Schola Italica

Amedeo R. Armentano, A. Reghini, G. Parise

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  1. VKK
     
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    CITAZIONE (**Destiny** @ 5/10/2012, 14:26)
    Comunque il fatto che Armentano possedeva dei poteri taumaturgici come dici è probabilmente indice del fatto che era una reincarnazione di qualche grande Iniziato del passato, magari non completamente risvegliato. Questo però non dice molto sul potere trasumanante del suo insegnamento. In quel caso sarebbe più interessante vedere quale tipo di realizzazione psichica hanno raggiunto i suoi discepoli (ovviamente intendo quelli seri e che hanno fatto la sua pratica per tutta la vita). Se nessuno ha realizzato nulla vuol dire probabilmente che Armentano con quei poteri ci era nato, e quindi non qualificano in alcun modo tale pratica, pur essendo chiaramente un punto di merito a favore. Pertanto ti domando: si ha conoscenza di poteri del genere raggiunti dai discepoli o seguaci?

    Oltre a varie guarigioni e via dicendo si segnalano episodi di ubiquità/sdoppiamento chiaramente visibili a terzi in condizioni di assoluta ordinarietà, capacità di ARA di suscitare immagini nella mente del discepolo (il famoso episodio delle spirali, occorso a Reghini nel corso di un insegnamento orale), premonizioni dettagliate (per esempio di scene di battaglia effettivamente avvenute al fronte, per non parlare della assunta premonizione/predeterminazione ritualmente voluta e perseguita di un intero conflitto bellico, analogamente a quanto avvenuto col cenacolo di Ekatlos), scendendo fino a episodi di telecinesi e frantumazione di oggetti a distanza su richiesta di terzi, in condizioni perfettamente usuali, nell'immediato e con il solo uso del verbo interiore. Ci sono molte altre testimonianze in altri ambiti, ma al momento non mi sovvengono. D'altra parte sai meglio di me che non è nel mostrare i 'poteri' la chiave della faccenda. Di Armentano si dice anche, su più fronti, che aveva la capacità di fissare il sole a occhio nudo senza accusare alcun tipo di fastido, come le aquile: spero non lo si accusi di 'fachirismo' per questo, in fin dei conti si tratta puttosto di riflessi fisici di qualcosa che accade su altri piani.
    Nel caso specifico di Reghini non si è esitato a parlare di 'apoteosi' (ti faccio notare che anche dal punto di vista culturale era un ambiente molto serio, in cui le parole venivano pesate attentamente e sempre con riferimento al profilo 'tecnico').
    In ordine alla natura di Armentano posso dirti la mia: credo si tratti del caso di una (uso una felice espressione utilizzata a suo tempo da una persona con cui ho avuto il privilegio di discutere) 'fenice che si risveglia', ricorda e agisce in conformità a un mandato.
    Per il resto non saprei scendere ulteriormente nei dettagli, Destiny, per il semplice motivo che i pochi scritti circolanti sembrano quasi tutti obbedire a una regola non scritta: non mettere mai per iscritto determinate cose. Non a caso, mi riferiscono, chi è andato in Brasile qualche decennio fa sa che l'Archivio Armentano non contempla, pur tra i numerosi carteggi, documenti di carattere operativo, che ARA non si sarebbe peritato di distruggere prima di morire e iniziare il figlio Lorenzo Maia.
    La pratica, nella Scuola Italica, era strettamente individuale e non limitata alla rituaria esteriore e a 'incontri di gruppo' con sfarfallamenti disordinati in astrale. Uno se ne fa un'idea già studiando seriamente le poche indicazioni pratiche pervenuteci da quell'ambiente (Luce, Pietro Negri in Ur); un'idea di massima, giocoforza, tale per cui non posso rispondere a una domanda come questa: "esistevano pratiche per la trasmutazione dell'energia (come nell'alchimia, nel tantra, ecc)? Senza questo tipo di pratiche è impossibile raggiungere realizzazioni superiori. [...]"
    E' mia personale convinzione che esistessero, ma non posso supportare con esempi pratici quanto vado affermando, trattandosi per così dire di una 'sensazione', per quanto non epidermica.

    Saluti.

