Sulla Nobiltà e i Limiti dei Sacrifici di Sangue

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    Shankar Kulanath

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    SULLA NOBILTA' E I LIMITI DEI SACRIFICI DI SANGUE

    Nell'Occidente contemporaneo è tipica una forte (quanto ipocrita) condanna dei sacrifici di sangue, in particolare dei sacrifici animali. Paradossalmente la condanna è tanto più forte quanto le persone vivono lontane dalla natura, in particolare nelle città moderne. A costo di perdere un pò di popolarità, per amor di verità, è giunto il momento di scrivere una difesa di questa antica tradizione, cosa che farò - innanzitutto - collocando il tutto nel giusto contesto.

    Mi rendo conto della delicatezza dell'argomento, e per questo vi chiedo di ignorare questo post.... oppure di leggerlo tutto. Non commentate, per piacere, se non lo avete letto tutto con attenzione. Molti di quelli che lo leggeranno nella sua interezza, però, credo che inizieranno a vedere la questione con occhi diversi.

    Non si può comprendere il Sacrificio se non si realizza l'importanza della Morte e della Distruzione nel Cosmo. Morte e Distruzione sono importanti tanto quanto Nascita e Creazione; forse anche di più, in quanto la Distruzione è metafisicamente più connessa al concetto di Liberazione. La Morte libera... Libera dai vincoli dell'esistenza terrena, dissolvendo nella Vacuità - nello Spazio Assoluto da cui tutto emerge - quell'ente che precedentemente era coagulato in (e limitato da) una Forma.

    Non c'è sviluppo spirituale senza integrazione della Morte del sentiero. E' la Morte di se stessi che permette la rinascita in una forma superiore (in Alchimia, infatti, il primo stadio dell'Opera è chiamato Opera al Nero, che si riferisce alla mortificazione di Sè). Nello Sciamanesimo la Morte iniziatica prende la forma dello Smembramento, in cui lo sciamano, durante le proprie esperienze visionarie, viene ucciso (sacrificato!) dagli Spiriti, smembrato e ricomposto in forma trasmutata.

    Quella del Sacrificio è una Legge che permea l'Universo intero. Non c'è vita né nascita senza la morte di qualcosa precedente, o senza la morte o la distruzione di qualcos'altro, cosa che si riflette nell'alimentazione, dove qualcosa deve necessariamente essere distrutto e sacrificato per essere assorbito energeticamente. Vita e Morte non sono opposte, vanno a braccetto e sono due facce della stessa medaglia. Una confluisce naturalmente nell'altra.

    Il Sacrificio è anche ciò che fa originare l'Universo. Nel mito vedico si parla della nascita dell'Universo come di un auto-sacrificio del Purusha, dell'Uomo Cosmico. E, si badi bene, conoscenza propria di molte tradizioni è il fatto che ciò che ha originato l'Universo nella sua molteplicità è anche ciò che ci permette, percorrendo una sorta di sentiero inverso, di raggiungere nuovamente l'Unità originaria. Ad esempio, proprio perché nel Tantra è la Shakti che origina il Samsara, solo la Shakti (o la Dea) allora può permetterci di Liberarci. In questo caso, proprio come il Sacrificio ha originato il Mondo, è la sua pratica e trasmutazione che può permetterci di liberarci dal samsara.

    Per questa ragione tutta la ritualità vedica si basava sulla pratica del Sacrificio. Sacrificio, sacri-ficare, vuol dire liberarsi da o distruggere qualcosa per affidarla alla sfera del Sacro. Il rito vedico per eccellenza era la Puja del Fuoco, in cui si gettano - sacrificandole - offerte nel fuoco, rappresentazione del Fuoco Cosmico e della sfera del divino. Si tratta per lo più di sacrifici vegetariani, come quello del Soma, ma il sacrificio animale era già contemplato nei Veda. Un'altra forma di sacrificio rituale, ma meno famosa, è quella praticata sulle Ande, il cosiddetto "despacho", in cui il sacrificio viene solitamente fatto alla Terra (praticamente viene sotterrato). Sempre sul sacrificio al Fuoco, rivelando una comune origine indoeropea, si basava certa ritualità della religione greca.

