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per la felicità di Ignus..parliamo di questo aspetto che ho notato più volte nel buddhismo quando si parla di verità relativa e assoluta , di illusione e realtà, di non veramente esistente e veramente esistente,... infatti questa meditazione è pure la base delle tecniche per diventare lucidi nei sogni cioè per sapere in un sogno che si sta sognando.. Qual è la natura dei sogni?
Tutta l'esperienza condizionata può essere paragonata ad un sogno. Il mondo esterno, sperimentato attraverso i propri sensi sembra così reale e solido e consiste di particelle minute che possono essere suddivise fino a farle scomparire. É continuamente condiviso con gli altri e coinvolge corpo, parola e mente. Ciò che sperimentiamo di notte è un sogno individuale che coinvolge principalmente la nostra mente.
Buddha paragonò i mondi interiori ed esteriori ai sogni perché in essi non c'è niente di duraturo. Tutti i fenomeni mentali e fisici appaiono, cambiano e poi scompaiono. L'umore, l'istruzione, l'educazione e l'ambiente danno colore alla nostra visione. Inoltre noi sperimentiamo solo le vibrazioni che i nostri sensi possono cogliere e quindi non percepiamo le cose come sono. Per esempio, se siamo felici tutto ci sembra bello e gradevole, ed in stati di infelicità tutto diventa terribile e difficile. La nostra percezione è quindi determinata sia da condizioni esterne sia da stati della mente che cambiano.
C'è una certa saggezza nella condizione di sogno perché in questa noi siamo più consapevoli della natura irreale delle cose. La facilita' con la quale in un sogno guadagniamo o perdiamo un milione di dollari o siamo in grado di viaggiare ovunque, ci mostra veramente una profonda saggezza circa la comprensione della natura della mente.
Se durante un sogno sorge la consapevolezza che si sta veramente sognando, è possibile estendere la chiarezza radiosa nel passato e nel futuro e di conseguenza diventare illuminati. Solitamente non si riesce a mantenere questa esperienza ed al risveglio la si è dimenticata. Ciò che è importante, comunque, è che se diventassimo capaci di controllare i nostri sogni, potremmo anche essere capaci di controllare la nostra morte.
Rimanere nella chiara essenza della mente durante il processo della morte offre la migliore possibilità per raggiungere l'illuminazione. Le meditazioni buddiste puntano direttamente a questo. Esse producono la forza di restare nell'essenza della mente come nuda consapevolezza.
tratto da http://www.buddhism.it/faq/everydayLife.html
ho pure trovato questo sito (sulla destra trovate una lista con varie parti di questo libro di Tenzin Wangyal Rinpoche)
varie parti:
1.
come sorge il sogno
2.
uso dei sogni
3.
gli insegnamenti in sogno
4.
3 tipi di sogni
5.
lo stato preliminare
6.
prepararsi alla notte 1
7.
prepararsi alla notte 2
8.
le quattro pratiche di base 1
9.
le quattro pratiche di base 2
10.
la costanza nella pratica. -
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Shankar Kulanath
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MESSAGGIO DELL'ADMIN: SPOSTO IN BUDDHISMO TIBETANO, ESSENDO LO YOGA DEL SOGNO UNO DEI 6 YOGA DI NAROPA . -
Vajrapani.
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Infatti il libro di Tenzin Wangyal è un ottimo vademecum per lo yoga del sogno.
Tuttavia Tenzin è un lama bon, ed espone lo yoga del sogno come si trova nel magyud, un importante tantra bon. Lo Yoga del Sogno, o Milam Bardo, è comunque uno dei sei yoga di Naropa. E' fondamentale anche in questo caso la trasmisisone del lama, per poter praticare.
Guai se qualcuno si mettesse a praticare uno yoga di Naropa senza trasmissione, solo sulla base delle letture, pur validissime, di Norbu e Wangyal!. -
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Shankar Kulanath
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Si, quoto Vajrapani. Lo Yoga del Sogno va praticato esclusivamente se si riceve la trasmissione e le istruzioni dal proprio Guru.