    ***

    CITAZIONE
    A Roma la Pax deorum era culto di stato e veicolava forme di magia di stato, come ben conosciamo, e non risulta da nessuna parte che esistessero vie legati all'ascesi del singolo come quelle ricercate dai filosofi greci andati in egitto per essere istruiti nei templi egiziani. Il rito ed il culto al proprio pantheon che per l'assimilazione di altri popoli era sempre piu' vasto, erano certamente presenti a Roma come in ogni civiltà tradizionale. Ma mancano i misteri, in ogni caso già inquinati, e ridotti ad acqua di rosa, che venivano dai vicini paesi del mediterraneo e dall'oriente.

    Chiedo venia se insisto, i Misteri di Eleusi o di Samotracia erano 'acqua di rosa'?

    CITAZIONE
    Ti è chiara la differenza tra divinità di consapevolezza primordiale come negli esempi citati in merito ai testi dalle piramidi e quelle cosmologiche attenenti ad un piano solilunar-planetario? SE non è perfettamente chiaro è inutile continuare a parlare

    Può darsi non mi sia chiaro, o che lo trovi piuttosto un modus pensandi 'strano'. In conseguenza di ciò forse sì, non ha molto senso insistere in questa direzione. Rifletterò, ad ogni modo, su Ianus e Fortuna, grazie per lo spunto.

    Non mi è chiara una cosa, atteso che parli di Misteri 'antichi' in difetto di conoscenza: la tua tradizione di riferimento afferisce a Misteri antichi conservatisi tali nei millenni o si tratta di Misteri 'nuovi', mai noti prima?

    Saluti.

    ***

    CITAZIONE (Iagla @ 5/10/2012, 14:47)
    Per quel poco che posso testimoniare, da letture s'intende, alcuni riferimenti operativi della Schola Italica si possono ritrovare negli articoli che Giulio Parise, alias Luce, scrisse per Ignis, e per le annate di Ur e Krur. Completano il quadro anche gli scritti dottrinari dati da Reghini nelle suddette riviste.
    Sarebbe effettivamente utile analizzare il corpus operativo in toto, ma non essendoci possibilità pratiche, ci dovremmo credo accontentare di sommare agli articoli degli autori su menzionati ciò che ritroviamo nel libro "La Via Romana degli Dei", "manuale" in uso nel Gruppo dei Dioscuri, del quale ho avuto modo di analizzare soltanto singole parti e sul quale dorje e VKK avranno sicuramente molto più da dire :)

    Saluti

    Mi sembra, per quel che ho potuto visionare, un buon testo sotto molti aspetti. Non in uso nei Dioscuri tuttavia, per l'idea che me ne sono fatto, bensì in ambienti contigui che contemplavano anche la presenza di membri o ex-membri del Gruppo.

    Saluti.


    CITAZIONE (Girosolo @ 5/10/2012, 16:19) 
    Una domanda da ignorante.....premetto che prima di leggerlo qui di alchimia stellare non avevo mai sentito parlare, ma i grandi realizzati tipo Cristo o Buddha e simili, cosa utilizzavano quanto ad energia, cioè anche loro si "appoggiavano" a queste tradizioni più antiche con l'utilizzo di energie stellari potenti e raffinate?
    Nei vari scritti tipo vangelo non vedo riferimenti, almeno con una lettura essoterica, forse c'è anche una parte di insegnamento non divulgato che vi faceva riferimento?

    Domanda interssante, per quanto si tratti di capire (a monte) se Cristo e Buddha siano paragonabili, in termini di realizzazione. Mi unisco alla domanda, comunque.
     
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  2. dorje e gabbana
     
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    CITAZIONE
    Chiedo venia se insisto, i Misteri di Eleusi o di Samotracia erano 'acqua di rosa'?

    Mi paiono evidenti i caratteri non stellari ed eminentemente limitati di questi misteri.

    Misteri significa drammatizzazione collettiva del sacro e non certo iniziazione del singolo, a cui fanno seguito specifiche pratiche sui ognuno dei corpi sottil Ka, Ba, Akh e sul risveglio della radianza primordiale,attraverso lunghissimi anni di intensa pratica personale per giungere alla creazione di Akhu o corpo di Neturu Stellare.
    Questa via implica decenni di pratica intensa seria, unidirezionata allo scopo nella quale l'iniziato utilizza i mezzi abili delle vie adombrate nei testi delle Piramidi, e non solo.

    I misteri erano invece cerimonie collettive di massa a cui tutti potevano partecipare senza preselezione, se non in base al rango ed al prestigio sociale, nei quali venivano somministrate nella parte finale sostanze psicotrope per favorire l'epifania del numinoso.

