Carlos Castaneda

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  1. Vajramuk
     
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    CITAZIONE (sonic.river @ 29/3/2016, 21:43) 
    Sì sono convinto che degli elementi autentici ci siano, ( come per esempio nei libri di ouspensky sulla quarta via) ma bisogna metterli a fuoco all' interno di un percorso che offra una pratica vera e propria e che personalmente ricerco nelle vie orientali.

    Anche io, a livello di sadhana seguo le istruzioni ricevute in ambito Tibetano però se leggo dei testi dello Shivaismo Kashmiro o dell'Advaita Vedanta ritrovo quel medesimo insegnamento. Sto parlando di pratica, non del sostrato filosofico che comunque conferma l'analogia assoluta della pratica più elevata, tra Advaita, Dzogchen, Mahamudra, e i metodi dello Shivaismo KAshmiro. Cioè voglio dire che c'è un linguaggio che risuona. Personalmente però ho dedicato molto tempo a queste circoscritte tradizioni. Quindi mi incuriosiva capire se dal tuo punto di vista ravvisavi tali analogie.
    Se i tratta di mezzi inferiori trovi sempre l'utilizzo di strumenti, simboli, esercizi fisici o di visualizzazione, respirazioni, uso di oggetti rituali e la divinità può essere concepita come esterna.
    Se sono mezzi superiori si lavora con l'energia e il vuoto e si unificano nella Consapevolezza.
    Ecco forse le cose che Castaneda propone sono a livello dell'energia e del vuoto se ben ricordo.
     
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  2. Jayanti
     
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    CITAZIONE (sonic.river @ 29/3/2016, 18:33) 
    Secondo me infatti i libri di Castaneda non introducono allo sciamanesimo, i riferimenti a quella cultura mi sembrano trattati in modo molto spurio. Non credo sia un caso che in uno dei tanti dialoghi tra C. e don Juan questo affermasse che con la cultura sciamanica antica lui e il suo lignaggio avevano "chiuso" in quanto i primi erano ossessionati dal "potere" (rapporti con Alleati, quindi molto lavoro con le piante, esseri inorganici) mentre questi ultimi invece avevano come scopo principale la libertà totale.

    Però ai fini di un lavoro su di sé ci sono degli spunti interessanti sul dialogo interiore, sui rapporti tra nagual e tonal, dimensione del sogno, sull' energia dell essere umano che possono essere un' inizio.

    L' ideale sarebbe incontrare qualcuno che abbia fatto quel percorso e praticare insieme se no non saprei proprio come approfondire...

    Come ho detto certe cose scritte da Castaneda possono essere comprese solo se si è fatto già un percorso, altrimenti non si colgono neppure.
     
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  3. Jayanti
     
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    CITAZIONE (Vajramuk @ 29/3/2016, 14:59) 
    Alcune delle critiche rivolte a C. riguardano il fatto che nella tradizione Yaqui non c'è nulla di simile a quanto esposto da Castaneda che invece troviamo un pò nella cultura Navajo e Huichol, quindi C. avrebbe pescato dai suoi studi di antropologia le idee per i suoi romanzi. L'antropologo Jay Courtney Fikes che ha vissuto per molti anni con gli Huichol affermò che l'opera di Castaneda era una caricatura delle usanze di questi popoli.

    http://sustainedaction.org/Explorations/an...jay_c_fikes.htm

    In primo luogo le critiche fatte in ambito accademico vanno un po' scremate. In secondo luogo le opere di Castaneda non possono avere un valore antropologico oggettivo, questo è ovvio. Non sono, tranne forse il primo libro, un'oggettiva descrizione dal punto di vista etico ed emico di fatti. Sono "altro"... e hanno un'altra finalità che in seguito lo stesso Castaneda e le "Streghe" (Taisha, Florinda, ecc.) hanno più volte ribadito.

    Per entrare realmente nella dinamica del percorso Castanediano bisogna firmare il famoso "assegno in bianco" e accettare determinate realtà descritte senza metterle in discussione. Questo non per pedissequo asservimento ad una fantasia, che non porterebbe a nulla, ma per "esercizio"... però non credo che si possano capire queste sfumature senza aver mai realmente praticato questa via...
     
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  4. Jayanti
     
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    Naturalmente bisogna capire la cosa più importante di tutte e cioè se vale la pena di fare questo percorso... :B):
     
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  5. Vajramuk
     
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    CITAZIONE (Jayanti @ 30/3/2016, 09:58) 
    ... però non credo che si possano capire queste sfumature senza aver mai realmente praticato questa via...

