Brutta china

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  1. grandiantichi
     
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    Il fatto che il Vajrayana rimanga una via "per pochi" come tu dici mi conforterebbe.
    Una divisione netta e sancita tra chi può accedere all'insegnamento esoterico e chi no sarebbe un incontestabile segno di vitalità ed integrità della tradizione in questione. Quello che mi preoccupa invece è proprio l'opposto: un dilagare del Vajrayana religioso-salvifico dove le iniziazioni divengono mere benedizioni sacramentali conferite a pioggia sul gregge dei discepoli speranzosi.
    Un Vajrayana dove niente è più "crepuscolare", analogico, riservato, iniziatico e dove tutto quanto diviene vagamente tecnico psicologico ed in fondo materialistico.
    Personalmente ad esempio trovo davvero sinistro che i grandi maestri dei lignaggi tantrici si prestino alle burlesche riletture in chiave psiconeuroendocrinologica dei processi della alchimia interiore dei tantra. Tutte queste concessioni alla profanità imperante, alla endemica atrofia del senso del sacro, mi fanno sospettare a volte che molti tra loro stiano operando in direzione di una "discesa nel dominio exoterico" nel lodevole tentativo di salvare il salvabile.

    Spero proprio di sbagliarmi.

     
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14 replies since 11/1/2012, 16:08   596 views
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