Brutta china

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  1. grandiantichi
     
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    Confesso che rileggere il vecchio Guenon in un momento di torpore postprandiale, quindi con le abituali difese psichiche parzialmente disattivate, mi ha decisamente turbato.
    Come non sospettare (temere?) che il sentiero segreto del Vajrayana stia ripercorrendo la stessa china che ebbe ad imboccare il vero (supposto) cristianesimo iniziatico delle origini?
    Circostanze e modalità sono tragicamente sovrapponibili.
    :o:

    CITAZIONE
    CAPITOLO SECONDO

    CRISTIANESIMO ED INIZIAZIONE

    [Pubblicato su Etudes Traditionnelles, Parigi, settembre, ottobre-novembre e dicembre 1949].

    Nonostante tutte le difficoltà derivanti dalla suddetta considerazione, vi è tuttavia almeno un punto sul quale sembra non sussistano dubbi e che, peraltro, non è stato contestato da nessuno di coloro che ci hanno sottoposto le loro osservazioni, anzi è proprio su di esso che alcuni hanno poggiato certe loro obiezioni: si tratta del fatto che, lungi dall’essere solo la religione o la tradizione exoterica che si conosce attualmente, il Cristianesimo delle origini aveva, in forza dei suoi riti e della sua dottrina, un carattere essenzialmente esoterico e quindi iniziatico.
    Se ne può avere conferma dal fatto che la tradizione islamica considera il Cristianesimo primitivo proprio come una tariqah, cioè come una via iniziatica, e non come una shariyah, cioè come una legislazione di tipo sociale e rivolta a tutti; e ciò è così vero che, in un secondo momento, si dovette rimediare con la costituzione di un diritto «canonico» [A questo proposito non è forse privo di interesse segnalare che, in arabo, il termine qanun, derivato dal greco, è impiegato per designare tutte le leggi adottate per dei motivi puramente contingenti e che non fanno parte integrante della shariyah o della legislazione tradizionale], che in realtà fu solo un adattamento dell’antico diritto romano, dunque qualcosa che veniva interamente dal di fuori e non certo uno sviluppo di quanto da sempre contenuto nel Cristianesimo stesso. Del resto, è evidente che nel Vangelo non si trova alcuna prescrizione che possa essere considerata come avente un vero carattere legislativo, nel vero senso della parola; la ben nota frase: «Date a Cesare quel che è di Cesare...» ci sembra del tutto significativa, a riguardo, poiché essa implica formalmente, per tutto quanto di ordine esteriore, l’accettazione di una legislazione del tutto estranea alla tradizione cristiana, legislazione che, molto semplicemente, è quella esistente di fatto nell’ambito che vide nascere il Cristianesimo stesso, ambito che allora faceva parte dell’Impero romano. Un tale fatto si configurerebbe sicuramente come una lacuna delle più gravi se il Cristianesimo fosse stato fin d’allora ciò che è divenuto più tardi. L’esistenza stessa di una tale lacuna sarebbe, non solo inspiegabile, ma veramente inconcepibile per una tradizione ortodossa e regolare, sia che effettivamente questa tradizione dovesse comportare un exoterismo al pari di un esoterismo, sia che dovesse applicarsi, si potrebbe dire, innanzi tutto al dominio exoterico. Se invece il Cristianesimo aveva il carattere che abbiamo detto, la cosa si spiega con facilità, poiché non si tratta affatto di una lacuna ma di una intenzionale astensione di intervento in un dominio che, per definizione, non poteva competergli, in siffatte condizioni.