    Venendo nello specifico al tema del Sacrificio Animale, bisogna riconoscere che esso era praticato in quasi tutte le religioni in quasi ogni parte del mondo. Era una pratica universale dell'approccio al Divino nel mondo antico, sia nelle religioni pagane che in quelle monoteistiche. L'unica delle grandi religioni ad essere estranea ai sacrifici animali (con qualche eccezione in ambito tantrico) è il Buddhismo. Anche nel Cristianesimo non si praticano perché si ritiene che il sacrificio di Cristo - che si è immolato come Agnello sacrificale - avrebbe reso non più necessari i sacrifici animali a Dio Padre. Resta comunque il fatto che Gesù Cristo in vita li praticava e che il Cristianesimo stesso si basa sulla simbologia del sacrificio. Sacrifici animali avvengono anche nell'Islam, anche se fuori dalle Moschee, perché il metodo di macellazione islamico implica il fatto di offrire ad Allah l'animale che si uccide.

    Sicuramente l'offerta del sangue è estremamente gradita a Spiriti e Divinità di vario tipo, in quanto nel sangue è contenuta una grande quantità di energia. «Nel sangue c'è la vita», si dice spesso. Ed il potere dei sacrifici di sangue (che può essere anche il proprio sangue) è ben conosciuto da chi li utilizza per scopi magici. In molte tradizioni sciamaniche, poi, i sacrifici di sangue sono ritenuti essere la pratica più potente per pacificare degli spiriti negativi.

    Cosa dire però delle Divinità Hindu che dovrebbero essere Divinità illuminate?

    Innanzitutto è bene specificare che ad essere sacrificati alle Divinità sono animali di allevamento - come polli o capre - che pertanto verrebbero uccisi per essere mangiati lo stesso. Così facendo offrire un animale in sacrificio è un atto d'Amore, perché l'animale non ha modo di praticare il Dharma: si da all'animale, in questo modo, la possibilità di avere una morte più nobile dell'uccisione per il consumo bruto fine a stesso. Gli si da la possibilità di morire in un rito sacro, offrendolo alla Divinità che - per chi ci crede - lo farà evolvere in forme più elevate in altre esistenze, e in cambio si riceve dall'animale la sua carne, che verrà consumata come cibo benedetto (prasad) e regalata agli amici, parenti, vicinato, etc, con un forte spirito comunitario. E' spesso considerato taboo sia sprecare la carne che venderla successivamente: andrebbe solo regalata. Ed in certi luoghi poveri la carne non ce la si può permettere sempre, quando si mangia carne si fa festa e quindi regalarla è molto gradito e rafforza i legami sociali e affettivi tra le persone.

    Poi, solitamente gli animali che si offrono in sacrificio sono maschi. Ci sono dei Tantra che proibiscono l'offerta di animali femmine, perché sarebbe taboo data la loro capacità di generare la vita.

    L'Animale che si offre ad una Divinità illuminata come Kali non è altro che la rappresentazione di se stessi. E' se stessi che si sta offrendo in forma vicaria, e tramite il sacrificio si stimola - appunto - esperienze di smembramento/morte/trasformazione nella propria vita ordinaria o spirituale. Il sacrificio animale diventa così elemento di un altissimo rito di Teurgia volto alla Liberazione di Sè.

    Inoltre, nell'Induismo il metodo dharmico di sacrificio è chiamato jhakta, in cui l'animale deve essere sacrificato in maniera estremamente veloce, con un colpo solo, senza causargli sofferenza. Questo metodo è l'opposto di quello islamico, chiamato halal, dove all'animale viene tagliato il collo e fatto morire lentamente dissanguato. Questo metodo personalmente lo reputo contrario al Dharma, dato che è contro ogni etica infliggere ad un altro essere più sofferenza del necessario (persino nell'etica di caccia o di guerra).

    Comunque, anche offrire il proprio sangue è molto potente e gradito, ed è consigliato a chi per qualche ragione non può o non vuole fare un sacrificio animale (ma è bene che lo faccia anche chi fa sacrifici animali, i due riti hanno delle differenze qualitative e quindi uno non esclude l'altro).

    Un altro sostituto dei sacrifici di sangue è sacrificare delle uova, che si ritiene contengano della vita. Oppure, come già citato, il sacrificio di vegetali (nei riti hindu viene sacrificato molto il cocco), che però non hanno un potere paragonabile ai precedenti in termini energetici.

    Ciò detto, è da ritenersi ipocrita la critica ai sacrifici animali da parte di occidentali carnivori, che mangiano animali che hanno vissuto in maniera orribile negli allevamenti intensivi e che vengono sacrificati unicamente al Dio Danaro.