    Rosica, rosica le sfumature sono piccoli nuvoletti di fumo, non è che si deve realizzare chissachecosa.
    La realizzazione è una, se parliamo di qualcosa che trascende il fenomenico, se invece riguarda il fenomenico è soggetta a flusso causale, dunque non è una realizzazione, se non appunto nel relativo. Non esistono misteri, al massimo codifiche crittografate con linguaggi oscuri come il grammelot o il sandhyabasa, ma il succo è sempre il medesimo. E' davvero buffo (mistero) come gli esoteristi occidentali si ammantano di mistero (buffo) subendo la fascinazione dell'occulto.
    Ti faccio una domanda:
    con cosa lavora Castaneda?
    Vuoto, energia, entrambi?

    edit: cioè è chiaro che se si tratta di un insegnamento spirituale un approccio esclusivamente antropologico lascia il tempo che trova, per questo chiedevo a chi conosce bene l'insegnamento di cosa si tratta, come lavora. Punta alla realizzazione metafisica non duale? Oppure a realizzazioni nel relativo? o ad entrambe? o vede le seconde come corollario della prima?

    Edited by Vajramuk - 30/3/2016, 10:56
     
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  6. Jayanti
     
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    CITAZIONE (Vajramuk @ 30/3/2016, 10:18) 
    Rosica, rosica le sfumature sono piccoli nuvoletti di fumo, non è che si deve realizzare chissachecosa.
    La realizzazione è una, se parliamo di qualcosa che trascende il fenomenico, se invece riguarda il fenomenico è soggetta a flusso causale, dunque non è una realizzazione, se non appunto nel relativo. Non esistono misteri, al massimo codifiche crittografate con linguaggi oscuri come il grammelot o il sandhyabasa, ma il succo è sempre il medesimo. E' davvero buffo (mistero) come gli esoteristi occidentali si ammantano di mistero (buffo) subendo la fascinazione dell'occulto.
    Ti faccio una domanda:
    con cosa lavora Castaneda?
    Vuoto, energia, entrambi?

    Chi ha parlato di realizzazione? Realizzazione, vuoto ed energia sono termini assolutamente inadeguati in questo contesto. E decisamente che si debba arrivare a chissà cosa non è mai stato detto da nessuno... o almeno non da me.
    E chi ha parlato di "misteri"? Non c'è proprio nessun mistero. Però se leggi tanti libri di cucina ma non metti mai a cuocere neppure un uovo al tegamino, difficilmente capirai che significa cucinare e caramellare le cipolle. Tutto qui, nessun mistero e niente di occulto.
    Relax.
     
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  7. Vajramuk
     
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    CITAZIONE (Jayanti @ 30/3/2016, 10:54) 
    CITAZIONE (Vajramuk @ 30/3/2016, 10:18) 
    Rosica, rosica le sfumature sono piccoli nuvoletti di fumo, non è che si deve realizzare chissachecosa.
    La realizzazione è una, se parliamo di qualcosa che trascende il fenomenico, se invece riguarda il fenomenico è soggetta a flusso causale, dunque non è una realizzazione, se non appunto nel relativo. Non esistono misteri, al massimo codifiche crittografate con linguaggi oscuri come il grammelot o il sandhyabasa, ma il succo è sempre il medesimo. E' davvero buffo (mistero) come gli esoteristi occidentali si ammantano di mistero (buffo) subendo la fascinazione dell'occulto.
    Ti faccio una domanda:
    con cosa lavora Castaneda?
    Vuoto, energia, entrambi?

    Chi ha parlato di realizzazione? Realizzazione, vuoto ed energia sono termini assolutamente inadeguati in questo contesto. E decisamente che si debba arrivare a chissà cosa non è mai stato detto da nessuno... o almeno non da me.
    E chi ha parlato di "misteri"? Non c'è proprio nessun mistero. Però se leggi tanti libri di cucina ma non metti mai a cuocere neppure un uovo al tegamino, difficilmente capirai che significa cucinare e caramellare le cipolle. Tutto qui, nessun mistero e niente di occulto.
    Relax.

    Se rileggi i miei messaggi capisci cosa stavo chiedendo, una cosa molto semplice.
    Non esiste via Spirituale che non lavori applicando sempre i medesimi principi, graduali o diretti. (e vuoto ed energia sono alla base di qualsiasi lavoro graduale, mentre nella via diretta non vengono separati).
    Il testo di Padmasambhava sui punti di vista ha valore Universale, non si limita al Tantra.
    Lui parla di nove veicoli.
    Qualsiasi insegnamento spirituale può essere compreso alla luce di quegli advice a seconda del punto di vista adottato.
    Questo chiedevo.
    Che idea ha Castaneda dell'Assoluto?