    Una certa letteratura tradizionalista ha troppo enfatizzato la portata di queste cerimonie collettive attribuendogli erroneamente un valore di iniziazione operativa equivalente a quella di altre tradizioni che possedevano tecnologie e conoscenze piuì profonde. I msteri volevano evidenziare la sopravvivenza dell'anima dopo la morte attraverso caratteri non certamente operativi, ma come semplice drammatizzazione, dove anche il senso del dramma era ovviamente sacro e con l'aiuto di sostanze che una volta svanito l'effetto della sacra rappresentazione non rendevano certo l'ìniziato a tali misteri in grado di controllare il processo post mortem o di risolvere il nodo del condizionamento strutturale alle esistenze governate da fato e necessità a ui gli stessi Dei classici per definizione erano soggetti ineluttabilmente.
    Pertanto che libertà potevano dare a chi li cultuava se essi stessi erano condizionati dalla struttura del cosmos che abitavano?

    Edited by dorje e gabbana - 5/10/2012, 17:06
     
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    E' mia personale convinzione che esistessero, ma non posso supportare con esempi pratici quanto vado affermando, trattandosi per così dire di una 'sensazione', per quanto non epidermica.

    Dato che queste pratiche sono essenziali ai fini realizzativi, e dato che non si sa se c'erano o meno, allora come nel primo messaggio continuo a sottolineare che è impossibile dare un giudizio su questa Scuola. Possiamo certamente darlo su Armentano ed è un giudizio più che positivo, ma non il resto. Che poi, che lo si giudichi positivmente o negativamente, alla fine come dicevo non cambia nulla dato che non è più una via percorribile. Parlarne quindi può al massimo stuzzicare la nostra vana curiositas, ma non ci sarà molto di aiuto nella Via.


    CITAZIONE
    Chiedo venia se insisto, i Misteri di Eleusi o di Samotracia erano 'acqua di rosa'?

    Beh abbastanza. I Misteri di Eleusi erano dei riti collettivi fatti due volte l'anno (i Piccoli Misteri e i Grandi Misteri), che probabilmente portavano, forse per uso di sostanze psicotrope, a determinate visioni e rivelazioni riguardo la natura della fertilità agraria (e non solo) legata appunto al mito di Demetra e Persefone. Ora va da sè che nessun rito può portare ad una realizzaizone ultima, che dipende come abbiamo detto da ben altro ovvero da una trasmutazione dell'energia interna tale che trasformi il mortale in immortale, l'uomo in Dio, e questi Misteri non fanno eccezione. Ma ciò non è da intendersi come attacco ad essi, piuttosto dire ciò significa rispettare la loro natura, in quanto questi Misteri per loro stessa ammissione non portavano all'Immortalità. Secondo la dottrina ad essi collegata, essi, se praticati correttamente, garantivano una condizione leggermente migliore nell'Ade, probabilmente per via della benedizione di Perersefone che è moglie di Ade, ma appunto sempre nell'Ade (basso astrale) si rimane, non si va nei Campi Elisi nè nelle Isole dei Beati, in cui solo pochissimi Eroi sono riusciti ad andare. Quindi quello che già allora era il meglio del meglio del meglio, per ciò che riguarda l'insegnamento misterico, per noi è qualcosa di molto basso. Ovviamente positivo, ma molto basso, aspirando a pratiche e sopratutto a mète di natura molto superiore. Con questo non stiamo affermando che la religione greco-romana sia stata qualcosa di negativo. Era di sicuro utile, in un certo senso, per stabilire un corretto rapporto energetico tra uomini e Divinità mondane, ma non è molto utile per lo sviluppo dell'anima per sua stessa ammissione. E anche le mète considerate in questa concezione quasi irraggiungibili, come la rinascita nei Campi Elisi, che solo pochissimi Eroi (che per natura sono già semi-dei) hanno raggiunto, sarebbero per noi al massimo un punto di partenza da cui andarsene quanto prima, trattandosi di mondi situati in un piano astrale molto basso. Benvengano comunque i riti e le offerte a Zeus, a Era, Apollo e quanti altri; loro di sicuro apprezzeranno, ed è già un certo punto di partenza considerata la nostra epoca dominata da materialismo e assenza di una visione magica e paganeggiante. Ma non offrono certo una risoluzione al triste dèstino dell'uomo, probabilmente proprio perchè le Divinità stesse in questione sono divinità mondane (come risulta chiaro analizzando le credenze greco-romane riguardo questi Dèi), a differenza delle Divinità stellari egiziane o a quelle induiste o a quelle buddhiste, a cui sono quindi, come diretta conseguenza, collegate pratiche trasmutatorie di un certo tipo.

