handicap-disabilità mentale

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  1. audace
     
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    ciao a tutti, volevo chiedervi come vengono considerate (sia in Occidente che in Oriente) le persone con disabilità o handicap, vengono aiutate e sono ben accettate dalla comunità e dai praticanti Buddisti?!ci sono eventuali relazioni con il Karma?

    grazie
     
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  2. MastroMatteo
     
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    Ovviamente ci sono relazioni con il karma.
    Chi ha disabilità mentali deve essere trattato come devono/dovrebbero essere trattati tutti gli altri esseri senzienti: con rispetto e compassione.

    Non è opportuno considerare il karma negativo come una punizione, ma semmai come una purificazione delle azioni fatte in passato.
    Si potrebbe dire, in un certo senso, che anche il karma negativo sia in realtà positivo a livello assoluto.

    Certamente un disabile mentale ha creato cause karmiche "negative" in vite precedenti che lo hanno portato a nascere in tale condizione.
     
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  3. audace
     
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    CITAZIONE (MastroMatteo @ 6/1/2012, 22:52) 
    Ovviamente ci sono relazioni con il karma.
    Chi ha disabilità mentali deve essere trattato come devono/dovrebbero essere trattati tutti gli altri esseri senzienti: con rispetto e compassione.

    Non è opportuno considerare il karma negativo come una punizione, ma semmai come una purificazione delle azioni fatte in passato.
    Si potrebbe dire, in un certo senso, che anche il karma negativo sia in realtà positivo a livello assoluto.

    Certamente un disabile mentale ha creato cause karmiche "negative" in vite precedenti che lo hanno portato a nascere in tale condizione.

    grazie mi hai dato una chiara risposta, concordo anch'io con il fatto che devono essere trattati come tutti gli esseri senzienti con compassione rispetto e amore.
     
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  4. KALAVINKA
     
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    forse si sono comportati male in una vita precedente...forse sono piu felici di noi...
     
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  5. Resch_Al_2
     
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    CITAZIONE
    Quando ero cattolica davanti alle ingiustizie o dolori oggettivi per esempio un povero neonato che muore senza aver fatto nulla di male e alla tipica frase è la volontà di Dio, le vie del Signore sono infinite, mi arrabbiavo parecchio.

    Mi sembra, con tutto rispetto, che l'arroganza tipica che affligge il cattolico ribelle sia ancora presente.
    Un prete ti avrebbe risposto che tu non sei niente per poter giudicare il Creato. Che Dio è amore e sa bene quello che fa, anche in assenza del permesso delle sue creature (antilopi scarnificate incluse).

    Se non accetti pensieri di questo tipo lascia stare e permetti ad altre persone, con pensieri diversi, di pensarla come vogliono e non di essere obbligati a provare un senso di colpa che magari è perfetto sul tuo sistema di credenze, ma non sul loro.

    Le caste indiane ti sembrano ingiuste, occidentale democratica? Vai a parlare con un paria e chiedigli se si sente in difetto o se permetterebbe mai che la sua casta si mischiasse con altre caste. Parlaci e vedi se le ritiene una "punizione" o se invece fa parte di quella che è la sua identità e dei suoi privilegi (eh sì... privilegi).

    CITAZIONE
    Mi sembra una visione molto ingiusta e comoda solo a chi è nato fortunato e un ulteriore macigno per chi poveretto per motivi naturali, genetici o sfortuna affronta un dolore grande.

    Visione ingiusta? Ah guarda, può essere. Ma per fortuna è una visione e non un progetto di legge. Se non ti piace (ma siccome vedo che fa presa in qualche modo in te probabilmente una parte di te la vede proprio in questo modo) semplicemente ignora che una fetta del mondo la vede così. Tu puoi pensare tranquillamente che si chiami sfortuna, responsabilità dei lazzaroni che inquinano il mondo, genetica, errore. Magari la tua strada è quella perchè se senti questo fastidio in maniera così pressante tanto da mandarti in crisi e dubitare dell'etichetta che vorresti (buddista) allora forse il buddismo che ritieni essere tale non è buddismo. Ribellati e brucia e fa tutto quello che è possibile fare per rendere il mondo un po' più bello. Ma fallo.

