TUTTO E' CREATO DALLA MENTE

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  1. Morgoth333
     
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    CITAZIONE (fitzchevalier @ 21/4/2011, 13:01) 
    CITAZIONE
    144.000 tra l'altro è il numero di coloro che si salveranno anche per i testimoni di geova....

    Immagino che si rifacciano al libro dell'apocalisse di Giovanni che credo sia un libro accettato da un pò tutti i cristiani.

    Comunque è davvero curioso questo parallelismo: credevo che il significato dei numeri cambiasse in base alle culture, invece coincidenze del genere sembrano suggerire una radice comune o magari un significato assoluto di quei numeri.

    Anche io ho notato questa somiglianza leggendo diversi libri.

    Anche alcuni simboli tendono a ripetersi, mi ricordo ad esempio il simbolo descritto nell'hevajratantra tanto simile alla stella ebraica, che poi sono due triangoli incrociati.

    Una volta su un libro lessi una spiegazione basata su aspetti vagamente razionali di queste somiglianze. Non so se sia attendibile e secondo me non spiega tutto. D'altronde nel vajrayana insegnano aspetti esterni, interni, segreti e a volte segretissimi! Quindi questa spiegazione potrebbe essere quella esterna.

    Questo testo riteneva che l'uomo, soprattutto nell'antichità, viveva in ambienti diversi e non comunicanti tra loro ma in ogni caso ovunque fosse nel mondo viveva esperienze comuni legate alla natura e ad una società pre-agricola e poi agricola che lo sottoponeva a problemi simili. Dall'osservazione di questa realtà sono stati dati alcuni significati ai numeri.

    Ora non ricordo tutte le argomentazioni comunque ecco alcuni esempi:

    1: simbolo ovviamente di unità, perfezione, inizio, vita. E' la persona.
    2: simbolo di dualità e attrazione legato alla riproduzione della specie umana.
    3: numero della perfezione in quanto rappresenta l'avvenuta unione fruttuosa. Uomo + donna + prole.
    4: numero legato allo spazio e quindi alla realtà fisica in quanto le direzioni tipiche del movimento umano nello spazio (avanti, dietro, destra, sinistra)
    5: numero dell'azione, da cui poi il simbolo magico della stella a cinque punte che rappresenterebbe un uomo (testa, due braccia e due gambe). E' simbolo dell'azione in quanto è il 5 è una rappresentazione stilizzata dell'uomo che è, nella natura, simbolo dell'azione volontaria rispetto agli animali che agiscono per istinto (su questo poi ci sarebbe da discutere...). La stella a cinque punte rovesciate è l'azione malvagia in quanto negazione dell'uomo (uomo rovesciato).
    12: indica un ciclo o in generale un insieme completo in quanto legato all'osservazione della luna e al calendario lunare composto da 12 mesi.

    Questo è ciò che ricordo, il libro lo lessi anni fa e non ricordo nemmeno il titolo. Mi pare trattasse di numerologia.
     
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  2. Laviadellaspada2
     
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    CITAZIONE (dorjepizza @ 20/3/2011, 17:49) 
    L'accesso alla vacuità del sé e dei
    fenomeni garantisce la distruzione dei veli cognitivi e permette di realizzare il
    dharmakaya o corpo assoluto per sé. L'accumulazione dei meriti permette Di realizzare i
    due corpi formali (SANS. rupakaya)per il bene altrui: il sambhogakàya o corpo di
    fruizione e il nirmànakàya o corpo d'apparizione

    Ciao DorjePizza. Dal punto di vista della Madhyamika, se una persona porta a compimento soltanto l'accumulazione dei meriti realizza il Sambhogakaya e il Nirmanakaya, senza realizzare il Dharmakaya? Ho capito bene?

    Le idee di Geshe Gelek come si situano tra Madhyamika e Cittamatra? Ritiene entrambe errate?

    Ciao. Buona Pasqua a tutto il forum.

    Andrea
     
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  3. dorje e gabbana
     
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    rispondo io, perchè ne ho parlato a fondo in privato con Geshe Gelek,

    Lui specificava che alla luce del dawa dzogchen, entrambe cittamatra e madyamiaka sono visioni provvisorie e quindi incomplete e non corrette.

