La pratica del Chod

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    No questo da solo non basta.

    “Sì, sì, mo’ me lo segno”
    maccèrtochenonbasta! ma, si dovrà pure iniziare da qualche parte no?
    Nella mia incoscenza, confido che la pubblicità per l'invito a pranzo non passi sulle reti internazionali, ma, sia ancora in mano a piccola emittente locale...

    CITAZIONE
    Quindi sarebbe utile, se non non si possiede tale capacità, affiancare al chod uno tze drup o prativa di lunga vita.

    Questa è una cosa che avevo già pensato. grazie per la conferma! la inserisco immediatamente.
     
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  2. quietovivere
     
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    ... qualcuno ha voglia di spiegare meglio il po-wa?
    in particolare anche l'aspetto della diversa trasmissione tra scuola e scuola etc.. grazie !!

    CITAZIONE
    Quindi sarebbe utile, se non non si possiede tale capacità, affiancare al chod uno tze drup o prativa di lunga vita.

    Mi pare che Norbu lo avesse detto
     
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  3. Kakaram
     
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    Esiste una via (anche fuori del buddhismo tibetano) che invece di soggiogare o allontanare gli spiriti malevoli, permette al praticante di mangiarseli? :P :cincin2*:

    Come loro cercano di papparsi la nostra energia, non c'è un modo per cui pure noi possiamo mangiucchiarli un pochino?
    Non dico vivere come loro, ma almeno fargli passare la voglia...

    poi però se si rivelano saporiti ... image
     
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  4. Rusbe
     
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    E' tradizione affiancare all'iniziazione del Chod una di lunga vita, proprio per praticarle simultaneamente.

    Mi chiedo se sia peggio il demone mangione che se ne sta nel cimitero...o il demone dell'ego , della presunzione e della saccenza che mi perseguita anche nel mio salotto....forse anche nel bagno , ovunque !!!

    Io ho più paura del secondo....
     
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  5. dorje e gabbana
     
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    CITAZIONE
    Esiste una via (anche fuori del buddhismo tibetano) che invece di soggiogare o allontanare gli spiriti malevoli, permette al praticante di mangiarseli? :P :cincin2*:

    Come loro cercano di papparsi la nostra energia, non c'è un modo per cui pure noi possiamo mangiucchiarli un pochino?
    Non dico vivere come loro, ma almeno fargli passare la voglia...

    poi però se si rivelano saporiti ... image

    Beh Purbha libera la consapevolezza degli ostacolatori, ma è bene non cibarsi della loro energia ma sviluppare l'energia del mantra e quella infiniatemente piu potente dell'anu yoga.
    Se invece fai mahakala ciadrupa, secondo gli tza lung tigle segreti che ha insegnato (avuti durante il suo ritirio di quasi 12 anni) per la prima volta kalu rinpoche, a lui associati sviluppi una energia estremamente potente, che viene dall'energia delle goccie molto sottili che è come energia atomica...

    La visione di cibarsi dell'energia dei demoni è molto fumettistica, piu da saga dei vampiri, che rispondente a realtà.
    Di fatto però se incominci a farne secchi diversi il tuo potere aumenta in ogni caso automaticamente, questione di scienza delle bilancie.


    pero parliamo di pratiche molto segrete che difficilmente oggi insegnano fuori da un ritiro stretto...
    magari se avrete un po di fortuna.......chissà....

    CITAZIONE
    Mi chiedo se sia peggio il demone mangione che se ne sta nel cimitero...o il demone dell'ego , della presunzione e della saccenza che mi perseguita anche nel mio salotto....forse anche nel bagno , ovunque !!!

    Io ho più paura del secondo....

    Ma un chopa non deve aver paura di nulla ne dei demoni ne dell'ego, che secondo la sua prospettiva è un demone anche lui!
    ahahah :lol: :lol: :lol:
     
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  6. Rusbe
     
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    Chi non ha nessun senso di paura, è già un Buddha !
    E il demone dell'ego è il demone più terribile, più di tutti quelli che ti pappano energie, e robe del genere...
    L'ego ci fa sentire meglio degli altri, più colti, più intelligenti, o completamente il contrario,
    ci fa sentire di aver ottenuto grandi risultati, ci fa provare rabbia, gelosia, desiderio di affermare le nostre opinioni,
    costruzioni mentali, ci fa lottare contro gli altri, distrugge la nostra vita, e anche quelle future, come già ha fatto in quelle passate...
    Il demone più cattivo e mangione degll' universo non vale una pippa rispetto al demone dell'ego,
    e nenche tutti i demoni dell'universo riuniti, in confronto al demone dell'ego , non valgono una pippa,
    forse ci creano ostacoli, malattie, pazzia, ma il demone dell'ego è centomila volte più forte e più potente ed io credo
    che finchè non siamo dei Buddha, dobbiamo avere una sana paura di questo demone.
    Il chodpa impara a eliminare la paura affrontandola e scoprendo l'inesistenza delle cause che portano alla paura

    Ma se si deve aver paura, allora, non è nei cimiteri che devo andare a cercare i cattivi....perchè quelli vivono proprio nel nostro salotto!