    CITAZIONE
    Domanda interssante, per quanto si tratti di capire (a monte) se Cristo e Buddha siano paragonabili, in termini di realizzazione. Mi unisco alla domanda, comunque.

    Discorso complicato, che meriterebbe di essere trattato in altri topic.

    Edited by **Destiny** - 5/10/2012, 17:32
     
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  4. dorje e gabbana
     
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    CITAZIONE
    Non mi è chiara una cosa, atteso che parli di Misteri 'antichi' in difetto di conoscenza: la tua tradizione di riferimento afferisce a Misteri antichi conservatisi tali nei millenni o si tratta di Misteri 'nuovi', mai noti prima?

    Studia con attenzione i testi delle piramidi, comparali con le origini stellari dei miti vedici e dei loro fondatori e troverai la risposta da solo, scoprendo elementi cruciali che sono sfuggiti finora non solo a te, ma a molti altri cultori del "Tradizionalismo Pagano".
    A volte si cerca solo cio' che si conosce e si vuol cercare e cio' che non si conosce anche se è evidente sfugge all'occhio anche se ci passi sopra cento volte, perchè mancano le conoscenze ermeneutiche operative per contestualizzare quel tipo di informazione. E si continua a giocare a fare gli Antichi Romani ed altre cose rispettabilissime, ma che con le vie transumananti di cui parliamo non c'entrano evidentemente nulla.
     
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  5. gordius
     
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    Riguardo ad Armentano, una volta un esoterista di lungo corso mi disse che quest'ultimo si era formato all'interno di un Ordine Egizio ( quale non sapeva). Peraltro se diamo un'occhiata alle istruzioni di magia cerimoniale di Luce/Parise ( membro della Schola italica) pubblicate sul primo volume di Ur appare evidente che il rito descritto dal suddetto sembra appartenere - per un insieme di fattori, che risaltano lampanti all'occhio di chi ha una certa esperienza - a quel gruppo di Riti "stagionali" di stampo cerimoniale di cui Kremmerz fornì due esempi col Rito del Sagittario e con quello dell'Ariete pubblicati nel suo Avviamento alla scienza dei Magi.
     
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  6. dorje e gabbana
     
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    All'epoca le associazioni latomistiche di stampo egizio tra Napoli e la Sicilia abbondavano e spuntavano ogni tanto a mo di fungo...... ma non necessariamente doveva essere la loggia massonica egizia di cui Lebano era Jerofante e De servis prima di Lui

    CITAZIONE
    a quel gruppo di Riti "stagionali" di stampo cerimoniale di cui Kremmerz fornì due esempi col Rito del Sagittario e con quello dell'Ariete pubblicati nel suo Avviamento alla scienza dei Magi.

    Che vi sconsiglio vivamente di tentare perchè inquinatissimi. Ma se volete accomodatevi pure......
     
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  7. gordius
     
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    Prima di entrare nella Miriam, eseguii i due riti ( sagittario e ariete), correttamente, checchè ne possa dire qualche kremmerziano radicale, senza ottenere nessuna delle manifestazioni descritte dallo stesso Kremmerz. Tuttavia notai in me ( ma all'epoca non ci feci caso più di tanto) un forte incremento della mia irritabilità nervosa che pregiudicò tra l'altro i miei rapporti con un sincero amico. Per restare al Rito di Ariete, ho letto sul sito di una delle varie conventicole miriamiche presenti in rete che uno dei suoi maestri ( autore di una Storia della Frateellanza di Myriam online, l'unica e vera storia della fratellanza e della tradizione kremmerziana mai apparsa finora, dice vantandosene il tizio in questione) praticò con successo i due riti suddetti, grazie ai quali riuscì a contattare chi di dovere grazie a cui gli fu aperta la strada della vera conoscenza ( fu molto vicino, lui afferma, a Vinci Verginelli). Probabilmente Dorje sai chi è costui.
     
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  8. VKK
     
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    CITAZIONE
    Misteri significa drammatizzazione collettiva del sacro e non certo iniziazione del singolo [...]

    I misteri erano invece cerimonie collettive di massa a cui tutti potevano partecipare senza preselezione, se non in base al rango ed al prestigio sociale, nei quali venivano somministrate nella parte finale sostanze psicotrope per favorire l'epifania del numinoso.

