Sogyal Rinpoche ha lasciato il corpo

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  1. Rinchen Dorje
     
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    To the disciples of Ven. Sogyal Rinpoche

    Dear Friends,

    I have just received the sad news that, after a long battle with illness, Sogyal Rinpoche has passed away.

    In general, it is always sad to hear of the passing of great masters, and this is especially true when you are close to the master who has passed away. It is, nevertheless, simply the way of things.

    I feel that when a master is alive, it is essential disciples receive their instructions and teachings with faith and devotion. And, when they pass on, to honour their memory through devotion – our practice and conduct.

    I’d like to take the opportunity to remind you of something you will have heard many times before: genuine disciples should be harmonious, have pure, unblemished samaya, and unwavering devotion. This is especially important now - the time of Rinpoche's passing

    Sogyal Rinpoche was very close to my predecessor, Kyabje Dilgo Khyentse Rinpoche; from whom he received numerous empowerments, instructions, and transmissions. Personally, I believe that if a connection between master and disciple is strong, it will remain, unwavering.

    My connection to Sogyal Rinpoche is very strong. Rinpoche was always very kind and caring toward me, a feeling that is reciprocated. I have always felt very close to and protective of Sogyal Rinpoche, especially so in the recent times of his illness.

    Rinpoche requested me to visit him and the centres of his activity – the Rigpa Centres around the world (especially Lerab Ling) – many times. However, due to family commitments – attending and serving my father, Tsikey Chokling Rinpoche – I wasn't able to fulfil Rinpoche’s wishes and for that I apologise.

    I want to request you, the disciples of Sogyal Rinpoche, to be harmonious; to practice the teachings, you have received properly and without hypocrisy; to be unwavering in your devotion. To supplicate Rinpoche and work to fulfil and sustain all of his activities and wishes. May they all be free of obscuration and obstacle.

    I will also make prayers and dedicate in the same way.

    May the blessings of the Buddhas and Bodhisattvas; of Guru Rinpoche, and all the great masters be with us all.

    Yours truly,

    Dilgo Khyentse Yangsi Rinpoche,
    Ugyen Tenzin Jigme Lhundrup.
     
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    Shankar Kulanath

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    L'epilogo di un declino
     
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    Brutto

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  4. swami chandraramabubu sfigananda
     
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    Dovrei dire che non riesco a credere che un maestro possa aver fatto quello che gli viene imputato. Ma siccome ho visto fare poco meno sotto i miei occhi so che tutto può accadere e devo sospendere il giudizio, non so davvero che dire (sempreché sia lui il maestro che fu al centro di scandali di vario genere, non ricordo esattamente).
     
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  5. Rinchen Dorje
     
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    Ciò che riporto non è il mio pensiero, ma il pensiero riportato da un praticante in una rivista circa 1 anno fa riguardante la questione e che mi ha fatto riflettere:

    Sulla carta stiamo parlando di un Vidyadhara , un maestro tantrico estremamente realizzato come il buon vecchio Chogyam Trungpa. La nostra mente così piccola ( anche se qualcuno tra noi crede realizzerà il corpo di arcobaleno alla sua morte) che non potrebbe mai capire un gesto così “tantrico”: se Sogyal Rinpoche avesse fatto ciò che ha fatto per assumersi volontariamente colpe di cui era ben consapevole, solo per il fatto di attirare l’attenzione su ciò che accade nei vari centri dharma per il mondo, non sarebbe il gesto di un grande realizzato? Qui entra in gioco il tantra, quello vero, quello che molti dicono di capire, ma davanti a comportamenti folli e non lineari all’etica sociale, si scandalizzano.

    Analizziamo la persona (per ciò che sappiamo): ha studiato sotto la guida di Chökyi Lodrö (maestro indiscutibile), studiò a Cambridge (ok non vuol dire nulla) e visse la sua vita accanto a Dudjom Rinpoche e Dilgo Khyentse Rinpoche. Ha scritto uno dei bestseller più venduti al mondo sul buddismo tibetano, per non dire il più venduto al mondo in quanto L’arte della felicità del Dalai Lama per quanto sia bello, è una favola per bambini.

    E’ indiscutibile, innegabile che abbia divulgato il dharma in occidente con un’intensità e un successo pari solo a Sua Santità e Trungpa: diciamocelo chiaro, senza i loro scritti, i loro centri, le loro conferenze, la loro fama e la loro pazza saggezza, il dharma non avrebbe raggiunto così tante persone.