    Inoltre, qui nessuno ha la verità rivelata da comunicare ad altri e, come ogni scambio, si dovrebbe arrivare al dubbio che smuove riflessioni e ricalibrazioni e apertura.

    CITAZIONE
    Non riesco a pensare che se a una persona viene un tumore o ha un incidente sul lavoro per colpa altrui sia colpa di qualcosa delle vite precedenti.

    Non è questione di colpa in senso cattolico in cui un essere superiore ti bacchetta perchè sei stata cattivella. Se tu, bimba, indossi un paio di pattini e per gioco ti schianti contro un muro per vedere che accade... il fatto che ti fai male è una punizione perchè sei cattiva, stupida, inferiore, poco seria? Capisci qual è la differenza tra un giudizio legato all'azione e una mera conseguenza?
    Non è un determinismo meccanico quello di cui si sta parlando, non lo è nella nostra mente.. perchè siamo talmente limitati che difficilmente possiamo afferrare il quadro completo. E' piuttosto una apertura nella valutazione di altre possibilità. E di responsabilità.

    Non è giusto che una donna che fuma in gravidanza comprometta la salute del feto che probabilmente nascerà sottopeso, se non con altri gravi problemi. Questa donna può sapere o meno che il fumo provocherà o meno quelle conseguenze e farlo comunque.

    Ciau!
     
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  6. coyote.mistico
     
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    Introduco il discorso con questa frase di Resh

    CITAZIONE
    qui nessuno ha la verità rivelata da comunicare ad altri e, come ogni scambio, si dovrebbe arrivare al dubbio che smuove riflessioni e ricalibrazioni e apertura.

    Cara Heide, la verità può fare molto male e questo mondo non è tutto rosa, fiori compassione come magari un libro di tich nath hanh, o il buddhismo da casalinga può farti credere.
    E non è che girando la testa da parte opposta qualcosa cambi.
    Sta solo te se considerare una parte parziale di questa esistenza, illudendoti e sognando, oppure prendere atto di una serie di cose, che possono essere alquanto scomode e rivoluzionarie per il tuo modo di vedere il mondo, o delle tue speranze.
    Per l'intricatissima legge del Karma ora il Tibet sta sparendo, in America ci sono continui spargimenti di sangue ( riflesso immediato di quello che stanno attuando loro nel mondo ma non solo), l'Italia sta cadendo a pezzi e tu ci stai leggendo in questo forum.
    La storia del karma ha diversi livelli di interpretazione, come tutto direi, e non può essere liquidata in un libricino oppure in una discussione su un forum, renderebbe riduttivo e superficiale una realtà che non lo è.
    Di oggettivamente assoluto, ad un certo piano, non c'è niente...
    Ognuno ha la sua personale interpretazione di madre Natura che forgia le leggi del mondo.
    Per un induista il karma ne è la sua espressione, per un cattolico lo è il destino scritto immutabile, per un ateo tutto è determinato dal caso e così via...
    Sta te a decidere se vivere in un mondo fatto di sogni, oppure nella 'realtà', per quanto dolorosa possa essere, nel 'bene' e nel 'male'.
    Ma non cambi le cose abbracciando una cosa che faccia comodo al tuo ego che se ne vuole stare al caldo e protetto dalle tue idee confortanti, ma una visione, che per quanto possibile, dia una spiegazione logica, lineare e pratica al mondo in cui siamo immersi.

    Per il resto Resch ha detto abbastanza tutto.
     
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  7. Fancyblack
     
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    CITAZIONE (coyote.mistico @ 21/1/2013, 09:51) 
    Di oggettivamente assoluto, ad un certo piano, non c'è niente...
    Ognuno ha la sua personale interpretazione di madre Natura che forgia le leggi del mondo.

    Concordo con quanto detto, forse l'errore se così si può chiamare sta proprio nel voler di volta in volta interpretare quello che accade, non ultima la felicità o la realizzazione stessa, considerando ad esempio che la maggioranza dell'umanità è normalmente abile evidentemente questo non basta a renderla felice e realizzata, oppure quante volte ci è capitato di stare male e, solo a posteriori, ringraziare quel male per quanto ci ha cambiato in meglio? Considerare una persona diversamente abile automaticamente infelice, secondo me, non è compassionevole, più che altro perchè si resta nei propri panni.
     