    Personalmente ritengo che il mondo migliore sia quello dove tutti sono vegetariani e dove i sacrifici animali non servono; secondariamente, un mondo migliore del nostro sarebbe quello dove vengono mangiati solo gli animali che vengono ritualmente sacrificati (cosa che ovviamente ridurrebbe moltissimo il consumo e lo spreco della carne); il mondo peggiore è il nostro.

    Per questa ragione anche i vegetariani dovrebbero vedere di buon occhio i sacrifici cruenti. Tuttavia questo non avverrà presto a causa della cultura modernista, anti-metafisica e lontana dalla Natura in cui ci troviamo, per questo se vogliamo divulgare certe tradizioni qui è probabilmente opportuno rinunciare (almeno pubblicamente, in privato ognuno faccia quel che vuole) alla pratica del sacrificio animale, dato che ci si può affidare a dei sostituti come anche la tradizione insegna. A mio avviso l'ideale, come dicevo, sarebbe quella di non fare sacrifici animali... ma di essere anche vegetariani. Il potere a cui si rinuncia evitando la pratica del sacrificio cruento verrà compensato dal potere che si sviluppa (facendo certe pratiche) in un contesto di purezza alimentare tipico della dieta vegetariana.

    Mi si chiedeva anche cosa ne penso dei sacrifici umani. Vale lo stesso principio del sacrifici animali: con il sacrificio umano si dovrebbe sacralizzare quella morte di un essere umano che sarebbe avvenuta a prescindere, in pratica dei condannati a morte (tipo i prigionieri di guerra, i criminali, etc). Per questo in un Tantra dedicato a Kali viene detto che solo i Re possono praticarli. A mio modo di vedere il sacrificio umano ha un potere immenso, quello di influire nei destini dei popoli, e credo sia un grande taboo praticarlo con scopi personali: l'unico scopo per cui possono essere legittimi (parlo in maniera ipotetica, ovviamente, dato che oggi non vanno tanto di moda) è quello del miglioramento, dello sviluppo, della purificazione di tutta la Società. Praticare il sacrificio umano per scopi personali, anche se nel caso di condannati a morte, credo che violi le leggi cosmiche ed attiri alla lunga la maledizione degli Dei su chi li pratica, come forse è avvenuto nelle civiltà precolombiane. Posto che, comunque, essendo personalmente contrario alla condanna a morte nella stragrande maggioranza dei casi, li riterrei comunque come qualcosa a cui ricorrere in maniera abbastanza rara.

    ps: nell'immagine Chinnamasta, Divinità decapitata che rappresenta il Sacrificio di Sè.

    www.facebook.com/permalink.php?sto...100007653765753

     
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    Io sinceramente credo che il sacrificio di sangue sia accettabile:
    1) Se è in sostituzione, non in aggiunta al mangiare carne.
    Cioè se la quantità di carne che mangeresti non aumenta, non è che prima del sacrificio avresti mangiato una volta sola a settimana carne e invece con il sacrificio mangi sia quella volta a settimana + la carne del sacrificio.
    Deve essere uno in esclusione all'altro.

    2) Sarebbe bello avere una sorta di cartellino per cui una persona non può comprare carne non sacrificata se sacrifica o consuma quella sacrificata, e se consuma quella sacrificata non può farlo più di un tot volte all'anno (calcolate con i punti del cartellino). Se si scopre che ha violato quel tot, dovrebbe essere multato.
    Quindi, ad esempio, una persona non potrebbe passare di tempio in tempio a consumare più di un tot di carne sacrificata.

    3) La carne deve essere consumata interamente dalle persone. Quindi non accetto sacrifici di sangue che siano olocausti, ovvero dove la carne dell'animale viene consumata totalmente dal fuoco e nessuno la mangia.
    Quindi sacrifici animali che in alcune culture, per le Divinità ctonie non vanno mangiati ma offerti interamente agli Dei, io non li accetto.
    In quel caso dovrebbe essere obbligatorio il sacrificio non-animale.

    4) Le modalità di uccisione devono rispettare le norme nazionali sullo stordimento prima della macellazione. Se l'animale è cosciente mentre viene sacrificato, non è accettabile.
    Stessa cosa per il vedere altri animali uccisi prima di lui o il sentire odore del sangue di animali uccisi prima di lui: sono cose che non dovrebbero essere permesse.

    5) Rifacendomi al punto precedente, l'animale sacrificato deve vivere (e morire) meglio, non peggio di quanto avviene in allevamenti e mattatoi, meglio non solo degli allevamenti intensivi ma anche meglio degli allevamenti bio/estensivi.

