Quale obiettivo vi prefissate quando recitate?

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  1. SteveLotus
     
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    Dipende da dove si pratica... e da chi pratica. Alcuni praticano per beni materiali (molti aderenti occidentali), invece di praticare per risvegliare la propria natura di buddha, e secondariamente per benefici. Un conto è usare i desideri per l'illuminazione tramite la pratica, un conto è desiderare tramite la pratica, cosa che Nichiren non ha mai detto, semmai ha detto un po' diversamente nei gosho:

    Questo è l'insegnamento più importante. È l'insegnamento che "i desideri terreni sono Illuminazione" (bonno soku bodai) e "le sofferenze di vita e morte sono nirvana". Se si recita Nam-myoho-renge-kyo durante il rapporto sessuale fra uomo e donna, i desideri terreni si trasformano in Illuminazione e le sofferenze di nascita e morte in nirvana. Le sofferenze diventano nirvana quando si comprende che l'entità della vita umana non viene né generata né distrutta nel suo ciclo di nascita e di morte. Il sutra Fugen afferma: «Anche senza annullare i desideri terreni o eliminare i cinque desideri, si possono purificare tutti i sensi e sradicare tutte le colpe». Nel Maka shikan si afferma che «le illusioni e i desideri terreni sono Illuminazione e le sofferenze di nascita e morte sono nirvana»

    Nè ha detto che la pratica debba essere solo mondana ignorando gli obiettivi o l'etica:
    Perfino un devoto del Sutra che sia incapace, che manchi di saggezza, che abbia un corpo impuro o che non osservi i precetti, sarà sicuramente protetto finché recita Nam-myoho-renge-kyo (cioè si illumina nonostante ciò, non in funzione di ciò)

    Idem quando parla del kongo-oki-kai
    I cinque caratteri di Myoho-renge-kyo, il cuore dell'insegnamento Honmon del Sutra del Loto, contengono tutti i benefici delle pratiche e delle azioni meritorie di tutti i Buddha nelle tre esistenze. Come possono quindi questi cinque caratteri non includere i benefici ottenuti osservando tutti i precetti? Una volta abbracciato questo perfetto mistico precetto, un praticante non può romperlo, nemmeno se volesse. Perciò è chiamato il precetto [del calice] di diamante. »


    Quindi niente recitazione per vincere la lotteria (bene se capita) o per trovare parcheggio (equivalente della religiosità popolare, esiste anche in Giappone o India chi fa offerte ai Buddha nei templi per cose materiali), come si legge spesso su internet da parte di chi critica la SG
     
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26 replies since 7/1/2016, 09:42   581 views
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