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Si dice sempre che a volte sono le persone buone a soffrire, tanto che nella logica cristiana Dio invia delle sofferenze a chi ama e si consacra a lui per purificarlo ed elevarlo alla santità (malattie misteriose,stigmate ecc.,dolori mistici) ma non solo anche semplici angosce e malattie..l'ottica buddhista cambia, invece , si dice spesso che è a causa del karma negativo accumulato che spesso si cade nella sventura ecc.. ma allora dove sta la verità? sarà banale,retorico,scontato quello che volete ma è vero che spesso le persone buone,altruiste,dedite al prossimo sono quelle più "sfigate" e spesso anche muoiono e magari invece persone spietate e violente prosperano e vivono felici e beate..Ma scusate il karma dov'è qui? maturerà dopo? lo pagheranno in una vita futura?oppure ci sono dei meccanismi per cui non pagano il loro karma?o semplicemente il karma non significa che se compio il male ricevo male e il bene ricevo bene,ma che ad ogni effetto corrisponde una causa?io sono arrivato a pensare che sia quest'ultima , per me il concetto che se ti comporti bene accumuli karma positivo e se invece compi azioni negative accumuli karma negativo non so se sia vero perchè vedo persone compiere non le 10 azioni negative, ma le 100000000000..e stanno benissimo da tutti i punti di vista..mi sapete dare delucidazioni?grazie, so che i meccanismi karmici sono complessi... . -
Dalai Baba.
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Non è detto che le persone che compiono azioni positive abbiano vita breve: è solo un vecchissimo luogo comune.
Io penso che il karma sia in fondo solo una questione di fede: se ci credi davvero, puoi farne una profezia auto-avverantesi... ma da qui a pretendere che funzioni con tutti c'è da attraversare il mare, secondo me.. -
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quello che dici sono luoghi comuni,come sapere se gran parte delle persone che muore presto era "buona"? tutti da morti ""erano buoni""; come sapere se gran parte della gente che muore era ""cattiva""? secondo me stai navigando su astrazzioni , nl modo ci sono tante persone e tante vite che non si puo classificare nulla,tanto meno il karma di molti individui diversi . -
Dafne87.
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Il Karma è un concetto difficile e credo che le sue dinamiche le possa capire solo un Buddha,nel senso un essere Illuminato. Credimi tutti subiamo il nostro Karma "buoni" e "cattivi" non fermiamoci solo a quello che vediamo davanti a noi,alla fine non siamo sulla stessa barca,chiamta Esistenza ciclica,che naviga sull'immenso oceano detto Karma e che viene spinta dai venti dell'Ignoranza? . -
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Se non ricordo male in ambito Theravada viene detto che il karma che scontiamo oggi può risalire fino a cause/azioni di tre vite precedenti.
Pertanto in questa vita puoi essere una bravissima persona, ma se una o due o tre vite precedenti hai fatto casini ed oggi si verificano le necessarie condizioni, ecco che inizi a scontare.
Questa è una spiegazione. Vera, falsa? Mha... sicuramente in linea con il pensiero Buddhista.
Ipotizziamo che in vite precedenti hai fatto danni (ad es. abbiamo un paio di guerre alle spalle...), ma oggi sei una brava persona, smetti di generare karma negativo, finisce la fase di accumulo di negatività. Ma allora non crei forse le condizioni utili per pagare vecchi debiti?
Anche questo potrebbe essere in linea con il pensiero Buddhista, ma lasciami dire che è odioso, noi non abbiamo alcun ricordo di ciò che abbiamo combinato nelle vite passate, ma lui, il kama non dimentica nulla! Non si gioca ad armi pari...
Il tutto sempre che sia vero... anche qui serve atto di fede o, in alternativa, ti illumini e lo capisci di tuo... azz.... -
apo.
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Non è detto che le persone che compiono azioni positive abbiano vita breve: è solo un vecchissimo luogo comune.
Io penso che il karma sia in fondo solo una questione di fede: se ci credi davvero, puoi farne una profezia auto-avverantesi... ma da qui a pretendere che funzioni con tutti c'è da attraversare il mare, secondo me.
Semplicemente o è un atto di fede o sei molto evoluto spiritualmente e vedi tu con i tuoi occhi...
Per ora il mio è un semplice atto di fede, corroborato da qualche personalissima esperienza, o forse qualche scettico definirebbe, suggestione.. -
Rinchen Dorje.
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Il discorso è un pò piu complesso caro Joe, purtroppo devi approfondire con testi specifici per trovare un lume di risposta ai tuoi quesiti . -
pabletto76.
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la dottrina del karma e' sicuramente uno dei temi di piu' difficile comprensione in tutte le ''filosofie'' orientali.
buono e cattivo, sono concetti che usiamo per comunicare, ma non sono la Verita'. per me il tema del karma rimane piuttosto oscuro come comprensione. non ritengo ci siano favoriti, tutti pagano. bisogna vedere quando e su di chi, pare ke il karma personale e i suoi effetti sia intrecciato con quello famigliare e via via di tutti gli esseri.
sembra che pratiche spirituali, essere seguiti da un vero Maestro e altre azioni possano mitigare o cancellare karma del passato. come gli altri ci credo per fede, di piu' non so' dirti. siamo qui per evolvere e nulla e' casuale, anche se non ci piace.