    Non comprendiamo inoltre perché sarebbe inammissibile che l’influenza che opera per mezzo dei sacramenti cristiani, dopo aver agito in un primo tempo nell’ordine iniziatico, abbia poi, in presenza di circostanze diverse e per le ragioni da esse derivanti, fatto intervenire la sua azione nel semplice dominio religioso ed exoterico, di modo che, da allora, i suoi effetti si siano limitati ad alcune possibilità di ordine esclusivamente individuale e aventi come fine la «salvezza»; e tutto ciò pur conservando, in quanto alle apparenze esterne, gli stessi supporti rituali, dal momento che questi erano di istituzione cristica e che quindi senza di essi non si sarebbe potuto trattare di una tradizione propriamente cristiana.
    In realtà è questo che si è verificato e, di conseguenza, allo stato attuale delle cose ed anche a partire da una certa epoca ben più lontana, non è più possibile considerare, in maniera alcuna, i riti cristiani come dei riti a carattere iniziatico; e su questo punto pensiamo che sia necessario insistere con maggiore precisione. Dobbiamo però far notare che, in realtà, è presente una certa improprietà di linguaggio allorché si dice che essi abbiano «perduto» questo carattere, come se questo fatto fosse avvenuto in maniera puramente accidentale. In verità, noi pensiamo che, al contrario, si sia trattato di un adattamento, il quale, malgrado le spiacevoli conseguenze venutesi a determinare inevitabilmente sotto certi aspetti, fu pienamente giustificato ed anche necessario, date le circostanze di tempo e di luogo.
    Se si considerano le condizioni del mondo occidentale, cioè dell’insieme dei paesi allora compresi nell’Impero romano, qual era all’epoca di cui si tratta, ci si può facilmente rendere conto che se il Cristianesimo non fosse «disceso» nel dominio exoterico, quel mondo, nel suo insieme, sarebbe rimasto ben presto sprovvisto di ogni tradizione, dal momento che quelle esistenti allora, ed in particolare la tradizione greco-romana che naturalmente era divenuta la predominante, erano giunte ad uno stato di estrema degenerescenza, la quale stava a significare che il loro ciclo di esistenza era lì per terminare [Sia ben chiaro che quando parliamo del mondo occidentale nel suo insieme, facciamo eccezione per una élite che non solo era in grado di comprendere ancora la propria tradizione, dal punto di vista esteriore, ma continuava a ricevere l’iniziazione ai misteri; il tal modo la tradizione avrebbe potuto ancora conservarsi, per un periodo più o meno lungo, entro un ambito sempre più ristretto; ma tutto ciò esula dalla questione che stiamo considerando adesso, poiché qui si tratta della generalità degli Occidentali ed è per essi che il Cristianesimo fu costretto a prendere il posto delle antiche forme tradizionali, proprio nel momento in cui queste, per la generalità degli Occidentali, finirono col diventare solo delle «superstizioni», nel senso etimologico del termine]. Questa discesa, lo ribadiamo, non fu dunque per niente un fatto accidentale o una deviazione, essa, al contrario, dev’essere considerata come avente un carattere veramente «provviden-
    ziale», poiché impedì che l’Occidente piombasse allora in uno stato che, in definitiva, potrebbe essere paragonabile a quello in cui si trova attualmente. D’altronde, non era ancora giunto il momento nel quale doveva prodursi una perdita generale della tradizione, proprio come si verifica nei tempi moderni; era dunque necessario che si operasse un «raddrizzamento», e solo il Cristianesimo poteva farlo, ma a condizione di rinunciare al carattere esoterico e «riservato» che aveva all’origine [Sotto questo profilo si potrebbe dire che il passaggio dall’esoterismo all’exoterismo costituì, in questo caso, un vero «sacrificio», cosa che d’altronde è vera per ogni discesa dello spirito]; in effetti un tale «raddrizzamento» non solo era benefico per l’umanità occidentale, cosa fin troppo evidente per insistervi ulteriormente, ma era al tempo stesso in perfetto accordo con le stesse leggi cicliche, come lo è necessariamente ogni azione «provvidenziale» che interviene nel corso della storia.

     
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    Tranquillo, non mi sto mettendo a discutere Guenon :)

    Apprezzo però la visione del cambiamento legato al periodo storico.
    Dal come la vedo io, il cristianesimo ha più volte accettato il cambiamento
    storico di diversi periodi, adeguandosi alle problematiche dell'epoca ed
    incamerando la eventuale 'ribellione' nei ranghi.
    Il paragone con il Vajrayana potrebbe non essere così sospetto.
    Da diverse parti degli insegnamenti, e dagli insegnanti in particolare,
    si nota una specie di 'remi in barca'.
    Grandi Maestri stanno dando spesso insegnamenti di base, anche
    a chi la base l'ha fatta per anni.
    Ma do questa interpretazione più ad un problema di presenza da parte
    di noi discepoli che ad una loro decisione arbitraria.
    I discepoli occidentali non sono molto disposti a seguire un Maestro
    standogli accanto, vivendo con lui o almeno averne un contatto diretto
    ogni giorno. Penso che alcuni insegnamenti abbiano modo di essere dati
    se il discepolo è davvero un praticante che vive con il Maestro.
    Ma ci sono anche eccezioni.
    Ci sono ancora alcuni maestri che danno insegnamenti ed iniziazione
    importanti. E, da come ho visto, continuano a darli se vedono che sei
    presente per il tempo necessario e se fai alcuni ritiri che ritengono
    importanti. Altrimenti tutto si ferma.
    Di sicuro, i molti che si sono avvicinati al Dharma, hanno preferito
    accettare una via di base piuttosto che procedere veramente,
    perché ad un certo punto, i sacrifici richiesti sono oltre il tanto che
    si è disposti a concedere.
    Il Sentiero esoterico nel Dharma, rimane una possibilità
    per pochi, e non perché non vogliono insegnarlo, ma proprio
    perché si rendono conto che non tutti riuscirebbero a seguirlo.
    Naturalmente sono solo opinioni mie e magari mi sbaglio di grosso.