    E allora, mi chiedo, ci troviamo solo davanti a un delinquente o a un Vidyadhara? Non vi è una condanna, vi è un patteggiamento (chi ha studiato legge sa che a volte anche in caso di innocenza si preferisce un patteggiamento che dimostrare la proprio innocenza in qualsiasi campo, soprattutto in quello fiscale), non ha mai ammesso le sue colpe dichiarandosi innocente, Sua Santità per quanto interpellato non si è mai espresso e tutti quei studenti che aspirano a essere bastonati in stile zen per raggiungere l’illuminazione si sono lamentati come pappe molle solo perchè ha tirato qualche oggetto. Chi in questo forum non ha mai avuto uno scatto di ira? Ecco, finisce qui credo-
    Allora, questi sfigatelli che parlano di tantra e sesso divino, che aspirano a vedere le terre pure dei buddha e sentire la beatitudine della morte in un orgasmo, sapevano che il tantra è accettare comportamenti al di fuori di ogni etica morale per noi conosciuta?
    Quando io Rinchen Dorje affermo che non sono nato per i tantra, che non sono nato per la Karmamudra, faccio un’affermazione in completa presenza mentale e consapevolezza di ciò che certe pratiche esigono, pratiche che spesso vanno contro la cultura nella quale siamo cresciuti: siamo occidentali, ma vogliamo fare i tibetani... gran cazzata.

    Oppure a questo punto come sempre, eccoci qua europei e americani, a voler importare culture totalmente estranee e modificarle a nostro piacimento, e se una cosa non va bene, denunciarla e screditarla. Eccosi qui allora a fare di una religione una filosofia di vita a seconda della nostra visione di vita, dei nostri pensieri, della nostra cultura, etica, opinioni per partorire ciascuno alla fine un’opinione su cosa è il buddhismo. Ma ciò che molti credono partorire come buddismo solo per aver letto tre sutra NON E’ BUDDHISMO.

    Non rileggo e mi scuso per gli eventuali errori grammaticali o di costruzione delle frasi o ripetizioni: volevo anche discutere della questione da un punto di vista diverso, da chi ha studiato il buddismo a fondo e sa che quell’articolo in fondo non diceva sciocchezze. Ecco accettarlo per la nostra mente è un pò più difficile, motivo per il quale non siamo illuminati, non abbiamo realizzato la shunyata e trasceso il dualismo.

    Love U all
     
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    Sogyal Lakar era un impostore di gran razza. La sua principale virtù era di riuscire a estrarre fiordi quattrini dalle tasche di chi cerca in un maestro un essere straordinario, e lui, questa partita, la sapeva giocare bene.
    Avrà attratto molta gente al buddhismo, alla condizione che non lo abbiano avvicinato da troppo vicino. L'ex compagna di un mio fratello di Dharma ha, per conto suo, lasciato tutto, il compagno, il lavoro, la città ed il Dharma quando Lakar ha tentato di sedurla. Ella era pertanto la sua segretaria locale.
    Quel tipo non aveva nessuna vergogna.
     
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  7. GiuseppeTucci
     
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    Può darsi avesse un brutto carattere e gli piacessero molto le donne, in quel caso però avrebbe dovuto lasciare il ruolo di maestro.

    Comunque mi dispiace per la sua dipartita, umanamente.
     
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  8. GiuseppeTucci
     
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    CITAZIONE (Rinchen Dorje @ 2/9/2019, 08:17) 
    Ha scritto uno dei bestseller più venduti al mondo sul buddismo tibetano, per non dire il più venduto al mondo in quanto L’arte della felicità del Dalai Lama per quanto sia bello, è una favola per bambini.

    E’ indiscutibile, innegabile che abbia divulgato il dharma in occidente con un’intensità e un successo pari solo a Sua Santità e Trungpa: diciamocelo chiaro, senza i loro scritti, i loro centri, le loro conferenze, la loro fama e la loro pazza saggezza, il dharma non avrebbe raggiunto così tante persone.