    6) Deve essere privilegiato sempre il sacrificio non-cruento e l'astensione dal mangiare e/o sacrificare animali.

    Edited by Odierno viandante di antiche vie - 10/6/2018, 21:54
     
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    CITAZIONE (**Destiny** @ 10/6/2018, 21:26) 
    A mio modo di vedere il sacrificio umano ha un potere immenso, quello di influire nei destini dei popoli, e credo sia un grande taboo praticarlo con scopi personali: l'unico scopo per cui possono essere legittimi (parlo in maniera ipotetica, ovviamente, dato che oggi non vanno tanto di moda) è quello del miglioramento, dello sviluppo, della purificazione di tutta la Società. Praticare il sacrificio umano per scopi personali, anche se nel caso di condannati a morte, credo che violi le leggi cosmiche ed attiri alla lunga la maledizione degli Dei su chi li pratica, come forse è avvenuto nelle civiltà precolombiane.

    Già, "forse". Non è semplice fare davvero chiarezza al riguardo: i sacrifici umani praticati nelle civiltà precolombiane erano offerte agli Dei ed avevano proprio lo scopo di purificazione o incremento per la collettività.

    Comunque, venendo a tempi più recenti, solo 70 anni fa c'è stato quello che alcuni vedono come una sorta di enorme sacrificio rituale: l'Olocausto.

    Un famoso rabbino – Menachem Mendel Schneerson, noto con l'appellativo di Lubavitcher Rebbe (https://it.wikipedia.org/wiki/Menachem_Mendel_Schneerson) – sostenne che non si trattò di una punizione divina quanto, invece, di un enorme e necessario tributo pagato a Yahweh per dar vita allo Stato di Israele (non lo disse proprio in questi termini, ma mettendo insieme i pezzi...): il Lubavitcher Rebbe chiamò Hitler addirittura "yemach Shemo, un 'servo di Dio' proprio come Nabucodonosor" e definì l'Olocausto un evento necessario per salvare il popolo ebraico (http://failedmessiah.typepad.com/failed_me...ubavitcher.html).
     
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    CITAZIONE (Epi @ 10/6/2018, 23:50) 
    CITAZIONE (**Destiny** @ 10/6/2018, 21:26) 
    A mio modo di vedere il sacrificio umano ha un potere immenso, quello di influire nei destini dei popoli, e credo sia un grande taboo praticarlo con scopi personali: l'unico scopo per cui possono essere legittimi (parlo in maniera ipotetica, ovviamente, dato che oggi non vanno tanto di moda) è quello del miglioramento, dello sviluppo, della purificazione di tutta la Società. Praticare il sacrificio umano per scopi personali, anche se nel caso di condannati a morte, credo che violi le leggi cosmiche ed attiri alla lunga la maledizione degli Dei su chi li pratica, come forse è avvenuto nelle civiltà precolombiane.

    Già, "forse". Non è semplice fare davvero chiarezza al riguardo: i sacrifici umani praticati nelle civiltà precolombiane erano offerte agli Dei ed avevano proprio lo scopo di purificazione o incremento per la collettività.

    Comunque, venendo a tempi più recenti, solo 70 anni fa c'è stato quello che alcuni vedono come una sorta di enorme sacrificio rituale: l'Olocausto.

    Un famoso rabbino – Menachem Mendel Schneerson, noto con l'appellativo di Lubavitcher Rebbe (https://it.wikipedia.org/wiki/Menachem_Mendel_Schneerson) – sostenne che non si trattò di una punizione divina quanto, invece, di un enorme e necessario tributo pagato a Yahweh per dar vita allo Stato di Israele (non lo disse proprio in questi termini, ma mettendo insieme i pezzi...): il Lubavitcher Rebbe chiamò Hitler addirittura "yemach Shemo, un 'servo di Dio' proprio come Nabucodonosor" e definì l'Olocausto un evento necessario per salvare il popolo ebraico (http://failedmessiah.typepad.com/failed_me...ubavitcher.html).

    Dal punto di vista magico non fa una piega.
     
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    Ma se la vogliamo vedere così allora le crociate e le jihad sono state il sacrificio umano necessario all'espansione del cristianesimo e dell'islam?
     