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  8. Resch_Al_2
     
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    CITAZIONE
    Considerare una persona diversamente abile automaticamente infelice, secondo me, non è compassionevole, più che altro perchè si resta nei propri panni.

    Esatto. Concordo.

    Riprendendo quello che scrive Coyote... io credo che esista una Realtà (o meglio, qualche cosa) di Assoluto. Solo che è talmente lontano dalla nostra mente... talmente impossibile percepire con i sensi... che è inutile anche parlarne :) Il Tao di cui si parla non è il Tao.

    Noi possiamo far conto solo sugli strumenti che abbiamo (di diversa forgiatura, in base alla tipologia.. e di diversa qualità, in base alle qualificazioni) e solo su questi credo che possiamo sperare di fare un lavoro di crescita. Ecco cos'è per me la compassione.
     
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  9. KALAVINKA
     
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    visione ingiusta,ma segue un ordine molto ampio.nel senso che questi eventi servono a aiutare le persone a sta bene.se una persona fa del male a qualcuno,forse e' quello che viene ucciso che ha ucciso in una vita precedente.quelli che vivono in carcere hanno vissuto una vita piu tranquilla precedente,per cui ora devono compiere il loro dovere di vivere in carcere.poi nella prossima vita gli viene una malattia.poi vanno in guerra,e poi vivono tre vite quiete,e muoiono di vecchiaia.e' un ordine preciso che serve a fare stare bene tutti.tutti dobbiamo morire in un mOdo o nell'altro.questo capita amaggior ragione agli animali che vengono continuamente massacrati per cibare gli altri.gli uomini si accorgono che se fanno cosi in una vita prossima succede a loro,oppure provano a risparmiare dolore ecc...e piano piano cercano di migliorare.
     
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  10. dorje e gabbana
     
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    CITAZIONE
    Non riesco a pensare che un bambino che nasce sordomuto sia per colpe precedenti, riesco solo a pensare che c'è un errore genetico e lui non ha colpa, non riesco a pensare che una moglie resta vedova perchè il marito resta ucciso in un incidente automobilistico, a causa di una vita precedente dove ha disprezzato il marito.

    Questo è come le tu vorresti che le cose fossero.
    Ed anche se non riesci a pensarlo, le cose stanno cosi'. Su archi di tempi lunghissimi il Karma si esprime come volizioni/passioni/azioni, e tende a riproporsi rigenerando se stesso in meccanismi piu' vicini all'omeostasi.
    Il caso della vedova da te citato mi pare spropositato, per il resto invece le cose tornano
     
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  11. coyote.mistico
     
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    Cara Heide, guarda che non ti si voleva offendere o deridere e mi dispiace se tu te la sia presa sul personale.
    Sei capitata nel forum degli ego-destroyer :devil: :lol:

    A parte gli scherzi, che hanno sempre un fondo di verità, apprezzo il tuo slancio per cambiare la cultura castrante cattolica, di cui si riesce nelle tue parole scritte ad notarne ancora la presenza.

    CITAZIONE
    Tu mi dici che le cose stanno così ok ma con tutto il rispetto che differenza c'è tra tu che me lo scrivi ed un cristiano che mi dice del paradiso o uno scienziato che mi dà le sue tesi biologiche?

    Questo sta solo a te, ai frutti della tua esperienza, sia di vita che di pratica, e al tuo sentire.

    CITAZIONE
    Ma io non ho capito dove osservare la legge karmica

    Ovunque!
    Tutto questo mondo manifesto in cui viviamo è un meccanismo intricatissimo mosso dal karma.
    Karma significa azione, atto.

    CITAZIONE
    avevo compreso che essere buddhisti è cercare nella pratica costantemente la realtà.

    Questo è un buon approccio.