    Anche perchè, se ben ricordo, dalla letura fatta 30 anni or sono, si tratta proprio di una via di conoscenza (gnosi), già una frase del genere mi pare decisamente esplicita:
    «Tramuta tutto in ciò che è veramente: l’Astratto, lo Spirito, il Nagual. Non c’è stregoneria, né il male, né il diavolo. C’è solo la percezione.» Don Juan Matus

    Edited by Vajramuk - 30/3/2016, 11:41
     
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  8. sonic.river
     
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    Castaneda mi è sembrato nell' esposizione dei suoi libri molto esplicito.

    L' essere umano è un' entità energetica in stretta relazione con tutto l' universo.

    È dotato di tre livelli essenziali di attenzione a cui corrispondono progressivi livelli di percezione dell' energia.

    Entrare nella terza attenzione significa attivare tutte le fibre del proprio corpo energetico ed entrare in contatto con l' energia dell' infinito (grosso modo).

    Gli strumenti di cui si serve il "guerriero" sono l' Intento e l' impeccabilita', attributi che nei libri descrive senza dare adito a dubbi o sfumature.

    Il guerriero ha come scopo la libertà, e per farlo si allena a "vedere" cioè a sviluppare una percezione diretta del mondo in termini di energia. Vedere significa anche comprendere.

    Ovviamente ci sono altri aspetti del percorso che mi sembra inutile stare ad elencare a meno che qualcuno non voglia farci una discussione.

    Aggiungo solo che il lavoro Castanediano è fondamentalmente imperniato sullo sviluppo dell' energia personale e non da nessuna indicazione sull' uso di piante o strumenti di potere perché considerati prigioni per un vero guerriero.

    Al massimo possono servire in misura temporanea per falsificare la descrizione del mondo che ogni essere umano incessantemente cerca di comprovare nella suo quotidiano.

    Ecco mi sembra che quei libri non abbiano niente di così ermetico da implicare la conoscenza di linguaggi iniziatici e atavici.

    Infatti proprio per questo provai gratitudine per questo autore che descrisse dei concetti essenziali con parole accessibili a persone normodotate ma interessate.
     
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  9. Jayanti
     
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    CITAZIONE (Vajramuk @ 30/3/2016, 11:05) 
    Se rileggi i miei messaggi capisci cosa stavo chiedendo, una cosa molto semplice.
    Non esiste via Spirituale che non lavori applicando sempre i medesimi principi, graduali o diretti. (e vuoto ed energia sono alla base di qualsiasi lavoro graduale, mentre nella via diretta non vengono separati).
    Il testo di Padmasambhava sui punti di vista ha valore Universale, non si limita al Tantra.
    Lui parla di nove veicoli.
    Qualsiasi insegnamento spirituale può essere compreso alla luce di quegli advice a seconda del punto di vista adottato.
    Questo chiedevo.
    Che idea ha Castaneda dell'Assoluto?

    Via Spirituale? Già questa definizione ci porta fuori strada.
    Ogni contesto ha la sua filosofia, la sua terminologia ed i suoi sistemi e metodi. Non puoi riportare tutto a delle vedute di massima univoche perché non è così che funziona, soprattutto se parli di sistemi molto strutturati. L'origine, la similarità, la puoi al massimo rintracciare nelle antichissime culture native e nelle forme religiose a-strutturali o in quelle aventi già di per sé origine comune.
    Questo prescinde dal valore universale di un messaggio o di un insegnamento perché non riguarda più la forma ma semmai l'essenza e su alcuni punti si può essere più o meno tutti d'accordo... e anche su questo però se ne potrebbe parlare.
    Mi dispiace non rispondere alle tue domande in maniera soddisfacente, ma per farlo dovremmo avviare una lunghissima conversazione e, soprattutto, accordarci su termini, significati e interpretazioni condivisi o meno di questa e dell'altra realtà. Perché ogni sistema ha le sue "realtà", i suoi miti, le sue convenzioni ecc.
    Capirai che è un'impresa un po' al di là dei miei - ma presumo anche tuoi - tempi e luoghi.
    Il mio consiglio di rilassarsi era molto serio perché cercare di "capire" con la mente non è sempre una buona cosa... non è detto che sia la via migliore o più veloce... ma è quella preferita da noi occidentali, no?
    La mente, i segreti e le alte e arcane filosofie iniziatiche... :lol:
    Scherzo, eh, anche su di me... :B):
    La Presenza è uno stato, non una comprensione mentale. Enjoy...
     