     
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    Shankar Kulanath

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    CITAZIONE
    Ciao DorjePizza. Dal punto di vista della Madhyamika, se una persona porta a compimento soltanto l'accumulazione dei meriti realizza il Sambhogakaya e il Nirmanakaya, senza realizzare il Dharmakaya? Ho capito bene?

    e fai il Buddha a metà? :lol:
     
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  5. apo
     
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    Il famoso Part-Time Buddha..... :insane*: :D :insane*:
     
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  6. Laviadellaspada2
     
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    CITAZIONE (**Destiny** @ 25/4/2011, 22:24) 
    CITAZIONE
    Ciao DorjePizza. Dal punto di vista della Madhyamika, se una persona porta a compimento soltanto l'accumulazione dei meriti realizza il Sambhogakaya e il Nirmanakaya, senza realizzare il Dharmakaya? Ho capito bene?

    e fai il Buddha a metà? :lol:

    Anche a me non quadra questa visione (come non mi quadra quando sostiene l'assenza di una coscienza deposito); di fatto però è quanto riferisce Dorje Pizza.
    Se non sbaglio, per essere più precisi, la realizzazione del Nirmanakaya e del Sambhogakaya attraverso l'accumulazione di meriti non comporterebbe comunque l'ottenimento della condizione di Buddha (né intero né mezzo), la quale richiede il perfezionamento di entrambe i tipi di accumulazione. Quindi, si tratterebbe di una realizzazione per il beneficio degli altri che precede la perfetta Illuminazione. Va da sé che allora non si può più nemmeno parlare di Nirmanakaya e di Sambhogakaya come di "corpi di buddha" :confused*: .

    Andrea.
     
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    Shankar Kulanath

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    C'è un fraintendimento. Nessuno crede che sia possibile realizzare il nirmanakaya o il sambogakaya senza il dharmakya, in quanto le due accumulazioni portano all'illuminazione solo se presenti insieme
     
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  8. dorjepizza
     
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    CITAZIONE (Laviadellaspada2 @ 24/4/2011, 11:53) 
    CITAZIONE (dorjepizza @ 20/3/2011, 17:49) 
    L'accesso alla vacuità del sé e dei
    fenomeni garantisce la distruzione dei veli cognitivi e permette di realizzare il
    dharmakaya o corpo assoluto per sé. L'accumulazione dei meriti permette Di realizzare i
    due corpi formali (SANS. rupakaya)per il bene altrui: il sambhogakàya o corpo di
    fruizione e il nirmànakàya o corpo d'apparizione

    Ciao DorjePizza. Dal punto di vista della Madhyamika, se una persona porta a compimento soltanto l'accumulazione dei meriti realizza il Sambhogakaya e il Nirmanakaya, senza realizzare il Dharmakaya? Ho capito bene?

    Le idee di Geshe Gelek come si situano tra Madhyamika e Cittamatra? Ritiene entrambe errate?

    Ciao. Buona Pasqua a tutto il forum.

    Andrea

    Sicuramente per Geshe Gelek la Madhyamaka è siperiore al Cittamatra ma differente ed inferiore rispetto allo Dzogchen .Benchè lo Dzogchen faccia uso delle terminologie sia del CIttamatra che della Madhyamaka prende le distanze d aentrambe.Nei prossimi giorni posterò qualcosa al riguardo
    Alla tua prima domanda direi che senza l'accumulazione della saggezza non sia possibile realizzarsi.L'accumulazione dei meriti senza l'accumulazione della prajna ci portano probabilmente a rinascere inq ualche terra dei Deva ma non alla realizzazione piena della condizione del Sambhogakaya essendo essa sempre associata alla realizzazione di un certo grado della saggezza .
    Magari con la fede nel Buddha si può rinascere in qualche terra pura e li magari proseguire la propria realizzazione .Ma non credo nulla di più
     
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  9. Laviadellaspada2
     
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    CITAZIONE (dorjepizza @ 27/4/2011, 00:12) 
    Alla tua prima domanda direi che senza l'accumulazione della saggezza non sia possibile realizzarsi.L'accumulazione dei meriti senza l'accumulazione della prajna ci portano probabilmente a rinascere inq ualche terra dei Deva ma non alla realizzazione piena della condizione del Sambhogakaya essendo essa sempre associata alla realizzazione di un certo grado della saggezza .
    Magari con la fede nel Buddha si può rinascere in qualche terra pura e li magari proseguire la propria realizzazione .Ma non credo nulla di più

    Avevo capito male. Così le cose tornano ad allinearsi con quello che sapevo.

