La religione del futuro

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    piccolo haijin

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    Sono contento di averti strappato un sorriso!
    Non credo però tu sia ingenuo...

    infatti non mi riferivo a me...
    ma a marx e ad engels!
    :lol: :lol: :lol:

    p.s. e stavolta di sorrisi me ne hai strappati tre.
    ciao, buona giornata!
     
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  2. Astice
     
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    CITAZIONE (Morgoth333 @ 10/1/2013, 09:24) 
    Comincio con la questione degli -ismi (anche l'esoterismo e l'alchimia alla fine sono forme di pensiero strutturate sovra-personali). Non sono sempre dinamiche psicologiche atte a stritolare l'invididuo, o quanto meno non è così per tutti. L'uomo è un animale tipicamente sociale, e i vari -ismi, correnti di pensiero, campi della conoscenza (psicologia, fisica, matematica, sociologia...) sono dei sistemi in cui è sintetizzato un sapere collettivo, ossia che riguarda più persone e fruibile da più persone. Vivendo in una struttura sociale, che tu lo voglia o meno, sei comunque in contatto con tutta una serie di "-ismi" che assimili nel tuo vivere sociale. La differenza sostanziale è tra saper usare questi "-ismi" per quello che sono (serbatoi di conoscenze/teorie/forme pensiero) o esserne utilizzati. La maggior parte delle persone è utilizzata da questi "-ismi", ma questo non li rende un male assoluto, perché altri (ad oggi pochi) li sanno utilizzare per quello che sono: strumenti.

    Esatto, con la precisazione però che si può diventare comunisti leggendo trattati sul comunismo.
    Si può diventare alchimisti leggendo libri sull'Alchimia?
    Se rispondi correttamente alla questione probabilmente vai a toccare il nervo sensibile di tutta la cultura massoneggiante e cattolicheggiante moderna.
    CITAZIONE
    Non concordo sul fatto che il pensiero comunista apra la porta al mondo consumista attuale. E' vero che il comunismo non propugna la povertà o comunque l'odio e l'essere parchi e "alternativi nei consumi" come la sinistra massimalista italiana (ad esempio gli ambienti dei centri sociali). Il comunismo si pone l'obiettivo di soddisfare i bisogni umani mediante la produzione sociale dei beni. Il consumismo produce beni, ma lo scopo primario è la generazione di un utile che faccia fruttare il capitale investito. Il soddisfacimento dei bisogni umani è solo un risultato indiretto della ricerca di un utile e proprio perché lo scopo primario è quello dell'utile questo sistema ha la necessità insita in se stesso di stimolare in tutti i modi i consumi delle persone, instillando in loro una seri di desideri da soddisfare tramite il consumo.

    Vedi, il comunismo tratta dei bisogni umani. ma se non si comprende in cosa consistono davvero i bisogni umani, la traduzione dell'ideologia comunista diviene una sola: la macchina ideologica totalitaria insegna all'uomo che esso deve ridurre la percezione di se stesso alla sua piatta dimensione materiale e sociale. Si va sul sabbatiano. Sappiamo che una certa visione tradizionale ha lo stesso atteggiamento, di neutralizzare con la soddisfazione dei piaceri materiali l'animale umano, prima che esso possa guardare all'oltre in uno stato di equilibrio. E in effetti non è sbagliata, perchè molti mascherano in termini di religiosità delle semplici pulsioni di ricerca del benessere animale o dell'espansione egoica. Meglio quindi che quella espansione egoica si produca per conto suo in un ambito puramente materiale, senza mascherature esoteriche o religiose.
    La vera questione però è che il comunismo nel suo essere -ismo ha una meccanicità a cui un individuo non soltanto non si può appiattire da un punto di vista della weltanschauung, per dirla alla cermanica, ma neanche dal punto di vista dei fenomeni sociali, economici.
    Dove sta scritto nei testi comunisti che un terremoto geologico può essere collegato al pensare collettivo umano? Dove sta scritto nei testi comunisti che il pensiero può produrre fenomeni come la telecinesi? Vedi allora che c'è una profonda voragine nell'integrità e quindi utilità della concezione comunista, la quale per essere utile deve essere sottomessa ad una visione più alta, che però essa non può accettare, perchè per il comunismo quel che esiste può passare soltanto attraverso il materiale cartaceo. Quel che non passa attraverso quelle forche caudine non esiste.
    E da qui deriva l'appiattimento.
    CITAZIONE
    Per quanto riguarda l'assimilazione tra religione e comunismo dipende cosa intendi per religione e comunismo. La religione può essere intesa in diversi modi: insieme di pratiche cultuali tipiche di un determinato popolo, insieme di credenze volte ad assoggettare le masse, o diversamente sistema di elevazione di un individuo. A sua volta il comunismo può riferirsi a diverse cose: può essere quello che definiva Marx ma può essere anche una forma ideologica volta ad assoggettare le masse, come ad esempio avveniva nell'URSS o come avviene oggi in Cina, dove il comunismo è usato come "religione di stato" per coprire uno stato reale di cose ben diverso. Non so tu cosa intenda per religione e per comunismo e quindi è difficile confrontarsi.