    Comunque fidati che anche io sono ancora un principiante rispetto a tutte le cose che ci sono da sapere, figurati se ho capito come funzione la legge del Karma!
    Magari solo qualche assaggino basato sull'osservazione delle varie interdipendenze, ma la strada è ancora lunga, e le mazzate saranno ancora assai :rolleyes:
     
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  12. Resch_Al_2
     
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    Guarda Heide, taglio cortissimo e rispondo per punti:

    1) io non sono nemmeno buddhista, quindi il mio punto di vista era da principiante assoluto, al pari tuo
    2) hai chiesto aiuto e io ho risposto nel modo in cui ritengo ti sia d'aiuto
    3) mai nemmeno lontanamente pensato che quello che tu hai scritto fosse una richiesta di adeguamento per noi: perchè la introduci come scusante? :)

    CITAZIONE
    Dovrei lasciar perdere Resch?
    No non voglio lasciar perdere, non ho nemmeno la pretesa di provocare sensi di colpa, anche perchè immagino che chi è arrivato a tali conclusioni tramite la pratica non corra tale rischio per una domanda di un principiante, nè si possa creare problemi per questo.

    Io non ho detto questo, ho solo scritto che se lo sconvolgimento è tale da bloccare invece che trascendere e ti porta a giudicare prima il creato, poi il karma, poi il leone che mangia la gazzella, e i bambini che muoiono di fame, e le donne che vengono uccise... magari la tua vocazione potrebbe essere quella di attivarti e dedicarti in via diretta alla rimozione di queste problematiche.

    CITAZIONE
    Il tuo intervento però mi fa capire una cosa: entrare in un forum buddhista da principiante dando per scontata la pazienza di tutti gli esperti davanti ai rudimentali sentimenti o ragionamenti di chi cerca di capirci qualcosa purtroppo partendo dai propri limiti, è molto ingenuo per non dire altro.

    Concordo. Meno male che capisci che il problema non è delle risposte che hai trovato, ma della tua aspettativa :)

    CITAZIONE
    Per fortuna c'è anche chi la pazienza ce l'ha davvero e non si irrita alle prime faq di un principiante magari ricordandosi che anche lui ci è passato e ha avuto le sue difficoltà ad uscire da visioni o ragionamenti in cui è cresciuto e vissuto a lungo.

    Meno male, davvero!

    "Per umiliare qualcuno si dev'essere in due: colui che umilia e colui che è umiliato e soprattutto: che si lascia umiliare. Se manca il secondo, e cioè se la parte passiva è immune da ogni umiliazione, questa evapora nell'aria... Si deve insegnarlo agli ebrei.
    Stamattina pedalavo lungo la Stadionkade e mi godevo l'ampio cielo ai margini della città, respiravo la fresca aria non razionata.
    Dappertutto c'erano cartelli che ci vietano le strade per la campagna.

    Ma sopra quell'unico pezzo di strada che ci rimane c'è pur sempre il cielo, tutto quanto.

    Possono renderci la vita un pò spiacevole, possono privarci di qualche bene materiale o di un pò di libertà di movimento, ma siamo noi stessi a privarci delle nostre forze migliori col nostro atteggiamento sbagliato: col nostro sentirci perseguitati, umiliati e oppressi, col nostro odio e con la millanteria che maschera la paura.

    Siamo soprattutto noi stessi a derubarci da soli".

    Etty Hillesum "Diario. 1941-1943


    Benvenuta e buona permanenza :)
     
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  13. coyote.mistico
     
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    Bellissima sta frase.
    Grazie che l'hai scritta perchè fa proprio a caso per una mia amica...
     
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  14. dorje e gabbana
     
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    ah si ottima osservazione Resh.

    Purtroppo esistono molti esseri insulsi che dell'essere umiliati ad ogni costo ne fanno la loro bandiera esistenziale.

    Questo vittimismo grondante di cui si cingono lo trovo ributtante e imperdonabilmente cinico seppoi lo ammantano pure di buddhismo da quattro salti in padella
     
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  15. Resch_Al_2
     
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    La Etty Hillesum è una scoperta che vale la pena di venir fatta.

    Sempre lei (che non è che sia stata risparmiata dalla vita) scrive:

    Ogni volta vorresti rifare il mondo, invece di goderlo com'è. È un atteggiamento alquanto dispotico.
     
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64 replies since 6/1/2012, 22:44   2073 views
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