Schola Italica

Amedeo R. Armentano, A. Reghini, G. Parise

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  1. dorje e gabbana
     
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    CITAZIONE
    Mi pare un assunto un po' arbitrario, atteso che le divinità per così dire 'si pongono' come individuazioni e specializzazioni 'funzionali' del Divino senza nome e senza volto, al di là di ogni politeismo vero o presunto

    Si ma non tutte le divinità per esempio, anche nello stesso pantheon egizio sono uguali e sono sullo stesso piano gerarchico rispetto alla manifestazioni molteplici, dell'Essere, sul piano ontologico.

    Alcune appartengono ad un ciclo cosmico primordiale senza tempo e spazio come Metueret, da cui originano Het Heru ed Heru Wer, cioè Hathor ed horus l'antico da non confondere con horus il giovane figlio di Aset ( Iside).

    Nei testi delle Piramidi il farone divenuto una stella viene messo in guardia dalle divinità giovani del ciclo successivo, tra cui Auser-Osiride Iside- Aset ecc definite come mangiatori di cuori, nonostante in cicli tardi dinastici fossero assurte a primario livello teologico e di culto.
    Cosi' I caratteri primordiali di Het Heru (hathor), che si notano nelle raffigurazioni di menkaura della IV dinastia vengono assunte in toto da Iside nelle dinastie del medio regno, che ne assume in pieno i caratteri iconogradici quali la corona di corna che porta il disco solare, mentre Het Heru legittima proprietaria ne viene spogliata e solo se sai leggere un pochino il geroglifico sopra la raffigurazione della divinità ti accorgi che in realtà è Iside e non Het heru -hathor

    Il passaggio dai cicli stellari rappresentati da Het Heru a quelli lunisolari indicati dalla coppia di nuovi Dei giovani Osiride - Iside, è chiaro ed evidente.

    Ignorare queste differenze e non considerarle anche applicate a pantheon mediterranei è esiziale ai fini di una analisi efficente di una determinata via.

    La stessa contrapposizione tra echi di antichi sentieri stellari arcaici e sentieri solilunari-planetari è presente anche nel tantra vajrayana tibetano, ma di questo ho già parlato altrove diffusamente e ti invito a leggere i post specifici, per non ripetermi.

    Pertanto tale degenerazione dei culti di Pantheon stellari a lunisolari non è un fenomeno ristretto alle vie mediterranee, ma ha colpito piuttosto tutti i misteri ed i sentieri iniziatici di oriente ed occidente dopo una certa data che possiamo calcolare attraverso la precessione degli equinozi in modo specifico

    CITAZIONE
    In altre parole, e per fare un esempio concreto, sostenere che il mondo romano non avesse un suo esoterismo (asserzione del peggior Evola, prima che rinsavisse, ma anche del peggior Guénon) è a dir poco erroneo; sostenere altresì che questo esoterismo, una volta affermatane l'esistenza, fosse rinchiuso tautologicamente nel recinto di una coltivazione di 'forze encosmiche' non spiega la dimensione, tutt'altro che 'encosmica' (nell'accezione di 'cosmo' come 'questo sistema solare'), di Ianus o di Fortuna.

    Alla luce di quanto detto sopra invece non mi paiono soluzioni forzate, anche perchè come ti sarà ben noto i sacerdoti romani erano esperti nell'arte psicurgica della exauguratio, ed altre attività magiche utilissime in guerra ed in pace che contribuivano alla gloria di Roma, ma nulla conoscevano di alchimia interna, nè il capostipite Numa Pompilio ha lasciato traccia di queste pratiche ben presenti invece in tradizioni piu' antiche di oriente e del mediterraneo egizio predinastico e delle primissime dinastie.
    Ma di quali pratiche parlo? Di pratiche di trasmutazione dell'energia interna che presuppone mappe precise dei diversi tipi di corpi sottili e delle diverse energie ad essi associati, per operare attraverso tecnologie del sacro specifiche effettive opere di transumanazione, che consentano di produrre un secondo legno di vita immortale fatto non di energia solilunare e planetaria di questo sistema condizionato, ma di energie corrispondenti ad espressioni dell'essere gerarchicamente superiori, legate alla conoscenza delle antiche mappe di teurgica navigazione stellare contenute per esempio nei testi delle piramidi.
    E non basta rituare o sacrificare agli dei maggiori e minori per mettere in moto tali processi, ma come abbiamo scritto diverse volte, occorre ben di piu'.
    Occorrono conoscenze e tecnologie del sacro applicate al singolo ed alle componenti specifiche del suo essere occulto che a Roma non erano presenti nel suo approccio al sacro di stato. SE invece le conosci portami evidenza di queste conoscenze alchimiche trasmutatorie applicate al singolo, presenti nella roma pagana, visto che citi Ianus e Fortuna

    La conoscenza dell'astrologia come scienza sacra stellare ( e non alle diverse mantiche per prevedere la morte dei Cesari) non appartiene alla Roma arcaica, ma alle tradizioni mediterranee egizie

    A Roma la Pax deorum era culto di stato e veicolava forme di magia di stato, come ben conosciamo, e non risulta da nessuna parte che esistessero vie legati all'ascesi del singolo come quelle ricercate dai filosofi greci andati in egitto per essere istruiti nei templi egiziani. Il rito ed il culto al proprio pantheon che per l'assimilazione di altri popoli era sempre piu' vasto, erano certamente presenti a Roma come in ogni civiltà tradizionale. Ma mancano i misteri, in ogni caso già inquinati, e ridotti ad acqua di rosa, che venivano dai vicini paesi del mediterraneo e dall'oriente.

    Il discorso si potrebbe estendere di molto, ma il punto principale è:

    Ti è chiara la differenza tra divinità di consapevolezza primordiale come negli esempi citati in merito ai testi dalle piramidi e quelle cosmologiche attenenti ad un piano solilunar-planetario?

    SE non è perfettamente chiaro è inutile continuare a parlare

    Citandomi la divintà Fortuna o di Ianus come divinità non condizionate a questo sistema di forze e potenze, pareva che non ti fosse ben chiaro, essendo queste ultime invece di stampo ben diverso per ragioni ovvie agli addetti ai lavori, ma che se ci rifletti un attimo in piu' potrai facilemente scoprire da solo.

    Ovviamente non te ne faccio una colpa, nè esso vuole essere un rimarco personale, visto che noti autori tradizionalisti hanno sempre ignorato questo punto cruciale, nelle loro trattazioni, riferendosi ad una non ben identificata via secca olimpica solare, raffazzonata ex post .

    Invece questo punto cruciale cosi' ignorato diviene uno spartiaque tra misteri e culti antichi che non prevedono vie di ascesi individuale scandite da specifiche descrizioni di mappe energetiche ed ontologiche stellari superiori a quella del nostro sistema solare, campo evoultivo piuttosto modesto, e vie di ascesi basati su piu' alti principi

    Edited by dorje e gabbana - 5/10/2012, 15:11
     
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118 replies since 4/10/2012, 22:29   4498 views
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