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Nella tradizione Theravada.
http://it.wikipedia.org/wiki/Tre_Segni_dell%27Esistenza
1. Impermanenza (Anicca): Tutte le cose composte sono transitorie,
2. Dukkha: Niente del mondo fisico e interiore puo´ portare a duratura e profonda soddisfazione,
3. Anatta: La forma, le sensazioni, le percezioni, i fenomeni composti e la coscienza, se indagate, non hanno ne "io" ne "mio",
Nella tradizione mahayanica estremo-orientale, che si fonda testualmente sugli Āgama in Sanscrito anziché sulle Nikaya in Pāli, al posto della sofferenza si predilige inserire il suo superamento, ovvero il Nirvana (Cinese: 涅槃寂灭) in accordo con la dottrina del Tathāgatagarbha, accolta anche dal buddhismo Vajrayana.
Dal punto di vista Vajrayana vengono nominati quattro sigilli:
1. Anicca: tutte le cose composte sono transitorie;
2. Dukkha: le "Quattro sofferenze principali" degli esseri umani: nascita, vecchiaia, malattia e morte, nonché le "Quattro sofferenze secondarie" che sono: ottenere quello che non si desidera; non ottenere quello che si desidera; non riuscire a mantenere quello che si ha (http://it.wikipedia.org/wiki/Dukkha);
3. Shunyata: Tutte le cose non hanno intrinseca esistenza per via della loro dipendenza dal punto di vista;
4. Il Nirvana sta al di là dei concetti.
fonti:
http://en.wikipedia.org/wiki/Anatta
http://en.wikipedia.org/wiki/Three_marks_of_existence
Edited by YogaChakra - 15/8/2010, 01:05. -
yudo.
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Attenti all'espressione "non-sé"
Questo vuol essenzialmente dire che niente esiste di per sé. Ogni cosa composta esiste in relazione con il resto dell'Universo. Si tratta di frantumare l'illusione che vorrebbe che noi esistemmo in modo isolato ed autogeno.. -
VNTrock.
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CITAZIONE (yudo @ 7/5/2010, 12:12)Attenti all'espressione "non-sé"
Questo vuol essenzialmente dire che niente esiste di per sé. Ogni cosa composta esiste in relazione con il resto dell'Universo. Si tratta di frantumare l'illusione che vorrebbe che noi esistemmo in modo isolato ed autogeno.
Scusa per la domanda,ma ciò che intendi sarebbe il risultato dell'Ottuplice via giusto?. -
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ho modificato. . -
flambeau.
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Grazie Yoga . -
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provate a controllare, non vorrei aver scritto castronerie. . -
Flavius Iulianus.
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Dal punto di vista Vajrayana vengono nominati quattro sigilli:
2. Dukkha: le "Quattro sofferenze principali" degli esseri umani: nascita, vecchiaia, malattia e morte, nonché le "Quattro sofferenze secondarie" che sono: ottenere quello che non si desidera; non ottenere quello che si desidera; non riuscire a mantenere quello che si ha
Delle quattro (4) "sofferenze secondarie" io ne leggo tre.. -
Silvia Bibi Po.
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I Quattro sigilli si riferiscono alle quattro nobili verità? Vero? . -
Madhyamika.
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Le 4 Nobili verità sono:
- La sofferenza;
- L'origine della sofferenza;
- La cessazione della Sofferenza;
- La via che porta alla cessazione della sofferenza.
Se non erro i Sigilli sono la spiegazione di come la sofferenza sorge in noi.. -
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Dal Dhammacakkappavattana Sutta (Samyutta Nikaya SN56) QUOTEOra, questa, monaci, è la nobile verità di dukkha: la nascita è dukkha, l'invecchiamento è dukkha, la morte è dukkha; pena, lamento, dolore, angoscia e disperazione sono dukkha; condividere ciò che non si ama è dukkha, separazione da ciò che si ama è dukkha, non ottenere ciò che si vuole è dukkha.
In breve, l'insieme dei cinque aggregati è dukkha.
Una "quarta sofferenza secondaria" può essere: ottenere (contro i propri desideri/azioni) ciò che non si vuole.
Per quanto riguarda i Quattro Sigilli, un interessante articolo di Dzongsar Khyentse Rinpoche:
Buddhism in a Nutshell: The Four Seals of Dharma. -
Silvia Bibi Po.
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Le 4 Nobili verità sono:
- La sofferenza;
- L'origine della sofferenza;
- La cessazione della Sofferenza;
- La via che porta alla cessazione della sofferenza.
Se non erro i Sigilli sono la spiegazione di come la sofferenza sorge in noi.
Grazie per la risposta. -
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Che libri consigliereste a proposito dell'argomento? .