    Non è esatto. C'era una dimensione pubblica ed una limitata a cerchie ristrette, gli iniziandi veri e propri: a Eleusi i 'riti segreti' si svolgevano persino fisicamente in una struttura diversa rispetto a quelle destinate ad accogliere le drammatizzazioni comunitarie. Ridurre il tutto a una sorta di psicodramma collettivo, non contemplante la dimensione subiettiva, privo di 'innesti' autenticamente spirituali è asserzione che, chiedo venia, si commenta da sé.

    Studierò i Testi delle Piramidi, grazie del suggerimento.

    ***

    CITAZIONE
    Dato che queste pratiche sono essenziali ai fini realizzativi, e dato che non si sa se c'erano o meno, allora come nel primo messaggio continuo a sottolineare che è impossibile dare un giudizio su questa Scuola.

    I dati che ho riportato nel precedente intervento si riferiscono non al solo Armentano, ma anche ad alcuni suoi discepoli. Alcuni di essi non mi paiono trascurabili.
    Quanto alla non percorribilità della via in oggetto oggigiorno è una tua posizione personale, abbastanza dogmatica (in linea con quella di D&G tesa a investire pressoché tutte le correnti spirituali, su per giù, degli ultimi 10.000 anni 'stellarmente' non allineate), che posso rispettare ma che non condivido.
    E' chiuso, per quanto mi è dato sapere, l'accesso alla Scuola; non ho mai detto, né mai mi è stato riferito, che la stessa abbia chiuso i battenti. Sono due cose diverse.

    Circa i Misteri vedi sopra.

    * * *

    CITAZIONE (gordius @ 5/10/2012, 17:45)
    Riguardo ad Armentano, una volta un esoterista di lungo corso mi disse che quest'ultimo si era formato all'interno di un Ordine Egizio ( quale non sapeva).

    C'è chi dice nel primo periodo brasiliano, quando era ragazzo. E' una delle molte ipotesi che circolano circa la sua formazione spirituale, ma tutte tendono a cercare in qualche modo un antecedente in termini di trasmissione, non focalizzando l'attenzione sulla possibile natura eccezionale di Armentano. Il che è un limite.

    CITAZIONE
    Peraltro se diamo un'occhiata alle istruzioni di magia cerimoniale di Luce/Parise ( membro della Schola italica) pubblicate sul primo volume di Ur appare evidente che il rito descritto dal suddetto sembra appartenere - per un insieme di fattori, che risaltano lampanti all'occhio di chi ha una certa esperienza - a quel gruppo di Riti "stagionali" di stampo cerimoniale di cui Kremmerz fornì due esempi col Rito del Sagittario e con quello dell'Ariete pubblicati nel suo Avviamento alla scienza dei Magi.

    Parise non fu allievo diretto di Armentano, che mai conobbe, bensì di Reghini. A mio sommesso avviso (ma lo si evince facilmente dalla comparazione degli scritti 'pitagorici' con gli altri), in Ur Parise/Luce trattò le proprie esperienze a tuttto campo, facendo riferimento in alcune monografie ad esperienze pregresse, diverse da quella in seno alla Schola Italica, delle quali non rimane traccia. Bisognerebbe chiedere a chi ha avuto il privilegio di conoscere Parise.
    Su Kremmerz aggiungo che Reghini (pur bacchettandolo su Pitagora e dintorni) ne aveva ricevuto una impressione generalmente positiva, ma basava il proprio giudizio esclusivamente sugli scritti pubblici di Formisano, non avendolo mai conosciuto né avendo mai fatto parte della Miriam.

    Saluti.

    Edited by VKK - 5/10/2012, 18:23
     
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  9. dorje e gabbana
     
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    CITAZIONE
    C'era una dimensione pubblica ed una limitata a cerchie ristrette, gli iniziandi veri e propri: a Eleusi i 'riti segreti' si svolgevano persino fisicamente in una struttura diversa rispetto a quelle destinate ad accogliere le drammatizzazioni comunitarie. Ridurre il tutto a una sorta di psicodramma collettivo privo di 'innesti' autenticamente spirituali è asserzione che, chiedo venia, si commenta da sé.

    purtroppo non basta restringere la cerchia per poter affermare che si trattassero di insegnamenti transumananti vista la natura non operativa ini termini di ascesi individuali transumananti nei termini specifici da me citati ed in base a quanto ti ha risposto Destiny.

    se possiedi evidenze bibliografiche e storiche serie del contrario di quanto affermiamo pfv postale, altrimenti sembrerebbe che, tu come molti, siete molto affascinati dai nomi altisonanti di cerimonie antiche e sulla loro aurea esterna di antichi arcani, senza soffermarvi a riflettere sul significato ontologico ed operativo degli insegnamenti impartiti in modo specifico , come già Des ti ha fatto notare in dettaglio, mentre tu hai glissato su questi singoli punti, come ti fosse scivolato addosso. Come mai?