    ;)
     
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  3. grandiantichi
     
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    Il fatto che il Vajrayana rimanga una via "per pochi" come tu dici mi conforterebbe.
    Una divisione netta e sancita tra chi può accedere all'insegnamento esoterico e chi no sarebbe un incontestabile segno di vitalità ed integrità della tradizione in questione. Quello che mi preoccupa invece è proprio l'opposto: un dilagare del Vajrayana religioso-salvifico dove le iniziazioni divengono mere benedizioni sacramentali conferite a pioggia sul gregge dei discepoli speranzosi.
    Un Vajrayana dove niente è più "crepuscolare", analogico, riservato, iniziatico e dove tutto quanto diviene vagamente tecnico psicologico ed in fondo materialistico.
    Personalmente ad esempio trovo davvero sinistro che i grandi maestri dei lignaggi tantrici si prestino alle burlesche riletture in chiave psiconeuroendocrinologica dei processi della alchimia interiore dei tantra. Tutte queste concessioni alla profanità imperante, alla endemica atrofia del senso del sacro, mi fanno sospettare a volte che molti tra loro stiano operando in direzione di una "discesa nel dominio exoterico" nel lodevole tentativo di salvare il salvabile.

    Spero proprio di sbagliarmi.

     
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    Mi dispiace deluderti, ma in alcune cose è come pensi che sia.
    C'è questa tendenza alla massificazione, ma c'è anche una scomparsa
    dagli insegnamenti di iniziazioni importanti.
    Purtroppo, come dicevo, il fatto di invitare Maestri a fare ritiri,
    si rivela poco produttivo perchè troppo spesso ci sono,
    tra i partecipanti, persone che non hanno esperienza di pratiche.
    Così, non è possibile dare insegnamenti rilevanti.
    Il problema si è presentato in diversi ritiri.
    spero che si trovi presto una soluzione.

    ;)
     
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  5. dorje e gabbana
     
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    CITAZIONE
    Quello che mi preoccupa invece è proprio l'opposto: un dilagare del Vajrayana religioso-salvifico dove le iniziazioni divengono mere benedizioni sacramentali conferite a pioggia sul gregge dei discepoli speranzosi.
    Un Vajrayana dove niente è più "crepuscolare", anagogico, riservato, iniziatico e dove tutto quanto diviene vagamente tecnico psicologico ed in fondo materialistico.
    :o:

    Concordo con Pietro, e ritengo che grandi antichi abbia centrato il punto fondamentale, che Guenon aveva già intuito ai suoi tempi.

    Come puo' un insegnamento iniziatico, che utilizzi simboli e linguaggi crepuscolari come da tradizione, e quindi riservto a pochi individui dotati delle giuste qualificazioni e dignificazioni puo' ancora definirsi tale se invece si apre in modo sconsiderato alle masse, tradendo le sue premesse iniziali, solo con l'obiettivo di far cassetta per mantenere centri e monasteri che dovrebbero portare avanti una tradizione iniziatica, che essendo stata profanata dalle masse, non si puo' piu' definire tale e di conseguenza perde il suo carisma o potere sacrale realizzativo?

    La prima volta che andai ad un insegnamento di un maestro tibetano, dopo aver frequentato per molti anni ambienti iniziatici emetici, ormai 25 anni or sono circa, rimasi lettermalemente scioccato: si impartivano insegnamenti ed iniziazioni che erano definiti "segreti" destinati solo a poche persone qualificate, secondo i testi, indiscriminatamente a tutti, anche a persone che non si rendevano conto di cosa stava accadendo, capitate quasi per caso.......le iniziazioni erano pubbliche ed il maestro spesso non aveva mai visto prima chi stava iniziando ne lo avrebbe mai conosciuto personalmente, neanche in futuro. Ai miei occhi tutto cio' appariva come una parodia di cio' che conoscevo del corretto approccio al sacro e della trasmissione inziatica. Mi sembrava tutto una farsa.

    Alla luce della mia formazione ermetica, e ricordando le mie letture guenoniane, tutto cio' non solo era assurdo, ma puzzava anche di controiniziazione.....poi col tempo i dubbi iniziali vengono meno perchè la forza dell'eggregore provvede a cancellarli e ti spinge ad allinearti con la visione del bravo praticante che vede i suoi maestri come buddha, che non critica neanche lontanamente cio' che vede e sente anche se esso è il contrario di quanto invece viene insegnato dagli stessi maestri che segue, almeno in teoria perchè nei fatti lo contraddicono.
    Ma dopo molti anni, uscendo dall'influenza dell'egrregore, perchè cio' che si è visto in decenni ha colmato la misura oltremodo, si riacquista la propria lucidità ed i dubbi inizialmente cancellati, riemergono e purtroppo i fatti li confermano in pieno....