    E allora, mi chiedo, ci troviamo solo davanti a un delinquente o a un Vidyadhara? Non vi è una condanna, vi è un patteggiamento (chi ha studiato legge sa che a volte anche in caso di innocenza si preferisce un patteggiamento che dimostrare la proprio innocenza in qualsiasi campo, soprattutto in quello fiscale), non ha mai ammesso le sue colpe dichiarandosi innocente, Sua Santità per quanto interpellato non si è mai espresso e tutti quei studenti che aspirano a essere bastonati in stile zen per raggiungere l’illuminazione si sono lamentati come pappe molle solo perchè ha tirato qualche oggetto. Chi in questo forum non ha mai avuto uno scatto di ira? Ecco, finisce qui credo-
    Allora, questi sfigatelli che parlano di tantra e sesso divino, che aspirano a vedere le terre pure dei buddha e sentire la beatitudine della morte in un orgasmo, sapevano che il tantra è accettare comportamenti al di fuori di ogni etica morale per noi conosciuta?
    Quando io Rinchen Dorje affermo che non sono nato per i tantra, che non sono nato per la Karmamudra, faccio un’affermazione in completa presenza mentale e consapevolezza di ciò che certe pratiche esigono, pratiche che spesso vanno contro la cultura nella quale siamo cresciuti: siamo occidentali, ma vogliamo fare i tibetani... gran cazzata.

    Oppure a questo punto come sempre, eccoci qua europei e americani, a voler importare culture totalmente estranee e modificarle a nostro piacimento, e se una cosa non va bene, denunciarla e screditarla. Eccosi qui allora a fare di una religione una filosofia di vita a seconda della nostra visione di vita, dei nostri pensieri, della nostra cultura, etica, opinioni per partorire ciascuno alla fine un’opinione su cosa è il buddhismo. Ma ciò che molti credono partorire come buddismo solo per aver letto tre sutra NON E’ BUDDHISMO.

    Non rileggo e mi scuso per gli eventuali errori grammaticali o di costruzione delle frasi o ripetizioni: volevo anche discutere della questione da un punto di vista diverso, da chi ha studiato il buddismo a fondo e sa che quell’articolo in fondo non diceva sciocchezze. Ecco accettarlo per la nostra mente è un pò più difficile, motivo per il quale non siamo illuminati, non abbiamo realizzato la shunyata e trasceso il dualismo.

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    e anche questo è vero
     
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    CITAZIONE (Rinchen Dorje @ 2/9/2019, 08:17) 
    Ha scritto uno dei bestseller più venduti al mondo sul buddismo tibetano, per non dire il più venduto al mondo (...)

    Non lo ha scritto lui, anche questo è risaputo. Aveva dei negri, come si dice in francese (ghost writers).
     
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  10. b.i.
     
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    Che non ha scritto lui personalmente il libro non è un segreto, basta leggere la pagina del titolo dove viene chiaramente indicato che il libro è stato curato da Patrick Gaffney e Andrew Harvvey.
    Sogyal Rimpoche ha semplicemente reso in termini occidentali (alcuni affermano in termini New Age) l’insegnamento di un famoso testo tibetano di Padmasambhava, un terma di Karma Lingpa che porta il titolo “Liberazione naturale dai sei bardo” (tradotto in inglese da Alan Wallace con commento di Gyatrul Rinpoche) da non confondere con il terma molto più famoso tradotto con il titolo di “Il libro tibetano dei morti”.

    Mentre noi discutiamo con ragione oppure con torto sulla moralità o non moralità di Sogyal, dal mondo intero giungono al centro dichiarazioni di stima dai vari maestri, vedi https://sogyalrinpoche.org/paying-homage-to-sogyal-rinpoche .
    Ne ho scelto uno che coinvolge molti lettori e partecipanti del forum, quello del “ Board of International Atiyoga Foundation, and International Gakyil of the International Dzogchen Community”dove scrivono:

    Please accept our deepest condolences from the board of International Atiyoga Foundation and International Dzogchen Community at this very difficult moment of passing. Sogyal Rinpoche was instrumental to the spread of Buddhadharma to the West in the last 40 years, both as a Dzogchen teacher and a translator and author of important texts, introducing so many to the knowledge of Buddhist teachings and to other teachers. He and our Master Chögyal Namkhai Norbu were vajra brothers and had a wonderful relationship for many years. In fact, Chögyal Namkhai Norbu was quite saddened by the news of Sogyal Rinpoche being diagnosed with cancer in 2017.

    Personalmente invece sono in accordo con altri che hanno evidenziato nell’annuncio della morte di Sogyal qualcosa di stonato:

    Sogyal Rinpoche was a world-renowned Buddhist teacher from Tibet, recognized as the incarnation of a great master and visionary saint of the nineteenth century, Tertön Sogyal Lerab Lingpa. Sogyal Rinpoche entered into parinirvana on 28th August, 2019.

    Dichiarare che Sogyal Rinpoche è entrato nel paranirvana equivale a dichiarare che Sogyal è un Buddha. Sogyal Rinpoche non è il Buddha Sakyamuni.

    Questo è problematico.
    Io ci andrei molto ma molto cauto….
     
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9 replies since 31/8/2019, 14:53   370 views
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