Fulcanelli e Canseliet

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  1. Filini
     
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    Vorrei cominciare lo studio di testi riguardanti l'Alchimia. Per qualche motivo sono fortemente attratto dall'opera di Fulcanelli e di Eugene Canseliet, avrei intenzione di partire dai due volumi de "L' Alchimia" di quest'ultimo per passare poi allo studio de "Il mistero delle Cattedrali" e de "Le dimore filosofali" di Fulcanelli.

    Svolgendo una ricerca nel forum ho trovato pochissimo materiale su questi autori (praticamente nulla); essendo io completamente ignorante sull' argomento volevo chiedervi una cosa: ho letto che Fulcanelli e Canseliet sono accostati all'alchimia "esterna" (laboratorio, alambicchi...)

    jpg

    (questo è Canseliet)

    e a me questa è una via che non interessa.

    Ciò che cerco dallo studio è diciamo un "supporto" occidentale alle tecniche operative psicofisiche orientali che pratico. Non voglio diventare the Master of the Universe o imparare a cagare fulmini, mi accontento di un sempre più profondo processo di purificazione. Quindi cerco testi che riguardino questo tipo di lavoro, e lo studio del linguaggio simbolico.

    C'è qualcuno che ha studiato l'opera di questi autori e possa dirmi se faccia o meno al caso mio ? (ovviamente son a disposizione per chiarimenti)


    Grazie


    P.S. Ho già letto il thread "Bibliografia minima"
     
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  2. Girosolo
     
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    Rispondo da profano...a leggerli li puoi leggere sono comunque libri interessanti...
    Se non sei un alchimista però ti serviranno a poco o nulla.....
    Se fai realmentevie orientali ti dovrebbero bastare quelle, cioè una via per essere vera, a mio avviso, dovrebbe già fornirti tutti gli strumenti...
     
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  3. Filini
     
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    CITAZIONE (Girosolo @ 8/4/2013, 20:59) 
    Rispondo da profano...a leggerli li puoi leggere sono comunque libri interessanti...
    Se non sei un alchimista però ti serviranno a poco o nulla.....
    Se fai realmentevie orientali ti dovrebbero bastare quelle, cioè una via per essere vera, a mio avviso, dovrebbe già fornirti tutti gli strumenti...

    Hai ragione, di strumenti ne ho anche troppi. Sento però la necessitò di avvicinarmi ad un linguaggio più europeo, anche per un discorso puramente culturale. Per i frutti, se son rose fioriranno, altrimenti no, non è un problema.

    Il fatto è che quei libri son carucci e io a leggere sono leeento, e visto che sotto la parola "alchimia" ci fan passare di tutto e di più vorrei sapere da chi li ha letti qual è, come dire... l'ambito.

    Tu li hai letti?
     
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  4. lete
     
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    Io ho letto le dimore filosofali, ma consiglierei la lettura solo a chi a già delle nozioni in ambito perche il linguaggio è generalmente criptico e almeno personalmente sono riuscito a cogliere solo pochi input nella marea di descrizioni, rimandi e citazioni.

    Detto questo rimango dell'idea che i libri non possano mai sostituire un maestro in particolar modo in questo caso.
     
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  5. dorje e gabbana
     
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    CITAZIONE
    C'è qualcuno che ha studiato l'opera di questi autori e possa dirmi se faccia o meno al caso mio ? (ovviamente son a disposizione per chiarimenti)

    Si riferiscono esclusivamente all'alchimia esterna o di laboratorio.
    IN nessun modo hanno a che vedere con l'alchimia interna.
     
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  6. Filini
     
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    Grazie.

    Ne ho trovati due su internet, dandoci un'occhiata non mi sembra possano fare al caso mio.

    Mi sa che lascio perdere, tanto già non basta il tempo per portare avanti il resto.
     
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  7. El Cacique
     
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    Questi tre articoli di Paolo Lucarelli sono, secondo me, quanto di più semplice, chiaro e completo si possa trovare per avere una prima idea di cosa è l'Alchimia:

    L'anima del mondo www.airesis.net/arsregia_animamondo.html

    Il metodo www.airesis.net/arsregia_metodo.html

    La cosmologia www.airesis.net/arsregia_cosmologia.html


    alchimiephilosophieqa2

    Dama Alchimia mostra il Libro aperto ed il Libro chiuso, le Onde del Cielo e la Scala per salire...
     
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    CITAZIONE
    Questi tre articoli di Paolo Lucarelli sono ...

    ... un must! ;) :)

    Per quanto riguarda la chiarezza e la semplicità — nel definire i principi e gli ambiti operativi dell'Alchimia — un libro che continua gli scritti di Paolo Lucarelli è "La Grande Opera Alchemica" www.ibs.it/code/9788857531236/grati...-alchemica.html.

