Buddhadasa-Il cuore dell’albero della bodhi

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  1. ebbubba
     
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    Il vuoto è presente in tutte le cose : è la qualità,la caratteristica di tutte le cose.
    Rendere le mente vuota di attaccamento per ogni cosa, trasformarla nel vuoto stesso, l’estinzione senza residuo del io-mio. Allora , non ci sarà altra nascita, non ci sarà mai più l’esperienza di nascere, di essere un io-mio.
    Concludo così l’esposizione della pratica che conduce al vuoto.


    Inizio dalla fine, queste sono le ultime frasi scritte sull’ultima pagina del libro in questione , il quale si compone di tre discorsi tenuti dal “servo del Buddha” ( o “schiavo del Buddha” questo significa Buddhadasa) fra il Dicembre 1961 e il Gennaio 1962.
    Il cuore dell’albero della bodhi ( ficus religiosa) è vuoto, cavo, quindi con questa metafora, l’autore ci invita a usare lo strumento della “sunnata” ( vuoto, vacuità) come mezzo abile per giungere alla liberazione, tutto ciò che dobbiamo fare è semplicemente non attaccarci a nulla, infatti come dice Buddhadasa, il Buddha stesso raccolse una manciata di foglie in una foresta, e mostrandole ai monaci disse che tutto ciò che era necessario loro sapere e praticare per raggiungere il nibbana era uguale a quella manciata di foglie, poco Dhamma rispetto a ciò che egli conosceva .
    Guardando a quella manciata di Dhamma Buddhadasa ci invita a conoscere il vuoto, comprendere il vuoto,sperimentare il vuoto,vivere nel vuoto, essere il vuoto stesso.
    Estinguere l’io-mio, questa la strada, ed anche nell’ultimo istante della vita, perfino il più illetterato degli uomini, può avere un ultima possibilità di estinguere quell’io-mio e evitare così una altro ridivenire, saltando agile nel nibbana, invece di cadere nel samsara.
    Poiché il vuoto è in ogni dhamma, dal granello di polvere al nibbana, basta esperirlo un solo istante nella vita questo vuoto, per capire che c’è una via d’uscita dal samsara e il vuoto è semplicemente la mente che non si attacca a nulla:
    “sabbe dhamma nalam abhinivesaya”
    Niente a cui attaccarsi ( o meglio “ a tutte le cose non ci si dovrebbe attaccare”)
    In questo modo avidità, brama, avversione saranno eliminati, cadranno pure questi nel vuoto, lasciando la mente nel suo stato naturale, pura, vuota.
    Un libro che se fa parte di un Veicolo, è solo il Buddhayana, cioè il veicolo del Buddha.
    Il messaggio di benvenuto del mio cellulare , da quando l’ho letto è:
    sabbe dhamma nalam abhinivesaya.
    Nulla a cui attaccarsi.

    p.s sarei gratissimo a DAVIDESAR se volesse aggiungere una breve biografia, o impressioni sue su tale Maestro.

    Edited by ebbubba - 2/2/2009, 21:21
     
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  2. DAVIDESAR
     
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    Breve nota biografica su Buddhadsa Bhikkhu.