    Se io comparo come già ti ho detto il charia tantra con il mahanuttara so con certezza che il primo è di lunga inferiore al secondo e sono in grado di spiegare tecnicamente perchè in realazione agli specifici conseguimenti di una e dell'altra pratica. Ma in campo tradizionale occidentale pare che tutto cio che sia pagano per il fatto di esserlo conduca a stati olimpici di assoluta liberazione da fato e necessità, a cui invece sono sottoposti persino gli dei olimpici....


    Argomenta piuttosto in modo articolato la tua confutazione alle precisazioni di destiny sui contenuti dei misteri e su dove potevano condurre l'iniziato, portando argomenti solidi, altrimenti se continui a rispondere solo con vaghe generalizzazioni, come hai fatto finora, non ha senso continuare a parlarne

    Edited by dorje e gabbana - 5/10/2012, 18:37
     
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  10. Morgoth333
     
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    CITAZIONE (dorje e gabbana @ 5/10/2012, 17:37) 
    Studia con attenzione i testi delle piramidi, comparali con le origini stellari dei miti vedici e dei loro fondatori e troverai la risposta da solo, scoprendo elementi cruciali che sono sfuggiti finora non solo a te, ma a molti altri cultori del "Tradizionalismo Pagano".

    Un consiglio, se si vuole approcciare questo tipo di analisi una buona lettura preliminare potrebbe essere quella de "Il Mulino di Amleto" di De Santillana. Il libro non tratta di aspetti esoterici ed iniziatici e tanto meno di pratiche e ritualistica ma permette di calarsi nella mentalità del mito e offre molto materiale relativo agli antichi miti. A mio avviso è un buon trampolino.
     
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    Non è esatto. C'era una dimensione pubblica ed una limitata a cerchie ristrette, gli iniziandi veri e propri: a Eleusi i 'riti segreti' si svolgevano persino fisicamente in una struttura diversa rispetto a quelle destinate ad accogliere le drammatizzazioni comunitarie. Ridurre il tutto a una sorta di psicodramma collettivo privo di 'innesti' autenticamente spirituali è asserzione che, chiedo venia, si commenta da sé.

    Puoi fornire qualche documentazione a tal proposito? Io ho fatto degli studi a riguardo proprio poche settimane fa per impegni universitari, e questa informazione non è trapelata dai due-tre testi a mia disposizione.
    Comunque, probabilmente c'erano "innesti spirituali" e non credo che Dorje e Gabbana abbia inteso negarlo, per il resto vale quanto detto nel mio post precedente.
     
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  12. VKK
     
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    CITAZIONE (**Destiny** @ 5/10/2012, 18:24) 
    Puoi fornire qualche documentazione a tal proposito? Io ho fatto degli studi a riguardo proprio poche settimane fa per impegni universitari, e questa informazione non è trapelata dai due-tre testi a mia disposizione.
    Comunque, probabilmente c'erano "innesti spirituali" e non credo che Dorje e Gabbana abbia inteso negarlo, per il resto vale quanto detto nel mio post precedente.

    Dal testo di Magnien su Eleusi (che non è neanche il migliore) a molte fonti classiche, incluso Plutarco. Persino in rete si trovano indicazioni in tal senso.

    Volevo precisare che ho modificato il mio intervento poco prima che lo citaste tu e D&G, mi preme evidenziarlo perchè vi ho apportato un'aggiunta forse non secondaria: "Ridurre il tutto a una sorta di psicodramma collettivo, non contemplante la dimensione subiettiva, privo di 'innesti' autenticamente spirituali è asserzione che, chiedo venia, si commenta da sé."
     
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  13. dorje e gabbana
     
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    Ma è la qualità e la natura di tali innesti spirituali che è tutta da vedere ed analizzare e che non puo' essere di per se garanzia di una via transumanante, a meno che di cadere negli errori superficiali della teosofia.

    Dai non facciamo i bambini e cerchiamo di qualificare questo tipo di innesto in modo specifico.