Nella maggior parte dei casi viene praticato dei ritiri triennali, molto più raramente viene trasmesso anche alle persone "normali", ma prima generalmente bisogna aver finito le Pratiche Preliminari (Ngondro), quindi bisogna già essere un buon praticante.. -
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up . -
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spostato alla luce in https://buddhismoitalia.forumcommunity.net/?t=20816211&st=15 . -
.CITAZIONE (Vajrapani @ 14/3/2008, 22:24)Guai se qualcuno si mettesse a praticare uno yoga di Naropa senza trasmissione, solo sulla base delle letture, pur validissime, di Norbu e Wangyal!
Perché? Quali potrebbero essere le conseguenze negative?
Cosa succederebbe a qualcuno che pratica uno degli yoga di Naropa senza trasmissione?. -
.CITAZIONE (Jonny2391 @ 4/1/2010, 19:16)CITAZIONE (Vajrapani @ 14/3/2008, 22:24)Guai se qualcuno si mettesse a praticare uno yoga di Naropa senza trasmissione, solo sulla base delle letture, pur validissime, di Norbu e Wangyal!
Perché? Quali potrebbero essere le conseguenze negative?
Cosa succederebbe a qualcuno che pratica uno degli yoga di Naropa senza trasmissione?
psicosi ad es.. -
Morgoth333.
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Non c'è la possiblità che si riesca lo stesso? . -
Mauro1971.
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CITAZIONE (Morgoth333 @ 5/1/2010, 22:30)Non c'è la possiblità che si riesca lo stesso?
Sono pratiche Vajrayana, bisogna riceverle da un Maestro. Quando gli si chiede, si avrà la risposta se si è pronti o meno per quelle pratiche.
In breve... saliresti su di una Ferrari senza benzina a fare "brum brum" fingendo di correre a manetta con la sigla di magnum P.I. come sottofondo?. -
Morgoth333.
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Ok chiarissimo e molto plausibile e condivisibile. Mi ero espresso male, intendevo chiedere se comunque anche se non si riesce ad arrivare a nulla è possibile che ci si faccia "male"? . -
railroad-tycoon.
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CITAZIONEIn breve... saliresti su di una Ferrari senza benzina a fare "brum brum" fingendo di correre a manetta con la sigla di magnum P.I. come sottofondo?
grande maurone !!!
questa te la rubo !!!. -
Mauro1971.
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CITAZIONE (Morgoth333 @ 5/1/2010, 23:23)Ok chiarissimo e molto plausibile e condivisibile. Mi ero espresso male, intendevo chiedere se comunque anche se non si riesce ad arrivare a nulla è possibile che ci si faccia "male"?
Non sò di specifico questa pratica, ma alcune si, possono creare interferenze anche pesanti se fatte senza trasmissione.. -
fitzchevalier.
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pratiche sui sogni le fanno in tanti, sono del parere che ognuno possa farsi un proprio yoga del sogno, e personalmente in certi periodi l'ho fatto e continuo a farlo, ma questo non vuol dire che sia la medesima cosa dello Yoga del sogno di una particolare tradizione. Non dico che sia meglio o peggio ma diverso, e sicuramente senza una guida è più difficile orientarsi, valutare le esperienze, avere equilibrio, non ingannarsi e non confondersi. A me queste cose sono capitate diverse volte.
Un punto molto importante per me è capire cosa si cerca in queste esperienze e perchè.CITAZIONEpsicosi ad es.
questo mi pare un rischio plausibile e non sono neanche certo che sia l'unicoCITAZIONEIn breve... saliresti su di una Ferrari senza benzina a fare "brum brum" fingendo di correre a manetta con la sigla di magnum P.I. come sottofondo?
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paguro1000.
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Iniziare una pratica senza la trasmissione del Maestro, è possibile farla e non succede assolutamente nulla ( non spaventiamo la gente per niente ). Semplicemente probabilmente non riuscirai a farla, secondo i crismi, dovuti, inoltre accettare la trasmisione di un determinato maestro, significa, rispettare questo maestro, soprattutto se lo si desidera seguire. A volte ho davvero delle difficoltà a seguire delle rigidità che sono più adatte a Tibetani che a noi occidentali...Così come alcune interpretazioni su retribuzioni karmiche sono eccessivamente rigide e fuori dal mondo....Gli stessi lama spesso dicono che non si può usicre da una gabbia per infilarsi dentro un altra gabbia . Mi incuriosirebbe sapere cosa ne pensa dorjepizza delle iniziazioni così dette... .
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