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  10. Jayanti
     
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    CITAZIONE (sonic.river @ 30/3/2016, 11:49) 
    Castaneda mi è sembrato nell' esposizione dei suoi libri molto esplicito.

    L' essere umano è un' entità energetica in stretta relazione con tutto l' universo.

    È dotato di tre livelli essenziali di attenzione a cui corrispondono progressivi livelli di percezione dell' energia.

    Entrare nella terza attenzione significa attivare tutte le fibre del proprio corpo energetico ed entrare in contatto con l' energia dell' infinito (grosso modo).

    Gli strumenti di cui si serve il "guerriero" sono l' Intento e l' impeccabilita', attributi che nei libri descrive senza dare adito a dubbi o sfumature.

    Il guerriero ha come scopo la libertà, e per farlo si allena a "vedere" cioè a sviluppare una percezione diretta del mondo in termini di energia. Vedere significa anche comprendere.

    Ovviamente ci sono altri aspetti del percorso che mi sembra inutile stare ad elencare a meno che qualcuno non voglia farci una discussione.

    Aggiungo solo che il lavoro Castanediano è fondamentalmente imperniato sullo sviluppo dell' energia personale e non da nessuna indicazione sull' uso di piante o strumenti di potere perché considerati prigioni per un vero guerriero.

    Al massimo possono servire in misura temporanea per falsificare la descrizione del mondo che ogni essere umano incessantemente cerca di comprovare nella suo quotidiano.

    Ecco mi sembra che quei libri non abbiano niente di così ermetico da implicare la conoscenza di linguaggi iniziatici e atavici.

    Infatti proprio per questo provai gratitudine per questo autore che descrisse dei concetti essenziali con parole accessibili a persone normodotate ma interessate.

    Non male... ;) :D

    Però hai dimenticato un punto che è quello dello spostamento del punto d'unione.

    E poi, come ho già detto, lo stesso Castaneda spesso ha cambiato o modificato o improvvisamente rivelato qualcosa nei suoi libri ecc.

    Io credo, opinione mia, che per seguire il percorso di Castaneda ci vogliano Intento, Impeccabilità e un grandissimo senso dell'Ironia...
     
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  11. sonic.river
     
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    CITAZIONE (Jayanti @ 30/3/2016, 11:56) 
    Non male... ;) :D

    Però hai dimenticato un punto che è quello dello spostamento del punto d'unione.

    E poi, come ho già detto, lo stesso Castaneda spesso ha cambiato o modificato o improvvisamente rivelato qualcosa nei suoi libri ecc.

    Io credo, opinione mia, che per seguire il percorso di Castaneda ci vogliano Intento, Impeccabilità e un grandissimo senso dell'Ironia...

    Si sono uno sbadato....ma io sono uno di quelli che si mette a scrivere tutte le sue esperienze su un diario e appunta tutto per paura di dimenticarsi le cose...e infatti poi vedi che qualcosa me la perdo... :lol: ;)
     
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  12. Vajramuk
     
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    CITAZIONE (sonic.river @ 30/3/2016, 11:49) 
    Castaneda mi è sembrato nell' esposizione dei suoi libri molto esplicito.

    L' essere umano è un' entità energetica in stretta relazione con tutto l' universo.

    È dotato di tre livelli essenziali di attenzione a cui corrispondono progressivi livelli di percezione dell' energia.

    Entrare nella terza attenzione significa attivare tutte le fibre del proprio corpo energetico ed entrare in contatto con l' energia dell' infinito (grosso modo).

    Gli strumenti di cui si serve il "guerriero" sono l' Intento e l' impeccabilita', attributi che nei libri descrive senza dare adito a dubbi o sfumature.

    Il guerriero ha come scopo la libertà, e per farlo si allena a "vedere" cioè a sviluppare una percezione diretta del mondo in termini di energia. Vedere significa anche comprendere.

    Ovviamente ci sono altri aspetti del percorso che mi sembra inutile stare ad elencare a meno che qualcuno non voglia farci una discussione.

    Aggiungo solo che il lavoro Castanediano è fondamentalmente imperniato sullo sviluppo dell' energia personale e non da nessuna indicazione sull' uso di piante o strumenti di potere perché considerati prigioni per un vero guerriero.