    CITAZIONE
    Argomenta piuttosto in modo articolato la tua confutazione alle precisazioni di destiny sui contenuti dei misteri e su dove potevano condurre l'iniziato, portando argomenti solidi, altrimenti se continui a rispondere solo con vaghe generalizzazioni, come hai fatto finora, non ha senso continuare a parlarne

    Mi auto ri-quoto E ti chiedo per favore di rispondere alla mia richiesta di argomentazione sui metodi effettivi insegnate nelle cerchie ristrette dei misteri, che implicano tecniche del sacro specifiche tramsumananti sui corpi sottili, richiesta che ti ho già fatto nel post precedente ma alla quale non ho ancora avuto risposta........

    Edited by dorje e gabbana - 5/10/2012, 18:46
     
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  14. VKK
     
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    CITAZIONE (dorje e gabbana @ 5/10/2012, 18:22) 
    purtroppo non basta restringere la cerchia per poter affermare che si trattassero di insegnamenti transumananti vista la natura non operativa ini termini di ascesi individuali transumananti nei termini specifici da me citati ed in base a quanto ti ha risposto Destiny.

    se possiedi evidenze bibliografiche e storiche serie del contrario di quanto affermiamo pfv postale, altrimenti sembrerebbe che tu come molti siete molto affascinati dai nomi altisonanti di cerimonie antiche e sulla loro aurea esterna di antichi arcani, senza soffermarvi a riflettere sul significato ontologico ed operativo degli insegnamenti impartiti in modo specifico , come già Des ti ha fatto notare in dettaglio, mentre tu hai glissato su questi singoli punti, come ti fosse scivolato addosso. Come mai?

    Argomenta piuttosto in modo articolato la tua confutazione alle precisazioni di destiny sui contenuti dei misteri e su dove potevano condurre l'iniziato, portando argomenti solidi, altrimenti se continui a rispondere solo con vaghe generalizzazioni, come hai fatto finora, non ha senso continuare a parlarne

    Chiedo scusa, ci stiamo avvitando e non ho voglia di sterili polemiche. Io sono intervenuto per confutare un punto specifico del tuo intervento (e di quello di Destiny) tendente a ridurre i Misteri a meri psicodrammi collettivi con esclusione di qualsivoglia dimensione iniziatica subiettiva: questo ho contestato e ho fornito delle fonti nella mia risposta a Destiny.
    Quanto alle tecniche di trasmutazione non ne so nulla, perchè non ero presente. O se lo ero non lo ricordo :) Reputo assurdo sostenere che non esistesse una dimensione iniziatica subiettiva nel contesto dei Misteri del Mediterraneo, come ritengo quantomeno *forzato* sostenere la pressoché totale assenza di pratiche alchemiche trasmutatorie nel mondo antico, classico o pre-classico. Significherebbe negare profonda dignità iniziatica a personaggi come Pretestato, Pitagora, Plotino e in tutta franchezza mi pare un po' eccessivo: non per attaccamento devozionale ai grandi vecchi, atteggiamento da stigmatizzare come giustamente hai fatto tu qualche intervento fa, ma perchè dal tenore dei loro insegnamenti pubblici si 'pre-sente' ben altro, né vedo per quale motivo dovrei - chiedo nuovamente venia, ma sono persona profondamente schietta - attribuire maggior valore alle tue pur apprezzabili speculazioni sul tema. Ciò fermo restando che non ti conosco personalmente e nulla so delle tue realizzazioni, che possono anche essere eccezionali, chi lo esclude? Tutto è possibile. Tornando ai dettagli 'trasmutatorii' dei Misteri dunque, e giocoforza, non posso dire molto. Ma in virtù di quanto ho detto poco sopra, se non intervengo sul punto non è per glissare, D&G, bensì per onestà intellettuale: ti prego di essere più rispettoso nei confronti di chi ti scrive, non mi pare di essermi comportato in maniera tale da autorizzare il contrario. Senza rancore e con la massima tranquillità, è ovvio.

    Saluti.
     
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  15. dorje e gabbana
     
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    Non vedo i motivi per cui hai avvertito una mancanza di rispetto, non era nei miei intenti. Se ti avessi dato questa impressione me ne scuso.