    Ovviamente vengono fatti salvi i pochi santi uomini che invece fino a poco fa hanno cercato di portare avanti la loro via in modo tradizionale ed iniziatico, ma che sono ahime' scomparsi.


    IO sono diversi mesi che affermo su questo forum quanto osservato da grandi antichi, con un liguaggio forse crudo ma schietto, alienandomi molte iniziali simpatie, nonostante i fatti siano evidenti ed ahimè inconfutabili negli intenti e nella prassi........

    Quindi non ditelo troppo in giro, altrimenti potreste ritrovarvi anche voi con molte persone che improvvisamente vi dipengeranno come il diavolo in persona, il male assoluto, poichè prive di una cultura tradizionale e soprattutto degli strumenti ermeneutici che ogni iniziato dovrebbe costruirsi lungo la via, preferiscono mettere la testa sotto la sabbia per continuare il loro trip religioso-fideistico che con il vajrayana inteso come via iniziatica ha veramente poco a che fare.

    In tal caso chiunque voglia distoglierli dal loro trip pietistico religioso è bollato immediatamente come un pericoloso nemico della dottrina da sbranare e fare a pezzi :lol:

    Peccato che ignorano cio' che il fondatore del dharma tibetano Padmasambhava affermo' nelle sue profezie in merito alla degenerazione assoluta del vajrayana, che sarebbe coincisa con lo sradicamento del dharma in Tibet, e le sue molte sofferenze di questo paese

    Edited by dorje e gabbana - 12/1/2012, 16:20
     
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  6. YESHE
     
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    The Padmasambhava Connection

    The Legend of the Great Stupa of Boudhanath is a Padmasambhava treasure text revealed by Lhatsun Ngonmo that was hidden again, to be rediscovered by Ngakchang Sakya Zangpo in the 16th century. The extracts here are from the introduction and translation by Keith Dowman (Berkeley: Dharma Publishing, 1973.)

    The book contains two termas about Guru Padmasambhava: The Legend of the Great Stupa and The Life Story of the Lotus Born Guru. Termas are understood as an infusion of teachings that are essential especially in dissolute times such as these, so that the Buddha-dharma remains fresh, and its relevancy clear.

    The Fourth Chapter of The Legend of the Great Stupa:
    "The Portents of the Ruin of the Great Stupa in the Middle of the Kaliyuga"

    "Again King Trison Detsen spoke to the Lotus Born Guru, "Great Guru, in the kaliyuga, the age of decadence and corruption, when the Voice of Buddha is a mere echo, will this Great Stupa, this Wish Fulfilling Gem, be destroyed or damaged? Will it decay? And if it is neglected or damaged what will be the portent of its ruin? What vice will corrupt this area of the transitory world? When the signs and omens are seen, what must be done?"

    Guru Rinpoche replied, "Listen, Great King. The real perfection of this Great Stupa is indestructible, inviolate and incorruptible: it is inseparable from the Body of Infinite Simplicity of all the Buddhas. But the phenomenal fabric of the Great Stupa is perishable, a transitory form in a changing world, and it can be damaged by the four elements. The damage will be repaired by the incarnations of the Lords of the Three Families - Manjusri, Avalokitesvara, and Vajrapani - and the Wrathful Bhrikutis and Tara Devi.

    "As the kaliyuga progresses towards the final conflagration, life expectancy of man decreases and the weight of darkness becomes more intense, but there remain restraints on the downward path when the Voice of Buddha is heard and the Path of Dharma followed. Towards the end of the era, when man's lifespan has been reduced from sixty to fifty years and there has been no respite in man's increasing egoism, these conditions will prevail, portending ruin to the Great Stupa: householders fill the monasteries and there is fighting before the altar; the temples are used as slaughterhouses; the ascetics of the caves return to the cultivated valleys and the yogins become traders; thieves own the wealth and cattle; monks become householders, while priests and spiritual leaders turn to robbery, brigandage and thievery. Disorder becomes chaos, which generates panic raging like wildfire. Corrupt and selfish men become leaders, while abbots turned army officers lead their monks as soldiers; and nuns put their own bastards to death. Sons see their estates and inheritances stolen from them. Mean and vulgar demagogues become local bosses. Young girls instruct the young in schools. The belch of the Bon Magician resounds in the yogin's hermitage and the wealth of the sanctuaries is looted; the scriptures of the Tathagatas, the images of the Buddhas, the sacred icons, the scroll paintings and the stupas will be desecrated, stolen and bartered at the market price, their true worth forgotten; the temples become dung-smeared cow sheds and stables.