    Grazie. Ciao.

    Andrea
     
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  10. dorje e gabbana
     
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    CITAZIONE
    Magari con la fede nel Buddha si può rinascere in qualche terra pura e li magari proseguire la propria realizzazione .Ma non credo nulla di più

    auspicabile, ma ahie troppo ottimista nella realtà, visto che nelle terre pure ci finisci solo in seguito a specifiche manipolazione delle energia della goccia indistruttibile, che cessa di allineare "mondi" o stati di esistenza condizionata per allineare mondi con diverse frequenze, meno condizionate.
    Tuttavia queste terre pure non esistono solo in dimensioni eteree, ma sono dimensioni sottili agganciate sempre a stelle, cioè sistemi solari lontani dal nostro, ma ben conosciute dalle antiche tradizioni, per cui se vuoi trasferirti in una terra pura, devi sapere dove dirigere la tua energia e quale sole alternativo a questo sole samsarico in cui viviamo devi allineare.
    In antico egitto questa era una pratica ben conosciuta, e non ci si limitava a rinascere in tali terre pure ma piuttosto si trasferiva tutto il sistema dei corpi sottili ka ba e akh su di essa fin da vivi, sperimentando uno stato di esistenza duplice prima della morte del corpo fisico e poi un semplice trasferimento in un luogo gia conosciuto ed esperito, da effettuare nel momento della morte del corpo fisico. Ma come dicevo non c'era rinascita che comporta l'interruzione del ricordo nel continum mentale, ma piuttosto cambio di domicilio senza interruzione della coscienza, e del ricordo esperienza ahime tipica della rinascita.

    Queste vie sono state, di fatto semi- chiuse per millenni - visto che erano praticate nell'egitto predinastico fino alla quarta dinastia - dal 7000 a.c al 3000 circa a.c (o 2500 secondo altre cronologie). Erano chiuse anche se non del tutto, ma ora si sono riaperte
     
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  11. grandiantichi
     
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    CITAZIONE (Jaylyn @ 20/4/2011, 13:23) 
    CITAZIONE (lete @ 20/4/2011, 11:05) 
    Ma la goccia indistruttibile è posseduta solo dai pochi iniziati di alto livello, dagli esseri pneumatici e cosi via o ne siamo dotati tutti?
    Oppure la differenza è che solo le anime antiche possono manipolarla mentre per gli altri rimane una dote inerme?

    La seconda, almeno a quanto ne so io.

    Taglia corto il Dott. Nida Chenagtsang nel suo libretto introduttivo divulgativo sulla medicina tibetana che ho incrociato stamattina nel bagno. Apro a caso e leggo:

    Nel canale centrale "uma" soffia il vento primordiale (yeshe lung), un'energia indistruttibile, non influenzabile dalla mente, sulla quale i venti grossolani karmici non hanno alcun potere, ed è immune alla legge di causa effetto. E' così potente che, in presenza di squilibri, questi possono diffondersi agli altri due ma non può accadere il contrario, non esiste dualità.


    Più permanente di questo c'è soltanto Andreotti.



     
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  12. dorje e gabbana
     
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    si è cosi grandi antichi, ma non diciamolo troppo uin giro se no poi tutto l'edificio se ne va i pezzi e tornano tutti all'antica Via di Ra. :lol: :lol: :lol:
     
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  13. Uang PO
     
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    CITAZIONE (dorje e gabbana @ 28/4/2011, 02:15) 
    auspicabile, ma ahie troppo ottimista nella realtà, visto che nelle terre pure ci finisci solo in seguito a specifiche manipolazione delle energia della goccia indistruttibile, che cessa di allineare "mondi" o stati di esistenza condizionata per allineare mondi con diverse frequenze, meno condizionate.