    Hai ragione, non ho specificato. Io intendo con religione e comunismo la creazione di forme pensiero, senza dare una valutazione positiva o negativa.
    Quando cade al suolo una meteora, si forma un cratere. Ecco, quel cratere è l'-ismo: una conseguenza meccanica.

    CITAZIONE
    Per quanto mi riguarda io definirei comunismo usando la definizione di Marx ed Engels: "Il comunismo per noi non è uno stato di cose che debba essere instaurato, un ideale al quale la realtà dovrà conformarsi. Chiamiamo comunismo il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente. Le condizioni di questo movimento risultano dal presupposto ora esistente"

    Bella presunzione da parte di una cosa che esiste di quà del velo, di abolire una cosa che ha fulcro oltre il velo.
    Perchè non si ragiona mai su questo aspetto? Il comunismo per certi aspetti somiglia al cattolicesimo, nella sua dimensione utilitaristica, materialistica.
    Il paradiso in terra ottenuto soltanto organizzando, strutturando.
    E però attenzione a considerare il comunismo come una filosofia materialista. Ci sono aspetti controiniziatici non indifferenti dietro a quella ideologia, e cercando in rete si trova materiale interessante al riguardo.
     
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  3. Mirko Miloro
     
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    La scienza senza la religione è zoppa. La religione senza la scienza è cieca.
    (Albert Einstein)
     
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  4. Dafne87
     
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    CITAZIONE (Mirko Miloro @ 11/5/2015, 22:22) 
    La scienza senza la religione è zoppa. La religione senza la scienza è cieca.
    (Albert Einstein)

    Non credo Einstein parlasse di religione e poi era panteista. A lui sono state attribuite molte frasi,ti cito altre frasi di Einstein in merito alla religione:

    CITAZIONE
    "L’idea di un Dio personale è un concetto antropologico che non sono capace di prendere seriamente. " (Einstein)
    "Per me,la parola Dio non è niente di più che un’espressione e un prodotto dell’umana debolezza e la Bibbia è una collezione di onorevoli ma primitive leggende, che a dire il vero sono piuttosto infantili. Nessuna interpretazione, non importa quanto sottile, può farmi cambiare idea su questo. Per me la religione ebraica, come tutte le altre, è un’incarnazione delle superstizioni più infantili." (Einstein)
    "Non riesco a concepire un Dio che premi e castighi le sue creature o che sia dotato di una volontà simile alla nostra. E neppure riesco né voglio concepire un individuo che sopravviva alla propria morte fisica; lasciamo ai deboli di spirito, animati dal timore o da un assurdo egocentrismo, il conforto di simili pensieri. Sono appagato dal mistero dell’eternità della vita e dal barlume della meravigliosa struttura del mondo esistente, insieme al tentativo ostinato di comprendere una parte, sia pur minuscola, della Ragione che si manifesta nella Natura."

    Figuriamoci se la Scienza ha bisogno della religione,ma và...per me Scienza e religione sono come due rette parallele che non si incontrano mai e mai lo devono fare perché si devono occupare solo dei campi che le competono. Anche se davvero l'avesse detta lui,per me ha detto una cretinata bella e buona e dimostra anche mancanza di coerenza visto le frasi che ti ho citato,comunque ripeto era panteista di conseguenza la sua visione del divino era diversa.
     
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  5. Rinchen Dorje
     
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    La mia compagna è una matematica certificata Mensa e vive facendo calcoli nonché l'ipotesi di Riemann e la funzione Z sono il suo pane quotidiano; taccia la teoria di Einstein e=mc2 come una cosa semplice/banale all'altezza di chiunque. Detto questo ti assicuro che l'ipotesi di un Dio o di una religione a gente così non passa manco per l'anticamera del cervello: sotto tortura continuerebbero ad affermare che sono solo stupidaggini frutto della debolezza umana. Quindi sono d'accordo con Dafne

    Ps: come Einstein l'unica religione che concepisce in una dose minuscola è il buddismo.
     
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    piccolo haijin

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    La scienza senza la religione è zoppa. La religione senza la scienza è cieca.
    (Albert Einstein)

    CITAZIONE
    Figuriamoci se la Scienza ha bisogno della religione,ma và...per me Scienza e religione sono come due rette parallele che non si incontrano mai e mai lo devono fare perché si devono occupare solo dei campi che le competono

    lode a dafne...

    in realtà fra la religione e la vera scienza non esistono parentele, né amicizia e neanche inimicizia: esse vivono su pianeti diversi
    (friedrich nietzsche)

    e lode al baffo... :lol: ;)
     
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    La religione del futuro? Perché ce ne dovrebbe essere solo una?