    "When religious duties are forgotten, spirits of darkness previously controlled by ritual power are unloosed, and frenziedly govern the mind of whatever being they possess. Spirits of vindictive power possess monks; spirits of egoistic wickedness possess the mantradhara or magician; spirits of disease possess the Bon Priest; enchanting spirits causing disease possess men; grasping, quarreling spirits possess women; spirits of wantonness possess maidens; spirits of depravity possess nuns; spirits of rebellion and malice possess children; every man, woman and child in the country becomes possessed by uncontrollable forces of darkness. The signs of these times are new and fantastical modes of dressing - traditional styles forgotten; the monks wear fancy robes and the nuns dress up before a mirror. Every man must carry a sword to protect himself and each man guard his food from poison. Abbots and Masters poison their pupils' minds and hearts; the executive and legislature disagree; men become lewd and licentious; women become unchaste; monks ignore their discipline and moral code; and the mantradharas break their covenant. As the frenzy of malicious, selfish, vindictive and ruthless spirits grows, paranoid rumor increases and ornament and clothing fashions change more frequently.

    "Drunkards preach the Path to Liberation; the advice of sycophants is followed; fraudulent teachers give false initiations; guileful impostors claim psychic powers; loquacity and eloquence pass as wisdom. The arrogant elevate profanity; the proletariat rules the kingdom; kings become paupers; the butcher and murderer become leaders of men; unscrupulous self-seekers rise to high position. The Masters of the High Tantras stray like dogs in the streets and their faithless, errant students roam like lions in the jungle. Embodiments of malice and selfishness become revered teachers, while the achievements of tantric adepts are reviled, the guidance of the Secret Guru execrated, the precepts of the Buddha ignored and the advice of yogins and sages unsought. Robes become worn by fools and villains while monks wear foreign dress - even murderers wear the sacred robe. Men resort to maledictory enchantment learning mantra for selfish ends; monks prepare poisonous potions for blackmail, extortion and profit. False doctrines are devised from the Buddhas' Word and the teachers' interpretations become self-vindications. Many treacherous paths, previously uncharted, are followed; many iniquitous practices spread; behavior becomes tolerated which was previously anathema; ideals are established contrary to tradition; and all good customs and habits are rejected and many despicable innovations corrupt. The wealth of the monasteries is plundered and spent upon gluttony by those under vow; following errant paths men become trapped by their own mean actions; the avaricious and spurious protectors of the pure teaching no longer fulfill their functions.

    "The celestial order, disrupted, loosens plague, famine and war to terrorize terrestrial life. The planets run wild, and the stars fall out of their constellations; great burning stars appear bringing unprecedented disaster. Rain no longer falls in season, but out of season the valleys are flooded. Famine, frost and hail govern many unproductive years. Rapacious female demons (Mamo) and the twelve guardian protectresses of the Dharma (Tenma), unpropitiated and enraged, release diseases, horrible epidemics and plagues, which spread like wildfire, striking men and cattle. Earthquakes bring sudden floods, while fire, storm and tornadoes destroy temples, stupas and cities in an instant. At this time the Great Stupa itself falls in ruins. During this pall of darkness the Wheel of Dharma at Vajrasana (Bodh Gaya) ceases to turn; the storm of war rages in Nepal for many years; India is stricken with famine; the Kathmandu Valley is inflicted with plague; earthquakes decimate the people of Upper Ngari in Western Tibet; plague destroys the people of Central Tibet; the Kyi Valley District of Lhasa subsides; the peaks of the High Himalayas in the borderland of Mon fall into the valleys. Three strong forts are built on the Five Peaked Mountain; yogins assemble in the Valley of the Bear's Lair on Mon; two suns rise in Kham to the east; the Chinese Emperor dies suddenly; four armies descend on Central Tibet from the borders; the Muslim Turks conquer India; the Garlok army suppresses the Dharma in Kashmir; the Mongols conquer Tibet; the Jang army enters Kham; the Protectors' Temple, Rasa Trulnang (The Jokhang) in Lhasa is threatened; the famous temple of Samye is desecrated; the stupas of Bhutan tilt and the Wheel of Dharma malfunctions.

    "The great monasteries of the country become deserted and the belch of the Bon Priest resounds in quiet hermitages; the wise and simple leaders of the monasteries have been poisoned so that the lineal explanations and practices are fragmented or lost; the holders of the lineal traditions meet sudden death. Impostors and frauds cheat the people and black spectres haunt the land. The knot in the silken thread binding demonic forces in divine bondage is untied and the cord of faith keeping the human mind harmonious is severed. The king's law is broken and the strength of communal unity lost; the people's traditions are rejected and the sea of contentment dries up; personal morality is forgotten and the cloak of modesty thrown away. Virtue is impotent and humiliated and led by coarse, immodest and fearful rulers. Abbots, teachers and professors become army officers, while the ignorant guide religious aspirants, explain the doctrine and give initiation. Aspirants speak with self-defensive abuse, while butchers and wild elephants lead men. The passes, valleys and narrow paths are terrorized by shameless brigands; fearful, lawless and leaderless, the people fight amongst themselves, each man acting out of self-interest. Tibet becomes corrupt and defiled. These are the conditions prevailing during the middle of the kali-yuga when the duration of man's life is fifty years: these are the portents of the destruction of the Great Stupa.

