Schola Italica

Amedeo R. Armentano, A. Reghini, G. Parise

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  1. VKK
     
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    CITAZIONE (**Destiny** @ 5/10/2012, 14:26)
    Comunque il fatto che Armentano possedeva dei poteri taumaturgici come dici è probabilmente indice del fatto che era una reincarnazione di qualche grande Iniziato del passato, magari non completamente risvegliato. Questo però non dice molto sul potere trasumanante del suo insegnamento. In quel caso sarebbe più interessante vedere quale tipo di realizzazione psichica hanno raggiunto i suoi discepoli (ovviamente intendo quelli seri e che hanno fatto la sua pratica per tutta la vita). Se nessuno ha realizzato nulla vuol dire probabilmente che Armentano con quei poteri ci era nato, e quindi non qualificano in alcun modo tale pratica, pur essendo chiaramente un punto di merito a favore. Pertanto ti domando: si ha conoscenza di poteri del genere raggiunti dai discepoli o seguaci?

    Oltre a varie guarigioni e via dicendo si segnalano episodi di ubiquità/sdoppiamento chiaramente visibili a terzi in condizioni di assoluta ordinarietà, capacità di ARA di suscitare immagini nella mente del discepolo (il famoso episodio delle spirali, occorso a Reghini nel corso di un insegnamento orale), premonizioni dettagliate (per esempio di scene di battaglia effettivamente avvenute al fronte, per non parlare della assunta premonizione/predeterminazione ritualmente voluta e perseguita di un intero conflitto bellico, analogamente a quanto avvenuto col cenacolo di Ekatlos), scendendo fino a episodi di telecinesi e frantumazione di oggetti a distanza su richiesta di terzi, in condizioni perfettamente usuali, nell'immediato e con il solo uso del verbo interiore. Ci sono molte altre testimonianze in altri ambiti, ma al momento non mi sovvengono. D'altra parte sai meglio di me che non è nel mostrare i 'poteri' la chiave della faccenda. Di Armentano si dice anche, su più fronti, che aveva la capacità di fissare il sole a occhio nudo senza accusare alcun tipo di fastido, come le aquile: spero non lo si accusi di 'fachirismo' per questo, in fin dei conti si tratta puttosto di riflessi fisici di qualcosa che accade su altri piani.
    Nel caso specifico di Reghini non si è esitato a parlare di 'apoteosi' (ti faccio notare che anche dal punto di vista culturale era un ambiente molto serio, in cui le parole venivano pesate attentamente e sempre con riferimento al profilo 'tecnico').
    In ordine alla natura di Armentano posso dirti la mia: credo si tratti del caso di una (uso una felice espressione utilizzata a suo tempo da una persona con cui ho avuto il privilegio di discutere) 'fenice che si risveglia', ricorda e agisce in conformità a un mandato.
    Per il resto non saprei scendere ulteriormente nei dettagli, Destiny, per il semplice motivo che i pochi scritti circolanti sembrano quasi tutti obbedire a una regola non scritta: non mettere mai per iscritto determinate cose. Non a caso, mi riferiscono, chi è andato in Brasile qualche decennio fa sa che l'Archivio Armentano non contempla, pur tra i numerosi carteggi, documenti di carattere operativo, che ARA non si sarebbe peritato di distruggere prima di morire e iniziare il figlio Lorenzo Maia.
    La pratica, nella Scuola Italica, era strettamente individuale e non limitata alla rituaria esteriore e a 'incontri di gruppo' con sfarfallamenti disordinati in astrale. Uno se ne fa un'idea già studiando seriamente le poche indicazioni pratiche pervenuteci da quell'ambiente (Luce, Pietro Negri in Ur); un'idea di massima, giocoforza, tale per cui non posso rispondere a una domanda come questa: "esistevano pratiche per la trasmutazione dell'energia (come nell'alchimia, nel tantra, ecc)? Senza questo tipo di pratiche è impossibile raggiungere realizzazioni superiori. [...]"
    E' mia personale convinzione che esistessero, ma non posso supportare con esempi pratici quanto vado affermando, trattandosi per così dire di una 'sensazione', per quanto non epidermica.

