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Ikeda Cult.
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Per quanto riguarda l'Italia, la maggior parte delle persone che si avvicina
al Buddhismo di Nichiren Daishonin lo fa tramite la Soka Gakkai, la quale,
nonostante numerose lotte intestine e vari ammutinamenti da parte di alti
responsabili, conta ancora numerosi adepti.
I membri della Soka Gakkai sono tutti dei Buddha!
Mi verrebbe subito da dire: "Beati loro!" La Soka Gakkai asserisce che ogni
credente è un Buddha, ma che non ne ha memoria: per ricordarselo
quindi è necessaria la pratica del Daimoku. Ma se l'uomo fosse davvero un
Buddha, che bisogno avrebbe di praticare? Forse per non dimenticarselo?
Se l'uomo fosse un Buddha, ma in seguito ad un evento traumatico avesse
perso questa memoria, allora si dovrebbe parlare anche nel Buddhismo di
"peccato originale". Se l'uomo fosse Buddha allora ciò implicherebbe il fatto
che anche un Buddha sbaglia o mente. Nel Sutra del Loto il Buddha,
rivolgendosi ai suoi discepoli riuniti per ascoltare il Sublime insegnamento
del Sutra del Loto, dice che la sua parola non è mai falsa. Mi rendo conto
che anche questa convinzione della Gakkai farà sorridere i più, ma la
tragedia è che tutti i credenti che aderiscono alla Soka Gakkai credono
davvero a questa enorme panzana.
L'uomo è potenzialmente un Buddha, ossia ha in sé la possibilità di
raggiungere la Buddhità, cosí come un seme è potenzialmente una pianta,
ma questa trasformazione dipende da tutta una serie di fattori
determinanti: nel caso del seme le varianti possono essere il tipo di terra, il
clima, ecc... Convincersi di essere un Buddha smemorato è una dottrina
tutta Soka, non del Daishonin. Spesso questa teoria strampalata rende i
membri della Soka Gakkai arroganti e sordi agli insegnamenti autentici.
I Mandala consegnati dalla Soka Gakkai ai
propri credenti non sono sottoposti, come diceva il Daishonin, alla cerimonia
di Kaigen, ossia alla cerimonia di apertura degli occhi. Il Daishonin
nel suo famoso Gosho “Sulla cerimonia di apertura degli occhi” avverte i
credenti che un mandala non sottoposto alla consacrazione è nella realtà un
covo di demoni. Ma vediamo cosa dice in realtà Nichiren Daishonin nel suo
Gosho, scritto appositamente per ammonire le persone sul pericolo
derivante da un oggetto di culto non correttamente cerimoniato secondo i
principi ed insegnamenti profondi del Suta del Loto:
"In conclusione, quando la cerimonia di apertura degli occhi di immagini in
legno o dipinte è condotta da preti della Vera parola, l’immagine non diventa
un vero Budda, ma un Budda degli insegnamenti provvisori, anzi nemmeno
un Budda degli insegnamenti provvisori. Benché sembri che abbia l’aspetto
di un Budda, in realtà il suo spirito rimane quello della pianta insenziente
dalla quale ha avuto origine. Anzi non rimane nemmeno una pianta
insenziente, ma diventa un demone o un diavolo. Ciò avviene perché
l'erronea dottrina dei preti della Vera parola, con i suoi mudra e mantra,
diventa lo spirito dell’immagine in legno o dipinta.
È come il caso in cui la mente induce una persona ad alterarsi e diventare
una roccia come accadde a Uluka e a Kapila. Se la cerimonia di apertura
degli occhi delle immagini in legno o dipinte non è condotta da un uomo che
abbia afferrato l’essenza del Sutra del Loto, sarà come se un ladro entrasse in
una casa senza padrone o come se, dopo la morte, un demone entrasse nel
corpo di qualcuno."
“Afferrato l'essenza del Sutra del Loto” significa aderire scrupolosamente
al testo del Sutra e alla dottrina autentica di Nichiren Daishonin, senza
interpretazioni personali, dottrinali e di comodo.
Alla luce di quanto dice il Daishonin nel Gosho, i loro Gohonzon
sono pericolosi covi di demoni.
Molti ex membri Soka, ignari di questo, si rifiutano di consegnare il
Gohonzon alla sede, credendo che nella realtà il Mandala sia “giusto” e
solo il metodo sia da modificare.
L'atteggiamento dei membri
Chi conosce persone che sono membri della Soka Gakkai sa che il loro
atteggiamento esula da quello spirito compassionevole tipico del
Buddhismo: agiscono e parlano tutti allo stesso modo, quasi come fossero
copie della stessa matrice; anche coloro che si allontanano
dall'organizzazione, lo fanno per problemi con altri membri o responsabili
e sono davvero molto rari coloro che escono dalla Gakkai per motivi
dottrinali. Nessuno o pochissimi si accorgono delle enormi fantasie propinate loro. Ciò
che rimane dentro agli ex membri è quella sorta di arroganza che spesso gli
impedisce di seguire adeguatamente la corretta dottrina. Sono
oramai abituati a non chiedersi, a non informarsi e tutto sembra quasi
naturale. La chiave però è la trasformazione e senza una
guida che ti indica la dottrina, è seriamente difficile seguire la strada. Nel
Sutra del Loto il Buddha nel secondo capitolo “Stratagemmi” dice:
"A quel tempo l’Onorato dal mondo si risvegliò serenamente dalla sua
meditazione e si rivolse al suo discepolo Shariputra dicendo: “La sapienza del
Buddha è profonda e infinita, la porta che vi conduce è difficile da
oltrepassare. Essa non può essere compresa da nessuno degli ascoltatori e
tanto meno da coloro che ricercano l’Illuminazione senza la guida di un
maestro."