    Durante l'impero Romano, nell'anno 313 per l'esattezza, un certo imperatore Costantino emise un famoso editto che concedeva la libertà di professare il culto ai cristiani; ma non lo fece certo perché credeva in Cristo (si fece battezzare poco prima della morte, dopo una vita non certo da "chierichetto"), ma semplicemente perché aveva capito che il cristianesimo poteva fungere da "collante" per l'unità dell'impero: una sola fede, un solo impero. Se dovesse davvero esserci un quadro simile, un giorno, vorrà dire che il "nuovo ordine mondiale" è dietro l'angolo.
     
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  8. Naciketas
     
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    CITAZIONE (**Destiny** @ 11/6/2012, 02:07) 
    Pare che questa affermazione di Einstein sia apocrifa.
    Aveva comunque una buona considerazione del Buddhismo, essendo per lui la religione più vicina a quella che lui chiamava "religione cosmica".

    No, si trova in "Come io vedo il mondo":
     
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    QUOTE (Naciketas @ 2/20/2020, 08:31 PM) 
    QUOTE (**Destiny** @ 11/6/2012, 02:07) 
    Pare che questa affermazione di Einstein sia apocrifa.
    Aveva comunque una buona considerazione del Buddhismo, essendo per lui la religione più vicina a quella che lui chiamava "religione cosmica".

    No, si trova in "Come io vedo il mondo":

    Non l'avevo mai sentita. Dev'essere una bella lettura, me la segno immediatamente!
     
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  10. Rev. Dott. Corrado Yuimakitsu Ca
     
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    Ogni "forma spirituale" ha la sua dignità, certo, per me, che una spiritualità sia antropocentrica o biocentrica fa la differenza. Non so quale potrà essere la religione del futuro, ma per me, è e sarà il Dharma, e la Grazia e Compassione di Amida Butsu per tutti gli esseri sensibili umani ed animali. Einstein, era comunque un animalista e vegetariano,solo per questo, mi sta molto simpatico!!! Namu Amida Butsu Namu. Rev. Dott. Corrado Yuimakitsu Cameroni prete buddhista di Scuola giapponese. Jodo Shinshu. Novara. Italia. 🤗🙏🤗
     
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  11. Rev. Dott. Corrado Yuimakitsu Ca
     
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    Voi non ne avete ora di religione...
     
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  12. Rinchen Dorje
     
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    Non mi risulta che Einstein sia stato buddista: è stato sicuramente credente da bambino (cristiano), ma poi come da lui affermato, ha abbandonato ogni fede. Aveva un debole verso il buddismo come ampiamente documentato, ma semplicemente perché la filosofia di questa religione si adeguava bene ai concetti di spazio-tempo-impermanenza della scienza.

    Edited by Rinchen Dorje - 18/10/2020, 11:37
     
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    CITAZIONE (Rinchen Dorje @ 12/5/2015, 11:24) 
    La mia compagna è una matematica certificata Mensa e vive facendo calcoli nonché l'ipotesi di Riemann e la funzione Z sono il suo pane quotidiano; taccia la teoria di Einstein e=mc2 come una cosa semplice/banale all'altezza di chiunque. Detto questo ti assicuro che l'ipotesi di un Dio o di una religione a gente così non passa manco per l'anticamera del cervello: sotto tortura continuerebbero ad affermare che sono solo stupidaggini frutto della debolezza umana. Quindi sono d'accordo con Dafne

    In gran parte è vero.. eppure sono tanti i fisici che stanno affinando il loro sentire..

    forse più che una “religione del futuro” immagino una spiritualità nata dal dialogo fra le differenti culture..e in “differenti culture” ci metto pure chi si è dedicato alla scienza.. cercando le risposte ai misteri per altra strada..non per forza separata..

    E' un periodo strano questo.. penso che ognuno in un certo senso è di fronte a domande obbligate che spingono più forte ad avere risposta..la crisi evidenziata dalla pandemia e il risvolto (non solo risvolto) del delicato equilibrio (disequilibrio) economico richiedono una rilettura intorno al senso illusorio di sicurezza.. l'attenzione ad un certo punto volge per forza di cose all'interno.. ci si interroga sui propri valori meno rapiti dall'abbaglio di un sistema che sembra procedere travolgendo nella sua inerzia la nostra unicità..il senso dell'essere.. Forse una risposta più sofferta, meno “facile” ma certo maggiormente autentica..
     
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57 replies since 11/6/2012, 01:00   2270 views
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