    Non sono un alchimista ma il paio di alchimisti che conosco, e che seguono questa linea, confermano che è stato soprattutto grazie a Fulcanelli, a Canseliet e quindi a Paolo Lucarelli e a Gratianus che si è chiarito come l'Alchimia — che opera su una materia esterna e per mezzo di una stufa o athanor — abbia due possibili strade da percorrere: quella che porta al "mercurio" e quindi (probabilmente) ad una sorta di uscita improvvisa e subitanea da questa manifestazione e quella che (forse non rendendosi conto, l'alchimista, di avere già a disposizione tutto quello che è necessario...) invece procede oltre nella ricerca del "mercurio filosofale", della pietra dei filosofi.

    Due tavole tratte da "Alchemica, XVI sec. Manchester, John Rylanfs University, Library, Rylands German Ms. 1."


    Il maestro, avvolto in un mantello rosso, mostra agli allievi un volume con alcuni simboli alchemici.
    L'operatore, avendo ottenuto il mercurio, dovrà scegliere la via da percorre. Si notano in alto, attorno all'adepto, otto uccelli che tengono tra le zampe un arco teso pronto a scoccare una freccia.
    E' una scelta di estrema importanza!
    Un discepolo dal berretto rosso e dall'espressione aggressiva e dal volto grifagno sceglie la via del mercurio filosofico, mentre dall'altro lato un secondo discepolo, dal berretto celeste, sceglie la via del mercurio.



    I blasoni rappresentano i due principi.
    L'alchimista ora distingue in modo netto il mercurio, che è volatile (l'uccello di colore bianco posto sopra quello di colore nero, apre le ali per spiccare il volo) e lo zolfo, che è fisso (l'uccello di colore nero impedisce, al bianco di spiccare il volo).
    Sopra il blasone verde di destra, una giovane donna nuda - il nostro mercurio - tiene nella sinistra un calice dal quale fanno capolino quattro piccole serpi, e nella destra serra uno specchio in rame. Dall'elmo su cui la giovane donna posa i piedi, si levano due getti d'acqua che avvolgono il nostro mercurio e la stella a sei punte che porta sul capo.
    L'immagine accanto rappresenta il re, lo zolfo rosso fisso. E' attorniato da fiamme orizzontali e tiene tra le mani levate in alto una sfera rotonda di colore rosso: il mercurio filosofico estratto dal metallo mediante le sublimazioni, il cui numero è indicato dalle stelle che attorniano il corpo.
    Qui l'operatore apprende il risultato conseguente alla scelta che ha effettuato (raffigurata nell'immagine precedente).
     
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    Articolo e commento interessanti (anche parte 1 e 2):
    https://nemocap.wordpress.com/2016/04/24/e...nebroso-caos-3/
     
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    Batteri alchimisti... :D

    http://www.utaot.com/2014/08/03/alchemy-se...oduce-24k-gold/
     
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  11. Draco Nigrum
     
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    L'Alchimia è un'Arte molto interessante... una continua raffinazione delle essenze.
    Molto è stato scritto... per confondere o per indicare.
    Argomenti interessanti.
    Sopra nel grafico... un serpente e sopra due uccelli... uno scuro ed uno chiaro... come nell'albero Huluppu.
    Verde e Rosso sono Acqua e Fuoco... polarità che creano movimento e nel movimento, la trasmutazione, il cambiamento... infinito.
     
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    IL MAESTRO E L'ALCHIMIA

    https://chemyst.wordpress.com/2016/07/15/i...ro-e-lalchimia/
     
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    Un articolo sulla possibile identità di Fulcanelli:
    https://nemocap.wordpress.com/2016/11/05/1694/

    Sempre a proposito dell'identità di Fulcanelli, e sulle probabili connessioni con cenacoli alchemici italiani, c'è l'ancora più interessante introduzione di P. Lucarelli a "Il Mistero delle Cattedrali" (Edizioni Mediterranee, 2005): http://paololucarelli.blogspot.com/2016/12...tero-delle.html

    Edited by Epi - 15/8/2019, 00:57
     
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    Un articolo scritto da un alchimista che è anche un fisico:
    Alchimia, ovvero della Philosophia Naturale e della Physica… – Interludio, Verde https://nemocap.wordpress.com/2016/11/10/a...terludio-verde/

    Mette a confronto i blasoni di Fulcanelli, Canseliet, Laplace ma la parte che riporto qui ha a che fare con la creazione/manifestazione di suoni, colori, odori/profumi nell'athanor durante le varie fasi dell'Opera. Si parla di alchimia ma con un po' di attenzione si potranno cogliere diverse assonanze... ;)