Il Sutra del Loto è davvero molto poco conosciuto dai membri della Soka
Gakkai, abituati a tutta una serie di pubblicazioni edite dalla loro casa
editrice. Queste pubblicazioni propinano loro una sorta di surrogato, già
digerito e, ovviamente, interpretato dal loro guru Ikeda, che sa bene cosa
desiderano i suoi accoliti, quindi non si sogna lontanamente di spiegare il
Sutra del Loto o il Gosho nella maniera corretta, ma riferisce pensieri e
slogan che alimentano la loro determinazione e soffocano la loro
sofferenza, facendoli credere di essere dei supereroi, con il potere di
cambiare la realtà delle cose semplicemente recitando Nam
Myoho Renge Kyo. Questo allontana le persone dalla realtà, facendole
vivere vite sopra alle righe, trasformando il loro desiderio di vincere sulla
vita in puro integralismo; quelli fra loro che credono di conoscere la
dottrina non si accorgono che non fanno altro che riportare frasi di altri o
dello stesso Ikeda. Spesso la maggior parte di loro parla per slogan sentiti o
insegnati dai loro responsabili, i quali a loro volta hanno sentito e
quantomeno ciecamente riportano, senza fermarsi a riflettere sulla illogicità
di quanto dicono. Chi ha avuto modo di parlare con membri della Soka
Gakkai ha certamente notato che propinano concetti incredibili frutto
spesso di pigrizia. La frase certamente prima in classifica è: "segui la legge e
non la persona", seguita quasi a parimerito da "beneficio", a ruota "essere forte
come il ruggito del leone", "demone del sesto cielo", ecc... Seguire la legge e non
la persona? Ma quale legge, se abbiamo visto che non solo la loro dottrina è
contraria al Sutra del Loto, ma anche all'Insegnamento di Nichiren
Dashonin? Nella realtà seguono ciecamente il loro prode condottiero che,
nonostante mezzo mondo lo definisca il principe degli eretici e degli
affaristi, loro hanno eretto a rincarnazione del Buddha del nostro tempo. Di
chi parlo? Daisaku Ikeda che dalle umili origini è riuscito, grazie alla sua
smisurata abilità negli affari, a diventare uno degli uomini più ricchi del
pianeta. Complimenti Daisaku, certamente tu "pratichi bene"! La cosa che
fa più innervosire e di conseguenza ripiegare su se stessi i membri della
Soka, è sentire le critiche rivolte sia all'organizzazione che al patron Ikeda.
Sono talmente tanto innamorati di lui che spesso, sia nei blog che in altri
frangenti, postano e riportano suoi aneddotti o insegnamenti. Ogni volta
che un membro sente parlare male della Soka scatta come una molla,
riportando subito gli slogan sentiti e risentiti alle varie riunioni. Mai
nessuno che si metta lì con il Gosho o il Sutra del Loto in mano a confutare
le varie critiche che inevitabilmente gli vengono rivolte. Spesso non
conoscono nemmeno loro le varie dottrine e non è difficile cogliere lo
stupore nei loro visi, quando gli si mette di fronte alle varie assurdità.
Alcuni riportano passi del Gosho che sono tramandati come difesa delle
varie critiche, tralasciando inevitabilmente di comprendere quanto
riportano. Alla base c'è una profonda ignoranza sui vari argomenti, perché
nella Soka Gakkai non si studia il Gosho o il Sutra del Loto, ma piuttosto
Ikeda e i vari documenti riportati nelle loro costose e belle riviste. Basta
vedere una delle loro pubblicazioni per rendersi immediatamente conto del
costo di produzione delle stesse: certamente la Gakkai può contare su
offerte pervenute dai vari membri sotto forma di abbonamenti o altro; tutti
inoltre lavorano gratuitamente per le varie iniziative e pochi sanno che
molti responsabili percepiscono ottimi stipendi. La Soka Gakkai non a caso
è da molto tempo nel mirino della magistratura, per via di denunce ed
episodi poco chiari capitati a membri desiderosi di uscire
dall'organizzazione. Ovviamente tutti sono pronti a giurare che nessuno
costringe nessuno, ma nella realtà tutti vivono sotto lo strapotere
dell'organizzazione che ai più deboli fra loro, riesce a far crede che gli asini
volano.
Se la Soka Gakkai non si dichiarasse organizzazione religiosa Buddhista
Nichirenista non ci sarebbe nulla da ridire se non si entra nel campo della
moralità, ma nella realtà non solo si dichiara Buddhista, ma sola e unica
scuola che porta avanti il movimento di Kosen Rufu (la pace nel mondo). I
credenti pensano che questo sia un movimento istituito dalla Soka Gakkai,
quando nella realtà è lo stesso Buddha nel Sutra del Loto a parlarne.
Il Daishonin poi ha scritto il Rissho Ankoku Ron che significa appunto: "Trattato
sull'instaurazione della verità per la protezione della terra". La Soka Gakkai non
ha inventato nulla, credetemi. Molti, ne sono certo, diranno che le critiche
alla Soka Gakkai sono frutto solo di gelosie.
Se siete arrivati fino in fondo a questo post e siete membri della Soka
Gakkai, avete buone possibilità per cambiare rotta..