    "These signs and sufferings shall awaken the mind of a man sickened by the human condition. Favoured in his actions and governed by sympathy and compassion towards suffering beings, he shall dedicate himself to the restoration of the Great Stupa. He shall aspire to the highest human achievement and fulfil his wish to re-establish perfection."

    After Guru Rinpoche had spoken, Trison Detsen and his attendants were stunned and disheartened. Then recovering his senses, Padma Khungtsen, the spiritual leader of Gos, arose and prostrated himself one hundred times before Guru Rinpoche and then addressed him. "Great Guru, let me be reborn to restore the Great Stupa when it is in ruins during the decadence and corruption of the kaliyuga, when man's life is short."

    Guru Rinpoche granted this prayer. King Trison Detsen asked to be reborn as an assistant to restore the Great Stupa and his attendants prayed that they too should be born to assist in the restoration."

    SAMAYA GYA GYA GYA -- THE THREEFOLD BOND IS SEALED


    Padma_sambava

    Says Padmasambhava's prophecy:

    "In the time of sinful, soiled, and corrupt custom—in the future—
    The demons and spirits of the Planets will infest the world.
    At that time, the Demon King Pehar will be very powerful and dominant [his teachings will spread afar]."



    Folios 6 verso and 7 recto (Muses MS, vol. I) showing the major portion, in the cursive "headless" Tibetan script, of the unique prophecy of Padmasambhava in his role as "The Fierce Guru with Phurba" voiced through the lama prodigy Mi-gyur-rdorje, inspired at the age of 13, as the manuscript relates. The prophecy foretells a time of utter disaster for Tibet, when it will be conquered and decimated by evil and deranged, demon-like men.



    Thus he said. Because of the powerful influence of the Demon King Pehar, the cases of insanity [Tib. smyo] and nervous disturbance [abog] will be many, the cases of violent death will also be great in number.

    [This remarkable prophecy is now explained further:]

    In ancient times, there was an Indian scholar who was very fond of gold. He had devoted his lifetime to practicing the worship of Yamantaka and was about to achieve the Siddhis. But he raised dispute and became very angry; then the Black Yamantaka put him to death. Whereupon he became the Black King Demon called Hala. Later he came to Tibet and enslaved half of the Tibetan population.

    Maji Lab Dran11 (the greatest woman philosopher of Tibet) in her previous life was the Indian scholar Rin-Chin-Drab who subdued and converted many heretic philosophers of India. Among them there was a scholar who became very angry and revengeful after his defeat in debating with Rin-Chin-Drab. He then made a malignant vow and immediately flew away to a cave and died by committing suicide.

    By the power of his malignant vow and hate [joined to all other evil], he became a plague-spreading gnome, the one who appeared in the form of life-and-vow-destroyer. He appeared both in the East and in the West. He spread all kinds of disease and made people insane and mentally disturbed. Furthermore, the King Demon Pehar then gathered all the breath of the oath-breakers12 and made them his retinues, filling many countries like husks scattered by the wind pervading a whole valley.

    This was prophesied [also by Padmasambhava]:

    At that time half of the populations [of all nations] will become insane; most of the people will cut short their own lives
    p. 38
    by themselves (suicide); and at that time China will become a dark land. Powerful men and wealth will follow the steps of the evil spirits and their three cousins13; all Tibet will be broken into small pieces. At that time, here in the Snow Country, the life and breath of the lamas, the officials, the teachers, the kings, the high officers, and those who follow the Buddhist teachings will be taken away (and persecuted). All the good teachers and virtuous persons will be cut in the middle by the evil demons. People will suffer excessively

    dorjedrolo

    7sc

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    http://www.himalayanart.org/search/search_...y&submit=Search
     
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  7. dorje e gabbana
     
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    Grazie per il contributo. Pensavo proprio al testo che tu hai citato!

    CITAZIONE
    "When religious duties are forgotten, spirits of darkness previously controlled by ritual power are unloosed.....
    The ascetics of the caves return to the cultivated valleys and the yogins become traders...... monks become householders, while priests and spiritual leaders turn to robbery, brigandage and thievery. Disorder becomes chaos, which generates panic..... Corrupt and selfish men become leaders, while abbots turned army officers lead their monks as soldiers;at that time China will become a dark land........all Tibet will be broken into small pieces. At that time, here in the Snow Country, the life and breath of the lamas...... and those who follow the Buddhist teachings will be taken away (and persecuted). All the good teachers and virtuous persons will be cut in the middle by the evil demons. People will suffer excessively

    Che traduco parzialmente in Italiano:

    Quando i doveri religiosi (samaya) saranno dimenticati alloro gli spiriti delle tenebre controllati in precendenza dai rituali saranno sciolti..... ( e provochernno molti danni aggiungo io n.d.t.)
    .....Gli asceti delle cave ritorneranno alle loro valli coltivate e gli yoghi diverranno mercanti. i monaci diverranno padri di famiglia mentre i preti e i leader spirituali si daranno al furto, alla brigantaggio e al ladrocinio. I disordini creeranno chaos che genereranno panico. Uomini corrotti e egoisti diverranno leader (anche spirituali aggiungo io n.d.t.) mentre gli abati consentiranno ai militari di guidare i loro monaci come soldati.
    A quel tempo la cina diverà una terra oscura e tutto il ribet sarà frantumato in pezzi. A quel tempo, qui nel paese delle nevi (Tibet) la vita e il soffio vitale dei lama e di coloro che seguono gli insegnamenti buddisti sara' portato via e questi saranno perseguitati. Tutti i buoni insegnanti e le persone virtuose saranno colpite (tagliate) da demoni malvagi. Le persone soffriranno molto


    Pero' le immagini mettile un po' piu' grandi che non si vedono troppo bene, cosi' piccole. Grazie :)

    Edited by dorje e gabbana - 12/1/2012, 21:36
     
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  8. Laviadellaspada_
     
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    Guenon parla della trasformazione del Cristianesimo da disciplina esoterica a pratica exoterica motivando questo passaggio con il fatto che questo fosse necessario per salvaguardare le società di allora da una degenerazione morale e religiosa, visto il crepuscolo delle tradizioni precedenti.
    Se si vuol portare avanti il paragone con il vajrayana, bisognerebbe chiedersi se anche il disgregarsi della tradizione esoterica tibetana (e il suo debordare in forme più o meno valide in Occidente) risponda a qualche piano complessivo, a qualche economia antropologica. Questo mi sembrerebbe interessante. Interessante più dal punto di vista intellettuale e culturale che dal punto di vista della pratica di realizzazione, direi.

    Ciao.

    Andrea
     
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  9. dorje e gabbana
     
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    Tieni conto che non si decise di elevare il cristianesimo a religione di stato per i nobili scopi di salvaguardare le società di allora da una degenerazione morale e religiosa, ma soltanto perchè si riteneva che fosse piu' funzionale all'impero romano, vista la sua crescente diffusione, e si ritenne che consentisse in quel momento di gestire meglio le masse ed esercitare il potere piu' facilmente.

    Gi stessi motivi poco nobili, sono quelli che hanno guidato il consolidamento del sistema lamaista dei grandi monasteri, che hanno di fatto portato ad una corruzione degli ideali e della essenza del vajrayana.
    Ma anche in Tibet le masse adoravano i grandi tulku come dei incarnati, abbracciando un culto che stava divenendo sempre piu' exoterico, piu' vicino alla esigenza di esercitare il potere, che altro.

    Anche in Tibet negli ultimi secoli le iniziazioni erano date in pubblico a migliaia di persone contemporaneamente, come semplice benedizione, cominciando cosi' il declino e la deriva non solo exoterica, ma anche controiniziatica.

    Da qui al fare le stesse cose in occidente, dove in luogo di un semplice misero obolo da parte di individui incolti e puzzolenti, potevano ottenere donazioni di terre e milioni di dollari da parte di individui, e soprattutto individue, colti e profumati, che li veneravano come gli stessi incolti miseri tibetani, il passo è veramente breve.

    Non si cambia nulla del sistema e si ricevono ancora piu' vantaggi mondani. In fondo pensateci bene, dopo tutte le chiacchere sulla compassione e sul bodicitta, i lama tibetani hanno sempre considerato gli occidentali come esseri barbari a loro inferiori spiritualmente ed intellettualmente, bestiame da razziare, da mungere e da sfruttare in ogni modo possibile come si fa del maiale, di cui non si butta via niente quando lo si macella. Questi sono i fatti su cui si basano le migliaia di abusi, perpetrati dai questi eroi puri del dharma.
    Eroi del dharma venuti in occidente, non certo spinti dalla motivazione pura di portare la conoscenza del dharma agli occidentali, ma solo perchè erano stati scacciati dai loro troni dorati in tibet e ora da re che erano una volta erano solo poveri mendicanti con le pezze al culo, e qui c'erano bellissime donne da trombarsi senza nessuna fatica, soldi a volontà, e sconfinate folle adoranti che si prostravano, proprio come in Tibet, a chiunque fosse venuto dal lontano paese delle nevi.
    Questa fu la linea seguita dai lama mercanti di cui parla la profezia di padmasambhava, venuti in occidente.
    E fecero' cosi', continuando a perpetrare anche in occidente le angherie su cui si basava in tibet il sistema dei tulku, per conservare ed accrescere il loro potere, nonostante il tibet sia stato distrutto, forse proprio per questo, da forze cosmiche e spirituali che smisero di proteggerne i confini, perchè non lo reputavano piu0 un luogo di elezione per la diffusione del dharma e della conoscenza segreta del vajrayana, ma un luogo corrotto ed oscuro come tanti altri
     
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  10. BUDDHAFAN 1
     
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    SALVE A TUTTI. VOLEVO SOLO METTERE L'ACCENTO SULLE IMMAGINI STUPENDE CHE YESHE CI HA MANDATO.GRAZIE .
     
