Il Pendolo di Foucault

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  1. Epi
     
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    Ho riletto gli ultimi post, aggiungo qualche altro elemento.

    CITAZIONE (Epi @ 24/5/2022, 23:46) 
    ... semiosi ermetica... la sua conclusione [di Eco]: attraverso un infinito inseguimento analogico si produce una semiosi (creazione di senso) illimitata per cui ad un testo... puoi far dire qualunque cosa!

    "Semiosi illimitata" rende bene l'idea ma è una definizione utilizzata da C. S. Peirce (https://www.tesionline.it/appunti/non-clas...limitata/858/13), il filosofo-semiologo di riferimento per Eco, quindi per evitare cortocircuiti paradossali è preferibile utilizzare definizioni quali "perpetuo slittamento del senso" e simili.

    CITAZIONE
    Il suo vero bersaglio tuttavia non riguardava il discorso ermetico tout court quanto invece il decostruzionismo, metodo filosofico-letterario che andava forte in quegli anni con Derrida suo massimo artefice. Eco accusava i decostruzionisti di interpretare i testi (in particolare letterari) in maniera eccessivamente libera senza tener conto dei paletti strutturali presenti nei testi medesimi ...

    Su Eco, Derrida e l'interpretazione:

    20220912-030334
    (tratto da https://www.google.com/url?sa=t&source=web...XfQyEx5bBrqUKKi)

    CITAZIONE (Frantore @ 25/5/2022, 08:00) 
    CITAZIONE (Epi @ 24/5/2022, 23:46) 
    ... Ma in ultimo penso che Eco pur avendo dedicato anche un corso monografico all'argomento... non ci capì una fava :lol: (forse limitandosi all'analisi semiotica della faccenda non ne ha mai compreso l'elemento trans-semiotico :D).

    Credo che a lui interessava proprio SOLO l'aspetto semiotico (e ce n'è d'avanzo :rolleyes:).

    Per un semiologo tutto è passibile del vaglio semiotico anche quello che in modo improprio definiamo trans-semiotico :D
    Eco si buttò sull'argomento con vorace curiosità letteraria e questo lo portò a scrivere un romanzo che ben rappresenta il rincorrersi in un vorticoso gioco di specchi dell'immaginario ermetico-occultistico dove il delirio interpretativo (l'interpretazione aberrante per dirla alla Eco) la fa da padrone... :rolleyes: tuttavia Eco naviga solo in superficie e non riuscendo davvero a comprendere quel mondo sfuggente cerca di controllare il tutto con l'impalcatura logica del metodo semiotico per ripararsi dalla follia dell'abisso interpretativo dove i segni diventano evanescenti sogni e i sogni liquidi segni :lol:

    Anche il suo allievo-collega Ugo Volli utilizzò una chiave semiotica per le scritture ebraiche:
    https://www.ibs.it/domande-alla-torah-semi...e/9788883024368
    https://www.amazon.it/resto-interpretazion...e/dp/8874671474

    e pure il semiologo di nuova generazione Massimo Leone ha scritto sul religioso, tra gli altri:
    www.mimesisedizioni.it/libro/9788857524733

    La creazione semiotica echiana ha avuto molte interessanti anime (a parte il primo Eco "barthesiano" il suo filo conduttore fu la teoria della conoscenza di Peirce) ma come attrezzi per interpretare semioticamente i testi – letterari, visivi, architettonici, etc. – preferisco quelli utilizzati da Paolo Fabbri, l'altro grande ma meno conosciuto semiologo italiano, vate di quella semiotica (generativa) che ha in Greimas il suo papa di riferimento :pray: :D
     
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