    Al massimo possono servire in misura temporanea per falsificare la descrizione del mondo che ogni essere umano incessantemente cerca di comprovare nella suo quotidiano.

    Ecco mi sembra che quei libri non abbiano niente di così ermetico da implicare la conoscenza di linguaggi iniziatici e atavici.

    Infatti proprio per questo provai gratitudine per questo autore che descrisse dei concetti essenziali con parole accessibili a persone normodotate ma interessate.

    Perfetto. Allora ricordavo bene. Merita una rilettura. Lettura che ricordo come molto piacevole. Grazie
     
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  13. Vajramuk
     
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    CITAZIONE (Jayanti @ 30/3/2016, 11:50) 
    Via Spirituale? Già questa definizione ci porta fuori strada.
    Ogni contesto ha la sua filosofia, la sua terminologia ed i suoi sistemi e metodi. Non puoi riportare tutto a delle vedute di massima univoche perché non è così che funziona, soprattutto se parli di sistemi molto strutturati. L'origine, la similarità, la puoi al massimo rintracciare nelle antichissime culture native e nelle forme religiose a-strutturali o in quelle aventi già di per sé origine comune.
    Questo prescinde dal valore universale di un messaggio o di un insegnamento perché non riguarda più la forma ma semmai l'essenza e su alcuni punti si può essere più o meno tutti d'accordo... e anche su questo però se ne potrebbe parlare.
    Mi dispiace non rispondere alle tue domande in maniera soddisfacente, ma per farlo dovremmo avviare una lunghissima conversazione e, soprattutto, accordarci su termini, significati e interpretazioni condivisi o meno di questa e dell'altra realtà. Perché ogni sistema ha le sue "realtà", i suoi miti, le sue convenzioni ecc.
    Capirai che è un'impresa un po' al di là dei miei - ma presumo anche tuoi - tempi e luoghi.
    Il mio consiglio di rilassarsi era molto serio perché cercare di "capire" con la mente non è sempre una buona cosa... non è detto che sia la via migliore o più veloce... ma è quella preferita da noi occidentali, no?
    La mente, i segreti e le alte e arcane filosofie iniziatiche... :lol:
    Scherzo, eh, anche su di me... :B):
    La Presenza è uno stato, non una comprensione mentale. Enjoy...

    Il guerriero ha come scopo la libertà, e per farlo si allena a "vedere" cioè a sviluppare una percezione diretta del mondo in termini di energia. Vedere significa anche comprendere.

    Questo è più che sufficiente. Si tratta di un via Spirituale che punta alla Gnosi.
    La Gnosi è per forza di cose una sola.
    Vuoto_energia e chiarezza percettiva sono il succo di tutte le vie dirette.
    Nello Dzogchen è il rigpa.
     
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  14. Jayanti
     
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    CITAZIONE (Vajramuk @ 30/3/2016, 12:21) 
    Il guerriero ha come scopo la libertà, e per farlo si allena a "vedere" cioè a sviluppare una percezione diretta del mondo in termini di energia. Vedere significa anche comprendere.

    Questo è più che sufficiente. Si tratta di un via Spirituale che punta alla Gnosi.
    La Gnosi è per forza di cose una sola.
    Vuoto_energia e chiarezza percettiva sono il succo di tutte le vie dirette.
    Nello Dzogchen è il rigpa.

    Questa è una tua interpretazione. Se ti fa piacere, vedila così. Perché no?

    Mi fa molto piacere che tu voglia spiegarmi cos'è il rigpa... :lol: :lol: :lol:
     
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    Shankar Kulanath

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    Questo è quello che ha scritto oggi su facebook Nicholas Breeze Wood (direttore della rivista Sacred Hoop) su Castaneda. Giusto per informazione:

    "Recently I seem to be coming across people who actually believe the novels of Carlos Castaneda are true.
    Carlos was a good novelist - his stories are fun, thought provoking and great to read. They also hold many metaphorical truths and some useful concepts - such as Tonal (all you can talk about - the known physical world) and Nagual (all you can't talk about - the unknown spirit world): I have used those two words for the last 30 years.
    But what he is writing about is not real shamanism - and to think his novels are literally true is to be deluded - and I think it's important to realise that.
    Enjoy the books - they are great - but don't mistake them for reality :)
    This is a good (rather long) article about some of the background and aftermath of Carlos's life… another good read.
    www.salon.com/2007/04/12/castaneda/ "
     
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157 replies since 21/3/2016, 01:09   3904 views
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