Advanced Member
- Group
- LATINOS
- Posts
- 3,710
- Status
- Offline
|
|
CITAZIONE (Mjölnir @ 24/6/2018, 12:53) ... Agarthi / Shambala.
In questi giorni, come periodicamente capita, i Rom (uno dei principali gruppi etnici della popolazione genericamente detta degli "zingari" o "gitani"), sono stati oggetto di discussione politica. Quest'articolo (www.centrostudilaruna.it/la-vera-storia-degli-zingari.html) cerca di delineare la traiettoria esistenziale ed esoterica del popolo degli zingari. Senza entrare nel merito di quanto viene detto, troviamo curiose informazioni che si nutrono e nutrono l'immaginario ed evidenziano un variegato intarsio che, in qualche modo, ha a che fare con il nostro discorso (il sottotiolo potrebbe essere "La frammentarietà della Tradizione, ovvero, la frantumazione delle certezze durante il Kali Yuga (?)"  ).
Dall'articolo citato:
La tesi più verosimile elaborata dalla storiografia scientifica è che gli zingari siano originari dell’India e che siano un gruppo umano formato da individui esclusi dal sistema delle caste.
Tuttavia le indicazioni della cultura esoterica possono farci intuire molto di più sullo statuto esistenziale di questa singolare popolazione. [...]
René Guénon, la cui autorità in materia esoterica è fuori discussione, sosteneva l’origine tradizionale del popolo gitano [...]
Alexandre Saint-Yves d’Alveydre, nel suo Mission de l’Inde en Europe (trad. it. Il regno di Agarttha) sosteneva che gli zingari fossero nientemeno che una delle popolazioni che abitavano ad Agarttha [...]
Eliphas Levi, nella sua Storia della magia, riporta le impressioni pressoché unanimi dei cronisti più antichi che per la prima volta si confrontarono con gli zingari: i nomadi praticavano fra di loro il comunismo e la promiscuità, erano nemici del lavoro, non rispettavano né la proprietà né la famiglia, e si fecero fama di essere parassiti, stregoni e ladri di bambini [...]
Sembra davvero che gli zingari siano sostenuti e protetti da una forza occulta [...]
Ancora sugli zingari. Da un articolo di Claudio Mutti, storico di estrema destra (www.claudiomutti.com/index.php?url=6&id_news=137):
L’8 settembre scorso [1995], festa della Natività di Maria Vergine, zingari convenuti da ogni parte del mondo si sono radunati presso la cittadina romena di Horezu, in Oltenia, ed hanno riconosciuto come loro sovrano Ioan Cioaba I [...]
Poco tempo prima Sua Maestà Ioan Cioaba I mi aveva ricevuto nella sua cancelleria reale di Bucarest, situata davanti a un altro palazzo reale, quello degli Hohenzollern-Siegmaringen. Ci tenne subito a precisare di non essere un monarca costituzionale, bensì assoluto, anche se affermò di non avere alcuna intenzione di violare la Costituzione dello Stato e ricordò di essere stato eletto senatore nel Partito dei Rom Nomadi e Fabbri (Partidul Romilor Nomazi si Caldarari). Ai titoli di re e di senatore, Ioan Cioaba ne affianca un terzo, quello di Cavaliere Templare: “Ho ricevuto l’investitura – dice – dal Gran Maestro dell’Ordine, che risiede in Portogallo”. Sua Maestà ha anche un motto, “Nulla senza Dio” (Nimic fara Dumnezeu), che figura accanto alla sua effigie sulle monete auree da lui fatte coniare e sulla bandiera verde-azzurra, sotto l’emblema della Ruota.
Il Re degli Zingari dichiara di regnare, almeno in linea di principio, su settecentocinquanta milioni di sudditi sparsi in tutto il mondo, “perché bisogna calcolare anche quelli che stanno ancora nel Pangiab, la regione dell’India da cui partirono i nostri antenati”. [...]
Della serie: "Cortocircuiti tradizional-identitari..." 
|
|