    CITAZIONE
    non per attaccamento devozionale ai grandi vecchi, atteggiamento da stigmatizzare come giustamente hai fatto tu qualche intervento fa, ma perchè dal tenore dei loro insegnamenti pubblici si 'pre-sente' ben altro, né vedo per quale motivo dovrei - chiedo nuovamente venia, ma sono persona profondamente schietta - attribuire maggior valore alle tue pur apprezzabili speculazioni sul tema. Ciò fermo restando che non ti conosco personalmente e nulla so delle tue realizzazioni, che possono anche essere eccezionali, chi lo esclude? Tutto è possibile

    In ogni caso il problema non è quali siano le mie personali realizzazioni, non si stava discutendo di questo, e non capisco perchè tiri in ballo l'argomento palesemente OT

    Noto che siamo alle solite:

    Voler attribuire ad ogni costo, come fai tu e fanno molti, alle iniziazioni eleusine o a tutta la tradizione pagana sui generis, un contenuto di presenza specifica di certe pratiche di alchimia tramsumanti, solo per l'assunzione di alta dignità di antichi personaggi come quelli da te citati, senza averne specifica evidenza storica. Essa è un'operazione ingenua e pericolosa perchè, anche se involontariamente, di fatto mistificatrice.
    Questo approccio ricalca, in pratica gli stessi metodi utilizzati dalla Blavastky per avvalorare le sue fantastiche tesi sul buddismo tantrico tibetano di cui tanto parla senza nulla sapere e solo ipotizzando cose non vere storicamente.

    E' operazione scorretta attribuire a Plotino e Pitagora la pratica dell'alchimia interna solo perchè stiamo parlando di grandi personaggi dell'antichità, e di riflesso anche agli antichi misteri di Eleusi e meditarrenei, quando nella storia c'è evidenza del contrario.

    Per poter parlare di alchimia interna bisognerebbe avere all'interno della scuola di cui si parla mappe specifiche della struttura dei corpi sottili ed insegnamenti altrettanto specifici su come muovere i diversi tipi di energia costituenti dei corpi sottili all'interno dei plessi e canali sottili di tali corpi occulti. E cio' non basta perchè poi necessita una teoria operativa unitaria sugli stadi diversi di questo tipo di opera alchimica
    Tutto cio' mentre è familiare alla tradizione egizia che parla di Ka Ba e Akh ed accenna a specifiche connnessioni stellari con tali corpi o di quella tibetana che parla di tza lung tigle con specifiche descrizioni dei corpi sottili o in quella taoista cinese. Tutto cio' considerato essa manca totalmente nella tradizione romana, dalla quale eri partito, ed anche nei misteri greci che hai poi aggiunto.

    Per questo motivo specifico, evidente a qualsiasi addetto ai lavori e non semplice lettore, non si puo' parlare di presenza di pratiche interne alchimiche transumananti nella Grecia Antica ed a Roma. Non era proprio nel loro stile e nel loro approccio al sacro......

    Inoltre ammesso e non concesso che le avessero, ed abbiamo evidenziato quanto cio' sia in ogni caso improbabile, bisognerebbe chiedersi se l'alchimia di cui si parla si riferisce alla piccola opera alchimica planetaria e lunisolare, dalle realizzazioni parziali e condizionati o se si parla di alchimia stellare di cui parlano i testi delle piramidi, la cui origine era già antichissima nel 3000 AC ai tempi delle prime dinastie, le cui realizzazioni sono permanenti poichè legate ad una espressione gerarchica dell'essere unico superiore a quelle del ns sistema solare condizionato.

    Se poi non ti è chiara a livello ermetico quest'ultima importante differenza, e cerchi di liquidare l'argomento della specifica gerarchia dei magisteri solilunari e quelli stellari dicendo che invece potrebbe essere anche vero il contrario di cio' che affermo, perchè esso dipenderebbe dalle mie personali visioni e realizzazioni di cui giustamente nulla conosci, allora questo non è veritiero

    Tale differenza gerachica non è da me postulata, ma viene sancita dai testi delle piramidi che non mi stanchero' mai di invitare a studiare con grano salis e pertanto cio' che affermo non deriva da mie personali visioni che dipendono dalle mie realizzazioni, quanto dalla tradizione primordiale stellare, scolpita nella pietra delle piramidi d'egitto


    Mi chiedo se ti è chiaro questo punto, basato su prove storiche, quali i testi delle Piramidi ed il cambio di attributi iconografici e funzioni tra Het-heru e iside, come ho già riportato in dettaglio prima.

    Altrimenti non è possibile andare avanti

    Edited by dorje e gabbana - 5/10/2012, 19:24
     
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