Schola Italica

Amedeo R. Armentano, A. Reghini, G. Parise

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  1. dorje e gabbana
     
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    Vedi caro VKK,
    te lo dico in modo altrettanto benevolo e senza polemica alcuna, la mia domanda finale, "queste vie di conoscenza antica, dove portano oggi, e soprattutto dove portavano ieri?" era volta ad aprire un dibattito costruttivo non solo su dove potesse condurre la via di Armentano e Reghini, ma dove tante altre vie neopagane moderne conducessero oggi e dove conducevano un tempo.

    Mi aspettavo che tu cogliessi l'opportunità post dalla mia domanda di approfondire il tema in questione e mi rispondessi, ma purtroppo non lo hai fatto.

    IN questo forum non abbiamo la tendenza a "sminuire", come tu dici altre vie ma ad analizzarle in profondità scandagliandole alla luce di conoscenze iniziatiche specifiche in ambito magico teurgico alchimico e metafisico, orientali ed occidentali, che non ci sono aliene.

    Per cui dire che Armentano fosse in possesso di capacità terapeutiche o taumaturgiche non implica, senza nulla togliere alle sue effettive possibili realizzazioni, che fosse un maestro in grado di insegnare una via di reintegrazione verso il non condizionato del quale abbiamo accennato, in luogo di una delle tante vie cosmologiche che non conducono a liberarsi dalle forze costituenti questo sistema solare, all'orgine del dualismo e del condizionamento, che conducono ad esperienze che sembrano a molti eccezionali, ma che noi diamo per scontate ed appartenenti solo ai livelli piu' bassi di una scala che deve essere percorsa, ma che porta ben piu' lontano, se gli insegnamenti si fondano sui principi metafisici-stellari transumananti da noi esposti in dettaglio in altri post.

    Normalmente il carattere transumanante non è associato solo agli intenti di risvegliare una schola antica, avere una torre in campagna dove ci si incontra per praticare insieme ad altri sodali, ma bisogna analizzare cosa si pratica in realtà e quindi l'insegnamento nel dettaglio comprendendo se il suo potenziale operativo e transumanante si lega a specifche attività teurgiche ed alchimiche che sono in grado di tarsmutare la natura umana in una divina, creare un'anima "stante e non cadente" - di quale tipo e grado poi ancora tutta da determinare - non solo negli intenti, ma in base a tecnologie specifiche del sacro che si posseggono e si conoscono o che non si posseggono e non si praticano.

    E' proprio di questo che avrei voluto che tu parlassi in relazione alla schola italica, come noi in dettaglio invece abbiamo fatto per i concetti operativi e metafisici alla base delle vie egizie predinastiche sulle quali ho scritto diversi post specifici.

    Purtroppo non ti ho letto in merito in relazione alla Schola Italica, ma attendo fiducioso che tu lo faccia magari in futuro, se ti va.

    Concludo con la stessa riflessione con cui ho concluso l'altro post, non per ripetermi, ma perchè centrale in molti dibattiti sul tradizionalismo.

    Non tutto cio' che è antico, pagano e tradizionale corrisponde necessariamente ad una via di Realizzazione transumanante, che conduce dal condizionato all'incondizionato, e dalla schiavitu' dell'heimarmene o fato, alla quale sono soggetti anche gli Dei dell'Olimpo o dell'antico Latium o della magna grecia indistintamente, alla libertà, evincendosi dall'esistenza condizionata.

    Edited by dorje e gabbana - 5/10/2012, 11:51
     
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118 replies since 4/10/2012, 22:29   4497 views
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