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  11. Laviadellaspada_
     
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    CITAZIONE (dorje e gabbana @ 12/1/2012, 21:54) 
    Tieni conto che non si decise di elevare il cristianesimo a religione di stato per i nobili scopi di salvaguardare le società di allora da una degenerazione morale e religiosa, ma soltanto perchè si riteneva che fosse piu' funzionale all'impero romano, vista la sua crescente diffusione, e si ritenne che consentisse in quel momento di gestire meglio le masse ed esercitare il potere piu' facilmente.

    Non intendevo che questa diffusione del Cristianesimo fosse avvenuta con finalità "benefiche" per consapevole volontà di un imperatore, ma piuttosto secondo misteriose e inconsce modalità.
    Nello specifico, leggendo lo scritto di Guenon mi è venuto in mente un passo di Jung da "La libido. Simboli e trasformazioni" nel quale lo psicologo dice che il Cristianesimo con i suoi ideali di uguaglianza e amore e continenza si affermò per porre argine a un mondo dominato dalla violenza e abbrutito, dove gli uomini erano divisi in dominatori e schiavi e dove il sangue e le passioni erano il pane quotidiano. In qualche modo il Cristianesimo fu una nuova alba in un momento in cui il mondo dell'antichità stava morendo rischiando di trascinare nella propria degenerazione ormai definitiva quanto meno buona parte dell'umanità. Jung non parla di esoterismo e di exoterismo, ma le cose che dice Guenon potrebbero starci a pieno titolo, in quanto perché il Cristianesimo potesse avere la funzione sopraddetta era necessario che divenisse religione di massa (i cenacoli i Qumran e la cerchia di Padmasambhava nelle grotte vicino a Samye non è che abbiano influito molto sulla Storia...), la qual cosa comporta il depotenziarsi degli aspetti e delle tradizioni esoteriche (pare che questo accada regolarmente).

    Ciao.

    Andrea
     
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  12. dorje e gabbana
     
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    Beh Jung probabilmente non teneva conto della violenza e della efferatezza dei cristiani in egitto nei primi secoli, che operavano soprusi, omicidi e razzie ai danni di ebrei e pagani colti e sapienti. Uno per tutto valga l'esempio del feroce assassinio di Ipazia (e non solo), prima donna matematica, astronoma e filosofa ad Alessandria di egitto.

    Altra cosa è invece è il protocristianesimo, che farei concidere con la Pentecoste, dove un effettivo carisma iniziatico fu trasmesso ai 12 apostoli del Cristo che mostrarono tutti siddhi, un po' come i discepoli di Chinpu di Padmasambahava.
    E questo corrisponde a cio' che in passato ho indicato come fase dell'eggregore numero uno, dove cio' che diventeranno religioni di massa, sono invece ancora colme del potere sacrale ed iniziatico del loro fondatore e la generazione successiva ottiene piene realizzazioni.
     
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  13. Aquilapicco
     
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    CITAZIONE
    Beh Jung probabilmente non teneva conto della violenza e della efferatezza dei cristiani in egitto nei primi secoli, che operavano soprusi, omicidi e razzie ai danni di ebrei e pagani colti e sapienti. Uno per tutto valga l'esempio del feroce assassinio di Ipazia (e non solo), prima donna matematica, astronoma e filosofa ad Alessandria di egitto.

    Ed iniziata alchemica. ricordiamo la tetrade formata da Sinesio, Erculiano, Olimpio ed Isidoro, tutti allievi di Ipazia. ;)

    Pero' è credibile la tesi per cui il Cristianesimo avrebbe accorciato il periodo di imbarbarimento dell'occidente, custodendo sapere e fungendo da collante di un europa che dopo il crollo dell'impero romano aveva perso ogni identita' culturale e sapienzale. mia opinione eh.
     
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  14. grandiantichi
     
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    The secret teaching today seems to be sitting meditation, which is little known: tantric teachings are now advertised on the subway walls!

    Dzogchen Ponlop Rinpoche
     
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  15. Aquilapicco
     
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    A proposito di neoplatonici e neopitagorici, una cosa interessante.

     
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14 replies since 11/1/2012, 16:08   596 views
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