     
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  7. quietovivere
     
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    ok grazie ...nessuno mi risponde sul powa
     
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  8. SandrinoBS
     
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    CITAZIONE (quietovivere @ 10/3/2011, 09:20) 
    ok grazie ...nessuno mi risponde sul powa

    ciao....ho fatto il ritiro con Geshe Gelek sul powa Bonpo.....e lo sto praticando...ma sulle differenze dai vari lignaggi non saprei aiutarti...ho avuto gli insegnamenti solo da questo lignaggio. ^^
     
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  9. Morgoth333
     
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    Per quanto riguarda il powa (phowa o powha non ricordo mai dove si trova la h) se cerchi nel forum dovresti trovare una discussione specifica di un po' di tempo fa.

    Prova a leggere quella ed eventualmente a fare domande partendo da li.
     
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  10. quietovivere
     
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    grazie..
     
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  11. hevajra
     
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    CITAZIONE (quietovivere @ 10/3/2011, 09:20) 
    ok grazie ...nessuno mi risponde sul powa

    C'e' un powa Nirmanakaya che e' una pratica Yogica che si fa eiettando dalla fontanella il principio cosciente pronunciando la sillaba phat.
    Il segno della realizzazione di questa pratica e' che nella fontanella si sente un piccolo bernoccolino, i lama erano soliti piantare un filo d'erba nel buchino...io dopo una settimana di ritiro intenso pero' non ebbi questo segno.

    Poi ci sono le varie fasi della meditazione, i tuoi conseguimenti che sono a tutti gli effetti powa perche' ti aiutano nel momento del trapasso a ricnoscere cosa sta accadendo e quindi ad ottenere la liberazione se non l'hai ottenutta in vita.


    Powa Sambhogakaya e' sostanzialmente la pratica dello Yidam o se sei della comunita' Dzogchen le divinita' pratiate nel Thun nelle quali dovresti essere in grado di trasfprmarti nel caso non avessi riconosciuto la Chiara Luce Madre ....quel Riconoscimento invece e' il Powa Dharmakaya.

    Questo detto molto semplicemente e da un Hevajra molto di fretta.

    La forma piu' alta di Powa e' il cosiddetto Grande Trasferimento, quello che manifesto' Padmasambhava, cosi almeno si dice, in cui il tuo corpo scompare. Anche i deiversi tipi di copro di luce del Trekchod, Longde e Togal sono Powa.

    Ti faccio un copia incolla da un mio post:

    Corpo d'arcobaleno, Tibetano: Jalü or Jalus (Wylie 'ja' lus); Chinese: 虹光身 / 光蘊身; Cantonese: Hong Gworng Sun / Gworng Whun Sun .

    Risultato delle pratiche di thògal e di longdé.
    I Praticanti dello Dzogchen manifestano il corpo di Luce o "corpo d'arcobaleno" quando gli elementi grossolani sono stati reintegrati nella propria natura luminosa. Esistono vari tipi di corpi di luce, a seconda delle capacità dello yogi. Il corpo d'arcobaleno del grande trasferimento (tib. 'ja'-lus 'pho-ba chen-po) è il corpo di luce suprema. Lo manifestano soltanto gli yogi che giungono al termine della quarta visione del thògal. Quando i fenomeni si dissolvono nella Dharmata (tib. chos-nyid-kyi zad-pa), l'aspetto materiale del corpo comincia a svanire e se lo yogi si concentra su "un dito di materia" realizza un corpo in cui la materia è trasmutata in luce. Egli si autopercepisce come trasparente e insostanziale, ma gli altri, che continuano ad avere una percezione karmica ordinaria, continuano a percepirlo sotto la forma consueta. Lo yogi non muore e può dimorare indefinitamente in questo mondo per agire per il bene degli esseri senzienti. Padmasambhava e Vimalamitra nella scuola Nyingmapa, e Tapihritsa nella scuola Yungdrung bòn si dice abbiano conseguito il corpo del grande trasferimento.

    Gli altri tipi di corpi di luce vengono conseguiti al momento della morte.

    Ne esistono quattro:

    1.Come lo spazio (tib. nam-mkha' lta-bu). Il corpo grossolano si dissolve completamente in particelle e si unisce allo spazio assoluto della purezza primordiale. Lo si paragona all'aria contenuta in un vaso che si mescola all'aria esterna quando il vaso si rompe. È il risultato del trekchòd, ma non vi è formazione di un corpo di luce.