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    CITAZIONE (Odierno viandante di antiche vie @ 11/6/2018, 00:26) 
    Ma se la vogliamo vedere così allora le crociate e le jihad sono state il sacrificio umano necessario all'espansione del cristianesimo e dell'islam?

    Sicuramente sono state una forma di sacrificio come ogni guerra, il che non vuol dire che siano state positive ovviamente. Cosa poi abbiano davvero prodotto è difficile da dire.
     
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    Shankar Kulanath

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    Quando uccidete un animale, ditegli nel vostro cuore:
    «Dallo stesso potere che ti abbatte io pure sarò colpito e distrutto,
    Poiché la legge che ti consegna nelle mie mani consegnerà me in mani più potenti.
    Il tuo sangue e il mio sangue non sono che la linfa che nutre l'albero del cielo».

    E quando addentate una mela, ditele nel vostro cuore:
    «I tuoi semi vivranno nel mio corpo,
    E i tuoi germogli futuri sbocceranno nel mio cuore,
    La loro fragranza sarà il mio respiro,
    E insieme gioiremo in tutte le stagioni».

    E quando in autunno raccoglierete dalle vigne l'uva per il torchio, direte nel vostro cuore:
    «Io pure sarò vigna, e per il torchio sarà colto il mio frutto,
    E come vino nuovo sarò custodito in vasi eterni.»


    Tratto da «Il Profeta» di K. Gibran
     
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  8. Bastanonsacrificareanimali
     
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    Il buon freixedo ha la vista lunga.
     
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  9. swami chandraramabubu sfigananda
     
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    QUOTE (Bastanonsacrificareanimali @ 6/19/2018, 10:59 AM) 
    Il buon freixedo ha la vista lunga.

    Ho googlato (non sapevo chi fosse 'sto Freixedo) e non vedo il nesso tra lui, il tuo nick e il tema del topic; un nesso è già tanto, ma con tre getto la spugna :D
     
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    Shankar Kulanath

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    Persone che la pensano come lui non hanno capito nulla relativamente al funzionamento delle leggi del Cosmo, del Potere, degli Spiriti e degli Dei.
     
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    CITAZIONE (swami chandraramabubu sfigananda @ 19/6/2018, 14:03) 
    CITAZIONE (Bastanonsacrificareanimali @ 6/19/2018, 10:59 AM) 
    Il buon freixedo ha la vista lunga.

    Ho googlato (non sapevo chi fosse 'sto Freixedo) e non vedo il nesso tra lui, il tuo nick e il tema del topic; un nesso è già tanto, ma con tre getto la spugna :D

    Nel senso della teoria che il Dio del Vecchio Testamento richiede sacrifici non essendo Dio Solare e quindi non essendo interessato al silenzio come sacrificio più alto!?
     
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    CITAZIONE (Y.Chakrabarti @ 19/6/2018, 16:03) 
    CITAZIONE (swami chandraramabubu sfigananda @ 19/6/2018, 14:03) 
    Ho googlato (non sapevo chi fosse 'sto Freixedo) e non vedo il nesso tra lui, il tuo nick e il tema del topic; un nesso è già tanto, ma con tre getto la spugna :D

    Nel senso della teoria che il Dio del Vecchio Testamento richiede sacrifici non essendo Dio Solare e quindi non essendo interessato al silenzio come sacrificio più alto!?

    Per quale motivo un dio solare non dovrebbe avere bisogno di sacrifici ma bensì del silenzio?
     
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    CITAZIONE (Mjölnir @ 19/6/2018, 18:17) 
    CITAZIONE (Y.Chakrabarti @ 19/6/2018, 16:03) 
    Nel senso della teoria che il Dio del Vecchio Testamento richiede sacrifici non essendo Dio Solare e quindi non essendo interessato al silenzio come sacrificio più alto!?

    Per quale motivo un dio solare non dovrebbe avere bisogno di sacrifici ma bensì del silenzio?

    Vi sono anche per un Dio Solare ma con il nick lui si riferiva al Dio del Vecchio Testamento. Solo supposizioni se vuole ce lo spiega lui che intende.
     
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  14. swami chandraramabubu sfigananda
     
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    Mi sono perso... ma del resto è davvero un tema che preferisco non vedere, parlo per me stesso, quindi non me ne sono mai informato.
     
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    Molti Dei solari sono invece molto legati al sacrificio di sangue perché Fuoco e Sangue sono collegati. Nelle civiltà precolombiane facevano sacrifici umani al Sole.
     
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16 replies since 10/6/2018, 20:26   404 views
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