Corrente Theravada e Mahayana - differenze nella pratica di com-passione e nell´aspirazione

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  1. Mauro1971
     
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    CITAZIONE (ebbubba @ 15/4/2010, 16:32)
    CITAZIONE (Paolo76 @ 15/4/2010, 14:55)
    Se ho ben compreso, la corrente dello Hinayana o piccolo veicolo e' la piu' antica.
    Oramai vi e' rimasta solo la scuola Theravada, la dottrina degli anziani,e da quel poco che ho letto la dottrina di questa corrente asserrisce che solo i monaci possono raggiungere il nirvana precludendo quindi la salvazza ai laici. Lo scopo dei praticanti di questa corrente e' diventare arhat, cioe' colui che illuminato raggiunge quindi il nirvana senza cercare in alcun modo di mettersi a disposizione del prossimo...ma scusate non e' questa una forma enorme di egoismo? Questa corrente ha solleticato la mia curiosita', pero' non capisco come,chi pratica e aderisce allo Hinayana possa conciliare la compassione per la gente comune che ignora la realta' ultima delle cose con l'estremo egoismo e totale chiusura dei futuri arhat verso i tanti bisognosi di saggezza.
    In questo, personalmente, vedo nel Bodhisattva del Mahayana una figura enormente piu' commovente ed altruista anche se questa corrente da piu' enfasi al lato mistico e gnostico delle cose a differenza della prima corrente che ritiene i riti , le superstizioni e gli ossequi da evitare o quantomeno non le da' importanza particolare se non come una delle tante vie per raggiungere la riva opposta.
    Dato il mio carattere che e' piuttosto altruistico, vorrei sapere se in effetti il Theravada non si possa conciliare con questa mia peculiarita' e piuttosto intraprende il grande veicolo.
    Scusate, ma agli inizi, il disorientamento tra le miriadi di correnti e scuole e' vasto.

    non è vero, il buddha stesso in dei sutta ( credo addirittura in quello del parinibbana)dice che ci sono monaci, monache, laici e laiche Liberati quindi anche un laico può raggiungere il Risveglio.
    Nessun monaco Theravada , almeno non quelli che conosco io , ti vietera di praticare la dottrina Theravada con lo scopo aiutare gli altri esseri senzienti a raggiungere il risveglio, anche nel Theravada ad esempio c'è la dedica dei meriti.
    Egoismo? vai un giorno al Santacittarama e vedi quanto sono egoisti i monaci Tharavada.
    Il fatto che secondo il Theravada una volta raggiunto lo stato di Arhant e lasci il corpo fisico non puoi tornare indietro dal parinibbana al momento della morte, non significa che se uno diviene Arhant si chiude in una grotta e fa il gesto dell'ombrello a tutti quanti.
    Fai una bella cosa:
    nella mia firma c'è il link al santacittarama, li ci sono i contatti, chiedi a loro invece che sul forum, e così hai risposte direttamente da chi ne sa di più sul Theravada

    Molto vero!

    Pensare che un Arath (o Arant) possa avere anche solo il minimo "goccio" di egoismo é un errore. Se così fosse, non potrebbe essere un Arath.

    Le differenze ci sono tra Theravada e Mahayana, ma non sono così grossolane, sono più sottili, ed a mio parere diventano di nessuna importanza nel momento in cui uno trova la propria Scuola. Ogni insegnamento del Buddha non può che essere "definitivo" per il praticante al quale é rivolto.
    Questo é pure chiaramente asserito nei Sutra Mahayana.

    Il discorso che si sente sulle differenze tra "Hinayana (uso questo termine perché é quello usato negli insegnamenti e non é riferito al Theravada invero) e Mahayana" sono invero più che altro metodi per far comprendere al curioso, al neofito e ricordare al praticante quanto sia importante praticare per gli altri.
    La dedica dei meriti come ha fatto notare Ebubba é presente in tutti i Metodi.
    Lo sviluppo di Bodhicitta invece no. Per un praticante Mahayana la "Bodhicitta Assoluta" é l'Illuminazione, la Buddhità, il Dharmakaya, il Rigpa: sono tutti sinonimi.
    Noi ci si arriva per questa strada, che non é detto sia "migliore o peggiore" di un'altra.
    Il punto di vista é la qualità della pratica del praticante, non una gerarchia tra Scuole.


    P.S.: Si, il termine "Hinayana" é considerato dispregiativo da parte dei praticanti Theravada. Anche se noi non lo abbiamo mai inteso in questo senso però per rispetto verso di loro e la loro Scuola cerchiamo di non usarlo, se non strettamente necessario.
     
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20 replies since 15/4/2010, 13:55   2678 views
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