    2-Come muoiono le dàkini (tib. mkha'-'gro sni-ba'i lta-bu). Il corpo grossolano è presente ma diventa improvvisamente invisibile, come accade alle dàkinì.
    È il risultato della pratica del Longdé.

    3- Come un fuoco (tib. me lta-bu). Il corpo grossolano è come consumato in una massa di luce. È Uno dei risultati del thògal al momento della morte.

    4- Come un vidyàdhara (tib. rig-'dzin lta-bu). Lo yogi dissolve il proprio corpo grossolano in un corpo di luce che rimane visibile agli esseri per aiutarli. Questa trasformazione è accompata da fenomeni luminosi e sonori. Anche questo è un risultato del thògal. La pratica del thògal brucia il karma residuo del praticante, ma quest'ultimo può giungere alla realizzazione mantenendo un po' di karma legato al corpo.
    Alla morte, egli presenterà numerosi segni dell'abhisambodhi o Illuminazione manifesta (suoni, luci, il ridursi delle dimensioni corporee, profumi, arcobaleni) e dopo la cremazione si troveranno fra le ceneri delle piccole perle colorate (tib. ring-bsrel) e altre reliquie. A volte gli occhi, la lingua e il cuore rimangono intatti. Certi yogi dissolvono parzialmente il corpo grossolano che in tal caso rimpicciolisce, e altri completano il processo ma lasciano le unghie e i capelli. Quando un maestro manifesta tali segni, i suoi più stretti discepoli beneficiano di un trasferimento di meriti e saggezza.

    Per approfondire: S. Karmay, The Great Perfection (pp. 190-196), E.J. Brill, Leiden 1988; Tulku Thondup, Buddha-Mind (pp. 81-88), Snow Lion, Ithaca 1989; Shardza Tashi Gyaltsen, Les Sphères du coeur, tradotto e commentato da Lopòn Tenzin Namdak, Les Deux Océans, Paris 1998, Tratto da:Cornu Philippe - Dizionario del Buddismo.
     
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  12. quietovivere
     
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    grazie sei stato molto gentile .. ho avuto la pratica del powa con tenzin wangial

    ma mi serviva fare alcuni chiarimenti di intersecazione.. sei stato chiaro
     
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    Shankar Kulanath

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    Gli insegnamenti che ho ricevuto da Shamar Rinpoche sono diversi dalla versione che hai presentato tu.

    Tra i tre tipi di Phowa il più approcciabile è il Samboghakaya, che è appunto la pratica yogica in cui si manda il principio di coscienza in una Terra Pura, come quella di Amithaba, e la cui pratica in vita porta il famoso "segno" del buchetto con siero o sangue sulla testa. Strano Hevajra che non l'hai avuto in una settimana di pratica; quando l'ho fatto io con Lama Ole l'abbiamo avuto tutti in un paio di giorni, tranne una ventina (eravamo in più di 300 quelli che facevamo il Phowa per la prima volta).
    Questa è la pratica appunto più approcciabile ed esistono diverse sadhane diverse, in base al lignaggio, al terma di riferimento e così via.

    Gli altri due tipi di Phowa implicano già una elevatissima realizzazione in quanto:
    nel Phowa Nirmanakaya il Bodhisattva prima di morire si mette nella posizione del leone, tappa con un dito la narice destra, e fa uscire il proprio principio cosciente dalla narice sinistra, e si troverà quanto prima un nuovo corpo in cui reincarnarsi.

    nel Phowa Dharmakaya invece il maestro al momento della morte dimora nella Chiara Luce, che dura diversi giorni in cui il corpo rimane caldo e non si decompone, mentre al di fuori compaiono segni di buon auspicio come arcobaleni.

    Questi erano gli insegnamenti di Shamarpa, per quel che mi ricordo..
     
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  14. tuttosubito
     
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    CITAZIONE (daygo83 @ 8/3/2011, 21:13) 
    Il chod e' il sacrificio del proprio corpo con l'intenzione di disfarsi del piu' grosso ostacolo alla realizzazione : L'Ego.
    Ora capisco che e' una pratica di trasformazione ,ma non sara' rischioso offrire il proprio corpo e chiamare entita' che a un certo livello della pratica possono manifestarsi (che ne siamo coscienti o meno ;) ) ?

    La percezione del proprio corpo (illusorio) è simultanea alla percezione di altri corpi (illusori)
    La sparizione del proprio corpo (illusorio) è simultanea alla sparizione di ogni altro corpo (illusorio)

    non esiste rischio perchè la sparizione del proprio corpo è simultanea alla sparizione di ogni altra entità.
     
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    Brutto

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