    Acharn Buddhadasa nacque nel 1906 a Chaya, un piccolo villaggio nella provincia di Surath thani, nel sud della Thailandia.
    il suo vero nome era Nguam Panich.
    Suo padre era un mercante cinese, e sua madre era thai.
    fu ordinato monaco a ventuno anni con il nome di Ven. Indapanno, che significa: "dotato di intelligenza", inizialmente con l'intenzione di ritornare alla vita laica dopo poco tempo...
    dopo aver ricevuto l'ordinazione monastica, Buddhadasa si reca a Bangkok per approfondire gli studi sul buddhismo.
    dopo circa 10 anni, disgustato dalla corruzione morale e dal lassismo dei templi di città, Indapanno scappa dalla metropli per stabilirsi in un antico tempio abbandonato nelle vicinanze della sua casa natale.
    qui vive per anni in solitudine, riscoprendo il Dhamma più genuino attraverso lo studio dei discorsi originali del Buddha, e della pratica meditazione. da qui il nomignolo di "crazy monastic" o monaco pazzo.
    in seguito si decise di dedicare la sua vita al benessere di tutti gli esseri e decise di autonominarsi servo di Buddha( Buddhadasa)
    nei primi anni '30 fonda la comunità di suan mokkhabalarama,( il giardino della forza della liberazione).
    suan mokkh venne da subito strutturato non come un monastero tradizionale, ma come una comunità di base dove il Dhamma e il vinaya sono il Maestro.
    da qui Buddhadasa incomincia a scioccare i buddhisti tradizionali, parlando della vacuità come faceva Nagarjuna, e negando il valore di certi insegnamenti tradizionali come le pratiche magico-religiose, i rituali fini a se stessi,la superstizione, il misticismo e la reincarnazione.
    Ivita i suoi discepoli a praticare il dhamma nella natura di suanmokkh ed a cercare il Buddha nel proprio cuore.( a suan mokkh c'è solo una semplice statua, cosa assai inusuale, situata nell'altare naturale, una collina con due alberi.)
    studia il crstianesimo, che usa per spiegare il Dhamma agli occidentali ed elabora il socialismo dhammiko,(dhammika sangama niyama)ovvero l'applicazione dei principi buddhisti per risolvere i problemi della società moderna.(vedasi mahanidanasutta, sigalovada sutta e kutadanta sutta,del dhigha nikaya.)
    Buddhadasa diventa l'ispiratore dei movimenti progressisti, riformatori ed ecologisti della Thailandia.
    muore nel 1993, all'età di87 anni, dopo una serie di infarti.
    un discepolo racconta che B. ha continuato a scrivere, anche durante l'ultimo ictus, mantenendo uno stato calmo e pacato.
    in italiano , oltre al bel libro qui recensito da Ebubba, sono disponibili i seguenti libri:
    io e mio, ubaldini editore,
    La consapevolezza del respiro, Ubaldini.

    http://it.youtube.com/watch?v=bgw97YTOriw
    http://it.youtube.com/watch?v=z3PmajYl0Q4
    http://it.youtube.com/watch?v=rtPVjOA8J7o

    Metta,
    Davide.

    Edited by DAVIDESAR - 4/2/2009, 18:49
     
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  3. ebbubba
     
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    grazie infinite DAVIDESAR :)
     
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  4. Ruins Of Ego
     
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    Grazie mille ragazzi! Me li procurerò e leggerò :punk*:
     
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  5. Buddhistapercaso?
     
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    CITAZIONE (ebbubba @ 2/2/2009, 20:42)
    Un libro che se fa parte di un Veicolo, è solo il Buddhayana, cioè il veicolo del Buddha.

    e presto anche della mia libreria ;)

    CITAZIONE (ebbubba @ 2/2/2009, 20:42)
    Il messaggio di benvenuto del mio cellulare , da quando l’ho letto è:
    sabbe dhamma nalam abhinivesaya.
    Nulla a cui attaccarsi.

    CITAZIONE
    'Professo questo'
    non esiste dottrina
    da considerare
    tra le varie dottrine.
    Cerco il distacco
    nelle dottrine,
    e la pace interiore.

    CITAZIONE
    Per colui che è distaccato da ogni concetto
    non esistono legami;
    per colui liberato dalla conoscenza,
    non
    esistono illusioni.
    Coloro che si attaccano a concetti e a teorie
    continuano a rompersi la testa
    contro il mondo

    SUTTA NIPATA 4.9
    Magandiya Sutta - A Magandiya

    http://www.canonepali.net/snp/snp4-9.htm

    :namastè*:

     
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  6. Yuukei
     
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    Ottimo libro .
    Il primo che lessi di buddhadasa .
     
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  7. dparolini
     
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    CITAZIONE (Yuukei @ 2/2/2011, 14:36) 
    Ottimo libro .
    Il primo che lessi di buddhadasa .

    Buddhadasa...da quel poco ce so, ovvero per citazione da chi lo ha letto, è una visione che mi attira non poco.
    Anche il suo modo di interpretare la rinascita e il karma...
    Deciso :o:
    lo prendo! :B):

    :namastè*:
    d
     
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6 replies since 2/2/2009, 20:42   4013 views
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