    Ma quindi la pratica del Phowa? in teoria non "dovrebbe" condurre a una rinascita nelle Terre pure?
     
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  14. dorje e gabbana
     
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    se leggi un testo scritto da un vero esperto (ora non ho qui la referenza ma è un testo di ubaldini mi pare di ricordare di ponlop rinpoche ma posso essere piu esatto) ti spiega che che cio che si insegna in teoria, ma nella pratica e secondo la sua esperienza e quello del suo maestro che aveva grandissimi realizzazioni, per terra pura devi intendere andare nel bardo ed avere la capacità di poter scegliere una incarnazione sul nostro pianeta terrestre favorevole: famiglia che pratica il dharma, possibilità di incontrare maestri di dharma ecc ecc.
    Specifica che per andare su una terra pura veramente (senza condizionamenti karmici) devi essere molto ma molto evoluto nella pratica tantrica e pochissimi grandi maestri i riescono ad andare, e col powa nirmanakaia (che è quello a cui tu ti riferesci e che viene insegnato comunente ) non c'entra niente.....essendo questo di appannaggio dei grandi prsticanti di vajrayana (che implica ritiri di decenni) che realizzano il powa sambogakaya

    Infatti nel powa nirmanakaya, si parla di "rinascita" su una terra pura - intendendo tra le righe che si rinasce e si perde la coscienza della vita precedente e quindi è chiaro che ti reincarni sulla terra alla fine - e non di reale spostamento del continum mentale........e questo fa la differenza

    Ma questi sono ricordi di cose che funzionavano.......
    Oggi ho seri dubbi che funzionino ancora come in passato e ci sarebbe da chiedersi anche se erano, alla fine, tecnologie cosi evolute o se ve ne erano di piu raffinate.
    Viste dall' esterno, per un non addetto ai lavori, tecniche diverse possono apparire simili, quando non lo sono affatto
     
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  15. Uang PO
     
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    CITAZIONE (dorje e gabbana @ 28/4/2011, 11:12) 
    Specifica che per andare su una terra pura veramente (senza condizionamenti karmici) devi essere molto ma molto evoluto nella pratica tantrica e pochissimi grandi maestri i riescono ad andare

    immagino...

    CITAZIONE (dorje e gabbana @ 28/4/2011, 11:12) 
    Infatti nel powa nirmanakaya, si parla di "rinascita" su una terra pura - intendendo tra le righe che si rinasce e si perde la coscienza della vita precedente e quindi è chiaro che ti reincarni sulla terra alla fine - e non di reale spostamento del continum mentale........e questo fa la differenza

    ok..grazie.

    infatti ho trovato questo.

    https://merigar.powweb.com/shangshungediti...ang=1&item=1-55

    "Questo libro contiene la traduzione del testo originale tibetano Il trasferimento per purificare i tre Kaya secondo il terma del Rigdzin Changchub Dorje. Seguono gli estesi insegnamenti orali sul Phowa trasmessi da Chögyal Namkhai Norbu durante un ritiro tenuto in Galles nel 1994 e il testo della pratica riguardante i tre diversi Phowa del Dharmakaya, del Sambhogakaya e del Nirmanakaya.
    Il Phowa più diffuso e praticato è quello del Nirmanakaya. Questa pratica è più legata alla considerazione relativa ed è anche detta “Phowa delle tre considerazioni” (la coscienza, il luogo dove trasferirla e la via del canale centrale). Ma le considerazioni sono sempre relative: fare delle considerazioni equivale a pensare e giudicare, e quindi naturalmente questo non è il Phowa supremo. Difatti il Phowa del Dharmakaya e del Sambhogakaya sono superiori e più essenziali, ma chi non ha la capacità di essere nella vera natura del Dharmakaya o nello stato della contemplazione, e chi non ha nemmeno la capacità della trasformazione, fa bene a imparare questa pratica che può essere molto utile."



     
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