    <<[...] Come ricorda Canseliet, e Jean lo sottolinea, “… il vitriolo veritiero (‘véritable‘, e non ‘vrai‘) non è necessariamente raggiunto allorché otteniamo un sale verde durante le purificazioni del mercurio“. Sembra di poter/dover intendere, così, che vi siano diversi ‘verdi’ durante l’Opera (ma vi sono anche diversi ‘rossi’, per non parlare dei ‘neri’ e dei ‘bianchi’). Ora, non intendo certo dare delle indicazioni operative, per ovvi motivi tradizionali; come sempre, è il caso di porsi domande utili all’operatività, soprattuto nel dove&quando; mi limito tuttavia a segnalare che non mi meraviglio affatto di questa affermazione, soprattutto se si è ben compreso, prima, cosa è in Physica un colore. Specifico che la versione corrente proposta dalla fisica, non è completa, né tanto meno veritiera. Mancano alla fisica molti ‘pezzi’, tutti peraltro ben presenti all’interno della Physica. Per chi ama studiare praticando, questo è un terreno che riserva frutti, utili – a mio modesto avviso – durante l’operatività alchemica.
    Ora, se nelle lingue latine ‘véritè‘, ‘véritable‘ indicano – i F.C.H docent – la Force legata alla crescita indispensabile nell’Opera pratica, segno cioè di una fissata capacità di nuova vita, le lingue nordiche suonano in modo più perentorio: il ‘green‘ inglese, così come il ‘grün‘ tedesco provengono dal radicale Proto Indo Europeo ‘ghre‘, che indicava per l’appunto il momento della crescita di una pianta. Il fonema originario ‘ghros‘, da cui ‘grass‘ – l’erba – informava l’ascoltatore del ‘giovane germoglio‘ (“shoot“), del ‘pollone‘ (“sprout“). Vi è in questa modalità sonora più di un senso utile alla bisogna. Si parlerà, lo so, di aspetti intellettuali, marginali. E sorrido, di conseguenza.
    In verità, ogni materia che cresce ha un suono distintivo, tipico dell’animale, del minerale e del vegetale. [...] ogni materia che ‘entra’ in Manifestazione si comporta in modo identico. Ogni materia vibra, oscilla; è la sua signature, la firma. Quella vibrazione propria dell’organizzazione cristallina [...] interagisce con il Campo unico. L’allineamento della vibrazione cristallina che punta, per gradi, alla Risonanza con il Campo, produce un’onda che ha una caratteristica sonora precisa, tradotta in una frequenza sonora delicata, secca, esatta e che riverbera – per un fenomeno elettrico&magnetico ovvio – nell’esaltazione di micro-particelle ‘profumate’ e ‘colorate’. L’occhio percepisce il colore, l’orecchio il suono, il naso il profumo.
    Vi sono così, più ‘verdi‘ (e più ‘colori’). L’alchimia antica precisa che vi sono più mercuri e più zolfi. Il “Pensare”, d’altro canto, genera onde, e Madre Natura risponde, con assoluta precisione. L’Entanglement ha una caratteristica di merveilleux, ma racchiude in sé anche l’assoluta incertezza del fenomeno ‘veritable‘. Occorre dunque un supporto per discernere ciò che si cerca, prima teorico (Physica) e poi pratico (Alchimia).
    Detto questo, si comprenderà forse meglio il florilegio di achievements capitati ai numerosi alchimisti che sono arrivati nei dintorni di questa zona di Force, meglio: di questo Campo di Forza. Essendo inevitabile che l’artista innamorato è parte interagente di questo Campo, e delle Risonanze in corso d’Opera, è essenziale la frequenza [...] Pregare, meditare, è senza alcun dubbio una postura essenziale e dovuta di fronte a Madre Natura all’Opera, quando fa nascere una nuova vita in un Cristallo. [...] Ma la possibilità di consapevolezza di alcune frequenza base della Creazione può essere esiziale nel non prendere lucciole per lanterne, nella speranza timida ed umile di saper come orientarsi durante quel rapidissimo canto profumato.
    [...] questo [...] non si compie pour chance, ma attraverso una scelta consapevole di Risuonare con la Creazione. Occorre tempo, molto tempo, studio, molto studio, pratica, molta pratica. Ed essere, naturalmente, véritables. >>
     
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  15. Pietro18
     
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    Fermo restando che l'Alchimia per eccellenza è l'Arte di corporificare lo Spirito Universale e di giungere alla Pietra Filosofale ( quindi è un 'opera di laboratorio ) , non credo affatto che Canseliet e gli ultimi epigoni seguaci dello stesso abbiano davvero imboccato l'entrata giusta al castello dell'Alchimia. Gli ultimissimi epigoni italiani, poi, sono uno sparuto gruppo fortemente auto-referenziale e piuttosto monotono.
     
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28 replies since 8/4/2013, 18:46   1819 views
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