pochissimi individui, che si sarebbero accostati in ogni caso, anche senza tutta la gran cassa mediatica e di marketing

    Tu D.Pizza, che ne pensi in proposito?
     
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102 replies since 20/3/2011, 16:43   3430 views
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