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le uniche risposte decenti quelle di mr monkey e pabletto, per il resto posso farvi una critica? quando qualcuno vi espone un quesito,una questione ,a volte liquidate con due parole e saccenza come per dire, ma che cavolata,ma è una cosa scontata come molti di voi mi hanno detto..io vi dico che non è per niente una cosa banale e scontata non è un luogo comune...in un'altra discussione mi citavano il 16 karmapa morto di cancro.....sicuramente i meccanismi karmici sono complessi,ammesso che esista il karma..oggettivamente esiste?sto avendo i miei seri ,serissimi dubbi..parla l'esperienza non i libri..la vita è il miglior libro che possa esistere... . -
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Per come la vedo io, il karma non andrebbe né reificato, né paragonato alla giustizia (o presunta tale) degli esseri umani. Se aspettiamo giustizia tramite il karma attenderemo per l'eternità.
Premesso che bontà e cattiveria sono tipiche astrazioni umane, ben lo sappiamo: chi fa il male sta male (questo non andrebbe valutato come un pensiero consolatorio, tutt'altro).
Infatti una persona che compie azioni negative sta agendo per la propria infelicità (altrimenti non sarebbero azioni negative quelle che compie); essa potrà essere ricca, forse famosa e anche in salute, ma non felice; potrà godere di benessere e successi mondani, ma non di pace mentale, senza la quale ogni ottenimento è vano. Infatti una tale persona è continuamente divorata dalla necessità di ripetere coattivamente i meccanismi che la mantengono in quello status e ne confermano l'esistenza nel mondo (illusorio) che si è costruita. Diversamente dalla vittima, l'aguzzino rimane sempre nel suo inferno.
Karma invece è una parola che riassume in sé il meccanismo, il processo che da una causa porta al suo effetto, inglobando allo stesso tempo tutte le cause e risultati concomitanti, pressoché infiniti.
Questo karma non è qualcosa di esterno che interviene sulle cose, sugli esseri, sulle azioni, sui pensieri o quel che si vuole, ma -come penso e già scrissi- una funzione dell'esistenza (condizionata). E funziona magnificamente, in tutto ciò che esiste.
Con il karma non ci sono armi pari né dispari, poiché non c'è alcuna guerra: soltanto un mero svolgersi. Premi e castighi non sono attribuiti da alcun essere o forza superiori, ma sono una prospettiva delle nostre menti non illuminate.
Come umani siamo in grado di valutare con ragionevole approssimazione che attivando una data azione otterremo un certo risultato (questa è la nostra esperienza); possiamo dunque estendere il nostro impegno e la nostra attenzione verso tutte le azioni quotidiane, del corpo, della parola, della mente, e preparare così un futuro che al suo termine sarà né piacevole né sofferente né neutro, bensì illuminato, privo di dualismo, equanime.. -
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bella la risposta di sonahah . -
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Grazie Joe per l'apprezzamento, ma proviamo ad abbracciare con riconoscenza tutti gli interventi, anche quelli che non condividiamo, in quanto al di là della forma ritengo siano stati scritti con il sincero desiderio di contribuire al tema da te sollevato e alla discussione inerente. . -
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non è per giudicare sonah ma se io faccio 1 domanda e uno risponde..stai sparando solo cavolate,sono luoghi comuni io sono troppo elevato per queste discussioni,ciao...permetti che non lo apprezzo molto come intervento... . -
Dalai Baba.
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non è per giudicare sonah ma se io faccio 1 domanda e uno risponde..stai sparando solo cavolate,sono luoghi comuni io sono troppo elevato per queste discussioni,ciao...permetti che non lo apprezzo molto come intervento...
Mi dispiace che il mio intervento non ti sia piaciuto, ma guarda che effettivamente "Only the goods die young" è un vecchio luogo comune: la scienza ha dimostrato ad esempio che coltivare sentimenti di compassione e benevolenza ha un impatto tremendamente benefico sull'organismo per la secrezione di speciali ormoni, per il controllo dello stress e altri fattori biologici che sono cause dirette della longevità.
Al contrario, sentimenti di odio, desiderio di prevaricazione, rabbia, etc ... hanno un effetto negativo sull'organismo, a cominciare dallo stress fino ad arrivare a problemi del sistema circolatorio e altre cose.
Quindi, anche senza scomodare qualcosa di trascendente come il karma, si può giustificare a livello scientifico che stai facendo riferimento a un luogo comune tutto da discutere.. -
Unsui.
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Il karma è strettamente connesso al concetto di tendrel. Adesso, chi puo' dire se un tendrel è positivo o negativo, se un'azione influenza in modo benevolo o meno il nostro karma? Credo sia un ragionamento fuori dalla nostra portata. .
Altra questione sul Karma...si dice sempre che.. |