    Saluti.

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    CITAZIONE
    A Roma la Pax deorum era culto di stato e veicolava forme di magia di stato, come ben conosciamo, e non risulta da nessuna parte che esistessero vie legati all'ascesi del singolo come quelle ricercate dai filosofi greci andati in egitto per essere istruiti nei templi egiziani. Il rito ed il culto al proprio pantheon che per l'assimilazione di altri popoli era sempre piu' vasto, erano certamente presenti a Roma come in ogni civiltà tradizionale. Ma mancano i misteri, in ogni caso già inquinati, e ridotti ad acqua di rosa, che venivano dai vicini paesi del mediterraneo e dall'oriente.

    Chiedo venia se insisto, i Misteri di Eleusi o di Samotracia erano 'acqua di rosa'?

    CITAZIONE
    Ti è chiara la differenza tra divinità di consapevolezza primordiale come negli esempi citati in merito ai testi dalle piramidi e quelle cosmologiche attenenti ad un piano solilunar-planetario? SE non è perfettamente chiaro è inutile continuare a parlare

    Può darsi non mi sia chiaro, o che lo trovi piuttosto un modus pensandi 'strano'. In conseguenza di ciò forse sì, non ha molto senso insistere in questa direzione. Rifletterò, ad ogni modo, su Ianus e Fortuna, grazie per lo spunto.

    Non mi è chiara una cosa, atteso che parli di Misteri 'antichi' in difetto di conoscenza: la tua tradizione di riferimento afferisce a Misteri antichi conservatisi tali nei millenni o si tratta di Misteri 'nuovi', mai noti prima?

    Saluti.

    ***

    CITAZIONE (Iagla @ 5/10/2012, 14:47)
    Per quel poco che posso testimoniare, da letture s'intende, alcuni riferimenti operativi della Schola Italica si possono ritrovare negli articoli che Giulio Parise, alias Luce, scrisse per Ignis, e per le annate di Ur e Krur. Completano il quadro anche gli scritti dottrinari dati da Reghini nelle suddette riviste.
    Sarebbe effettivamente utile analizzare il corpus operativo in toto, ma non essendoci possibilità pratiche, ci dovremmo credo accontentare di sommare agli articoli degli autori su menzionati ciò che ritroviamo nel libro "La Via Romana degli Dei", "manuale" in uso nel Gruppo dei Dioscuri, del quale ho avuto modo di analizzare soltanto singole parti e sul quale dorje e VKK avranno sicuramente molto più da dire :)

    Saluti

    Mi sembra, per quel che ho potuto visionare, un buon testo sotto molti aspetti. Non in uso nei Dioscuri tuttavia, per l'idea che me ne sono fatto, bensì in ambienti contigui che contemplavano anche la presenza di membri o ex-membri del Gruppo.

    Saluti.


    CITAZIONE (Girosolo @ 5/10/2012, 16:19) 
    Una domanda da ignorante.....premetto che prima di leggerlo qui di alchimia stellare non avevo mai sentito parlare, ma i grandi realizzati tipo Cristo o Buddha e simili, cosa utilizzavano quanto ad energia, cioè anche loro si "appoggiavano" a queste tradizioni più antiche con l'utilizzo di energie stellari potenti e raffinate?
    Nei vari scritti tipo vangelo non vedo riferimenti, almeno con una lettura essoterica, forse c'è anche una parte di insegnamento non divulgato che vi faceva riferimento?

    Domanda interssante, per quanto si tratti di capire (a monte) se Cristo e Buddha siano paragonabili, in termini di realizzazione. Mi unisco alla domanda, comunque.
     
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118 replies since 4/10/2012, 22:29   4497 views
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